Pantigliate (Pantijaa o Pantejaa
in dialetto milanese) è un comune della città
metropolitana di Milano, in Lombardia.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Pantilius con l'aggiunta
del suffisso -ate per indicare possesso.
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA
PROVVIDENZA
La Chiesa è dedicata a Santa Margherita Vergine
e Martire, ma è anche Santuario della Madonna
della Divina Provvidenza. L’origine della Parrocchia
di Pantigliate pare risalga all’XI secolo. La
vecchia chiesa parrocchiale, ora Cinema, risale quasi
certamente all’XI secolo. L’idea della
nuova chiesa fu di Don Luigi Longa, Parroco dal 1898
al 1926. Affidandosi alla Divina Provvidenza, cerca
di realizzarla qui a Pantigliate, malgrado la povertà
della Parrocchia e le sue magre rendite. Appena pronto
il quadro della Madonna, nel 1900, inizia, fra l'entusiasmo
generale, la costruzione di un grande tempio a sotterraneo
e a piano sopraelevato. Addirittura i muratori, esonerati
dal parroco dal riposo festivo, lavorano gratis la
domenica. Ma il tempio poi non viene terminato, soprattutto
per le infiltrazioni d’acqua, abbondante in
questa zona, che lo rovinano. Don Longa non si arrende:
riparte con un nuovo progetto, stavolta più
aderente alla realtà e alle possibilità
della Parrocchia. La chiesa attuale, iniziata nel
1924, è una basilica a tre navate in stile
lombardo, adiacente alla vecchia chiesa (ora Cinema).
Don Longa muore nel 1926, compianto dai Pantigliatesi,
lasciando anche questo secondo lavoro incompiuto.
La nuova chiesa rimane a metà, e la vecchia
in sfacelo. Il nuovo parroco Don Guido Mora, morto
prematuramente per malattia, fece a tempo solo a restaurare
la facciata della vecchia chiesa perché non
sembrava possibile completare in poco tempo la nuova.
Toccherà a Don Antonio Casorè, parroco
di Pantigliate dal 1927 al 1951, completare la costruzione
della nuova chiesa che, ultimata nelle parti principali,
il 29 ottobre 1929, veniva solennemente benedetta.
Nel 1945, appena terminata la guerra, iniziano i lavori
di rifinitura e decorazione. Gli affreschi sulle pareti
laterali, del pittore Coppini, rappresentano i misteri
del rosario (che all'epoca erano 15, non essendo ancora
stati istituiti i 5 misteri della Luce). L'altare
maggiore, in porfido rosso, è stato trasferito
dalla vecchia chiesa. Nel 1977 il pittore pantigliatese
Giovanni Sirtori ha rinfrescato, rispettandoli fedelmente,
gli affreschi originari.