Palestro
è un comune della provincia di Pavia in Lombardia.
Situato in Lomellina a pochi chilometri dal Piemonte
e da Vercelli, è il comune più occidentale
della Regione Lombardia. Palestro può vantare
un buon numero di associazioni di volontariato, che
impegnano in varie attività una buona parte
della popolazione residente. Le principali realtà
associative sono rappresentate dalla SOMS (Società
Operaia di Mutuo Soccorso), nata nel XIX secolo, e
dalla sezione Avis (Associazione Volontari Italiani
del Sangue), una delle prime in provincia di Pavia
per rapporto donatori/abitanti e che attira donatori
anche dai centri vicini. Rinomata a livello nazionale
e internazionale la banda musicale, Cornfield Marching
Band, vincitrice di innumerevoli concorsi. Legata
alla tradizione locale la Confraternita di Santo Spirito,
che organizza ogni anno una suggestiva celebrazione
in occasione della festa di Pentecoste. Palestro ha
ottenuto la Medaglia commemorativa del 150º anniversario
della Battaglia di Magenta con la seguete motivazione:
«Per essere stato, assieme a Magenta, il teatro
principale dei primi scontri del risorgimento italiano
che aprirono le porte al processo di unificazione
nazionale».
ETIMOLOGIA
Potrebbe derivare dal termine latino paludestris,
da palus, palude, successivamente trasformato in palestris
ed indicherebbe la presenza di un sito acquoso.
DA
VEDERE
Le antiche origini di Palestro si trovano in documenti
che ne attestano l'esistenza già nell'anno
999 d.C., mentre è datata all'anno 1006 l'esistenza
della chiesa parrocchiale di san Martino di Tours,
che nei secoli ha subìto modifiche e rimaneggiamenti
sino all'attuale foggia neogotica, frutto dei restauri
ottocenteschi del Locarni e degli anni ottanta dello
scorso secolo. Ampi possedimenti ebbero in Palestro
i Borromeo, feudatari del luogo, proprietari dell'antico
castello, di cui ad oggi rimane solo la Torre, detta
anche "dei Visconti". Nel centro storico
si trova anche la chiesa confraternita di san Giovanni
Battista, risalente al XVII secolo. In stile barocco,
presenta un ampio coro con scranni riservati ai confratelli.
Fuori dal centro abitato, sulla strada che conduce
a Vinzaglio, si trova la chiesetta dedicata alla Madonna
della Neve, luogo sacro cui la popolazione è
molto legata.
SANTUARIO
DELLA MADONNA DELLA NEVE
Le sue origini risalgono alla cappella di S. Orso
dipendente da Vinzaglio e quindi dalla Pieve di Confienza.
La cappella di S. Orso è citata in documenti
del 1229 poi in una carta venditionis del 1262. L'estimo
(della rendita) degli anni 1298-99 permette di scorgere
un'umile posizione economica. I Documenti di visite
pastorali posteriori al 1553 non la citano più.
L. Croce, nella tesi citata, logicamente e giustamente
ha ritenuto che la cappella fosse crollata o fosse
stata demolita.
Nell'anno 1437 i confini tra il Ducato di Milano (Palestro)
e il Ducato di Savoia (Vercelli-Vinzaglio) furono
segnati corrispondenti alla strada campestre che scorre
accanto alla chiesetta, che ancor oggi divide, in
quella zona, il Piemonte dalla Lombardia. In data
non nota della fine del 1400 la cappella passò,
quindi, sotto le cure dei palestresi o del palestrese
che l'aveva acquistata con il terreno. Essa era scomparsa
solo sui documenti ufficiali. Un'altra notizia è
dell'anno 1772. In una relazione dello "stato
della Parrocchia di S. Martino di Palestro",
redatta dal Rettore Don G.F. Turchelli e depositata
presso l'Archivio della Curia di Vercelli è
citata la chiesa della "Madonnina della Neve"
posta sulla strada di Vinzaglio. Quindi tra il 1675
e il 1772 avvenne il cambio di denominazione e in
più la costruzione dell'abside a semicerchio
e della sacrestia che collegò la chiesetta
alla casa del custode.
MANIFESTAZIONI
Viene celebrata annualmente la "Festa della Madonnina"
che ricorre il 5 agosto.
PIZZAROSTO
La frazione Pizzarosto, che conta circa 60 abitanti,
a differenza del centro abitato principale si trova
sulla riva destra del fiume Sesia ed è raggiungibile
via strada solo transitando da Vercelli lungo un percorso
di oltre 20 km.
CENNI STORICI
Palestro vista la sua posizione situata sulla via
Francigena, in epoca romana rivestiva molta importanza.
Subì le invasioni degli Etruschi, degli Ostrogoti,
dei Longobardi (tanto per citarne alcune). Il primo
cenno storico risale al 999 quando Palestro passa
per volere di Ottone III al Vescovo di Vercelli. Già
in quel periodo era un borgo fortificato, oggi traccia
di quell'antico periodo rimane l'imponente torre merlata;
dell'esteso Castellazzo, edificato come rocca fra
due regioni di confine, il Vercellese e la Lomellina,
non rimane nulla. Dalla dominazione dei Visconti (1335
- 1452) passa poi ai Borromeo e nel 1500 il paese
cade sotto la dominazione Spagnola terminata con Carlo
Emanuele I di Savoia il 29 settembre 1614 con l'incendio
che la rase al suolo. Dal 1614 ha seguito la storia
dei dormini di casa Savoia. Palestro è famosa
per essere stato teatro della omonima battaglia, il
30 e 31 maggio 1859, durante la Seconda Guerra d'Indipendenza,
prima vittoria dell'esercito franco-piemontese sulle
truppe austriache. I tragici eventi di quei giorni
sono ricordati negli annali storici e dal monumento
Ossario (inaugurato il 28 maggio 1893) che raccoglie
ciò che resta dei caduti. Ogni anno, l'ultima
domenica di maggio si celebra l'anniversario della
battaglia.