Montichiari
è un comune della provincia di Brescia. Dopo
il capoluogo, è il terzo comune più
popoloso della provincia. Si fregia del titolo di
città a seguito del Decreto del Presidente
della Repubblica del 27 dicembre 1991. Si colloca
nell'alta pianura padana, a circa venti chilometri
dal capoluogo. È bagnato dal fiume Chiese.
Montichiari ha un importante nucleo storico, posizionato
al centro degli oltre 80 km² che ne compongono
la superficie. A raggiera, disposte in modo ordinato
sul territorio, sono collocate le frazioni (Novagli,
Bredazzane, S. Antonio, Ro, Santa Giustina, Vighizzolo,
Chiarini, Boschetti, Teotti, Fascia d'Oro e Santellone),
importanti nuclei urbanizzati che fungono da "sentinelle"
nella grande brughiera, quasi a volerne presidiare
il territorio, oggi fortemente degradato, soprattutto
a nord. Nel centro storico della città trovano
posto ben cinque piazze recentemente ristrutturate
e pedonalizzate come piazza Santa Maria (già
piazza Garibaldi). Le cinque piazze sono così
dislocate: ad est del Duomo si trova piazza Treccani
degli Alfieri dove agli inizi del 1900 si svolgeva
il secolare mercato del venerdì; a sud ovest,
verso l'antico quartiere di Borgosotto si trova piazza
Teatro dove trova posto il teatro sociale "Gaetano
Bonoris"; a sud est si trova piazzetta San Rocco
dove è collocato la biblioteca intitolata a
Giovanni Treccani degli Alfieri, l'ideatore ed il
patrocinatore dell'enciclopedia Treccani, e la pinacoteca
Pasinetti conosciuta come ex ospedale ed infine, a
pochi passi da quest'ultima, si trova piazza Municipio
dove sorge il palazzo del Comune. Recentemente è
stata recuperata una struttura importante, palazzo
Tabarino, in corso Martiri della Libertà dove,
fino agli anni 90 del novecento aveva sede il municipio
e che in futuro ospiterà la donazione artistica
che il notaio Lechi, attivo in Montichiari per più
decenni, ha fatto alla Comunità Monteclarense.
Montichiari, nell'ultimo decennio, ha conosciuto una
grande crescita demografica e urbanistica dovuta alla
vastità del territorio. L'aumento della popolazione
e dello spazio abitativo è avvenuto in modo
uniforme sia in centro che nelle frazioni. Nel corso
del XX secolo la brughiera di Montichiari, posta a
nord-ovest del centro abitato, è stata interessata
da attività di estrazione della ghiaia che
ha portato alla formazione di cave di estrazione,
attività che continua ancora oggi. Dagli anni
ottanta la presenza di queste cave ha favorito l'insediamento,
che continua ancora oggi, di discariche di rifiuti
di ogni tipologia (urbani, pericolosi, speciali e
tossico-nocivi), per un totale di più di 13.000.000
di m3. Molte le strutture di cui i monteclarensi si
possono servire a partire dall'ospedale, dal Centro
Fiera, dal Palazzetto dello sport e da una serie di
musei che tutelano il patrimonio storico locale. Il
velodromo è stato inaugurato il 23 maggio 2009.
Il 15 settembre 2007 è stato aperto al pubblico
l'edificio dell'ex ospedale dopo un importante e radicale
restauro: qui hanno trovato sede la moderna biblioteca
intitolata a Giovanni Treccani degli Alfieri e la
Pinacoteca Antonio Pasinetti, costituita con un lascito
degli eredi della famiglia del pittore nato a Montichiari
a metà dell'800.
DA VEDERE
Duomo
Chiesa di Santa Cristina da Bolsena (XVI secolo)
Chiesa di Santa Maria del Suffragio
Pieve di San Pancrazio (XVII secolo)
Chiesa di San Pietro
Castello Bonoris
Palazzo Monti
Palazzo Mazzucchelli
Palazzo Pilati
QUARTIERI
La città di Montichiari, oltre al centro storico,
si suddivide in tre grandi quartieri:
Quartiere Borgosotto: denominato anche antico Borgo,
suddiviso in Borgosotto e Borgosopra, è il
quartiere più antico della città e primo
insediamento abitativo.
Quartiere City: è il quartiere più giovane
e rappresenta la città moderna, zona di shopping,
discobar e divertimenti, negozi, centri commerciali
e ville signorili.
Quartiere Allende: posto a ovest in prossimità
dell'ospedale.
FRAZIONI
Montichiari comprende nel proprio territorio trentatré
frazioni: Boschetti, Boschetti di Sopra, Breda Caterina,
Bredazzane, Campagnoli Mattina, Campagnoli Sera, Carotte
di Sotto, Casuccio, Colombara Orlandini, Contrada
Marcella, Dosso, Dugali di Sotto, Fascia d'Oro, Livellazzo,
Luogo Nuovo, Madonnina, Novagli, Novagli Campagna,
Parma, Pisetti, Polonini, Pozzo Cavato, Premoli, Sacca,
San Giorgio, Sant'Antonio, Santellone-Santa Giustina,
Teotti, Terminoni, Trainini, Trivellini, Vighizzolo.
ORIGINI E CENNI STORICI
Non si conosce il momento esatto in cui l'uomo ha
fatto la sua comparsa a Montichiari; i molti reperti
archeologici del periodo preistorico e romano, esposti
nel museo archeologico e frutto di ricerche effettuate
dal Gruppo Archeologico Monteclarense (GAM) sotto
la guida della Soprintendenza per i beni archeologici,
sono la testimonianza precisa della ricchezza storica
di questa città.
Non esiste una data precisa di fondazione; quello
che si sa per certo è che l'abitato venne distrutto
una prima volta nel 382 d.C. da Alarico I re dei Goti.
Nuovamente raso al suolo nel 447 da Attila, re degli
Unni, venne in seguito sottomesso alla dominazione
dei Longobardi.
Nel periodo medioevale fu feudo della famiglia Longhi:
in particolare, il 23 aprile 1167 i conti Longhi,
con atto a firma del notaio Alchimanno Rondelli de
Monteclaro, concedono agli homines di Montichiari
i diritti feudali della metà del loro contado.
Nel 1237 il comune fu assediato per due mesi dall'imperatore
Federico II e nel 1260 fu messo a ferro e fuoco dal
conte di Fiandra. Diversi furono i conflitti che si
susseguirono fino al 1426, quando la Serenissima Repubblica
Veneta si insediò in queste terre sino al 1797.
Importante è stata anche la presenza di Napoleone
Bonaparte a villa Monti-Prignacca di Borgosotto nelle
giornate che vanno dal 29 luglio al 1º agosto
1796. A Montichiari Napoleone, nel territorio della
brughiera posta a nord-ovest del centro abitato, dopo
vari sopralluoghi e indagini, fece edificare, a partire
dal 1º marzo 1807, un'importante caserma militare
che ricopriva l'estensione di circa un chilometro
quadrato, ora completamente distrutta.
La città di Montichiari si fece in seguito
onore durante le battaglie di Solferino e San Martino
per la costante opera di assistenza ai feriti prestata
da tutta la popolazione.
Nel comune di Montichiari si trovano diversi edifici
di notevole importanza, tra questi il Castello che
fu fatto edificare alla fine del 1800, al posto dell'antica
rocca e della chiesa di San Tommaso, dal conte Gaetano
Bonoris, come copia fedele del Castello del Valentino
posto nell'omonimo parco nella città di Torino,
che a sua volta fu costruito alla fine dell'800 modellandolo
sul Castello di Fenis in Valle d'Aosta. L'interno
è completamente affrescato ripetendo gli stessi
motivi presenti nel Castello della Manta, avendo gli
artigiani che hanno lavorato al castello monteclarense
usato gli stessi cartoni predisposti per le pitture
del castello piemontese.
All'ombra del castello Bonoris è ubicato il
piccolo ma prezioso Teatro Sociale, sempre intitolato
al conte Gaetano Bonoris, che fu inaugurato il 18
ottobre 1890 con la messa in scena de Il Trovatore
di Giuseppe Verdi.
Il monumento di maggiore rilievo di tutto il comune
è però la pieve di San Pancrazio, posta
sull'omonimo colle che si trova a sud dell'attuale
centro storico. L'edificio, a tre navate e costruito
in pietra, è del XII secolo. Si affaccia sulla
pianura padana con la sua semplice ma bella facciata
rivolta a ovest; all'interno si trovano affreschi
databili dal XII al XV secolo.
Di notevole pregio poi il duomo con la sua imponente
cupola, dedicato a Santa Maria Assunta, costruito
in più fasi e terminato nel XVIII secolo. Nel
corso del XX secolo l'edificio, con solenne concelebrazione,
è divenuto basilica minore. Al suo interno
di grande valore la pala, rappresentante l'Ultima
Cena, di Girolamo di Romano detto il Romanino posta
sull'altare del SS. Sacramento, proveniente dalla
precedente chiesa rinascimentale posta nello stesso
luogo in cui fu edificato il Duomo. Interessante anche
la pala dell'Ascensione della Vergine posta sull'altare
maggiore, opera del Pirovano.
Da ricordare, inoltre, tra le trenta chiese presenti
sul territorio, la chiesa di San Pietro nel centro
storico a pochi passi dal Duomo, la chiesa di Santa
Maria del suffragio, la chiesa di Santa Cristina e
il santuario de le Fontanelle posto a sud, vicino
all'abitato di Carpenedolo, raggiungibile percorrendo
la strada Asolana.
Nella vasta brughiera nei primi anni del 1900 si sono
svolte importantissime competizioni motoristiche.
Nel 1904 si disputa il primo circuito dove si registra
la vittoria di Vincenzo Lancia di Torino. Visto l'enorme
successo ottenuto, gli organizzatori si rimettono
immediatamente in moto per organizzare la Settimana
Automobilistica di Brescia, che ha inizio il 10 settembre
del 1905: la vittoria è appannaggio di G. B.
Raggio che si aggiudica tutte e tre le coppe in palio.
Le gare proseguono con lo stesso successo anche negli
anni 1906 e 1907. Poi una lunga pausa. Le corse riprendono
nel 1921 con la disputa del 1º Gran Premio d'Italia,
esattamente nella prima settimana di settembre; ai
nastri di partenza, in una delle gare, anche il grande
Enzo Ferrari che non terminò la gara perché
la sua traiettoria fu attraversata da una mandria
di mucche. L'anno successivo però il Gran Premio
trasloca a Monza e il silenzio dei motori cala di
nuovo sulla brughiera fino al 1927, quando prende
il via la prima Mille Miglia, ...la corsa più
bella del mondo. Nel 1909, in località Fascia
d'Oro sempre nella brughiera, ha luogo il primo circuito
aereo nazionale a cui partecipano i regnanti dell'epoca
e importantissime personalità come Gabriele
D'Annunzio e Franz Kafka.
A Montichiari è presente un aeroporto, che
un tempo faceva parte di un'unica struttura militare
comprendente anche il vicino aeroporto di Ghedi. La
proprietà è passata poi dall'Aeronautica
Militare al demanio civile; l'aerostazione passeggeri
è stata inaugurata il 16 marzo 1999 alla presenza
del Presidente del Consiglio Massimo D'Alema. Attualmente
l'aeroporto è la principale base di smistamento
della posta aerea di Poste Italiane, ma non ospita
voli civili di linea.