Montecalvo Versiggia è un comune italiano di 583 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella zona collinare dell'Oltrepò Pavese, nella valle del torrente Versa, in cui confluisce il piccolo torrente Versiggia. La sede comunale è in località Crocetta, ai piedi del castello di Montecalvo che sorge sulla cima di una collina. Fa parte della fascia bassa della Comunità Montana Oltrepò Pavese.

ETIMOLOGIA
Il toponimo è un composto della parola "monte" e dell'aggettivo "calvo" in riferimento alla poca vegetazione presente sul territorio. Versiggia deriva dal latino versicula, diminutivo di versa, utilizzato per indicare "curva" o un "territorio rivolto a settentrione". Fu introdotto per la prima volta nel 1863 per la prossimità della valle al torrente omonimo.

CA' GRANDE
Montecalvo, comune quasi esclusivamente agricolo, è suddiviso in una miriade di frazioni e case sparse assai distanti tra loro. Ca' Grande, ubicata nella parte settentrionale del comune al confine con S. Maria della Versa, ha visto negli ultimi secoli la presenza costante dei Ghelfi, famiglia che all'inizio del Settecento subentrerà ai Baldini per rimanervi ininterrottamente almeno sino al termine del secolo successivo. Ai primi del XVIII secolo i Ghelfi erano coloni perpetui di Giuseppe Pietragrassa, dal quale avevano in affitto, oltre alla casa anche 600 pertiche di terreno -aratorio e aratorio vitato per 370 pertiche, boschi per 60 pertiche, prati per 18 pertiche, il rimanente incolti -per le quali pagavano annualmente un affitto di lire 600. Nella seconda metà del secolo, ai Ghelfi si affiancheranno altre famiglie, dapprima Fiori, poi Ferrari, Manstretta e Scarabelli. Anche il numero degli abitanti tenderà a crescere: 22 nel 1798, 34 nel 1813, 39 nel 1854 per arrivare a 44 nel 1887. In quest'ultimo anno la frazione è divisa in due parti: Casa Grande inferiore abitata dalla famiglia Bocchi, e Casa Grande superiore, che oltre a quattro nuclei familiari Ghelfi, ospita anche le famiglie Cagnoni, Lodegiani, Piaggi, Versilli e Spesia.

CENNI STORICI
Montecalvo è tra le località, probabilmente corrispondenti alle signorie locali dotate di un castello, citate nel 1164 nel diploma con cui Federico I concedette alla città di Pavia il dominio sull'Oltrepò. Nell'ambito dei domini pavesi, nel XIV secolo vi assunsero la signoria i Beccaria. Per successivi e non chiari passaggi giunse nel XV secolo ai Beccaria di Montebello, sotto i quali la contea di Montecalvo comprendeva anche Golferenzo, Volpara e Rocca de' Giorgi. Estinti i Beccaria nel 1629, il feudo di Montecalvo fu separato da Montebello e venduto ai Dal Pozzo, che acquistarono anche il vicino feudo di Soriasco (Santa Maria della Versa). In difficoltà economiche, i Dal Pozzo furono costretti a smembrare i loro feudi: nel 1691 Montecalvo con Golferenzo e Volpara (senza Rocca de' Giorgi) fu venduto ai Belcredi, della casata dei signori di Montalto ma di altro ramo. Ad essi il feudo rimase fino alla fine del feudalesimo (1797).

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa Parrocchiale di Sant'Alessandro

LA COMUNITA' MONTANA DELL'OLTREPO' PAVESE
La Comunità montana dell'Oltrepò Pavese si trova in provincia di Pavia. Si estende nella fascia montana e nell'alta collina dell'Oltrepò, comprendendo la valle Staffora, la parte alta della val Tidone e la parte alta della Valle del Coppa e una piccola porzione in val Trebbia. Confina a sud e ad est con la Unione Montana Valli Trebbia e Luretta e ad ovest con la Comunità montana Terre del Giarolo. La comunità è costituita da 19 Comuni: Bagnaria, Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Brallo di Pregola, Cecima, Fortunago, Godiasco Salice Terme, Menconico, Montalto Pavese, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Romagnese, Ruino, Santa Margherita di Staffora, Val di Nizza, Valverde, Varzi, Zavattarello.

Sono presenti un servizio di vigilanza ecologica volontaria e un servizio antincendio boschivo volontario.

In precedenza i comuni erano 44, suddivisi in tre fasce:
Fascia montana, comprendente 9 comuni: Bagnaria, Brallo di Pregola, Menconico, Romagnese, Val di Nizza, Valverde, Varzi, Volpara, Zavattarello.
Fascia collinare, comprendente 7 comuni: Cecima, Fortunago, Godiasco Salice Terme, Montesegale, Ponte Nizza, Rocca Susella, Ruino.
Fascia bassa, comprendente 28 comuni: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Codevilla, Corvino San Quirico, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de' Giorgi, Redavalle, Retorbido, Rocca de' Giorgi, Rovescala, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Torricella Verzate, Zenevredo.
L'area è stata ridotta ai 19 comuni sopra elencati per effetto della legge regionale 19/2008 concernente il riordino delle comunità montane in Lombardia, con effetto dal 6 giugno 2009.

La comunità montana si propone di:
- Promuovere la cultura
- Difendere l'ambiente e il suolo
- Incentivare lo sviluppo economico
- Tutelare il patrimonio comune: naturale, storico, artistico, culturale e paesaggistico
- Promuovere la crescita civile e sociale della popolazione.