Montagna
in Valtellina (Muntagna in dialetto valtellinese)
è un comune della provincia di Sondrio, in
Lombardia. Il paese si trova nella media Valtellina.
Il punto più elevato del territorio comunale
è la vetta del Pizzo Scalino (3323 m). Il torrente
Davaglione è un tipico torrente di montagna
che nasce presso le alte praterie alpine sovrastanti
l'alpeggio di Mara, e dopo aver attraversato il paese,
sfocia nel fiume Adda, sul fondovalle valtellinese.
Nei pressi del cimitero il Davaglione forma la cascata
della Pisaloccacon un salto di circa 20 m. Nel bacino
di alimentazione del torrente Davaglione si rinvengono
interessanti fenomeni "le piramidi di Terra"
dovuti ad erosione accelerata in depositi morenici,
tra cui la più caratteristica, che ha dato
luogo a storie e leggende, è il "Capel
del Diaul". Il pendio soleggiato del territorio,
dalle contrade alte al piano, è stato in tempi
antichi dissodato; con grande fatica e tenacia sono
stati realizzati i tipici terrazzi nei quali si coltiva
ancora oggi la vite che produce i rinomati vini DOC
e DOCG, esportati anche all'estero, Rosso di Valtellina
e Grumello. Il territorio di Montagna in Valtellina
è diviso in varie "contrade" poste
sulle pendici del versante retico, di cui: Centro
(detto anche Piazza) - Madonnina (Ca' Leuscc) - Pace
- Ca' Bonini - Campagna - Ca' Credaro e Ca' Paini
a ovest del Torrente Davaglione e: Prada - Ca' Castaldo
- Ca' Vervio - Ca' Farina - Caparoni - Ca' Magini
e Ca' Maiolo a est del torrente, nonché l'insediamento
in pianura sviluppatosi in tempi recenti e denominato
Montagna Piano - una zona che, fino a non molti anni
fa era destinata all'agricoltura e sfruttata, oltre
che per la fienagione, anche per la transumanza nel
periodo autunnale e primaverile.
ETIMOLOGIA
La sua etimologia è di evidente significato.
La specifica fu assunta nel 1928.
DA VEDERE
La chiesa parrocchiale, volta a nord, è dedicata
a San Giorgio e presenta una facciata a capanna, risalente
al XV secolo. Sempre in centro del paese sono presenti
altre due chiese: la chiesa della Madonna del Carmine
(XV secolo) con uno splendido presbiterio completamente
affrescato dal noto pittore comasco Sigismondo de
Magistris e la chiesa della Beata Vergine Addolorata
(XVIII secolo) detta popolarmente "dei morti".
Nella contrada Madonnina si trova una chiesa del XVIII
secolo dedicata alla Madonna di Caravaggio, nei pressi
del castello Grumello si trovano la Chiesa di Sant'Antonio
Abate (XVII secolo)e la chiesetta di San Rocco (XII
secolo). A circa 900 m s.l.m. si trovano altre due
chiese: Santa Maria Perlungo (secolo XV) a est del
torrente Davaglione e la chiesa di San Giovanni Battista
(XV-XVI secolo) a ovest del torrente. Inoltre sulla
strada panoramica, appena giunti a Montagna, si trovano
il Santuario del Cuore Immacolato di Maria e l'annesso
Convento dei Padri Cappuccini, eretti tra il 1961
e il '62 su progetto dell'ing. Tirinzoni. A Montagna
Piano si trova la chiesa di San Giuseppe eretta nel
1969 su progetto di Giulio Conforto Galli. Sono presenti
i resti di due castelli medioevali: il castello Grumello
(oggi di proprietà del F.A.I.) e il castello
di Mancapane (900 m s.l.m.).
ORIGINI E CENNI STORICI
Il territorio di Montagna era popolato già
nell'Olocene (VII-VI secolo a.C.) dai primi uomini
che si recavano in quota alla ricerca di animali da
preda. Nel I secolo a.C. inizia la conquista romana
delle vallate alpine con conseguente romanizzazione
del territorio in cui persistono radicate tradizioni
retiche, come l'uso dell'alfabeto nord-etrusco, che
nell'arco alpino era diffuso sul finire del IV secolo.
Lo attestano l'iscrizione rinvenuta a S. Maria Perlungo
nel 1909, scolpita nella pietra con caratteri dell'alfabeto
nord-etrusco. Il prezioso reperto viene oggi datato
all'inizio della romanizzazione, ossia all'inizio
del I secolo a.C. Montagna ha una storia antica e
ciò lo si può dedurre, più che
dalla scarsa storiografia, dal territorio. I reperti
archeologici rinvenuti, i toponimi (Castaldo e Studegarda
sono termini di probabile origine longobarda), i castelli,
i resti di antichi nuclei nobili e rurali testimoniano
che il territorio di Montagna fu abitato fin dai tempi
più remoti, visse le lotte medioevali fra Guelfi
e Ghibellini, fu residenza di nobili e ricche famiglie
che avevano lasciato tracce di vita cortese nelle
sale affrescate delle quattrocentesche e cinquecentesche
dimore. Montagna è ricordata per la prima volta
come "vico de Muntania" nel 971 in un atto
di vendita. Fece parte, dal punto di vista ecclesiale,
della pieve di Tresivio e comprendeva nel proprio
territorio anche Spriana, Marveggia, Pendolasco (l'attuale
Poggiridenti) e Busteggia. Il 21 gennaio 1429 avvenne
il distacco di Montagna dalla Pieve di Tresivio e
la costituzione della parrocchia autonoma con sede
nella chiesa di San Giorgio.
SANTO PATRONO
Il santo Patrono è San Giorgio, che viene festeggiato
il 23 aprile.