Leggiuno
Lombardia

Leggiuno è un comune della provincia di Varese in Lombardia. Località turistica posta sulle rive del Lago Maggiore, confina a nord con Laveno-Mombello, a est con Sangiano e Caravate, a sud-est con Besozzo, a sud con Monvalle, ad ovest e a sud-ovest con Stresa, Belgirate e quindi con il Piemonte e la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Sulla sponda del Lago Maggiore si trova l'Eremo di Santa Caterina del Sasso, simbolo della città e dello stemma comunale leggiunese. Il comune fa parte della Regione Agraria n° 3, sulle Colline del Verbano orientale. Inoltre fa parte dei Comuni della costa fiorita. Leggiuno occupa una zona collinare. Il territorio del comune risulta compreso tra i 193 e i 326 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 133 metri. Dista circa 21 km da Varese, capoluogo dell'omonima provincia a cui appartiene il comune. Leggiuno ha un grado di sismicità molto bassa, infatti appartiene alla Zona 4 classificata dalla Protezione Civile come irrilevante. Essendo situato sul Lago Maggiore, gode del suo benefico clima. In particolar modo le frazioni Arolo e Reno sono considerate centri climatici. Leggiuno è attraversato dal "Sentiero del Verbano" (Sesto Calende - Laveno-Mombello) che costituisce la prima realizzazione del progetto Vie Verdi dei Laghi. Questo sentiero è identificato con la sigla VB su tutta la segnaletica verticale. Inoltre, è attraversato dall'Anello di Santa Caterina, nella fascia costiera compresa tra Laveno-Mombello e Monvalle, interessando quello che si può considerare il gioiello storico-architettonico della provincia di Varese: l'Eremo di Santa Caterina del Sasso.

ETIMOLOGIA
L'origine del nome Leggiuno è molto antica, e sono parecchie le supposizioni al riguardo. Un'ipotesi poco affidabile dice che derivi da Legio-una (da cui Legiunum), ovvero una legione di Giulio Cesare che si era fermata in questa zona. Secondo un'altra ipotesi deriverebbe invece da Dunum (colle) e un nome proprio di persona, pare una divinità panceltica. L'ipotesi più affidabile sostiene che derivi dal celtico, dalle parole Leze (ai piedi) dunum (colle), ovvero ai piedi del colle, probabilmente il colle presente nella località Mirasole.

MANIFESTAZIONI
Fiera del contadino
Sagra delle ciliegie
Alborellata con alborelle pescate dal Lago Maggiore
P...assaggi d'estate (fino al 2007 Tutti in Piazza) settimana realizzata in periodo estivo con serate che propongono intrattenimenti vari
Nuotata dell'Eremo - attraversata benefica a nuoto del Lago Maggiore, da Stresa (VB) a Reno di Leggiuno (VA)
Lez Fest

DA VEDERE
Leggiuno era un tempo a capo dell'omonima pieve. Fa parte della diocesi di Milano, zona II di Varese, decanato di Besozzo, e comprende nel suo territorio 2 parrocchie: Parrocchia di Leggiuno (6 chiese) e di Arolo (una chiesa). Esse, con la vicina parrocchia di Sangiano, formano l'unità pastorale di Leggiuno-Arolo-Sangiano. In questa zona è presente L'Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro, costruito su una roccia che si affaccia direttamente sul lago. Particolarmente suggestive sono la sala del Capitolo, la cappella del Beato Alberto, la Cappella di Santa Maria Nova, la Cappella di Santa Caterina e la chiesa di Santo Nicolao.
Un'altra chiesa da visitare è la chiesa dei Santi Primo e Feliciano costruita su un preesistente edificio di culto pagano.
Nell'VIII sec. fu edificata dal franco Eremberto la chiesa di S. Siro, dove nell'846 furono traslate le reliquie dei due santi martiri Primo e Feliciano avute in dono dal papa durante un pellegrinaggio a Roma. Da loro prese poi il nome.
La chiesa romanica, preceduta da un piccolo sagrato che contiene are romane e epigrafi d'età alto-medievale, ha una facciata a capanna con portale e colonne di recupero, con capitelli (provenienti forse dalla chiesa antica); l'oculo centrale profilato in laterizio è quattorcentesco come il portale dall'arco gotico. Il campanile, la cui accurata muratura è ben conservata, è stato invece edificato nell'XI secolo. L'interno della chiesa è rettangolare, con aula gotica coperta da doppia volta a crociera con costoloni. Il perimetro sembra essere quello della prima chiesa alto-medievale.
Nel comune è presente anche la chiesa di S. Pietro e S. Carlo, parrocchiale di Arolo, edificata nel 1500; qui è riposto un organo della metà dell'Ottocento, costruito da Fortunato Ossola di Groppello. Nel centro di Leggiuno è presente inoltre la Chiesa Parrocchiale di S. Stefano, patrono del paese, adeguatamente ristrutturata e ampliata nel XIX secolo (compreso il campanile, eretto in precedenza su quello romanico).
Altre chiese:
Chiesa di Santa Maria Stella Maris, edificata negli anni cinquanta;
Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita alla fine degli anni trenta;
Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, degli anni cinquanta.

ORIGINI E CENNI STORICI
L’esistenza di molti ghiacciai in territorio leggiunese rese pressoché problematica e talvolta impossibile la presenza di vita umana nel periodo preistorico a Leggiuno. Solo nel XIX secolo, precisamente nel 1864, furono rinvenute tra Leggiuno e Mombello alcuni resti di palafitte, frammenti di vasi, armi, utensili e residui di pasti, tutti riconducibili al periodo del Neolitico. Alla fine del XIX secolo nelle frazione Marzaro di Leggiuno fu ritrovata una tomba rettangolare, e dopo di queste sbucarono altre tombe, contenenti antichi vasi in terracotta. Nella metà del XX secolo, anni ’50, a qualche centinaio di metri a sud dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso, nella zona soprannominata “Bus di Curnaà”, comparirono cocci ceramici dell’Età Romana: nella stessa zona furono recuperati delle ossa di piccoli animali. Nella frazione di Arolo, invece, nel 1964, gli archeologi portarono alla luce alcuni reperti dell’età del Bronzo. Tra questi, in particolare, furono ritrovati uno spillone, una lancia, un bracciale, un torques di bronzo e persino uno spuntone di un’asta, grazie alla quale si è potuto ipotizzare che nel periodo ascrivibile al 2200-2000 a.C. presso la suddetta frazione fu realizzato un sepolcreto. Alcuni resti di una plausibile lotta punica svoltasi nella zona sono individuabili sul sagrato della odierna chiesa romanica dei SS. Primo e Feliciano. Per quanto riguarda gli anni delle dominazioni barbariche, l’unico segno plausibile di quel periodo è stata una tomba rettangolare in roccia dolomitica, reperita sul Monte Piaggio nella frazione di Arolo. Un documento rinvenuto attesterebbe che Eremberto, al tempo vassallo dell’imperatore Lotario, traslò nella allora Chiesa di S. Siro (l’attuale Chiesa dei SS. Primo e Feliciano) i resti, per l'appunto, dei SS. Primo e Feliciano. Questi gli erano stati donati da Papa Sergio II. Leggiuno divenne un comune indipendente e sede di una pretura del feudalesimo e di una corte nel periodo relativo all’impero di Berengario I. La peste a quei tempi inflisse duri colpi in Italia e non risparmiò il popolo leggiunese: il piccolo borgo di Leggiuno perse, nel 1554 e nel 1630, una considerevole parte del popolo. Per tornare ad essere nuovamente un centro importante, Leggiuno dovette aspettare la fine del ‘800 quando il numero di abitanti si attestò tra i 700 e gli 800. Fino al 1927 Leggiuno era parte del circondario di Varese, allora sito in Provincia di Como. Il circondario di Varese fu abolito, come tutti i circondari italiani, nel 1927, nell'ambito della riorganizzazione della struttura statale voluta dal regime fascista, e Leggiuno venne così inserita nella neocostituita provincia di Varese. Contemporaneamente allo scorporamento, Leggiuno si unisce agli ex comuni di Arolo, Ballarate, Cellina e all’attuale comune di Sangiano. Nel 1963, infatti, Sangiano diventa un comune autonomo ma Leggiuno conserva Arolo, Ballarate e Cellina come sue frazioni.

PERSONAGGI FAMOSI
Gigi Riva (1944) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano. È nato a Leggiuno.
Silvano Contini (1958) è un ex ciclista italiano. È nato a Leggiuno.
Giuseppe Borgatti (1871) - (1950) è stato un tenore italiano. È morto a Reno di Leggiuno.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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