Lallio è un comune di 4.085 abitanti della
provincia di Bergamo; è situato nell'hinterland
del capoluogo orobico, da cui dista 5 chilometri.
CENNI STORICI
L'origine di Lallio risale all'epoca della dominazione
romana, come si evince dal toponimo stesso che deriva
dal latino alea, traducibile con il termine di dado.
Si racconta infatti che sul territorio erano presenti
piccoli insediamenti adibiti a luoghi di divertimento
(tra cui si praticava appunto il gioco dei dadi) in
cui i legionari si radunavano durante il periodo invernale:
a tal riguardo anche oggi lo stemma comunale raffigura
una scacchiera da gioco. In quel periodo si pensa
che vi fosse anche un castrum adibito a luogo di avvistamento
e ad avamposto difensivo della città di Bergamo.
In epoca medievale,nel paese si verificò un
elevato aumento della popolazione ed un conseguente
sviluppo delle unità abitative. Ed è
a quegli anni che risale il primo documento scritto
che ne attesta lesistenza: nell875 viene
menzionato il territorio di Lalio in un atto contenente
il testamento di un abitante del vicino borgo di Stezzano
che qui aveva possedimenti territoriali.
In quel periodo il potere era detenuto dal Sacro
Romano Impero che, istituendo il feudalesimo, affidò
la gestione del territorio alla diocesi di Bergamo.
Tuttavia la situazione politica divenne parecchio
instabile dal momento in cui cominciarono ad imperversare
le battaglie tra guelfi e ghibellini, tanto che su
tutto il territorio comunale cominciarono a sorgere
numerosi edifici fortificati ed a scopo difensivo,
tra cui un castello.
La posizione strategica del paese, considerato una
sorta di porta daccesso al capoluogo orobico,
lo rese molto ambito dalle potenze del tempo, tra
cui i Suardi, con conseguenti attacchi e battaglie.
In una di queste vennero addirittura incendiati sia
il castello che la chiesa (situata allinterno
del maniero stesso), che allora ricopriva un ruolo
molto importante in ambito religioso e giuridico sulle
parrocchie vicine, essendo sede plebana ed arcipresbiteriale.
La situazione ritornò alla normalità
quando, nel corso del XV secolo, il paese venne posto
sotto la dominazione della Repubblica di Venezia che,
con una serie di importanti decisioni, riuscì
a migliorare la condizione sociale ed economica. Da
quel momento non si verificarono più episodi
rilevanti sul territorio di Lallio, che seguì
le sorti politiche della città di Bergamo.
Soltanto durante la Seconda guerra mondiale nel paese
accaddero situazioni che, suo malgrado, lo riportarono
al centro delle cronache del tempo: qui venne infatti
creato un campo di concentramento tedesco per i soldati
catturati.
Nel dopoguerra invece il paese vide un progressivo
abbandono dellattività rurale, che aveva
sempre caratterizzato leconomia locale, a favore
di un sempre crescente sviluppo industriale, che ha
portato anche un consistente incremento demografico.
DA VEDERE
Uno dei luoghi di maggior richiamo è indubbiamente
la chiesa di San Bernardino. Edificata nel corso del
XV secolo, presenta un gran numero di opere tra le
quali spiccano numerosi episodi della vita di Maria.
Restaurata nel XX secolo è stata considerata
monumento nazionale.
È inoltre presente la chiesa parrocchiale
di San Bartolomeo e Santo Stefano, costruita nella
prima parte del XX secolo in luogo di un altro edificio
di culto risalente al XVIII secolo.
Questultimo era stato a sua volta edificato
per sostituire la precedente parrocchiale del XIV
secolo, posta in una posizione troppo decentrata rispetto
al principale nucleo abitativo e per questo abbandonata.
Successivamente sulle sue rovine venne edificata una
cappelletta, denominata dei mortini, a ricordo delle
numerose sepolture avvenute in quel luogo.