Lacchiarella (La Ciarèla
in dialetto milanese) è un comune della città
metropolitana di Milano in Lombardia, situato a sud
di Milano nella zona bassa della pianura padana. Secondo
l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro
abitato di Lacchiarella, le frazioni di Casirate Olona,
Mettone e Villamaggiore, e le località di Cascina
Birolo, Centenara e Concorezzo.
ETIMOLOGIA
Il nome Lacchiarella (dialetto: Laciarèla)
deriva da "Lactarella" che significa "piccola
latteria" e tale definizione deve essere attribuita
all'abbondante produzione di latte anticamente vantata
nella zona.
LA ROCCA
L'origine della Rocca è molto antica, risale
circa alla metà del X secolo, nel periodo delle
invasioni degli Ungari o Magiari. La Rocca era affiancata
da un castello e da una bicocca. Lacchiarella era
un paese agricolo autosufficiente e aveva nella Rocca,
con il suo ponte levatoio, le torri merlate ed il
fossato intorno, un baluardo essenziale per la sua
difesa. La Rocca vide numerose guerre dopo l'anno
1000 tra milanesi e pavesi per il possesso del territorio
(famosa la battaglia di Campomorto e la distruzione
della Pieve di Decimo) fino al definitivo dominio
di Milano.
La storia della Rocca è
strettamente collegata alle vicende del territorio
milanese nel periodo, dal XIII al XV secolo, in cui
fu dominato prima dai Della Torre o Torriani, poi
dai Visconti ed in ultimo dagli Sforza. La Rocca ebbe
quindi molteplici passaggi di proprietà, legati
alle vicende delle varie famiglie nobiliari che ne
sono venute in possesso. Infine nel 1837 Giuseppe
Antonio Beretta acquisì all'asta la proprietà
con annesse alcune case e poderi. Avviò vari
lavori che cambiarono la fisionomia dell'edificio
e la sua destinazione, che sino ad allora aveva mantenuto
una funzione pubblica.
Nel gennaio 1911 avvenne la
cessione alla Cooperativa tra operai e contadini di
Lacchiarella, che avviò importanti lavori che
si conclusero nel 1919. Con l'avvento del fascismo
la cooperativa prese il nome di “Dopolavoro
per operai e contadini fascisti”, fino a che
nel 1945 rinacque la cooperativa con la vecchia denominazione
e diede avvio a nuovi lavori di ristrutturazione.
Fino alla metà degli anni 60 la Rocca era un
centro vitale per le attività che si svolgevano
in paese, ed anche feste, balli e attività
ricreative che coinvolgono tutta la comunità
ciarlasca. Nei saloni sottostanti vi era la sede della
cooperativa di consumo con annesso spaccio e bar.
Nel 1968, per salvare la Rocca
dalle difficoltà finanziarie, subentrò
la società “La nostra Rocca”, di
ispirazione cattolica, che elaborò diverse
ipotesi di ristrutturazione e nel frattempo concesse
l'immobile sia a privati, per attività commerciali,
che ad associazioni locali (Acli, Avis, Avisella…).
La Rocca manifestava i segni del tempo trascorso e
necessitava di significativi interventi di manutenzione
che avrebbero richiesto notevoli risorse, impensabili
per la società proprietaria. Dal 1992 l'amministrazione
comunale manifestò l'interesse all'acquisto
dell'immobile e dopo una laboriosa trattativa e varie
vicende durate alcuni anni entrò finalmente
in possesso dell'immobile e cominciò ad elaborare
il progetto di recupero, per riportarlo all'antico
splendore e per dare una sede definitiva e prestigiosa
al Consiglio comunale. I lavori di ristrutturazione
e recupero sono iniziati nel 1999 e si sono conclusi
definitivamente agli inizi del 2003. Nella Rocca è
ospitata la Biblioteca comunale al piano seminterrato;
al piano rialzato la Sala Consiliare, una bellissima
sala a volta destinata alla celebrazione dei matrimoni
civili e la sede della “Pro Loco”. Al
primo e al secondo piano sono stati realizzati uffici
e a sale riunioni, utilizzati dal 2014 come sede di
parte degli uffici comunali. Un ampio terrazzo consente
una bella vista sulla piazza Risorgimento e un camminamento
perimetrale all'ultimo piano permette di osservare,
attraverso bellissime aperture a volta poste sui quattro
lati, un affascinante e suggestivo panorama del nostro
paese.
PALIO DELL'OCA - AUTUNNO CIARLASCO
Lacchiarella fin dai tempi antichi era nota per l’allevamento
delle oche. Nel 1833, in una descrizione del paese,
Cesare Cantù descriveva Lacchiarella come “paese
famoso per le sue oche”.
Così dal 1977 i ciarlaschi,
con l’intento di promuovere all’esterno
l’immagine del paese, ispirandosi ai giochi
tradizionali del 15 e 16 agosto, allora festa patronale
e del paese, si sfidano per contendersi il Palio dell’Oca.
La disfida si svolge nelle prime tre domeniche di
autunno, l'ultima di settembre e le prime due di ottobre,
da ciò la manifestazione prende anche il nome
anche di Autunno Ciarlasco. I cantoni che si contendono
il Palio sono sette e i loro nomi derivano dall’antica
toponomastica del paese.
I sette cantoni partecipanti
al Palio sono:
Betula
Municipin
Piaseou
Piss
Prà Vedar
Punt da Lègn
San Ruchin
Nel corso dell’Autunno
Ciarlasco si svolgono giochi di abilità, velocità
e tecnica oltre che danze e varie esibizioni. L'evento
si arricchisce dalla sfilata di carri allegorici e
gruppi folcloristici, inoltre l'intero percorso ha
come cornice una variopinta esposizione di prodotti
tipici locali nelle bancarelle che si snodano lungo
il percorso. Ogni Cantone è rappresentato da
un gruppo folcloristico: le majorettes, le nastrine,
le cheerleaders, i frustatori, gli sbandieratori,
le mondine. Ogni cantone ha un Rigiù che coordina
l’intero gruppo.
È una partecipazione
globale del paese nella quale tutti, giovani e anziani,
uomini e donne, sono impegnati a commentare, suggerire,
analizzare (come alla moviola) tutti gli elementi
che compongono il Palio. Lacchiarella, che negli ultimi
anni ha avuto un sensibile incremento demografico,
vede nel Palio una grande occasione di socialità
e di unità. Moltissimi nuovi ciarlaschi entrano
in contatto con i Cantoni, con il Comitato organizzatore,
con i gruppi che si esibiscono, contribuendo a fare
del paese un luogo vivo dove le persone si conoscono
e interagiscono. A questo si aggiungano le migliaia
di visitatori provenienti oltreché dai paesi
limitrofi anche da tutta la Lombardia.
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta
Chiesa parrocchiale dei Santi Donato e Carpoforo
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa di San Rocco
Chiesa di San Martino
Oratorio San Giuseppe
Asilo San Carlo Borromeo
ORIGINI E CENNI STORICI
Il paese, che ha sicuramente origini romane, sorse
e si sviluppò in seguito alla bonifica della
pianura. Dall'anno 400 d.C. Lacchiarella subì
le disastrose invasioni barbariche: dagli Unni ai
Goti e dai Longobardi ai Franchi e agli Ungari che,
nell'898, la saccheggiarono e distrussero con razzie
di ogni genere. In seguito al reiterarsi di queste
scorrerie, i milanesi eressero il castello di Lacchiarella
con la rocca, le torri e il fossato e ne mantennero
il presidio fino al 1275; successivamente, per ridurre
costi insostenibili, molti castelli dovettero essere
smantellati e questa sorte toccò anche a quello
di Lacchiarella.
Nel XIII secolo Matteo Visconti,
signore di Milano, realizzò nuove opere di
fortificazione e fece ricostruire soltanto la rocca,
attuale sede del Consiglio Comunale. Nel 1630, la
terribile peste, mirabilmente descritta dal Manzoni
nei Promessi Sposi, mieté molte vittime anche
a Lacchiarella ma, passata l'epidemia, la vita riprese
con fervore e il paese divenne un prestigioso centro
di scambi del vasto territorio circostante.
Nel periodo risorgimentale
numerosi cittadini di Lacchiarella si distinsero per
il loro valore. Ricordiamo: Gaetano Tibaldi alla difesa
di Venezia nel 1849, il tredicenne Giambattista Vigo
alla difesa di Roma nel 1849 e i fratelli Federico
(uno dei Mille di Giuseppe Garibaldi) ed Erminio Tessera.
A testimonianza delle antiche
origini di Lacchiarella restano anche le chiese del
paese. L'Oratorio di San Martino, dedicato al santo
vescovo di Tours e realizzato nel XVI secolo. Distrutto
e ricostruito più volte, fu fatto restaurare
nel 1958 da mons. Felice Falcetti e oggi si possono
ammirare le porte in bronzo, da lui commissionate,
con bassorilievi raffiguranti alcuni episodi della
vita del santo e i preziosi affreschi. La chiesa principale
di Lacchiarella è dedicata a Santa Maria Assunta.
Eretta nel 1430 fu poi demolita nel 1600 e su quella
stessa area fu ricostruita. Venne consacrata il 17
aprile 1603 dal cardinale Federico Borromeo divenendo
Parrocchia Prepositurale a seguito della soppressione
della Pieve di Decimo. In essa fu collocata la bellissima
immagine della Madonna, tuttora oggetto di venerazione.
Storicamente importante è
l'Oratorio di San Rocco, con il suo prezioso patrimonio
artistico, voluto nel 1565 da San Carlo Borromeo per
la confraternita dei Disciplini fondata da lui stesso
e posta sotto la protezione di San Michele. Fervente
la pietà popolare nel nostro paese infatti
erano numerose le Confraternite storicamente presenti:
la Confraternita del Suffragio, il Terz'ordine francescano,
la Confraternita del S. Rosario e infine la Confraternita
del SS. Sacramento ancora presente.
Negli
ultimi decenni Lacchiarella si è notevolmente
sviluppata, mutando la sua fisionomia di paese prettamente
agricolo in centro industriale, progredendo nel commercio
e nell'artigianato.