Gudo Visconti (Gùd in
dialetto milanese) è un comune della città
metropolitana di Milano, in Lombardia. A Gudo Visconti
sono attive diverse associazioni locali. La più
rilevante è "La Viscontina", che
ha il compito di valorizzare il territorio e la sua
storia organizzando eventi ed incontri. Organizza
annualmente ogni settembre, di concerto con l'Amministrazione
Comunale, la Fiera di San Costantino, festa patronale
istituita dal 2003. A Gudo Visconti ha sede la sezione
dell'AVIS che copre anche i comuni di Vermezzo, Zelo
Surrigone e Bubbiano. Altra importante associazione
storica di Gudo Visconti è il "Club Tinca
Verde", che da moltissimi anni gestisce l'area
di proprietà comunale con laghetto attiguo
denominato "Fontanile Cavo Resta". Di fondamentale
importanza per la formazione sportiva dei giovani
l'Associazione "ACD Gudo Visconti 2007",
associazione nata proprio nell'anno 2007, che ha il
compito di gestire il Campo Sportivo Comunale, con
l'organizzazione degli eventi sportivi che ruotano
attorno al calcio dilettantistico.
ETIMOLOGIA
Potrebbe derivare dal nome di persona Gudo o dall'aggettivo
latino acutus. La specifica "Visconti" si
riferisce alla famosa e nobile famiglia milanese.
CHIESA DEI SANTI QUIRICO E
GIULITTA
Di origini quattrocentesche, la Chiesa dei Santi Quirico
e Giulitta ha subito alcune variazioni nei secoli
successivi. Per il progetto della facciata si è
fatto il nome del grande architetto rinascimentale
Pellegrino Tibaldi. Accanto, un'immagine a fresco
di tradizione popolare, porta la data 1668. Nel territorio
sono presenti anche due piccole Cappelle, una in centro
paese e una nei pressi del cimitero Comunale, quest'ultima
recentemente ristrutturata grazie ad alcuni volontari
gudesi.
CENNI STORICI
Fino al 1498 fu possedimento della famiglia Visconti
che aveva dato numerosi duchi a Milano e che qui avevano
fatto edificare un castello. Tale edificio pare oggi
completamente distrutto eccetto alcune parti che sono
conservate nella struttura di una trattoria che sorge
davanti al municipio, edificata sul perimetro di una
parte delle mura del fortilizio medioevale. Ha fatto
parte della Pieve di Rosate. Durante il periodo napoleonico
fu brevemente annesso dapprima a Zelo Surigone e poi
a Rosate.