Gropello Cairoli
MAPPA INTERATTIVA

ETIMOLOGIA
Da Grupellum, nel senso di altura, dosso, o Ripellium, nome probabilmente collegato alla ripa o riva del fiume Ticino, seguito dal cognome della famiglia di patrioti vissuti a Gropello.


STORIA
Il paese è di origine gallica-romanica, come testimoniano i numerosi ritrovamenti nella zona. Il primo documento in cui si menziona Gropello, risale all'anno 891 e riguarda la devoluzione del feudo a Certo Sangone da parte di Berengario I; è inoltre certo che prima del secolo XI il borgo appartiene ai conti di Rovescala, padroni di molte terre nell'Oltrepò e nel Pavese, che ne fanno donazione nel 979 ai canonici della Chiesa della SS. Trinità in Pavia. Dopo la pace di Costanza, nel 1183, viene aspramente conteso tra i Langosco e un ramo dei Beccaria, che solo nei primi decenni del XIV secolo affermano il loro dominio su gran parete del territorio pavese; nel 1470 passa a Galeazzo Maria Sforza. A seguito del matrimonio tra Orietta Beccaria e Gaspare Visconti il feudo va al loro figlio Pietro. Per la sua posizione di passaggio tra Milano e Pavia è spesso oggetto di incursioni e saccheggi.
Il suo territorio fu teatro di scontri armati nella II guerra d'indipendenza (1859) e occupato dagli austriaci


MONUMENTI

Villa Cairoli, sorta sui resti di una porzione dell'antico castello medioevale, è stata la dimora principale della famiglia Cairoli, la villa venne poi destinata, per volontà della moglie di Benedetto Cairoli, al ricovero di mutilati ed invalidi di guerra. Proprietario attuale della villa è il comune di Pavia ed è chiusa; ma la nuova amministrazione comunale di Gropello si sta attivando per decidere la sua destinazione, che deve tener conto dei vincoli testamentari. Il suo splendido parco è stato da poco risistemato ed è aperto al pubblico tutti i giorni.
La cappella, nel parco della villa raccoglie le spoglie dei Cairoli, venne restaurata per volontà dei Gropellesi e poi riconsacrata nel 1938, in occasione della visita dei principi di Piemonte. Viene riconosciuta monumento nazionale. Essa è dedicata a S. Carlo, effigiato nell'abside dal pittore Pasquale Massacra, patriota Pavese e compagno d'armi dei Cairoli.Chiesa di S. Giorgio di origine medioevale disposta a un capo del paese, è la chiesa parrocchiale di Gropello, profondamente rimaneggiata in stile neoclassico. Sulla copertura del pronao della facciata in cotto si notano le sculture ottocentesche di San Giorgio a cavallo, al centro, e di San Pietro e San Paolo, a sinistra e a destra. All'interno, ai lati della bussola d'ingresso, restano le tracce di una campata dell'antica struttura gotica con volta a crociera costolonata e con le pareti decorate da affreschi tardo-quattrocenteschi: sul pilastro di sinistra una S. Caterina; sulla parete di destra un'offerente inginocchiata di fronte ad una figura femminile, sulla colonna una Madonna in trono col Bambino. Chiesa di S. Rocco, è disposta all'altro capo del paese e si trova a fare da spartitraffico alla statale dei Cairoli.
Il primo documento in cui è citata, è la visita Pastorale del Vescovo di Pavia nel 1675, dove viene descritto un edificio in ordine di una certa ampiezza, con il coro dotato di scranni e un campanile con sopra un’unica campata. Sopra l’unico altare era il quadro della Madonna tra Sant’Elena e San Carlo Borromeo.
Nel corso del tempo, l’intero edificio è stato più volte trasformato in lazzaretto per le periodiche epidemie di peste e colera (ancora negli anni 1839 – 1873)
Il suo ingresso è preceduto da un sagrato delimitato da colonnette di serizzo risistemato nel 2005, la facciata è di gusto classico, a due ordini, divisa in quattro campate da lesine terminanti in capitelli dorici. Sopra il portale, baroccamente sagomato, vi è un medaglione con un rilievo in stucco raffigurante San Rocco che risale alla seconda metà del 1700. A sinistra si trova la sagrestia. L’interno, molto luminoso per la presenza di sei grandi finestre è di sviluppo grandioso, lungo 32 metri e alto 12.
Dietro il coro si trova la statua in cemento della Madonna Pellegrina. Il campanile alto e snello, domina tutto il paese con i suoi 32 metri di altezza. Madonna del Carmine e San Lanfranco Beccari al Pio Istituto Sassi.
La cappella sorge al termine di un corridoio presso il salone centrale dell’Istituto. L’altare, il tabernacolo e le stazioni della Via Crucis, in metallo di stile moderno sono quelli donati dai Gropellesi negli anni 70. Nella parete destra è collocato un grande affresco, raffigurante su uno sfondo di angeli e drappeggi la Madonna del Carmine.
Chiesa dell’Annunziata
Fu costruita nel 1906 per generosità dei coloni ed in particolare della famiglia Bergamaschi a riconoscenza per la prosperità dei campi e per la protezione dalle malattie che colpivano i dintorni. A spese degli abitanti delle cascine vicine si celebrava la S. Messa ogni domenica e festività di precetto, ininterrottamente dal 1906 al 1954. La festa popolare è il giorno dell’Annunciazione, il 25 marzo, un tempo animata da giostre e divertimenti. Fu restaurata nel 1946, e recentemente sono stati compiuti ulteriori lavori di conservazione. E’ curata dalle famiglie che risiedono nella vicina cascina.
Madonna del Buon Consiglio a “ Cielo Alto”
L’origine di questa edicola votiva è oscura, pare possa risalire al secolo XV, quando secondo una tradizione popolare, era stata eretta in tempo di peste, intitolandola a San Sebastiano. Con il titolo di “cappella di San Sebastiano e Madonna del Carmine della Piacevolezza” è nominata nel catasto del 1760. La festa si celebra ogni anno il 22 giugno, ricorrenza della Madonna Consolata di Torino, conosciuta come Madonna del Buon ConsiglioMadonna del Rosario al Chiesuolo
La chiesetta riveste una certa importanza dal punto di vista della storia religiosa della Lomellina. Infatti, l’affresco della Madonna della Bozzola, che si venera nella chiesetta risalendo alla prima metà del XVIII sec. È la più antica riproduzione del Simulacro della Vergine conservata nel santuario della vicina Garlasco. Presenta similitudine architettoniche con la Cappella di Cielo Alto. Nel catasto del 1760 compare come cappella di Sant’Antonio e del Rosario sulla via di Gambolò.

Il Castello medioevale, del quale sopravvivono soltanto l’ala settentrionale e quella orientale, conserva intatti alcuni dei caratteri tipici delle costruzioni fortificate dell’età viscontea, in particolare la decorazione perimetrale "a dente di sega", qui nella variante a doppia cornice sovrapposta, totale decorazione delle superfici murarie (vaste porzioni dell'intonaco originario sono osservabili nella facciata nord e sui lati interni) e una splendida monofora, riccamente modanata in cotto e fortemente strombata, aperta nella parte alta sul lato orientale del massiccio torrione angolare. Sullo stesso fronte ovest, nel quale è inserito l’attuale ingresso, oltre alla merlatura tamponata, sono chiaramente visibili le tracce di numerose aperture occluse, trasformate, riaperte, spostate, di varia foggia e utilizzo. Della strada sotterranea rimangono ancora una gradinata a ciottoli discendente e una lunga muraglia, detta "la piacevolezza", che circonda il castello e si spinge, dolcemente degradando, fin quasi alla costa del Ticino.
In una parte del castello si trova oggi la biblioteca comunale “ Carlo Cantoni” e la sala Cantoni ricca di cimeli storici risorgimentali.

PERSONAGGI

La famiglia Cairoli

Nel 1824 Carlo Cairoli (1776-1849), erede di agiati proprietari terrieri Lomellini, medico, professore di chirurgia all'Università di Pavia, sposa Adelaide Bono (1806-1871), figlia di un antico prefetto napoleonico milanese, poi conte dell'Impero. La formazione di entrambi e l'impegno politico di Carlo (che nel 1848 è podestà durante il Governo Provvisorio di Pavia) sono la base culturale dell'educazione dei figli, che indirizzerà le loro vite. Benedetto (1825-1889), il primogenito, iscritto alla facoltà di Giurisprudenza nel 1844, fin da studente manifesta la sua posizione antiaustriaca, entrando in una cerchia di amici destinati a un ruolo importante nella storia degli anni successivi. La sua partecipazione alle Cinque Giornate segna l'ingresso dei Cairoli nelle vicende risorgimentali e nella costruzione dell'Italia. I fratelli più giovani Ernesto (1833-1859), Luigi (1838-1860), Enrico (1840-1867) e Giovanni (1841-1868), influenzati dal suo esempio, aderiranno all'ideale di patria con impegno attivo e totalizzante. Volontari nelle file garibaldine, daranno le loro giovani vite, lasciando a Benedetto l'eredità e il compito di dare forma all'Italia che avevano contribuito a creare. Accanto a loro anche due sorelle, Rachele (1826-1856) ed Emilia (1827-1856), alle quali pure la sorte riserva una vita breve.
Nel 1873 entra in famiglia Elena Sizzo Noris (1845-1920), erede di una nobile famiglia trentina, che sposa Benedetto. Al suo fianco nella vita privata, preziosa confidente nell'impegno pubblico, si impegna nell'ambito sociale con opere di solidarietà, anche dopo la morte del marito

Carlo Cantoni
Nato a Gropello Cairoli nel 1840, fu allievo di Luigi Ferri al Liceo di Casale Monferrato e poi di Giovanni Maria Bertini all’Università di Torino.
Laureatosi nel 1862 compì un viaggio di formazione in Germania, dove potè seguire le lezioni di Trendelemburg a Berlino e di Lotze a Gottiga.
Dopo un periodo di insegnamento liceale a Torino ed a Milano, vinse il concorso per la cattedra di Filosofia teoretica nell’Università di Pavia. Fu Rettore del suo Ateneo e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Si occupò con molto impegno dei problemi legati all’insegnamento della filosofia nelle Università e nella scuola secondaria, prendendo parte ai dibattiti sulla riforma Universitaria.
Venne nominato Senatore del Regno nel 1898.
Morì nella sua Gropello nel 1906.
Il suo paese a Lui ha recentemente intitolato la Biblioteca comunale ed un cippo inizialmente posto in via Cantoni è stato da poco restaurato e posto nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, sempre comunque adiacente alla via a Lui dedicata.

DATI
DENOMINAZIONE ABITANTI: Gropellesi
ABITANTI: 4347 al 31/12/2005
SUPERFICIE: 26,11 km²
ALTITUDINE: 89 m s.l.m.
PREFISSO TELEFONICO: 0382
SINDACO: Dal Giugno 2006 Giuseppe Chiari
MUNICIPIO: Via Libertà,47 TEL. 0382/814272 FAX. 0382/815031
E-mail: comune.gropellocairoli@virgilio.it
Gli uffici comunali sono aperti al pubblico:
dal lunedì al venerdì ore 9,00 – 12,30
Il sabato ore 9,00 – 12.00


NUMERI UTILI
BIBLIOTECA 0382/815020
PIO ISTITUTO SASSI 0382/815118
UFFICIO POSTALE 0382/815225
CARABINIERI 0382/815036
PROLOCO 0382/815363
PROTEZIONE CIVILE 338/6628826
PARROCCHIA S. GIORGIO MARTIRE 0382/815049
FARMACIA 0382/815155


MANIFESTAZIONI
MERCATO: Tutti i giovedì in via Cairoli.
Il 23 di Aprile fiera di San Giorgio.
La 2° o 3° Domenica di Dicembre gran mercato di Natale.


STRUTTURE RICETTIVE
Agriturismo Sant’Andrea, cascina Delizia Tel. 0382/815840 – 348/4523005
Agriturismo Giorgetti Nino Andrea, cascina Miradolo Tel. 0382/801752
Agriturismo gli Aironi , cascina Annunciatina Tel. 0382/815454
Albergo Italia Ristorante, Via Libertà 144 Tel. 0382/815082
Trattoria Agnese con camere, Via Sassi 67 Tel. 0382/815388

PRODOTTI TIPICI
Il biscotto Cairoli noto anche come il dolce biscotto, si dice che la sua ricetta si ispiri ad una qualità di biscotti preparata da un antico negozio Gropellese da cui era solita servirsi anche la famiglia Cairoli. Il gorgonzola inoltre trova in Gropello Cairoti uno dei pochi centri lombardi di produzione D.O.P.