Grezzago (Gresciàgh
in dialetto locale) è un comune della città
metropolitana di Milano, in Lombardia. Il comune fa
parte del territorio della Martesana. Il territorio
del comune di Grezzago ha una superficie di 249 ettari
e si trova nella zona settentrionale della città
metropolitana di Milano; confina a nord ovest con
il comune di Busnago (MB), a nord e nord est con il
comune di Trezzo sull'Adda, ad est con il Comune di
Vaprio d'Adda, a sud est con il comune di Pozzo d'Adda
e a sud ovest con il comune di Trezzano Rosa. Il territorio
comunale dista circa 27 km dall'area metropolitana
milanese, circa 20 km da Bergamo, 2 km da Trezzo sull'Adda
e 3 km da Vaprio d'Adda. Dista 3 km circa dal fiume
Adda ed è attraversato in senso est ovest dall'autostrada
A4 Milano-Venezia che delimita a nord il centro abitato
di Grezzago. Altro importante asse viario, sempre
in direzione est ovest ma esterno al territorio di
Grezzago, è costituito dalla SS n. 525 che
attraversando i comuni di Pozzo d'Adda e Vaprio d'Adda
e li collega alle città di Milano e di Bergamo;
il territorio di Grezzago è invece attraversato
dalla strada provinciale n. 179, che, da Villa Fornaci
collega tra loro i comuni di Masate, Basiano, Trezzano
Rosa, Grezzago e Trezzo sull'Adda. L'accesso da Grezzago
all'autostrada A4 avviene dal casello di Trezzo sull'Adda,
distante circa 1 km; la viabilità ferroviaria
dista circa 11 km, con la stazione di Cassano d'Adda,
sulla linea Milano-Venezia. Il collegamento con la
stazione metropolitana di Gessate e con i comuni limitrofi
avviene tramite servizio NET. Sul territorio comunale
si distingue un'unica area insediativa, in parte residenziale
e in parte produttiva, posizionata a sud dell'autostrada
Milano-Venezia e centrata rispetto ai limiti comunali
di Grezzago. Il resto del territorio ha destinazione
agricola.
ETIMOLOGIA
Chiamato in precedenza Gratiago o Grazago deriva dal
nome latino di persona Gratius (proprietario del fondo)
con il suffisso -acus.
CENNI STORICI
Le origini di Grezzago appaiono incerte, ma si possono
sicuramente far risalire all'alto medioevo, quando
nella Pianura Padana si crearono opere di canalizzazione
che consentirono la ripresa delle coltivazioni dopo
il periodo delle invasioni barbariche. Sorsero così
piccoli nuclei abitati all'interno dei fondi, dove,
con lo sviluppo del cristianesimo si diffuse la costruzione
di cappelle rurali. A Grezzago sorse la cappella di
San Martino che come risulta da documenti del 1200
apparteneva alla Pieve di Pontirolo. Grezzago era
quindi un fondo legato a Trezzo sull'Adda, per ciò
che concerneva la vita civica e gli scambi commerciali
e alla Pieve di Pontirolo per la vita religiosa. Nel
1400 ai primitivi rustici e alla cappella si aggiunse
la dimora del “signore”, l'attuale palazzo
Zoja. La grande villa rurale con la caratteristica
corte porticata era nettamente separata dai rustici
e, ricalcando le tipologie viscontee e sforzesche
delle ville castello, presentava opere di fortificazione
quali torri ai vertici o all'ingresso, pivellini ecc.
Dalle mappe catastali di Maria Teresa d'Austria disegnate
nel 1722 si può rilevare che all'inizio di
quel secolo Grezzago rappresentava ancora un tipico
esempio di centro rurale con villa padronale, la cascina,
i rustici e la cappella che insieme costituivano il
nucleo abitato al centro del territorio coltivato.
Dalle mappe catastali del 1850 si può leggere
un certo consolidamento del nucleo primitivo con aggiunta
di corpi di fabbrica alla cascina e ai rustici preesistenti
mentre la cappella è ormai incorporata ad altre
costruzioni. La struttura del paese è sempre
di tipo monocentrico impostato sulla piazza della
chiesa e sulle ville di adduzione alla campagna, le
attuali via Roma e via Cavour. Il territorio è
nel 1850 coltivato a cereali e la coltura del gelso
è ancora abbondantemente praticata non essendosi
ancora verificata la crisi della produzione dei bozzoli
che porterà negli anni successivi a una profonda
crisi dell'industria serica. Alla fine del secolo
a Grezzago esiste una torcitura e questo è
stato fino al 1969 l'unico insediamento industriale
nel territorio comunale a dimostrazione della ruralità
del centro.