Gorla
Maggiore è un comune della provincia di Varese.
ETIMOLOGIA
Il primo documento al quale ci si può riferire
per uno studio etimologico risale al 1046 nel quale
viene riportato il nome latino di Gorla Maior che
è seguito da un altro detto "Minor".
Ancora da risolvere è il significato dell'aggettivo
Maior, dato che in molti altri casi viene usata la
terminologia Superiore-Inferiore o Nuovo-Vecchio.
Ghirla, da cui Gorla è il nome che venne assegnato
a vari rafforzamenti di difesa lungo delle strade.
D'altro canto, Secondo l'Olivieri, si ipotizza un
diminutivo della parola romana gulula che sta a significare
"gola" o "anfratto", o una derivazione
da gurgula (vortice, gorgo) in riferimento all'agitarsi
delle acque dell'Olona, ipotesi peraltro condivisa
dal Lurati[3] Un'ipotesi ancor più recente
invece propone il significato di "radura"
o "campo dell'esercito". La prima ipotesi
si basa su dati orografici ed in effetti in entrambe
le Gorla varesine sono presenti delle gole nelle quali
sono state ricavate delle vie che collegano il centro
storico con il fondovalle. La seconda ipotesi sebbene
si basi su dati diversi è riconducibile alla
prima dal fatto che una gola può risultare
strategica per il posizionamento di un esercito. La
questione dell'aggettivo Maior ha portato ad una spiegazione
che si rifà al corso del fiume Olona il quale
disegna una grande ansa in corrispondenza di Gorla
Maggiore e di conseguenza viene detta Minore l'altra
Gorla. La spiegazione risulta essere troppo semplicistica
e si è cercato di mettere a confronto altri
luoghi che portano lo stesso aggettivo. In conclusione,
nonostante la carenza di notizie, si può dire
che l'aggettivo "Maggiore" spetta ad un
luogo che è sorto per opera di un altro centro
omonimo acquisendo in seguito maggiore importanza
sociale e politica. Si potrebbe, quindi, affermare
che in epoca romana era più importante Gorla
Minore mentre successivamente, con l'avvento dei Longobardi,
si è sviluppata una predominanza dell'altro
centro, il quale sarà denominato Maggiore.
I fattori che riconducono al cambiamento portato dai
longabardi si possono trovare nel toponimo Canton
Lombardo (una zona del paese), dalla forma del centro
storico e dai rinvenimenti archeologici.
EDIFICI
RELIGIOSI
La
Chiesa di S. Maria Assunta
La chiesa di Santa Maria Assunta nello stato attuale
risale al 1850. Di ciò che era in precedenza
rimane solo il campanile (ad esclusione della cella
campanaria) di fattura romanica. Il campanile vecchio
invece rimane uno dei rari esempi nella pianura del
varesotto risalenti al medioevo. La piazza relativa
alla chiesa, che ha cambiato nome a seconda dei periodi
storici (oggi è P.zza Martiri della libertà),
è considerabile come il centro del nucleo antico.
La facciata della chiesa è rivolta verso est
seguendo degli orientamenti canonici che volevano
l'altare rivolto ad oriente, mentre una scelta urbanistica
l'avrebbe preferita rivolta a nord.
La chiesa subì vari restauri e cambiamenti
sia interni che esterni con l'aggiunta di statue ed
affreschi. Furono gli anni'50 del XIX secolo che videro
però il maggiore intervento con una riedificazione
particolarmente costosa che dovette unire gli sforzi
economici della famiglia Terzaghi, del parroco e dei
cittadini stessi per far fronte alle spese.
La
Chiesa dei SS. Vitale e Valeria
La chiesa dei SS. Vitale e Valeria è la più
piccola e la più antica delle tre e si trova
in posizione periferica a ridosso del ciglio vallivo.
Nonostante l'aspetto l'edificio è molto antico,
come prova il ritrovamento di un'ara romana utilizzata
come materiale da costruzione e di due tombe, una
interna e l'altra esterna risalente al periodo medievale.
Nel 1580 una planimetria riporta la forma della chiesa
nella prima fase. In totale la chiesa ha subito varie
espansioni e modifiche, nel 1580, nel 1619 e l'ultima
nel 1900 che rispecchia la forma nella quale si trova
oggi.
La
Chiesa di S. Carlo
La costruzione di questa chiesa, situata nell'omonima
piazza, risale al 1622. Il fatto che in quell'anno fossero
già presenti sul territorio comunale la parrocchiale
di S. Maria Assunta e la più diroccata chiesa
dei SS. Vitale e Valeria fa sorgere dei quesiti riguardo
ai motivi della sua costruzione. Vi sono varie ipotesi
che vanno da quella leggendaria, la quale vorrebbe che
San Carlo durante le sue visite pastorali si sia fermato
a riposare all'ombra di un gelso e proprio lì
venne eretto l'edificio, a quella più terrena
che vuole la creazione della chiesa legata ai rapporti
ecclesiastici delle principali famiglie gorlesi del
tempo, i Moneta ed i Terzaghi. Non si sa con certezza
quale sia quella vera ma è molto probabile che
venne edificata per far fronte all'incremento demografico
che era in atto in quel periodo nel gorlese. In quegli
anni le famiglie sopracitate dei Moneta e dei Terzaghi,
donarono alla chiesa delle reliquie relative al santo
delle quali però in seguito nessun documento
ci indica nulla riguardo ad una loro distruzione o traslazione.
In seguito alla peste del 1630 la tradizione vuole che
le salme vennissero sepolte nei sotterranei della chiesa
anche se nessun documento lo attesta. È molto
probabile invece che i sotterranei siano serviti da
lazzaretto durante l'epidemia di colera scoppiata nell'anno
1854 che provocò ben 101 morti (un decimo della
popolazione di allora). Il riscontro si ebbe nel 1927
quando vennero fatti degli scavi atti alla pulizia dei
sotterranei per eliminare i continui miasmi provenienti
da essi. In quell'occasione vennero trovati vari scheletri,
alcuni dei quali in strane posizioni (tra i quali perfino
uno seduto su una sedia in attesa), il che lascia presupporre
che elementi colpiti da un grave male venissero in casi
estremi isolati. La storia della chiesa ha visto molti
restauri (1863 - 1907 - 1979) e tuttora l'ultimo è
in fase di completamento.