Gavirate
è un comune della provincia di Varese in Lombardia.
Disposta lungo le rive del Lago di Varese, a cui un
tempo dava il nome, in posizione quasi di controllo,
Gavirate è una cittadina dalle origini antichissime,
il cui passato glorioso – ancor poco studiato
– ci propone interessanti sorprese. Così
come oggi la possiamo ammirare, essa è caratterizzata
dalla presenza – al suo interno – di un
numero consistente di centri storici, ciascuno dei
quali ha mantenuto sostanzialmente integra la propria
identità. Oltre alle frazioni maggiori –
Voltorre e Oltrona (comprensiva della località
Groppello) – che fino, rispettivamente al 1927
e 1928, erano comuni autonomi, Gavirate ha al suo
interno ben quattro nuclei cittadini indipendenti:
Armino, Pozzolo, Fignano e Gavirate. Gavirate offre
diversi esempi di progetti ecologici. Tra questi spicca
per importanza la divisone tra acque chiare e acque
scure dei canali fognari, che permette una migliore
depurazione idrica (ordinanza comunale n°L.152/99).
Un’altra disposizione del comune prevede che
tutte le nuove abitazioni dovranno essere dotate di
un impianto fotovoltaico, che permetta una parziale
autosufficienza. Questo progetto è stato attuato
anche dal centro commerciale gaviratese “Campo
dei Fiori”, che ha implementato pannelli fotovoltaici
sul tetto della struttura, in modo da fornire più
della metà dell’energia elettrica necessaria
per la sua operatività. In conformità
con questo ideale ecologico è stata anche realizzata
CasaKyoto. Il suo basso consumo energetico è
garantito, per esempio, da: recuperatori di calore
ad elevata efficienza, diversi strati di cappotto
isolante di ultima generazione abbinati a vetrate
isolanti basso-emissive, pannelli solari per il riscaldamento
dell’acqua e celle fotovoltaiche.
ETIMOLOGIA
Per quanto riguarda l’etimologia del nome del
comune sono state formulate diverse ipotesi. Secondo
alcuni esso risalirebbe a origini latine, per altri
avrebbe origini celtiche. Il paese risulta indicato
con il termine Gavirado in un documento del re longobardo
Liutprando, databile 713, con “Guairà”
in riferimento al casato di Carlo V (1558), con “Guirate”
relativamente al casato di Maria Teresa d'Asburgo
(1722).
MERCATO
Il mercato di Gavirate risale alla prima metà
del secolo XVI. Il 20 giugno 1539 Carlo V concesse
al signore di Brebbia e di Gavirate il diritto di
istituire un mercato ogni venerdì, con le esenzioni
e i privilegi connessi. Le ragioni di tale concessione
vanno ricercate nel fatto che gli spagnoli volevano
"risarcire" il territorio gaviratese, danneggiato
a causa delle razzie connesse al conflitto franco-spagnolo.[3]
Gli anni successivi videro un'espansione del mercato,
che, nella seconda metà del XVI secolo, divenne
centro di scambio commerciale per bestiame e prodotti
agricoli per tutta l'area circostante; in particolare
in esso si tenevano, due volte l'anno, nei mesi di
luglio e ottobre, le fiere.
Il mercato si tiene ancora oggi al venerdì,
come vuole la tradizione.
DA VEDERE
Chiostro di Voltorre
Voltorre è una piccola frazione del Comune
di Gavirate. Qui sorge l'omonimo chiostro, riconosciuto
monumento nazionale nel 1911. Ha origini medievali,
che risalgono al 1100-1150, periodo di diffusione
in Italia dei monasteri cluniacensi. Attualmente il
chiostro, completamente visitabile, è sede
di periodiche esposizioni artistiche. I benedettini
cluniacensi rimangono a Voltorre pregando, coltivando
la terra, ospitando pellegrini, trascrivendo e miniando
codici, fino all'anno 1519. La loro attività
contemplativa e operativa influenza l'intero territorio,
creando occasioni di scambio e di vendita di prodotti
agricoli e di manufatti. Tutto questo dà vita
all'esperienza del mercato.
Chiesa romanica
La Chiesa romanica è stata eretta nel corso
dell'IX secolo, sulle rovine di un precedente edificio
risalente al V secolo. L'attuale Chiesa, di piccole
dimensioni, presenta un impianto longitudinale costituito
da una sola navata, con un'abside semicircolare. Dietro
l'abside si erge la torre; questa, di forma quadrangolare,
robusta e bassa, presenta una cella campanaria risalente
al XII secolo. Il portico, invece, è coperto
con travicelli di legno e contornato da un colonnato
a forma di quadrilatero irregolare. Le colonnine sono
in parte cilindriche ed in parte ottagonali, di differente
altezza, dal momento che ogni capitello ha diversa
struttura rispetto agli altri.
Chiesetta della Santissima
Trinità
La chiesa, situata sulla strada che porta a Comerio,
risale agli inizi del Settecento ed è l'unico
edificio sacro del comune di Gavirate che non sia
stato modificato nel corso della sua storia. Le venne
assegnato questo nome in seguito all'affresco collocato
al suo interno sulla parete destra, raffigurante il
Cristo Crocefisso e la Trinità. Dal punto di
vista architettonico, la chiesa è costituita
da un'unica navata ed è preceduta, all'esterno,
da un portichetto sorretto da quattro colonne di pietra.
Importante sottolineare il fatto che durante la prima
guerra mondiale la chiesetta venne utilizzata come
luogo di riposo dai militari che costruivano le strade
verso il forte di Orino.
Villa De Ambrosis
All'inizio degli anni '80 il Comune ha deciso di ristrutturare
la Villa De Ambrosis, che aveva acquisito nel 1974.
La ristrutturazione della splendida villa, situata
non lontano dal Municipio e costituita da un elegante
quadriportico, ha dato vita alla nuova sede della
biblioteca comunale, inaugurata nel 1997. Nell'ampia
struttura è stato ricavato uno spazio da adibire
a Sala Consiliare. La sala, ampia e luminosa, predisposta
per le sedute del Consiglio Comunale, ha una capienza
di circa 100 posti e ospita importanti incontri. Si
tengono, per esempio, concerti, incontri con autori,
conferenze, reading, letture animate per bambini,
esposizioni, mostre e iniziative culturali di vario
genere. Da qualche anno anche la scuola superiore
di Gavirate, l’ISIS Edith Stein, utilizza questo
spazio per le sue conferenze. La scuola chiede al
Comune il salone non solo per la sua bellezza ed ampiezza,
ma anche per rendere manifesta la sua collaborazione
con il territorio, l’intreccio tra scuola e
società civile, la formazione permanente. In
questo modo la Sala Consiliare, luogo dove si esercitano
la democrazia e la rappresentanza, si apre all’esercizio
della partecipazione da parte dei giovani studenti.
PARCO MORSELLI
Il Parco Morselli sorge nelle vicinanze della chiesa
della Santissima Trinità ed è così
chiamato in memoria dello scrittore Guido Morselli,
che donò il terreno al Comune di Gavirate.
Vi si trovano una zona giochi per bambini, un’area
pic-nic ed un percorso ginnico. Spettacolare è
il panorama visibile dal punto più alto del
Parco, dove è possibile ammirare il Lago di
Varese, le Alpi piemontesi e le Prealpi varesine.
MUSEO ELLA PIPA
Si tratta del primo museo italiano della pipa. Venne
costruito verso la fine degli Anni Settanta da Alberto
Paronelli, il quale decise di esporre i numerosi pezzi
raccolti durante i suoi viaggi all'estero. Oggi la
parte espositiva conta una decina di sale, attrezzate
con circa 30.000 pezzi, che comprendono pipe, utensili,
macchinari, volumi cartacei, porcellane e terrecotte.
Tra le più significative collezioni si ricordano
pipe precolombiane del Messico e dell'America Centrale,
pipe francesi e pipe scolpite a mano. All'interno
di questo museo è inoltre possibile prendere
parte a incontri, scambi culturali e dibattiti con
gli esperti in questa materia.
ORIGINI E CENNI STORICI
Il territorio gaviratese fu abitato fin dal VII millennio
a.C., come dimostrato dai ritrovamenti palafitticoli
sulle rive dell’odierno lago di Varese. L'area
dell'odierno comune venne sottoposta al dominio gallico
a partire dagli inizi del IV secolo a.C. e nel corso
del II secolo a.C. venne occupata dai romani, divenendo
parte della provincia della Gallia Cisalpina nell’89
a.C.. Relativamente al periodo alto medievale è
importante il ritrovamento di un diploma dell'anno
713 in cui il re longobardo Liutprando ha legato il
borgo di Gavirate al monastero di San Pietro in ciel
d'oro di Pavia. Per quanto riguarda il periodo basso
medievale risulta rilevante, nel XII secolo, l’insediamento
di alcuni monaci dell’ordine monastico Fruttuariense
nel chiostro Voltorre. Gavirate, a partire dal 1500,
come tutto il Ducato di Milano, fu interessato da
saccheggi e dalle invasioni di truppe mercenarie durante
il conflitto franco-spagnolo. Nel XVI secolo, in seguito
alla diffusione delle peste bubbonica, venne edificato
un sito, il lazzaretto, in cui venivano seppellite
le vittime dell’epidemia. Gavirate, dopo la
morte del re di Spagna Carlo II e il successivo trattato
di Rastadt del 1714, passò dalla dominazione
spagnola a quella austriaca. Durante questo periodo,
significativo è il governo di Maria Teresa
d'Asburgo, nel corso del quale si ebbe una rilevante
ripresa socio-economica, incentivata anche dalla creazione
del primo catasto della zona. Nel 1932 il comune,
parte della provincia di Como, passa alla provincia
di Varese.