Fara
Gera d'Adda è un comune della provincia di Bergamo.
Situato nella Gera d'Adda, sulla riva sinistra del fiume
Adda, dista circa 20
chilometri dal capoluogo orobico.
ORIGINI
E STORIA
La storia del paese ha origine attorno al VI secolo, quando
sul territorio cominciarono a insediarsi i Longobardi. In
particolar modo fu importante il contributo di Autari, re
longobardo, che favorì l'insediamento della propria
"fara" (insieme militare di famiglie) e vi costruì
un'importante luogo di culto ariano conosciuto come Basilica
Autarena, di cui ancor'oggi esistono importanti tracce.
Dove in seguito si inserì il culto a Santa Fara sempre
nel periodo longobardo. Il luogo assunse quindi grande importanza
nella geografia del tempo assumendo il nome di Fara Autarena,
in onore del suo fondatore. Il dominio longobardo, durante
il quale si verificò anche la conversione della popolazione
longobarda al cattolicesimo, durò fino al 774, quando
sul territorio irruppero i Franchi, che instaurarono il
Sacro Romano Impero. Da quel momento il paese perse il ruolo
di primissimo livello che aveva avuto fin dalla propria
nascita, mantenendo comunque una buona importanza rispetto
ai paesi limitrofi. Gli imperatori della nuova entità
politica affidarono il controllo feudale di Fara al vescovo
di Bergamo, il quale cominciò una serie di opere
che fortificarono il borgo, costruendovi mura di protezione
ed un castello con tanto di fossato. Il tutto documentato
da una serie di atti datati 904. Queste fortificazioni tornarono
utili nei decenni successivi, quando esplosero gli scontri
tra i feudatari faresi, di schieramento guelfo, ed i milanesi,
di fazione ghibellina: questi ambivano ad estendere i loro
domini anche al di là del fiume Adda, da sempre confine
dei loro possedimenti, trovando la netta contrapposizione
del vescovo-conte di Bergamo, il quale chiese aiuto direttamente
all'imperatore Federico Barbarossa. Questo ribadì
la sua concessione in un editto del 1156, anche se il popolo
si oppose a questa scelta. Il Barbarossa allora attaccò
il borgo nel 1160, mettendolo a ferro e fuoco e distruggendone
il castello. La ricostruzione del paese fu tuttavia immediata,
e per più di un secolo non si verificarono altri
episodi di rilievo. A partire dall'inizio del XIV secolo
ripresero nuovamente le dispute volte al predominio politico,
con numerosi ribaltamenti di fronte, che parvero concludersi
con l'inizio della dominazione della famiglia milanese degli
Sforza, che inserirono il borgo nel Marchesato di Caravaggio.
All'interno di questa istituzione si ritagliò uno
spazio di grande importanza la famiglia dei Melzi, i cui
membri riuscirono a staccarsi dall'entità comunale
farese, fondando nel 1580 il comune Massari de' Melzi (oggi
Badalasco, frazione di Fara). Nei secoli successivi Fara
si trovò a gravitare nell'orbita del Ducato di Milano,
alla cui guida si alternarono gli spagnoli e poi gli austriaci.
Nel maggio 1796 il paese, unitamente a tutta la Gera d'Adda,
fu occupata dalle truppe di Napoleone Bonaparte; in seguito
alla nuova ripartizione territoriale francese Fara entrò
a far parte della provincia Bergamo. Dopo la caduta di Napoleone,
gli austriaci rioccuparono la Lombardia e vi restarono fino
alla nascita del Regno d'Italia, datato 1859.
DA
VEDERE
Basilica Autarena
A livello storico, grandissima importanza hanno i resti
della Basilica Autarena. Edificata nel corso del VI secolo
dai Longobardi, svolse inizialmente la funzione di edificio
di culto ariano e, dal VII secolo cattolico, venendo intitolata
a Sant'Alessandro. Di essa restano soltanto l'abside e parte
delle mura perimetrali.
Chiesa
di Sant'Alessandro
Di particolare rilievo è anche la chiesa parrocchiale
che, intitolata a Sant'Alessandro, risale al XVI secolo.
Riedificata due secoli più tardi e ristrutturata
più volte, presenta un buon numero di opere pittoriche,
tra le quali spiccano i 15 quadri opera di Francesco Cavagna,
figlio di Gian Paolo.
Palazzo
dei Vescovi
Merita infine menzione anche il Palazzo dei Vescovi, residenza
utilizzata appunto dai vescovi della città di Bergamo
prima che il paese passasse, nel XVIII secolo, sotto la
giurisdizione della diocesi di Milano.
Parco
Adda Nord
Da ricordare anche la presenza di numerose aree verdi, tra
cui quella inserita nel contesto del Parco Adda Nord, in
cui annualmente si svolge una kermesse musicale chiamata
appunto FaraRock.