Cusago
è un comune in provincia di Milano.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Cusius con l'aggiunta
del suffisso -acus.
IL CASTELLO VISCONTEO
Il castello fu costruito su volere di Bernabò
Visconti tra gli 1360 e il 1369, erigendolo sopra
quanto rimaneva di una fortificazione longobarda.
Venne costruito per fungere da residenza durante le
battute di caccia nella riserva viscontea che si estendeva
nella camapagna a sud di Milano fra la città
e Vigevano, successivamente Filippo Maria Visconti
per raggiungerlo più comodamente fece scavare
una derivazione del Naviglio Grande, chiamata Naviglietto,
a partire da Gaggiano. Nel corso della peste del 1398
il castello divenne un rifugio dal morbo fino a quando
fu trasformato in lazzaretto. La sua funzione di villa
di campagna signorile, per caccia, feste e luogo d'incontro
con amanti venne ripristinata da Ludovico il Moro,
che infine la donò a Beatrice d'Este sua moglie.
La proprietà poi passò a Lucia Marliani,
un'amante di Ludovico. I cambi di proprietà
proseguirono fino al conte Massimiliano Stampa e quindi
alla di lui famiglia Casati-Stampa di Soncino. Nel
1973, il castello, ormai da tempo in decadenza e trasformato
in una grande cascina agricola abitata da circa trenta
famiglie, assieme ai terreni circostanti venne acquistato
da Silvio Berlusconi che, tramite Edilnord, costrui'
su alcuni appezzamenti il quartiere "Milano Visconti".
Il castello, ormai malridotto, fu quindi venduto ad
una società formata da un gruppo di imprenditori
"Il Castello di Cusago s.r.l" nel 2003 con
l'ipotesi di farne una scuola floro vivaistica legata
al Parco agricolo Sud Milano, progetto sfumato per
le difficoltà e il castello venne ceduto nel
2008 all'immobiliare "Kreiamo s.r.l".
CHIESA DI SANTA MARIA ROSSA
Detta anche Santa Maria del Bosco, la piccola chiesa
sorge nel borgo di Monzoro, frazione del comune di
Cusago. Essa è ad oggi l'ultima parte rimasta
dell'antica abbazia che un tempo sorgeva attorno a
questo tempio sacro e che l'ha contraddistinta per
diversi secoli, assumendo l'aspetto di una sala per
concerti e serate culturali. La chiesa di Santa Maria
Rossa venne edificata nel 1359 del Generale degli
Olivetani, Ippolito da Milano, e passò in seguito
ai monaci Eremitani di Sant'Agostino, i quali provvedettero
nel XV secolo alla struttura dell’edificio,
che venne ampliato sino a divenire una vera e propria
abbazia.
La struttura si presenta come una costruzione semplice,
caratterizzata da una facciata in laterizio con una
struttura a capanna dotata di due monofore laterali
ed un rosone centrale che danno luce all'interno della
chiesa. L'unica navata centrale accoglie un piccolo
presbiterio di forma quadrangolare, nel quale si trova
ancora uno degli affreschi originari rappresentante
Cristo e gli evangelisti, mentre gran parte degli
altri affreschi murari è stata rimossa ed esposta
nei musei del Castello Sforzesco di Milano.
CHIESA SANTI FERMO E RUSTICO
Sino al XVII secolo, il borgo di Cusago dipendeva
spiritualmente dalla Pieve di Cesano Boscone, non
avendo in loco un luogo di culto stabile, se non una
piccola cappella dedicata a Sant'Antonio (risalente
al XIV secolo ed oggi distrutta), annessa al castello
e dedicata al culto privato dei Visconti, la quale
però veniva aperta alla pubblica venerazione
solo nei periodi estivi in cui i duchi milanesi si
recavano in queste aree della Lombardia per la caccia.
L'edificazione della nuova chiesa parrocchiale subì
l'impulso della visita di Carlo Borromeo del 1580
e già a partire dal 1602 si diede ordine per
una nuova costruzione che però subì
continue interruzioni e, iniziata nel Seicento, venne
completata solo nell'Ottocento. Nella chiesa sono
oggetto di particolare venerazione le reliquie ("corpo
santo") di un martire di nome Vincenzo,[3] donate
dal cardinale Ottoboni (Papa Alessandro VIII) nel
1685, provenienti dalle catacombe romane, le quali
vengono esposte regolarmente in chiesa nel giorno
della festa patronale, la prima domenica di maggio.
All'interno della struttura si possono ravvisare ancora
oggi dei pregevoli affreschi ottocenteschi e novecenteschi,
oltre ad un organo originale del 1854 realizzato presso
la bottega Carcano. L'altare maggiore della chiesa
parrocchiale venne ufficialmente consacrato solo il
9 maggio 1978.
ALTRI EDIFICI RELIGIOSI
Le altre chiese del territorio di Cusago sono: San
Martino di Assiano (presente in una località
ora territorio di Milano e risalente al XIII secolo)
e San Francesco di Monzoro (edificato nell'ultimo
trentennio del XVI secolo e poi ricostruito in stile
neoclassico agli inizi dell'Ottocento); scomparse
sono invece le chiese di Sant'Agata, Sant'Antonio
e San Rocco.
MANIFESTAZIONI
Ogni seconda domenica del mese (eccetto gennaio, luglio
e agosto): mercatino dell'antiquariato in piazza castello
17 gennaio: falò di S. Antonio
Sabato grasso: carnevale con saltimbanchi e maschere
provenienti da Venezia
Prima domenica di maggio: festa patronale di S. Vincenzo
- fiera e serate danzanti oltre alla consueta processione
religiosa che attraversa il paese
Primi di giugno: palio delle Contrade - giornate medioevali
con corteo storico, mercatino, tornei, falconeria
ed un assalto al castello.
Primi di settembre: festa dell'Uva
Metà settembre: festa patronale di Santa Maria
Bambina a Monzoro
ORIGINI E CENNI STORICI
Il comune di Cusago è posto lungo un'antica
strada che, uscendo da Milano nei pressi di Porta
Vercellina, passa per Baggio e prosegue poi in direzione
di Cisliano, Albairate e Abbiategrasso. Il nucleo
più antico del paese va individuato nella località
detta Cusago di Sotto, menzionata nelle carte d'archivio
come Cusago Vecchio: era probabilmente la villa medioevale,
il villaggio privo di strutture difensive, destinato
a subire la forza centripeta dell'attiguo castrum,
il castello dell'età di Bernabò Visconti.
Questi due poli, attorno ai quali si raccoglie la
comunità locale e che sono un costante riferimento
per una decina di insediamenti rurali che costellano
il territorio, accentuano le loro differenze in età
ducale. Cusago Vecchio si irrigidisce nella propria
struttura curtense, risalente se non all'età
romana, certo all'età longobarda e franca;
Cusago di Sopra (ma poi per antonomasia solo Cusago)
assume invece la struttura urbanistica del villaggio
rurale, per quanto condizionata dal castello. Attorno
a questa imponente costruzione il paese fissa il proprio
aspetto definitivo e l'origine tardomedioevale di
tale insediamento spiega perché solo alla fine
del Trecento si menzioni una chiesa qui, un tempio
cristiano dedicato a S.Ambrogio voluto dai Signori
di Milano ma destinato poi anche al culto pubblico,
così da interrompere la dipendenza anche religiosa
di questo più recente centro rispetto a Cusago
Vecchio. Quando alla fine del Seicento si dovrà
edificare la chiesa parrocchiale essa nasce di fronte
al castello, e con la forza coagulante che tale istituzione
può avere su una comunità Cusago di
Sotto è ormai irrimediabilmente periferia:
l'area che separa e unisce le facciate e le torri
dei due edifici principali del paese diviene una maestosa
piazza, al cui completamento contribuirà in
epoca recente l'edificazione del palazzo comunale.
La preminenza del castello non è solo urbanistica
ma si rispecchia anche nella storia di Cusago: dall'età
ducale all'età moderna si può affermare
che l'intero territorio comunale ha da sempre costituito
un'unica, sconfinata pertinenza del castello. Nel
1771 Cusago aveva 892 abitanti. Nel 1809 il governo
napoleonico gli annesse Assiano e Monzoro, e nel 1811
anche Cisliano. Gli austriaci annullarono tutto nel
1815, ma nel 1841 riconobbero la definitiva annessione
della minuscola Monzoro. Nel 1859 Cusago contava 1148
anime.