Concesio
(in bresciano: Consés o Conhés) è un
comune di 14.662 abitanti della provincia di Brescia, posto
all'ingresso della Val Trompia. È noto soprattutto
per essere stato il paese natale di Papa Paolo VI (Giovanni
Battista Enrico Antonio Maria Montini). Concesio è
situato nella bassa val Trompia, ai piedi del Monte Spina,
che ne delimita i confini a nord-est con il comune di Lumezzane,
e del Monte stella, ad ovest, che lo separa dal comune di
Gussago. Con una superficie di circa 19 km², confina
ad ovest, appunto, con Gussago, a settentrione con il territorio
di Villa Carcina, ad est, con il comune di Bovezzo, a sud
con la periferia nord di Brescia, e con Collebeato. Concesio
è inserito in un circuito di progetti culturali condivisi
insieme agli altri paesi aderenti al Sistema Bibliotecario
della Valtrompia, come Gardone Val Trompia, Lumezzane, Villa
Carcina, che prevedono una serie di rassegne musicali, lettararie
e artistiche in generale, come mostre pittoriche, e rappresentazioni
teatrali.
ETIMOLOGIA
L'origine toponomastica del nome Concesio è probabilmente
da ricercare nel termine "concaesa" che indica
l'operazione di taglio dei boschi cedui: il territorio che
divideva la città di Brescia e la Val Trompia era
infatti molto ricco di legname che veniva tagliato ed utilizzato
per la costruzione dei tetti delle abitazioni o per il riscaldamento
durante i freddi inverni. Il nome di Concesio (Conces(i)us)
appare per la prima volta in un'epigrafe ritrovata ad Augusta,
in Sicilia, anche se pare che un nome simile fu inciso su
monete d'argento, risalenti al VI secolo, e riconducibili
alle tribù galliche dei boi, o comunque transpadani.
DA
VEDERE
Casa
natale di Paolo VI
È la principale attrativa culturale del paese, ed
è situata nel cuore di Concesio, richiamando ogni
anno il pellegrinaggio di molti fedeli. La casa venne acquisita
dalla famiglia Montini nel 1863, dai conti Lodron, dopo
che questi ultimi decisero di abbandonare le terre concesiane.
L'acquisto dell'abitazione lodronica, da parte di Gaetano
Montini (nonno di Paolo VI), che in origine portava Benedetti
di cognome, spostando la propria residenza da Sarezzo (da
qui il cognome Montini, in riferimento alla provenienza
dalla montagna) a Concesio, fu dovuto alla tendenza che
all'epoca era presente tra le famiglie nobili: ovvero quella
di avvicinare il più possibile i propri possedimenti
nei paraggi dei grossi centri abitati; in questo caso di
Brescia.
Pieve
di Concesio
Muovendosi verso l'interno del paese troviamo la Pieve,
una chiesa fondata nel IX secolo, sulle rovine di un luogo
di culto preesitente, forse un oratorio, alla quale venne
poi aggiunto un piccolo cimitero e qualche costruzione correlata,
che diede il nome alla zona (frazione) di Concesio in cui
si trova: la Pieve di Concesio. Consacrata nel 1540 da monsignor
Gerolamo Vascherio, e dedicata a Sant'Antonino di Piacenza,
la chiesa mantiene ancora la forma e la posizione di allora.
Il 31 gennaio del 1650 venne donato dall'arciprete Caradelli,
il primo organo, mentre più tardi, dal 1727 al 1730,
Giovan Battista Marchetti, architetto del Duomo nuovo di
Brescia, realizzò, su incarico della parrocchia,
le cappelle del SS. Sacreamento, e le due adiacenti dedicate
a San Carlo Borromeo e a Santa Caterina d'Alessandria. Nel
presbiterio campeggia l'altare maggiore, che colpisce per
la propria maestosità, mentre sullo sfondo è
raffigurato il Martirio di Sant'Antonino, opera del bolognese
Giovan Gioseffo Dal Sole. La navata di destra contiene l'altare
di San Lorenzo, con un dipinto di Cristo Spirante realizzato
dal bresciano Daniele Olmi nel 1733, mentre a seguire troviamo
l'altare di Pietro SCalvini, dedicato a Maria Assunta, che
contiene un affresco riguardante l'assunzione di Maria,
considerato da molti, uno dei più bei capolavori
del 700 bresciano[6].
Oratorio
di San Rocco
L'oratorio di San Rocco, edificato sicuramente prima del
1500, era un luogo di preghiera della famiglia Lodron. Al
suo interno possiamo trovare affreschi di Jacopo Palma il
Giovane, come "Madonna col Bambino e i santi Rocco,
Girolamo, Elena e Sebastiano", incastonato in soasa
lignea dorata, contenuta tuttora nella chiesa di San Rocco
a Concesio. Nel 1928 venne costruita a lato una chiesa più
grande predominando così sulla più piccola,
ma più antica costruzione, che in seguito divenne
abitazione privata, anche se nella controfacciata "moderna",
compaiono due affreschi appartenti all'oratorio originale[7].
Oratorio
di Sant'Andrea
Un altro oratorio, quello di Sant'Andrea, situato presso
la frazione chiamata Antegnago o Artegnago, dedicato al
santo apostolo contribuirà a rinominare la frazione
da Angegnago appunto in Sant'Andrea. È posto al di
sotto del livello stradale, e tutt'oggi difficilmente visibile
per via della posizione nei confronti della carreggiata
stradale, viene fatto risalire intorno al XV secolo, così
come il piccolo campanile annesso, che venne però
ristrutturato nel 1620. Oggi è agibile, e completamente
resturata[8].
Chiesa
di San Vigilio al monte
Nella zona di San Vigilio troviamo la chiesa di San Vigilio
al monte, una piccola costruzione, situata in prossimità
del colle principale di San Vigilio, che alcuni studiosi
ipotizzano possa risalire al 500, e possa aver contenuto
delle reliquie del santo a lei dedicata: San Vigilio. Al
suo intero troviamo affreschi (presumibilmente) cinquecenteschi,
oltre che una statua di San Rocco del 1700[9].
Chiesa
di San Gregorio
È la parrocchia di San Vigilio, intitolata a San
Gregorio, e venne costruita nei primi anni del 1300, e poi
ristrutturata nel 1632. Al suo interno è presente
una tela di una tela Paolo Caylina il Giovane del 1540,
la Madonna col Bambino tra Santa Caterina da Siena ed un'altra
santa domenicana, insieme ad altre tele ed affreschi seicenteschi
e settecenteschi[10].
Santuario
della Madonna della Stella
Un particolare ruolo artistico-religioso è svolto
dal santuario della Madonna della Stella, posto sul colle
della Selva, poi rinominato della Stella, proprio grazie
alla presenza del santuario mariano, tra San Vigilio, Cellatica
e Gussago. Realizzato nei primi del 1500, al suo interno
sono custoditi quadri e sculture di indubbio valore artistico,
realizzate tra il 1500 e il 1700. Tra gli artisti maggiori
che abbellirono questo luogo troviamo il Romanino e Luciano
Minguzzi.
Chiesa
di Santa Giulia
La chiesa di Santa Giulia a Costorio venne realizzata verso
fine 800, per rispondere alla crescita continua della popolazione
residente, ma la cui struttura originale viene fatta risalire
al XVI secolo, come cappelletta dedicata alla Maria Vergine
e a Santa Giulia martire. Venne inaugurata il 3 settembre
del 1912, e finalmente intitolata alla Santa martire in
Corsica. La facciata, divisa in tre parti da grossi cornicioni,
presenta richiami ad elementi settecenteschi, oltre che
quattro finte colonne ornamentali. All'interno troviamo
la pala de La Madonna col bambino e I Santi Giulia, Lucia
e Francesco D'Assisi, disegnati da Jacomo Ferrabosco nel
1688
FRAZIONI
Attualmente
Concesio è diviso in 8 frazioni distinte, ma confinanti
una con l'altra, offrendo quasi sempre una certa soluzione
di continuità del territorio.
Sant'Andrea
(o Antegnago)
Nella zona sud-est, confinante con il comune di Bovezzo,
troviamo la frazione di Antegnago, o meglio conosciuta come
Sant'Andrea, nata all'incirca nel XV secolo per via dell'oratorio
da cui poi prenderà anche il nome.
Stocchetta
A meridione troviamo la frazione Stocchetta, località
in comune con il comune di Brescia, il cui nome risale al
tempo dei longobardi, dov'era chiamata "Cà d'Esem",
ovvero "Casa d'Esimo"[12].
Il nome Stocchetta deriva alla probabile presenza nell'area
di una piccola fabbrica di stocchi, ovvero piccoli pugnali.
Questa ipotesi è accreditata anche da una satira
di Vittorio Alfieri; il quale apostrofva le donne dell'epoca,
perché portavano sempre sul petto molto scollato.
Campagnole
È una frazione situata tra la "Stocchetta"
e "Ca' de Bosio", e si caratterizza per l'esigua
presenza di insediamenti abitativi per favorire uno sviluppo
più che altro industriale. In passato la zona era
adibita all'agricoltura, e alla pastorizia, oltre che alla
pesca, data la vicinanza con il fiume Mella. Da qui il nome
Campagnole.
Roncaglie
Sono la zona che congiunge "Sant'Andrea" e "Campagnole"
dalla "Pieve di Concesio". Oggi è caratterizzata
da un discreto insediamento urbano, tenuto conto della situazione
scoscesa e sconnessa del terreno, dovuta alla vicinanza
con il monte Spina. Questa sua natura collinare gli è
valso l'appellativo di Roncaglie.
Pieve
La Pieve di Concesio prende il nome dalla chiesa edificata
sul suo territorio, anche se documenti storici sul suo conto,
dimostrano che questa zona era già insediata molto
tempo prima. È il cuore del paese, sia per la disposizione
geografica che dal punto di vista storico. Da qui infatti,
partì il motore che sviluppò il paese moderno.
Qui
nacque Rodolfo da Concesio, magistrato medievale che fu
tra i promotori della resistenza a Barbarossa, e firmatario
della pace di Costanza.
San
Vigilio
Per approfondire, vedi la voce San Vigilio (Concesio). Situato
in un'insenatura che dalla Val Trompia porta alla Franciacorta,
ed attualmente confinante con i comuni di Cellatica e Gussago,
era comune autonomo già nel 1297, e fu annesso al
territorio comunale di Concesio nel 1928.
Costorio
Costorio è l'ultima di Concesio prima del comune
di Villa Carcina, ed è situato nella strozzatura
che il fiume Mella dà con le colline circostanti.
L'origine di questa frazione è attribuibile ai primi
del 500 quando venne edificata la piccola cappella dedicata
a Santa Giulia. Ovviamente la forma e la densità
abitativa attuali sono molto diverse da quelle che aveva
all'epoca, quando ancora era una località agricola,
più che altro di passaggio per raggiungere la Val
Trompia.
Lo sviluppo che ha permesso lo stato attuale delle cose
è databile nei primi anni del 1830, quando lavori
di ammodernamento della Via Triumplina, permisero di ampliare
le soluzioni urbane preesistenti, e di fare di Costorio
una vera e propria frazione.
IL
FIUME MELLA
È il fiume che scorre anche nel comune di Concesio.
Nasce sui Monti Maniva, Colombine e Corna Blacca per poi
confluire dopo circa 96 km nel fiume Oglio all'interno della
stessa provincia. Denominato "la Mèla"
dagli abitanti dei paesi che attraversa, il corso d'acqua
deriva il suo nome dal latino Mel o Mellis che significano
miele, forse ad indicare le antiche qualità ed abbondanza
che lo distinguevano. Fino ad alcuni decenni fa Concesio
ha sempre avuto uno stretto rapporto con il fiume Mella
che, essendo un corso perenne e dalla portata praticamente
costante, ha ricoperto un ruolo fondamentale nell'economia
della Valle sia in campo agrario (grazie ai numerosissimi
canali di irrigazione costruiti fin dal Medioevo) che industriale,
oltre che per uso privato nelle case dei cittadini. Naturalmente
il fiume è stato anche portatore di numerosi problemi:
in passato, infatti, non sono mancate alluvioni e distruzioni.
Cause principali: i torrenti che scaricavano l'acqua piovana
nel fondovalle in modo irregolare;
la mancanza di argini delimitati che non impediva l'esondazione
e la creazione di zone paludose, nonché la distruzione
di edifici e ponti.
Questi problemi sono stati risolti solo tra la fine del
XIX secolo e l'inizio del XX, con la costruzione intensificata
di argini e protezioni in rete di ferro e pietre di fiume.
L'ultima tragica alluvione risale al 1850. Importante da
ricordare la presenza, più nota in antichità,
di slarghi ed isolotti al centro del fiume, che permettevano
il transito con carichi leggeri dove non fosse possibile
con ponti. Al giorno d'oggi, sfortunatamente, il problema
principale (in continuo aumento) riguarda il fattore inquinamento.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Per secoli la zona fu contesa tra valligiani e cittadini
impedendo quindi la formazione di un centro di aggregazione
urbano, pertanto non esistono documenti che testimonino
la nascita di Concesio. È comunque probabile che
il villaggio originario fosse prima triumplino, anche se
per breve tempo, e poi romano. Data la sua posizione strategica
tra la città e la valle, Concesio era il punto adatto
dove porre il confine della colonia romana Brixia (l'attuale
Brescia) ed alcuni storici ritengono che Concesio sia stato
il punto di partenza delle truppe di Publio Silio Nerva,
nel 16 a.C., per la guerra contro i triumplini che si trasformò
successivamente nella guerra retica del 15 a.C. condotta
da Druso. La storia Medioevale di Concesio è comune
a moltissimi altri villaggi lombardi, quindi anche a Concesio
era presente un vero e proprio patriziato: questi cittadini
amministravano il territorio e le sue risorse secondo il
principio del "Bonus pater familias". Dopo secoli
di sfruttamento però, la risorsa principale rappresentata
dalla foresta andava piano piano esaurendosi per lasciare
il posto alla campagna e con essa alle prime officine che
battevano il ferro. Nacque così la "Pieve"
che fu fondamentale per l'aggregazione delle famiglie del
paese e favoriva l'arrivo di nuovi nuclei familiari dalla
città. Concesio fu il paese di origine di Rodolfo
da Concesio, noto magistrato medioevale, che fu tra i promotori
della resistenza a Barbarossa e della battaglia di Legnano
del 29/05/1176 nonché firmatario della "pace
di Costanza". Il suo nome figurebbe anche tra quelli
che parteciparono alla Crociata del 1189 (anche se a tal
riguardo esiste un unico documento di dubbia provenienza).
Fu poi parzialmente infeudato ai Lodron e agli inizi del
XV secolo, molti nobili si spinsero dalla città fino
a Concesio per acquistare terre coltivabili o per costruire
case dove trascorrere i caldi mesi estivi. Tali arrivi portarono
beneficio a tutti coloro che già abitavano a Concesio
perché vennero impiegati nelle case nobiliari come
contadini, donne di servizio o manodopera in genere; inoltre
grazie alla presenza di queste famiglie, Concesio assunse
un posto di competenza nella storia di Brescia. Ma un evento
drammatico avrebbe colpito Concesio, infatti nel 1856 il
fiume Mella straripò allagando le terre circostanti
e riprendendosi quello che aveva dato al paese per tanto
tempo: i campi vennero sommersi dall'acqua, le officine
furono distrutte e le case vicine allagate. Ma come sempre
il paese riprese pian piano a vivere superando anche questa
prova. Oggi questo paese è un centro economico tra
i più importanti della provincia di Brescia con attività
industriali in continua espansione, anche se Concesio è
soprattutto noto per essere stato il paese che ha dato i
natali a Papa Paolo VI nella casa che già fu dei
Lodron.