Cisliano (Cisliàn in
dialetto milanese) è un comune della città
metropolitana di Milano, in Lombardia, a sud-ovest
di Milano e situato nel Parco Agricolo Sud Milano.
Il territorio comunale ha forma squadrata e confina
ad ovest con Albairate, a sud con Gaggiano, a est
con Cusago, a nord-est con Bareggio, a nord con Vittuone
ed a nord-ovest con Corbetta. Cisliano dista circa
una ventina di chilometri ad ovest dal capoluogo lombardo.
ETIMOLOGIA
Documentato con il nome di loco Cisxiliano deriva
dal nome latino di persona Caecilius con l'aggiunta
del suffisso di appartenenza -anus.
MANIFESTAZIONI
Nel Comune di Cisliano, sono molte le associazioni
che animano la vita del paese, svolgendo attività
di intrattenimento culturale e sportivo, di salvaguardia
ambientale e di volontariato.
Terza settimana di giugno: Sagra di S. Giovanni
15 agosto: Sagra dell'Assunta (frazione Bestazzo)
Il mercato ha luogo ogni venerdì
Prima domenica di settembre: festa delle associazioni
Chiesa Parrocchiale di San
Giovanni Battista
Dedicata a San Giovanni Battista, la chiesa di Cisliano
trae le proprie origini da una struttura più
antica, una cappella fondata nel 1583 ad opera del
padre domenicano Basilio del convento di Santa Maria
delle Grazie di Milano. Da questo primitivo luogo
di culto, già dal 1592 si passò alla
costruzione di una vera e propria chiesa che si arricchì
nel corso del Seicento di due altari, uno dedicato
ai Santi Giovanni e Paolo già citato nella
visita pastorale del 1685 e l'altro dedicato a Sant'Antonio
da Padova, realizzato nel 1689 a spese di Antonia
Aliprandi e Federico Del Conte. Nel 1709 si rese necessario
un ulteriore ampliamento della struttura che però
si protrasse a lungo tanto è vero che nel 1725
la struttura mancava ancora delle necessarie coperture
del tetto. La chiesa venne ampliata nuovamente nel
1903 per nuove esigenze date dall'aumento del numero
degli abitanti nel comune. L'interno, originario della
fine del XVIII secolo, conserva anche una pregevolissima
tela attribuita a Camillo Procaccini.
Chiesa di Santa Maria Assunta
(fraz. Bestazzo)
La chiesa di Santa Maria Assunta, in località
Bestazzo, è contraddistinta da una struttura
di discrete dimensioni eretta per sopperire alle esigenze
degli abitanti della frazione. Anche se essa risulta
risalente nella maggior parte delle proprie sezioni
al XVII secolo, la pianta è con tutta probabilità
medioevale. Caratteristici sono il campanile, visibile
anche dalla strada statale adiacente alla frazione,
e la facciata che a differenza dell'intero complesso
si presenta con uno stile con pietre a vista.
Oratorio di San Bernardo
L'oratorio si trova nella zona di Cascina Scanna.
È un edificio rinascimentale magnificamente
conservato, leggermente sopraelevato; l'esterno è
a pianta quadrata, decorato con lesene ed archi chiusi
con particolari in cotto originali. La facciata è
semplice, rilevante il campanile, di pieno stile rinascimentale
in mattoni
Palazzo Terzago (fraz. Bestazzo)
Palazzo Terzago, in località Bestazzo, è
il palazzo cittadino più antico del piccolo
borgo e rappresentava la residenza in loco della famiglia
Terzaghi, feudataria della frazione. Il complesso
si trova inserito in un tipico impianto di vie medioevali,
il che fa supporre origini molto antiche della sua
struttura, riconducibili ad un fortilizio medioevale
e probabilmente anche ad un castrum romano.
Cascina Scanna
La fondazione del complesso su cui oggi sorge la Cascina
Scanna, risale al IV secolo ed è stato comprovato
da ritrovamenti archeologici costituiti da necropoli.
Malgrado questo, le strutture presenti sul complesso
rurale risalgono tutte al XVI secolo e si riferiscono
in particolare al palazzo padronale (contraddistinto
da un interessante portone a bugnato) e all'Oratorio
di San Bernardo, contraddistinto da una splendida
torre campanaria visibile da grande distanza e ricordata
assieme al complesso da San Carlo Borromeo in una
delle proprie visite pastorali nell'area del cislianese.
La struttura, tuttora incredibilmente isolata dal
resto del paese, era però autosufficiente,
favorita in questo dalle grandi estensioni di terreni
agricoli, ricchi anche di fontanili (per la precisione
cinque) che scorrevano lungo le proprietà della
cascina. Attualmente questa struttura accoglie una
discreta popolazione di individui e costituisce località
del comune di Cisliano.
ORIGINI E CENNI STORICI
Cisliano fu un antico fondo dell'illustre gens romana
Caecilia. Un Cecilio, o un ex-schiavo di Cecilio,
lasciò infatti il nome a queste terre. I ritrovamenti
archeologici più antichi, ritrovati nel 1903
ad opera del noto scrittore e archeologo Carlo Dossi
e consistenti in ventiquattro tombe complete, fanno
presupporre l'abitazione del luogo già dall'epoca
tardo celtica. Il paese appare per la prima volta
in un documento dell'8 maggio 742: si tratta di un
atto di donazione fatta da un certo Teoperto di Briascono
alla basilica di Sant'Ambrogio a Milano di una casa
situata nel luogo dove soleva abitare. A firmare l'atto
di donazione come testimoni vi è tra l'altro
un certo Fortino, nobile, figlio del fu Todone de
Ceciliano. In una vendita dell'849 presenzia un testimone
che ha nome Autzone e che dichiara di vivere nel vicus
Cecilianus. Il paese era detto dunque Ceciliano, aggettivo
derivante dal nome romano Cecilius. In un altro documento
conservato nell'archivio del Capitolo di S. Ambrogio
di Milano, documento del 1038, è nominato anche
un tale Andrea de loco Cixliano, mentre in un atto
di vendita dell'11 febbraio 1081 si parla di un Vinifredo
figlio del fu Rolando de loco Cixliano. Cisliano non
fu incluso nel Ducato e nel Comitato della Burgaria,
nell'epoca longobarda, ma fu compreso nel pagus di
Corbetta, agglomerato urbano assai esteso su cui si
adagiò quella pieve, la seconda per estensione
nella diocesi di Milano. Nella seconda metà
del XII secolo, il paese rimase coinvolto in una controversia
giudiziaria sul diritto di celebrare la messa nella
chiesa dei Santi Faustino e Giovita che sorgeva in
loco tra il parroco di Cisliano e il monastero milanese
di San Vittore al Corpo, il quale infine riuscì
a farsi assegnare i diritti sulla chiesa. Nel 1570
il borgo venne visitato da San Carlo Borromeo che
fece una relazione sull'abitato in occasione di una
sua visita pastorale. Nel 1619 il borgo venne acquisito
come feudo dai fratelli Raffaele e Ambrogio Fagnani,
figli del questore Giovanni Battista, i quali offrirono
inizialmente la somma irrisoria di 325 scudi, salita
dopo qualche giorno già a 540 per fronteggiare
le controproposte avanzate dal conte Giovanni Battista
Panigarola. L'asta si concluse a favore dei Fagnani
che per l'acquisto del feudo di Cisliano sborsarono
in totale 560 scudi. La famiglia ne detenne la proprietà
per cinquant'anni, quando l'abitato passò al
monastero della Certosa di Pavia. Nel 1870 furono
aggregati a Cisliano i comuni di Bestazzo e San Pietro
Bestazzo.