Cisano Bergamasco
Lombardia

Cisano Bergamasco è un comune italiano di 6.169 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato nella valle San Martino, si trova circa 16 chilometri a ovest del capoluogo. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle San Martino. Il territorio di Cisano si estende alle propaggini meridionali delle Alpi Orobiche e, pur essendo quasi interamente collinare, ha un aspetto molto vario e presenta numerosi ripiani di differente origine geologica. Sul confine tra Cisano e Brivio scorre il fiume Adda, e nel territorio cisanese il torrente Sonna e altri ruscelletti. Il clima dell'area pedemontana in cui si trova Cisano è di tipo temperato umido, tipico dell'area continentale europea, così come della Pianura Padana.

DA VEDERE
Nel paese numerosi sono gli elementi architettonici caratteristici: in primo luogo il castello medievale che, inserito in una villa di proprietà privata e posto in posizione dominante, possiede ancora parte della muratura originale ed un’imponente torre che svetta su gran parte dell’abitato.

CENNI STORICI
Questi ultimi instaurarono l’istituzione politica del Sacro Romano Impero, con cui nacque il feudalesimo. Ed è in questo periodo che sul territorio cominciarono a svilupparsi insediamenti abitativi di una certa consistenza, il primo dei quali fu Villasola (attuale frazione di Cisano), di cui si hanno notizie già all’inizio del X secolo, quando si staccò dalla pieve di Brivio. Di poco successivi sono i documenti scritti in cui viene citato il nome del capoluogo Cisano, il cui nome appare, nel 962, in un atto che certifica i possedimenti del re Berengario II. Fu proprio nel periodo medievale che sul territorio nacquero numerose fortificazioni tra cui anche un castello che, sito in posizione predominante, fu oggetto di contesa tra le fazioni guelfe e ghibelline nel corso dei violenti scontri che avvennero tra i due gruppi. Il predominio era esercitato dalla famiglia Vimercati Sozzi de’Capitani che possedeva numerosi terreni, edifici (tra i quali il castello stesso) ed esigeva il pagamento di decime, tra cui anche un’imposta per l’attraversamento del fiume Adda che avveniva in località La sosta mediante l’utilizzo di un barcone. Il termine di questo periodo arrivò con l'accordo di pace firmato a Ferrara nel 1433, nel quale venne sancito il passaggio di Cisano e dei borghi limitrofi alla Repubblica di Venezia. Da allora non si sono più verificati episodi di una certa rilevanza politica nel paese che, forte della ritrovata tranquillità, cominciò ad intraprendere attività economiche che risollevarono la condizione economica e sociale dei propri abitanti. Soltanto alcune carestie e ondate epidemiche di peste di manzoniana memoria misero in seria difficoltà la popolazione, che seppe sempre rialzarsi e riprendere le proprie attività. Nel 1797 Cisano, così come gran parte della provincia di Bergamo, venne annesso alla Repubblica Cisalpina, dominazione che durò fino al 1815 quando subentrarono gli austriaci che instaurarono il Regno Lombardo-Veneto; l’ultimo passaggio di consegne avvenne nel 1859 con l’ingresso nel neonato Regno d'Italia. Nel 1863 assunse la attuale denominazione Cisano Bergamasco.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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