Cerro al Lambro (Cèrr
al Làmber in dialetto milanese, e semplicemente
Cerro fino al 1862) è un comune della città
metropolitana di Milano in Lombardia, situato a circa
20 chilometri a sud-est del capoluogo regionale. Il
comune è un piccolo centro di pianura, al confine
con le provincie di Lodi e Pavia, di antiche origini,
con un'economia basata essenzialmente sull'agricoltura.
Sorge sulla sponda destra del fiume Lambro, in un'area
pianeggiante ricca di corsi d'acqua che ne accrescono
la produttività. Il territorio, che comprendente
anche i nuclei di Fornaci, Gazzera e Leona, presenta
un profilo geometrico molto regolare, con variazioni
altimetriche quasi impercettibili; conseguentemente
l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.
Si trova nella parte meridionale della provincia.
Confina con a nord con il comune di Melegnano, a est
con Vizzolo Predabissi e San Zenone al Lambro, a ovest
con il comune di Carpiano e a sud con Casaletto Lodigiano
(Lodi) e Bascapè (Pavia). Il comune è
attraversato nella parte orientale dal fiume Lambro,
che crea un confine naturale con il comune di San
Zenone al Lambro. A partire dal 1970 Cerro al Lambro
adotta il Piano di Fabbricazione (PdF) che avvia uno
sviluppo di coerenza con i terreni agricoli. Il Piano
Regolatore Generale del 1986 porta all'attuale condizione
di Cerro e Riozzo: in particolare a Riozzo viene cancellata
la previsione di una grande area verde a sud dell'area
della Saronio, che viene destinata all'edificazione
residenziale. La principale fonte di reddito per la
popolazione continua ad essere costituita dall'agricoltura,
praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche
del terreno, che consentono proficue coltivazioni
di cereali, ortaggi e foraggi. Praticato anche l'allevamento
di bovini, suini e avicoli. Le attività industriali,
limitate al comparto edile, sono pressoché
irrilevanti. Il terziario si compone di una piccola
rete distributiva (appena sufficiente al soddisfacimento
dei bisogni primari della comunità) e dell'insieme
dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi
e scolastici, è presente il servizio bancario,
per l'esercizio del credito e dell'intermediazione
monetaria. Priva di servizi pubblici particolari,
non dispone di strutture sociali, sportive e per il
tempo libero degne di rilievo; è possibile
frequentare le scuole dell'obbligo ma mancano strutture
al servizio della cultura. Le strutture ricettive,
pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione,
non offrono possibilità di soggiorno, mentre
quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico
e per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Non può essere considerata una meta turistica
per mancanza di attrattive significative ed è
poco frequentata anche per lavoro, poiché le
sue attività produttive non hanno raggiunto
un livello tale da consentire un maggiore assorbimento
di manodopera. Molto diffuso è invece il pendolarismo
verso le aree maggiormente industrializzate. I suoi
rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini,
ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione
secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili
sul posto, aiutata da un agevole sistema di collegamenti,
si intensificano in occasione delle feste patronali
di Cerro e Riozzo.
ETIMOLOGIA
Il nome di Cerro deriva dal nome di una pianta detta
cerro, dal nome latino quercus cerris. È un
tipo di quercia che ha la sua diffusione nell'Europa
centrale e sud-orientale ed è frequente anche
nelle piantagioni dei parchi. Tale albero fornisce
un legname molto pregiato, usato principalmente per
la confezione di botti e di raggi delle ruote e anche
per farne carbone di legna. La scelta del nome "cerro"
è da mettersi in relazione con l'abbondanza
di antica vegetazione tipica delle sponde del Lambro:
carpini, betulle, pioppi, noci, aceri, querce. Ed
è per questo motivo che nello stemma del Comune
su campo verde appare un albero di cerro dorato. Si
chiamò, poi, Cerro al Lambro. E non più
soltanto Cerro, dopo l'unità d'Italia nel 1861,
per distinguerlo da altri Comuni che avevano il medesimo
nome (Cerro al Volturno, Cerro Maggiore, Cerro Tanaro,
Cerro Veronese).
MANIFESTAZIONI
A ottobre si tiene la festa patronale di Cerro, a
maggio la Sagra di Riozzo, a luglio A tutto sport
e tra giugno e luglio Estate nel Parco.
FRAZIONI E LOCALITA'
Riozzo si trova nel territorio settentrionale del
comune a 2,45 chilometri dal centro cittadino. La
frazione possiede due chiese, tre scuole e alcune
entità locali. Con i suoi 2.312 abitanti, è
la località più popolosa del comune.
Fornaci è un cascinale posto a 1,67 chilometri
da Cerro e luogo, un tempo, di fornaci per la cottura
di mattoni. Ha 17 abitanti,
Gazzera è un cascinale di 17 abitanti. posto
a 81 metri di altitudine e a 1,23 chilometri da Cerro
Leona è una frazione di 18 abitanti, situata
a soli 790 metri da Cerro.
Volpere si trova a 1,88 chilometri da Cerro.
Belvedere è posta su una lieve altura a 1,29
chilometri da Cerro.
Abbazia era il possidimento di un'abbazia di cui non
rimane nessuna traccia. Si trova a 1,01 chilometri
da Cerro.
Mirandola ha origine da un antico insediamento di
agricoltori.
Lassi trae le sue origini dalla famiglia Lassi ed
è presente nei documenti dal XIV secolo.
Palazzo Annoni Cicogna Mozzoni
La struttura ospita gli uffici comunali di Cerro.
Risale al XIV secolo.
Chiesa dei Santi Giacomo e
Cristoforo
Delle origini iniziali di una Chiesa a Cerro al Lambro
mancano notizie, nonostante se ne possa supporre l'esistenza
fin dall'alto medioevo. La prima notizia certa è
datata 1398. La chiesa divenne "parrocchia"
nel 1700, data in cui fu eretta l'attuale facciata.
Attualmente si trova nella diocesi di Lodi e nel vicariato
di Lodi Vecchio, ma fino al 1881 nella diocesi di
Pavia. Nel 1576 fu censita come parrocchia nel vicariato
di Vidigulfo con 250 persone. La chiesa fu consacrata
nel 1893 dal vescovo di Lodi Giovanni Battista Rota.
Dal 2000 la parrocchia costituisce un'Unità
pastorale con le parrocchie di Riozzo, Mairano, Salerano,
Casaletto Lodigiano e Gugnano.
Chiesa di San Lorenzo
La chiesa di San Lorenzo si trova nella frazione di
Riozzo, fu costruita negli anni settanta e costituita
il 22 maggio 1979.
Chiesina di San Rocco
L'anno di fondazione della chiesa è impreciso.
Il primo documento in cui viene citata una cappella
in Riozzo, con l'obbligo di mantenere un cappellano,
è del 1517. In passato la chiesa era più
piccola: infatti negli anni trenta del XX secolo fu
allungata di tre metri e venne ricostruitra la facciata.
La chiesina è inoltre ricca di opere artistiche.
La prima è la Madonna col Bambino, posta davanti
all'altare, risale al Trecento e fu costruita dal
Maestro di sculture di Viboldone. La Processione di
San Gregorio, datata tra il 1584 e il 1610, commemora
la solenne processione dell'anno 590 per invocare
la cessazione dell'epidemia di peste durante la quale
vi fu l'apparizione di San Michele arcangelo. Santa
Eurosia, dipinta da Cesare Fiori, risale al 1673.
L'opera è stata recentemente restaurata, ripresentata
ufficialmente il 23 giugno 2012.
ORIGINI E CENNI STORICI
I primi insediamenti nella zona sono di epoca celtica
e risalgono al V e IV secolo a.C.. Fin dall'antichità
ha rivestito un ruolo di una certa importanza, grazie
alla sua posizione strategica nei pressi del Lambro,
che rappresentava una delle principali vie di collegamento
tra Milano, il fiume Po e il mare, e della strada
che univa Melegnano a Pavia, divenuta al tempo delle
invasioni barbariche la capitale del regno dei Longobardi.
Coinvolta nella seconda metà del XII secolo
nelle lotte tra i comuni lombardi e l'imperatore Federico
Barbarossa, il quale vi si accampò con le proprie
truppe prima di assediare e distruggere Milano, a
seguito della pace di Costanza del 1183 fu posta sotto
la giurisdizione di Lodi, ritornando ai milanesi nel
1198. Nei secoli successivi fece parte dei possedimenti
di diverse nobili famiglie, tra cui quelle dei Visconti,
degli Sforza e dei feudatari di Bascapè. Nel
XVII Cerro risulta incluso nella pieve di San Giuliano
e viene elencato tra le località cui spetta
la manutenzione della "strata da Melegnano"
come el locho de Cerro. Nel 1757 a Cerro fu aggregato
il nucleo abitativo di Gazzera. Nel 1786 il comune
fu inserito nella provincia di Milano. Nel 1798 il
comune di Cerro, con la frazione Gazzera, venne inserito
nel distretto di Melegnano e nel dipartimento d'Olona.
Con l'attivazione del compartimento territoriale del
Regno d'Italia Cerro restò a far parte del
distretto I di Milano, inserito nel cantone VIII di
Melegnano. Nel 1809 il comune di Cerro fu soppresso
e aggregato al comune di Riozzo che fu in seguito
aggregato al comune di Melegnano, capoluogo del cantone
IV del distretto I di Milano. Nel 1816, con la costituzione
del Regno Lombardo-Veneto, Cerro e l'unità
Gazzera ricostituirono l'autonomia. Alla costituzione
nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione
residente di 639 abitanti. Sino al 1862 il comune
mantenne la denominazione di Cerro e successivamente
a tale data il comune assunse la denominazione di
Cerro al Lambro. Nel 1878 al comune di Cerro al Lambro
venne aggregato il soppresso comune di Riozzo. Nel
1904 dal comune di Cerro al Lambro vennero staccate
le frazioni Sabbiona e Lunetta, aggregate al comune
di San Zenone al Lambro. A partire dagli anni ottanta
del XX secolo, il comune ha conosciuto un importante
sviluppo demografico ed edilizio; in particolare,
la frazione Riozzo è ormai saldata senza soluzione
di continuità alla città di Melegnano.