Cernusco
sul Naviglio è un comune della Martesana, territorio
della provincia di Milano. Cernusco sul Naviglio sorge
ad est di Milano, da cui dista circa 10 chilometri,
ed è interessata da una rete stradale fortemente
strutturata che facilita le relazioni sovraprovinciali.
Le principali vie di collegamento sono la Tangenziale
Est (la cui uscita 13 è dedicata a Cernusco),
che consente di raggiungere rapidamente il Capoluogo
e le principali autostrade dell'Italia settentrionale,
e la ex Strada statale 11 Padana Superiore (che, attualmente,
nel territorio lombardo è considerata come
strada provinciale). Inoltre occorre menzionare anche
la rete di strade provinciali, che consente le relazioni
con i Comuni limitrofi: la S.P. 113 per Monza; la
S.P. 120 (che nell'abitato del Comune assume via via
la denominazione di: Via Amerigo Vespucci; Via Cristoforo
Colombo; Via Alessandro Manzoni; Via Suor Marina Videmari)
per Sesto San Giovanni; la S.P. 121 (l'asse stradale
che assume le denominazioni di: Via Torino; Via Giuseppe
Mazzini; Via Giuseppe Verdi), che conduce a Carugate
e da lì all'Autostrada A4 e la S.P. 103 Cassanese,
che conduce ad Est verso Melzo e ad Ovest a Milano,
zona Lambrate. A 10 km circa da Cernusco, sorge l'Aeroporto
"Enrico Forlanini" di Linate, ora dedicato
principalmente ai voli nazionali. Lo sviluppo di Cernusco
sul Naviglio è stato facilitato dalla presenza
della Linea MM2 della Metropolitana Milanese, Abbiategrasso-Gessate,
che permette di raggiungere Milano in pochi minuti
e, verso est, Cassina de' Pecchi, Gorgonzola e Gessate.
Attualmente le stazioni MM nel territorio cernuschese
sono due: una serve il centro urbano (denominata Cernusco
S.N.) e la seconda (Villa Fiorita) serve la zona industriale
e funziona da stazione interscambio per i Comuni limitrofi.La
religione prevalente a Cernusco è il cattolicesimo,
e anche nella vita sociale la tradizione cattolica
è sempre stata molto presente. Dal 1º
settembre 2007 le tre parrocchie della città,
dedicate a Santa Maria Assunta (chiesa prepositurale),
a San Giuseppe Lavoratore e alla Madonna del Divin
Pianto, sono raggruppate in una comunità pastorale,
dedicata alla Famiglia di Nazareth.
ETIMOLOGIA
Per la sua etimologia si propone una lettura geologica,
cfr. cerniculi, 'canaliculi, fistulae quibus sordes
deducebatur' (Forcellini, Totius Latinitatis lexicon).
Allo stesso gruppo si collega un semantismo geologico
riferito alla separazione delle acque presente nel
nome di Cernusco sul Naviglio. Anche Cernobbio è
situato là dove le acque del lago si separano
dalla terra; occorre collegarlo col latino cernere
'distinguere, separare'. Si può trovare la
medesima accezione altrove, per esempio nei dialetti
della Leventina dove scèrn designa il processo
con cui il latticello si separa dal latte che si caglia,
denominazione che mostra un'interessante specificazione
semantica del latino cernere. Questa ipotesi di etimologia
presenta però almeno due problemi: 1) il nome
antico di Cernusco era Cisnusculum (e ancor prima
Cix[i]nusculum): dal punto di vista linguistico non
si giustifica una variazione dalla "r" di
cernere alla "s" di cisnusculum: la strada
normale è invece il passaggio opposto (da s
a r - "rotacismo").2) Il "cerniculus",
cioè il canale di separazione (di che cosa??)da
cui si traeva l'acqua, dovrebbe probabilmente essere
la Martesana. Ma questa fu scavata a metà del
XV secolo, mentre il nome di Cisnusculum è
ricordato fin da 1100.
IL
NAVIGLIO MARTESANA
Il Naviglio Martesana inizia presso Concesa di Trezzo,
sulla destra dell'Adda, e giunge sino a Milano. Nel
1443 Filippo Maria Visconti approvò il progetto
di un canale che fosse in grado di irrigare le campagne
nei pressi di Cernusco, oltre che di azionare i mulini
della zona. I lavori furono iniziati da Bertola da
Novate e nel 1457 il canale era pronto: prendeva le
acque dell'Adda e le faceva confluire nel Seveso,
dopo Cassina de' Pomm. Nel 1497 Leonardo da Vinci,
su richiesta di Ludovico il Moro, studiò un
nuovo percorso e fece congiungere il naviglio con
le acque della Fossa interna, con uno sviluppo complessivo,
sino al Ponte delle Gabelle, di 36,5 km. Il problema
del dislivello fra i due canali venne risolto con
la costruzione di sbarramenti nella conca di San Marco.
Nel 1459 venne costruito il ponte (quello attuale
di viale Assunta), successivamente demolito e ricostruito
nel 1630 e restaurato nel 1932. Il canale fu prima
scavato fino alla Cascina dei Pomi, ma Leonardo da
Vinci nel 1497, attraverso la costruzione di conche,
lo condusse fino a Milano. Il Naviglio della Martesana,
perfezionato ed allargato nel 1572, misura 38,440
chilometri totali, 6,280 dei quali in città.
EDIFICI
STORICI
Villa Alari Visconti
Villa Biancani
Villa Biraghi
Villa Uboldo
ORIGINI
E CENNI STORICI
Fino alla metà del XIX secolo, il paese si
chiamò Cernusco Asinario, dal nome del funzionario
romano Caio Asinio (morto nel 45 a.C.), la cui tomba
è stata rinvenuta nel 1849 a Cascina Lupa.
In epoca longobarda il territorio di Cernusco appartenne
alla Basilica di Monza. Successivamente passò
alla pieve di Gorgonzola. Nel XIII secolo diventò
feudo dei Della Torre, successivamente sconfitti dai
Visconti, i quali incamerarono questo feudo. Nel XV
secolo, sotto gli Sforza, il paese venne assegnato
ai Visconti Marliani, per passare poi ai Trivulzio.
Nel XVII secolo il feudo venne acquisito dai Serbelloni.
In forza del decreto di aggregazione e unione dei
comuni del dipartimento dOlona (decreto 4 novembre
1809 a) il comune di Cernusco Asinario restò
a far parte del cantone IV del distretto III di Monza:
la sua popolazione ammontava a 2.427 unità.
Nel decreto di concentrazione e unione dei comuni
del dipartimento dOlona (decreto 8 novembre
1811) il comune di Cernusco risultava formato dagli
aggregati di Cernusco Asinario e di Cassina de
Pecchi con Colombirolo e lunita Camporicco:
incluso nel distretto III di Monza, cantone V di Gorgonzola,
il comune contava 2.986 abitanti. Nel 1816 le frazioni
vennero scorporate a formare il ricostituito comune
di Cassina De' Pecchi. Nel 1866 la frazione Increa
venne scorporata e unita al nuovo comune di Brugherio.
Arrivato al Novecento come uno dei tanti comuni lombardi,
Cernusco segue le vicende dell'Italia liberale e del
regime fascista, fino alla Liberazione, avvenuta per
diretta trattativa tra Felice Frigerio, partigiano
cattolico e poi pittore cernuschese, e il comando
germanico, asserragliato nella attuale piazza Matteotti.