Casalbuttano
Lombardia

Casalbuttano ed Uniti è un comune della provincia di Cremona in Lombardia. Il comune è situato nella bassa pianura padana tra i fiumi Oglio e Po, a 14 chilometri di distanza in linea d'aria da Cremona. Il capoluogo del comune, Casalbuttano, si trova lungo il percorso dell'ex strada statale 498. Il Naviglio Civico divide il capoluogo dalla frazione San Vito, mentre l'altra frazione, Polengo, si trova 2 km a sud.

ETIMOLOGIA
Documentato con il nome di Casali Butano. Il termine "casale" trova origine nel fatto che probabilmente vi fu in loco un casale o un terreno con una casa colonica, Butano si riferisce al nome toscano Bottano, dal latino Bottanus o dal nome di luogo germanico Botto. Nel 1867 fu aggiunto Uniti in riferimento agli altri centri aggregati al comune.

DA VEDERE
Nel centro storico di Casalbuttano si trovano alcuni edifici di un certo rilievo.
La chiesa parrocchiale, dedicata a San Giorgio, domina la piazza principale del paese. Esisteva già nel XII secolo ma l'edificio attuale fu realizzato tra il 1620 e il 1638, come anche il robusto campanile in mattoni alto 65 metri, che affianca la chiesa sul suo lato sinistro. La facciata, pur riprendendo nelle forme lo stile barocco del resto dell'edificio, è frutto di una ristrutturazione operata nel 1920. L'interno del tempio, a tre navate, conserva numerosi dipinti di pregio e uno dei più grandi e meglio conservati organi storici della provincia di Cremona, edificato nel 1831 dal varesino Luigi Maroni Biroldi ed ampliato nel 1892 da Natale Balbiani di Milano.
La chiesa di San Francesco è un piccolo edificio del XVII secolo, restaurato recentemente. All'interno, che è a navata unica, si trovano alcune tele di valore e sculture in legno di Giacomo Bertesi.
Il "palazzo Turina" (attualmente sede del municipio) e il palazzo Jacini sono due esempi di architettura signorile del XVIII secolo.
La "torre della Norma" è una singolare costruzione neogotica collocata al centro di un parco. Fu eretta per ricordare il soggiorno a Casalbuttano di Vincenzo Bellini, compositore dell'omonima opera. Le fanno da contorno alcuni padiglioni dal gusto neogotico, e i resti delle scuderie.
Degno di nota è il Santuario della Nostra Signora della Graffignana, situato lungo la strada provinciale "Quinzanese" nei pressi della frazione San Vito. L'edificio sacro fu costruito nel XVIII secolo sui resti di un più antico oratorio all'interno del quale la tradizione vuole sia avvenuto un evento miracoloso. L'interno, a unica navata, è costellato di ex voto.
La chiesa parrocchiale di Polengo è di antica origine, ma l'aspetto attuale è frutto di numerosi adattamenti avvenuti in varie epoche. L'elegante campanile è in mattoni a vista. Il tempio presenta un'inusuale planimetria a croce latina rovesciata, vale a dire con il braccio più lungo rivolto verso il presbiterio, segno di un probabile capovolgimento dell'orientamento della chiesa durante una sua fase di ristrutturazione.

ORIGINI E CENNI STORICI
Alcuni ritrovamenti risalenti all'età del bronzo, e altri reperti (per esempio monete romane) del I secolo a.C. fanno supporre che esistessero insediamenti umani nella zona già da quell'epoca, anche se ad oggi ciò non è stato dimostrato. Il suffisso longobardo eng rilevabile nel nome della frazione Polengo, porta a ritenere che la località esistesse nell'alto medioevo.
Notizie certe sull'esistenza dell'abitato di Casalbuttano arrivano però dal XI e dal XII secolo, epoca nella quale si sa che in paese fu eretto un castello, demolito però nel 700. Il paese fu dato alle fiamme nel 1212 durante una battaglia tra le truppe milanesi e quelle di Cremona.
Nel 1627 in piena dominazione spagnola, il paese fu assegnato in feudo alla famiglia Schinchinelli, che possedeva parecchie terre nella zona, mentre dal secolo successivo sino a tutto l'800 si registrò l'ascesa di due importanti e nobili famiglie, gli Jacini e i Turina, legati sia all'attività agricola in quanto proprietari di vasti appezzamenti di terreno e numerose cascine, sia e soprattutto all'attività industriale che andava imponendosi in quel tempo, la lavorazione della seta. In paese risultavano attivi a metà del XIX secolo quattro filande a vapore per il trattamento dei bozzoli, su un totale di 21 esistenti in tutto il territorio provinciale. L'attività tessile era la principale fonte di occupazione per gli abitanti del paese, che superarono per vari decenni le 6000 unità.
Nel 1867 i due comuni di San Vito e Polengo, fino ad allora autonomi, vennero soppressi ed aggregati a Casalbuttano. Il comune assunse quindi la denominazione di Casalbuttano ed Uniti.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 4.112 (M 1.943, F 2.169)
Densità per Kmq: 177,5
Superficie: 23,16 Kmq

CAP 26011
Prefisso Telefonico 0374
Codice Istat 019016
Codice Catastale B869

Denominazione Abitanti casalbuttanesi
Santo Patrono San Giorgio
Festa Patronale 23 aprile

Il Comune di Casalbuttano ed Uniti fa parte di:
Regione Agraria n. 4 - Pianura di Soresina

Località e Frazioni di Casalbuttano ed Uniti
frazione: Polengo;
agglomerati: San Vito, Belvedere

Comuni Confinanti
Pozzaglio ed Uniti; a est: Olmeneta; a est e nord: Corte de' Cortesi con Cignone; a est e sud: Castelverde; a nord: Bordolano, Castelvisconti; a ovest: Casalmorano; a ovest e sud: Paderno Ponchielli.

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