Cambiago
è un comune di 6.084 abitanti della provincia
di Milano. Nonostante la profonda industrializzazione
e il passaggio, ai margini del territorio, di grandi
vie di comunicazione come lautostrada
Milano-Venezia, la Statale 11 e la linea due della
metropolitana il centro di Cambiago, in una
zona pianeggiante fra lAdda e il torrente Molgora,
appena a nord del Villoresi, ha ancora il volto di
borgo rurale cresciuto attorno alla parrocchia. Gli
antichi palazzi patrizi denunciano i segni del tempo
e anche le corti agricole sono invecchiate, ma gli
abitanti conservano uno spiccato senso della propria
identità storica tenendo accesa una intensa
vita comunitaria.
ETIMOLOGIA
Deriva da Cambiaco che a sua volta si riferisce al
nome latino di persona Cambius o Cambellius con l'aggiunta
del suffisso
"-acus",
"ago", piuttosto comune nella plaga, rivela
unorigine celtica.
ORIGINI
E STORIA
Furono infatti i celti, provenienti dallantica
Gallia, a occupare la pianura padana, per concentrarsi
soprattutto nella Lombardia, dove crearono una fitta
rete di insediamenti. Anche la radice del nome risalirebbe
a una parola frequentemente usata da quella popolazione
indoeuropea per indicare un centro abitato: cambria,
poi deformato in Cambia, da cui oggi appunto Cambiago.
Presto però il paese finì per orbitare
attorno a Milano, città pure fondata dai celti,
anche se, sotto il profilo civile e religioso, la
giurisdizione su Cambiago appartenne per lunghi periodi
a Melzo e Gorgonzola.
Come in tutta la Lombardia, fin dagli inizi terra
di diffusione del cristianesimo, le vicende di Cambiago
per molti secoli furono strettamente intrecciate con
lo sviluppo delle istituzioni religiose; e già
prima del XII secolo sul posto dovevano esistere due
chiese: una dedicata a S. Biagio, laltra ai
SS. Angelo, Giacomo e Filippo. Non mancava inoltre
una Casa delle suore Umiliate, una delle 13 esistenti,
secondo un catalogo del 1298, in tutto il contado
della Martesana (il numero sale a 43 se si considerano
anche le case riservate ai frati e quelle miste).
Lordine degli Umiliati poi decadde e venne soppresso
nel 1570 da S. Carlo Borromeo.
A partire dal Trecento la storia di Cambiago si identificò
con quella dei signori del contado: un documento antico
ricorda che nel 1396 il comune venne concesso ai fratelli
Mazzoni, mentre il 9 gennaio 1475 il duca di Milano
Galeazzo Maria Sforza investì di tutto il territorio
e delle comunità della pieve di Gorgonzola,
Lucia Visconti Marliani.
Partecipando, di riflesso, alla fioritura della corte
milanese, Cambiago conobbe un periodo di prosperità,
e alcuni suoi abitanti riuscirono a salire a posizioni
di prestigio sociale. Le cronache ricordano Francesco
De Cambiago, referendario di Tortona, e il cancelliere
ducale Giangiacomo De Cambiago, entrambi vissuti nel
XV secolo.
Il 15 novembre 1499 Luigi XII re di Francia, che si
era impadronito di Milano sconfiggendo Ludovico il
Moro, offrì il territorio ai Trivulzio. Subentrarono
successivamente gli Sforza, gli Stampa, i De Leyva
e i Rabbia. Nel giugno del 1531 tornarono i Trivulzio,
che mantennero il governo per un lungo periodo, finché
il 15 gennaio 1659 morì senza lasciare eredi
il principe Antonio Teodoro Trivulzio.
Agli inizi del XX secolo, oltre che sullagricoltura,
leconomia di Cambiago contava su alcuni stabilimenti
di tessitura e filande di seta, attività tipiche
del periodo di passaggio dal mondo agricolo a quello
industriale. Era un equilibrio alquanto precario,
che costringeva molti cambiaghesi a cercare lavoro
nelle grandi fabbriche dellarea milanese, se
non addirittura in altre province, come nel Varesotto.
Negli ultimi decenni si sono però sviluppati
molteplici insediamenti di artigiani e di piccole
e medie imprese (quasi cento) stabilitisi nella zona
attigua al casello autostradale, che prende il nome
appunto di viale delle Industrie. Così il pendolarismo
della manodopera si è progressivamente ridotto.
Lazienda più famosa, conosciuta in tutto
il mondo, è certamente quella delle biciclette
"Colnago", marca da 30 anni preferita da
moltissimi campioni del pedale.
Il vecchio nucleo di Cambiago, pur con notevoli rimaneggiamenti,
conserva edifici che portano il nome di importanti
famiglie, come il Palazzo Cottini, in via Oberdan,
e la Villa Perani che forma un unico complesso con
Palazzo Lattuada. Caratteristico il tessuto delle
cascine agricole intercomunicanti attraverso i cortili.
La parrocchiale, dedicata al patrono S. Zenone, con
la facciata sullomonima piazza e labside
in piazza Marconi, è invece recente. È
stata costruita agli inizi del secolo su una chiesa
più antica ed è stata ultimata nel 1910.
La facciata, da poco tempo restaurata lasciando a
vista le volte di mattone, presenta un solenne aspetto
rinascimentale, mentre linterno, a tre navate,
è ricco di interessanti pitture dello spezzino
David Beghè. Interessante anche la vetrata
con limmagine stilizzata di Cristo che si trova
dietro il coro. La chiesa conserva un bellissimo organo
che porta la data 1848. Essa è una delle poche
chiese della zona il cui campanile conserva ancora
le corde per il suono delle campane.
Un altro edificio religioso si trova nella frazione
Torrazza dei Mandelli, la famiglia patrizia milanese
che qui aveva fissato la residenza di campagna. È
la chiesetta della Beata Vergine del Rosario (un tempo
Madonna della neve). Anche Torrazza mantiene limmagine
di vecchia corte agricola e ospita alcune iniziative
di carattere sportivo e ricreativo.
PERSONAGGI
FAMOSI
Padre Ambrogio Fumagalli, monaco benedettino, pittore
e scultore.