Brembate
di Sopra è un comune italiano della provincia
di Bergamo. Situato nell'isola bergamasca, sulla sponda
destra del fiume Brembo, dista circa 10 chilometri
dal capoluogo.
ETIMOLOGIA
Deriva sicuramente dal nome del fiume Brembo. La specifica
si riferisce alla posizione dell'abitato rispetto
al fiume. In dialetto è chiamato Brembat Sura.
LA
TORRE DEL SOLE
Il 29 marzo del 2008 è stato inaugurato il
centro "La Torre del Sole", per la didattica
e la divulgazione dell'astronomia, ottenuto dal recupero
di una vecchia torre piezometrica. Il centro comprende
un osservatorio astronomico, con un telescopio (diametro
di 30 cm e focale di 5000 mm) su montatura equatoriale
alla tedesca, installato in una cupola rotante di
7,5 m di diametro, che permette l'osservazione dei
corpi del sistema solare; un laboratorio eliofisico,
situato alla base della torre principale, al quale
la luce del Sole viene inviata tramite un eliostato,
sistema di specchi, installato nella cupola, lungo
un tubo centrale. Ospita un telescopio solare, che
permette di proiettare l'immagine del disco solare
su un apposito schermo, consentendo la visione delle
macchie solari, della granulazione e delle facole.
È prevista l'installazione di un filtro H-alfa
per l'osservazione del sole in luce monocromatica
d'idrogeno, e di uno spettroscopio. un planetario
digitale, dotato di una cupola di 8 m di diametro
e di 50 posti a sedere, che permette di simulare la
visione della volta celeste e i moti degli astri.
Consente inoltre la proiezione di filmati e animazioni
in modalità "full dome" e una sala
conferenze di 120 posti.
DA
VEDERE
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, citata
in documenti già nell'anno 1030. Ricostruita
nel corso del XV secolo, in luogo della precedente,
venne demolita nel XVIII secolo, quando a fianco di
essa venne innalzato l'edificio attuale, consacrato
nel 1738. Si conservano alcuni affreschi della chiesa
precedente, tra cui uno attribuito al pittore Cristoforo
Baschenis detto il Vecchio e dipinti di Francesco
Cappella, Gaetano Peverada e Giovan Battista Moroni.
Villa Sommi-Picenardi (un tempo chiamata villa Brembati),
risalente al XVII secolo ed oggi utilizzata come casa
di riposo per anziani
Villa Terzi, sempre del XVII secolo, la quale ingloba
anche una torre medievale.
Resti di edifici e case fortificate medioevali in
via Tresolzio
Ponte di Briolo, che collega il paese con il vicino
comune di Valbrembo. Già presente in epoca
alto-medievale, venne ricostruito nel 1493.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La prima vera opera di urbanizzazione sul territorio
fu opera dei Romani, i quali sfruttarono la posizione
strategica del paese, posto nei pressi di un’importante
strada militare che collegava Bergamo a Como, parte
terminale di quella che univa il Friuli con le regioni
retiche.
Il territorio era inserito in un'area militarmente
turbolenta ed allo stesso tempo di vitale importanza
per Roma in quanto crocevia militare e commerciale
verso l’Europa. Roma vi istituì diversi
presidi militari la cui presenza è testimoniata
non solo dal permanere in alcune località vicine
del toponimo castra, ma anche dal ritrovamento di
reperti archeologici. La presenza militare romana
inevitabilmente indusse attorno a sé l’aggregazione
di comunità indigene e allogene.
Successivamente fu soggetto alla dominazione dei Longobardi,
i quali inserirono la zona nel ducato di Bergamo.
Spesso il borgo veniva identificato con il nome di
Lemine, toponimo indicante una zona delimitata ad
oriente dalla sponda occidentale del Brembo, a settentrione
dall'attuale Val Taleggio ad occidente da una linea
arretrata della sponda orientale dell'Adda e a meridione
dal territorio di Brembate. I primi documenti scritti
che attestano l'esistenza di Brembate risalgono invece
all'anno 856. Il borgo, che prese il nome dalla sua
vicinanza al fiume Brembo, cominciò ad essere
indicato con l'appellativo di Sopra per distinguerlo
dal paese di Brembate di Sotto (oggi solo Brembate),
posto più a sud.
Il borgo, infeudato ai conti Pellegrini, si trovò
al centro di numerose dispute tra guelfi e ghibellini,
in seguito alle quali venne eretto un impianto difensivo
comprendente un castello, in località Tresolzio
(di proprietà dei marchesi Rota) e numerosi
torri. Le cronache infatti citano numerosi scontri
avvenuti sul territorio comunale, tra cui quelli che
videro impegnate le truppe del Colleoni ma anche,
nel 1392 quelle di Truzzano Rota, che saccheggiò
il borgo.
L'annessione del territorio alla Repubblica di Venezia,
nel 1427, pose fine alle ostilità. In quel
periodo il territorio comunale comprendeva anche Arzenate
(oggi nel comune di Barzana), mentre quella di Tresolzio
era amministrativamente autonomo. Queste tre entità
si trovarono spesso riunite e poi nuovamente divise,
fino ad essere tutte incluse nel territorio del comune
di Ponte San Pietro, istituito nella Repubblica Cisalpina.
Con l'arrivo degli austriaci, che inserirono la zona
nel Regno Lombardo-Veneto, i comuni riacquisirono
la loro autonomia e la mantennero fino al 1927, quando
Brembate di Sopra venne nuovamente accorpato a Ponte
San Pietro. Tale unione durò fino all'immediato
dopoguerra, quando il paese riacquisì definitivamente
l'autonomia amministrativa.
Nel 1916 il paese venne interessato dalla costruzione
di un piccolo aeroporto, utilizzato in ambito militare
durante la prima guerra mondiale, caduto in disuso
al termine delle operazioni belliche.
A partire dalla seconda metà del XX secolo
il paese vide un progressivo abbandono dell'attività
rurale, che aveva sempre caratterizzato l'economia
locale, a favore di un sempre crescente sviluppo industriale,
che ha portato anche un consistente incremento demografico.
Nel 2011 è stata uccisa nei pressi del paese
Yara Gambirasio, di cui ancora non sono note le varie
fasi dell'omicidio e l'identità dell'omicida.
Le indagini proseguono.