Bottanuco
Lombardia

Bottanuco è un comune di 5.101 abitanti della provincia di Bergamo. Situato nell'isola bergamasca, sulla riva sinistra del fiume Adda, dista circa 18 chilometri dal capoluogo orobico.

DA VEDERE
Notevole interesse riveste la chiesa parrocchiale di San Vittore di Bottanuco, consacrata nel 1696 e soggetta a rifacimenti nei secoli successivi. All'interno presenta ornamenti in stile barocco, e dipinti di Federico Ferrario, di Francesco Capella e di Enea Salmeggia. Contiene anche un prezioso organo dei Fratelli Serassi costruito nel 1854 op.617 e modificato all'inizio del Novecento da Marzoli & Rossi di Varese (1920 circa). Possiede due tastiere di 58 tasti, 33 registri tipo manette ad incastro che azionano il Grand'organo dei Serassi; e sopra le tastiere, 12 placchette a bilico che azionano l'organo espressivo Mazroli & Rossi. Lo strumento conta 2141 canne di cui 2135 suonanti, 79 in legno e 220 ad ancia.

Degna di nota è anche la chiesa parrocchiale della Visitazione di Maria della frazione Cerro. Risalente al XV secolo, custodisce un bell'altare maggiore, un organo edificato nel 1776 da Angelo Bossi e dipinti di Pietro Ronzelli e di Troilo Lupi.

Sempre in ambito religioso meritano menzione la chiesina di San Giorgio, edificata nel 1550, e la chiesina di Benbrusat, di cui si hanno notizie già nel 1630, a seguito delle epidemie di peste di manzoniana memoria.

Importante in ambito storico è anche il palazzo conti Morlacchi, antica villa signorile ora ridotta a condominio.

Molti elementi storici di Bottanuco sono andati distrutti nel tempo. Alcuni demoliti per via dell’incuria, come la chiesa di San Michele, già in rovina nel 1500, o il Castello dei Suardi, abbattuto a Cerro alcuni decenni fa. Altri sono andati persi in tempi più recenti, a causa di una scarsa tutela dei beni artistici del paese. Tra questi, lo stemma del Colleoni affrescato nel 1700 sopra un portone in via Finazzi, distrutto a scalpellate nel febbraio 2006, e la Cascina seicentesca di via San Giorgio, rasa al suolo il 4 maggio 2006. Un'auto ha invece sventrato l’ottocentesca Cappella della Madonna del S.S. Rosario, il 5 aprile 2006, la quale è stata poi ritenuta pericolante e quindi abbattuta definitivamente.


ORIGINI E STORIA
Recenti studi indicherebbero gli Etruschi come primi abitanti del territorio, anche se a riguardo non sono emersi ritrovamenti volti ad avvalorare questa ipotesi. Si sa per certo invece che i primi insediamenti stabili si verificarono in epoca romana, quando i conquistatori vi istituirono un vicus inserito nella circoscrizione territoriale denominata "Pagus Fortunensis". In quel periodo storico il borgo, così come l’intera zona dell'isola, fu interessato da notevoli flussi commerciali e militari, che diedero il via ad un'importante opera di centuriazione. A tal riguardo ancora oggi è possibile notare la disposizione delle vie del paese fondate sull'antico concetto del cardo e del decumano, le due principali strade del centro abitato disposte perpendicolarmente tra loro. Queste due corrispondono alle attuali via Trento e via delle Messi, affiancate da altre vie minori secondo l'antica consuetudine. Con il termine dell'impero romano Bottanuco fu soggetto alle incursioni barbariche, che portarono anni di saccheggi e terrore tra la popolazione. Nel VI secolo la situazione politica si stabilizzò grazie all'arrivo dei Longobardi, la cui presenza è testimoniata da alcuni ritrovamenti, tra i quali spiccano un paio di incisioni su pietra recanti il nome di Senoald, probabilmente un antico abitante produttore di laterizi (con tanto di monopolio regio) a cui applicava il proprio nome. Successivamente sul territorio irruppero i Franchi, i quali istituirono il Sacro Romano Impero e diedero vita al feudalesimo. Ed è a questo periodo che risalgono i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del paese: nel 879 si menziona la località di Masatica (oggi inglobata nel comune), nel 980 il nome di Bottanuco e soltanto nel 1180 la frazione Cerro. I terreni vennero inizialmente dati in gestione al vescovo di Bergamo e posti sotto la tutela della Pieve di Terno, ma con il tempo andò acquisendo sempre maggior potere la ghibellina famiglia Suardi. Ebbe inizio un periodo di profonda instabilità, causata dalle numerose battaglie tra guelfi e ghibellini prima, e tra gli eserciti dei milanesi e veneziani poi, volte ad ottenere il predominio su questa zona da sempre situata ai margini territoriali delle varie entità politiche. Sorsero quindi numerose fortificazioni, torri e mura, tra cui un castello (di cui oggi non restano tracce) che i Suardi donarono in seguito alla famiglia milanese dei Visconti. La situazione politica si stabilizzò nel 1428 con l'annessione di Bottanuco alla Repubblica di Venezia, che infeudò parte dei terreni del paese alla famiglia del condottiero Bartolomeo Colleoni. La Serenissima inoltre cercò di migliorare la condizione sociale ed economica della popolazione, fino ad allora messa a dura prova dalle lotte, da carestie e dalle pestilenze, tanto che l'isola venne definita "il triangolo della fame". Ai veneziani subentrò nel 1797 la Repubblica Cisalpina, subito sostituita nel 1815 però dagli austriaci, che la inserirono nel Regno Lombardo-Veneto. In quegli anni nacque e visse a Bottanuco Giovanni Maria Finazzi, noto storico ed archeologo. Con l'unità d'Italia, avvenuta nel 1859, avvenne un primo ma deciso processo di industrializzazione, che permise un notevole miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente: 4.567 (M 2.280, F 2.287)
Densità per Kmq: 798,4 (dati Istat 2001)
Numero Famiglie 1.664
Numero Abitazioni 1.794
Denominazione Abitanti: bottanuchesi

CAP 24040
Prefisso Telefonico 035
Codice Istat 016034
Codice Catastale B088

Santo Patrono San Vittore
Festa Patronale 8 maggio
Giorno di Mercato Settimanale Mercoledì pomeriggio
Il Comune di Bottanuco fa parte di:
Parco dell'Adda Nord

Comuni Confinanti
Capriate San Gervasio, Chignolo d'Isola, Cornate d'Adda (MI), Filago, Madone, Suisio, Trezzo sull'Adda (MI)

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