Ventimiglia
Liguria

Ventimiglia è un comune della provincia di Imperia. Il fiume Roia divide la città in due parti: una medievale, che sorge su un colle alla sua destra (Ventimiglia Alta) ed è il secondo centro storico della Liguria per estensione dopo quello di Genova, ed una moderna, edificata sulla riva sinistra del fiume a partire dall'Ottocento. La città si trova sulla foce del fiume Roia, a 9 km dalla frontiera francese, e il suo territorio comunale confina con quello dei comuni francesi di Mentone e Castellar. Ventimiglia dista dal capoluogo provinciale circa 42 km. Il clima è di tipo mediterraneo, molto mite, solo occasionalmente disturbato dalla Tramontana, un vento che discende dalla valle del Roia. Il comune fa parte della Comunità Montana Intemelia.

ETIMOLOGIA
Il nome Ventimiglia deriva forse dalla parola ligure Albium "città capoluogo" e dal genitivo plurale del nome etnico Intemelion quindi il toponimo significa "città capoluogo dei Liguri Intemeli".

MANIFESTAZIONI
Agosto Medievale (6-14 agosto)
Battaglia di Fiori nei mesi di giugno e luglio
Festa patronale di San Secondo, il 26 agosto con la caratteristica regata dei Gozzi

ARCHITETTURE RELIGIOSE
Cattedrale dell'Assunta - Secondo alcune fonti storiche la cattedrale fu eretta tra l'XI e il XII secolo sulle rovine di una precedente cattedrale dell'epoca carolingia. Quest'ultima, secondo quanto affermano le tradizioni locali, fu costruita sul luogo ove anticamente sorgeva un tempio pagano dedicato a Giunone; l'iscrizione nella quale si attesta tale affermazione è tutt'oggi conservata all'interno dell'odierna cattedrale. Durante l'alto Medioevo la struttura della chiesa fu ad unica navata, e sarà intorno al 1100 che la cattedrale verrà completamente ricostruita a tre navate. Del XIII secolo sono il portale, ad arco acuto, le tre absidi (una maggiore e due minori) e il presbiterio, con il tiburio di forma ottagonale, mentre il tetto sarà sostituito con volte a botte sostenute da semi colonne e pilastri in stile romanico. L'intera struttura fu sottoposta nel 1967 ad un accurato restauro e i lavori si protrassero nei due anni successivi; nel marzo del 1970 la cattedrale fu riaperta al culto religioso e al pubblico. All'interno è custodito un dipinto del XIV secolo raffigurante la Madonna col Bambino di Barnaba da Modena.

BATTISTERO
Attiguo alla Cattedrale, a una quota inferiore, è presente il Battistero, intitolato a san Giovanni Battista. Costruito nell'XI secolo su pianta ottagonale, all'interno racchiude due antiche vasche ad immersione.

CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
La chiesa fu costruita nel X secolo dai Conti di Ventimiglia ad uso cappella gentilizia ed in seguito affidata ai monaci Benedettini di Lerins. La struttura fu rivista in stile romanico nell'XI secolo e ancora nel XII secolo, quando furono ricostruiti l'abside, la navata centrale e il campanile. Inizialmente a tre navate, le due laterali crollarono in seguito a un terremoto nel 1628.
Al suo interno conserva tre pietre miliari provenienti dall'antica via Julia Augusta, due delle quali sono usate come acquasantiere e la terza a sostegno della volta della cripta.

ALTRI EDIFICI RELIGIOSI
Oratorio dei Neri, in stile barocco.
Convento delle Canonichesse Lateranensi e, all'interno di questo, la chiesa barocca di Sant'Antonio abate.

ARCHITETTURE NON RELIGIOSE

Scavi romani
Occupano l'area a levante di Ventimiglia e comprendono la città romana di Albintimilium con le terme e l'adiacente Teatro romano: quest'ultimo, databile alla fine del II secolo d.C., è uno dei più piccoli nel suo genere e unico in Liguria.

Porta Canarda
A doppio arco gotico, eretta nel XIII secolo, fatta restaurare nel 1887 da Sir Thomas Hanbury, costituiva la porta d'accesso occidentale alla città murata, e sotto di essa passava la via Julia Augusta.

Loggia del Parlamento
Anche nota più propriamente come Magazzino dell'Abbondanza, è un edificio pubblico del XV secolo.

ORIGINI E CENNI STORICI
Secondo alcune fonti storiche il primitivo insediamento fu fondato dalla tribù dei Liguri Intemeli in età preistorica sull'altura di Colla Sgarba nella valle del torrente Nervia. Nel II secolo a.C. il villaggio fu conquistato dall'esercito dell'Impero romano, che rinominerà l'insediamento in Albium Intimilium, in seguito Albintimilium, riedificando una nuova città cinta da mura presso la foce del torrente Roia.
Durante la dominazione romana la città ospitò Cesare, di ritorno dalla Provenza per sostenere i propri seguaci, dove risiedette da un certo Domiziano suo sostenitore nella conquista di Roma. Secondo i racconti dell'epoca tal Domiziano venne poco dopo ucciso da un certo Bellieno su ordine di Demetrio di Pompei, quest'ultimo comandante del presidio militare romano dell'odierna Ventimiglia. La popolazione e i sostenitori di Cesare, secondo quanto scrisse Celio il corrispondente di Cicerone, insorsero allora contro il presidio, prendendo il sopravvento sulle poche guardie romane, e lo stesso Celio raccontò di come dovette intervenire con un piccolo esercito per sedare la rivolta tra soldati e popolo. Il fatto storico è testimoniato dal motto che tutt'oggi è inscritto nello stemma comunale: Civitas ad arma iit, la popolazione corse alle armi. Ventimiglia restò sempre fedele a Roma, e tale riconoscenza fu premiata dallo stesso Cesare quando la riconobbe municipio dell'impero, favorendo così prosperità ed espansione. Nel 68 subì un saccheggio causato dallo scompiglio dei pretendenti al trono che si creò dopo la morte dell'imperatore Nerone. Negli scontri in un podere di Ventimiglia fu assassinata la madre di Gneo Giulio Agricola, la nobile Giulia Procilla, il quale partecipò ai funerali e riparò ai danni subiti dai saccheggi stanziando appositi contributi verso la città intemelia. I confini cittadini nel frattempo si espansero notevolmente, arrivando fino a Villa Matutiæ (l'odierna Sanremo) ad est e a Mentone verso ovest, sfruttando il percorso della via Julia Augusta realizzata da Ottaviano Augusto. La città intemelia subì diversi e notevoli cambiamenti urbanistici, grazie ad una completa rivisitazione degli architetti ed ingegneri di Roma che crearono nuove piazze, ville e case, acquedotti, fontane, bagni termali, un foro pubblico e un teatro. La nuova urbanizzazione richiamava il classico stile di progettazione romano, usando una tecnica rettilinea ed ortogonale: il nuovo centro urbano, molto diverso dalla preesistente città vecchia dei Liguri sulle alture di Colla Sgarba, si estendeva lungo due vie principali - il Cardo e il Decumano -, che si intersecavano ad angolo retto con altre vie minori dette vici o subvici. Dopo l'invasione dal re longobardo Rotari nel 644, gli abitanti nel periodo medievale abbandonarono l'antica città romana e si rifugiarono alla destra del fiume Roia, dove edificarono la nuova città col nome di Vintimilia. Nel 744 questa entrerà a far parte dei domìni di Carlo Magno e, con la caduta del Sacro Romano Impero, diventerà prima contea dipendente dal Marchesato di Susa, di cui si hanno le prime notizie nel 962. In età feudale si dichiarò libero Comune, divenendo dominio dei Conti locali - detti appunto di Ventimiglia -; essi dominarono diversi borghi e villaggi della riviera di ponente, scontrandosi più volte con le altre signorie locali ma soprattutto con la Repubblica di Genova. Quest'ultima, dopo aver conquistato l'intera riviera di levante e parte del ponente ligure, si spinse sempre più verso Ventimiglia, dando il via, nel XIII secolo, ad un vero e proprio assedio. Genova affidò il compito al comandante genovese Lotaringo di Martinengo di far cadere la città degli Intemeli e quindi sottometterla al volere della Repubblica. Dopo una lunga e aspra lotta, nella quale la città subì continui bombardamenti dalle alture di San Giacomo, Maure e Siestro e l'impaludamento del porto-canale alla foce del Roia, Ventimiglia fu conquistata, diventando per la Repubblica un'importante base strategica fortificata di frontiera. La città nei secoli a seguire fu però sempre contesa da altre signorie locali, nonostante fosse oramai compresa nei territori genovesi, e diversi furono i pretendenti, quali i Grimaldi, gli Angioini, i Visconti, i Savoiardi, gli Sforza e anche dalla Francia; dal 1505 diverrà definitivamente dominio genovese, subendone le sorti e le glorie. La Repubblica in seguito la nominò a sede del locale capitaneato - Capitaneato di Ventimiglia -, alla quale furono sottoposti villaggi, borghi e comuni vicini. Nel XVII secolo ottenne da Genova una propria autonomia economica e fiscale soprattutto per le continue lamentele del popolo che, secondo fonti dell'epoca, furono sempre più in disaccordo con gli stessi nobili locali. Ventimiglia seguirà in seguito le sorti di Genova, subendo anch'essa la dominazione austriaca del 1747 e l'invasione francese di Napoleone Bonaparte nel 1797; proprio durante l'occupazione d'oltralpe fu dichiarata comune autonomo. Caduto Napoleone, fu convocato nel 1814 - 1815 il Congresso di Vienna per ridisegnare i confini politici tra le varie nazioni dopo la rivoluzione avviata dal generale còrso. La Repubblica Ligure, istituita nel 1805 dallo stesso Napoleone dopo la caduta dell'antica repubblica genovese ed inglobata nei territori del Primo Impero francese, entrò quindi a far parte del Regno di Sardegna, e Ventimiglia fu sottoposta al Contado di Nizza. Con l'Unità d'Italia entrerà dal 1861 nei nuovi confini del neo costituito Regno d'Italia, di cui seguirà le vicende. Nel 1945, sul finire della seconda guerra mondiale, fu occupata dalla Francia, poi passò nuovamente sotto controllo dell'Italia.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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