Varese
Ligure è un comune della provincia della Spezia
in Liguria. Il territorio comunale è il maggiore
della provincia spezzina, rappresentandone oltre il
15% del territorio complessivo, e il secondo, dopo
Genova, in Liguria. Il comune è stato recensito
come uno dei borghi più belli d'Italia e insignito,
dal 2006, della Bandiera arancione dal Touring Club
Italiano. Varese Ligure è il comune più
settentrionale della provincia della Spezia, confinante
sia con la provincia di Genova che con la provincia
di Parma, situato in alta val di Vara alla confluenza
del torrente Crovana nel fiume Vara. Il comune è
costituito, oltre il capoluogo, dalle quindici frazioni
di Buto, Caranza, Cassego, Cavizzano, Codivara, Comuneglia,
Costola, Montale, Porciorasco, Salino, San Pietro
Vara, Scurtabò, Teviggio, Taglieto e Valletti
per un totale di 136,6 chilometri quadrati. Confina
a nord con i comuni di Borzonasca (grazie alla posizione
non continua al resto del comune della frazione di
Giaiette, già posta in val di Taro), Tornolo,
Bedonia e Albareto, a sud con Carro, ad ovest con
Ne e Maissana, e ad est con Albareto e Sesta Godano.
Dista circa 53 chilometri ad ovest della Spezia e
74 chilometri ad est di Genova. Varese Ligure è
il primo comune in Europa che ha ottenuto la certificazione
ambientale ISO 14001, rilasciata dal Registro navale
italiano e la registrazione EMAS da parte del Comitato
Ecolabel-Ecoaudit che hanno accertato significativi
processi di efficienza ambientale, hanno verificato
l'assenza di agenti inquinanti come l'ossido di carbonio,
inquinamento acustico ed elettromagnetico. Hanno garantito
la qualità dei servizi urbani come la gestione
dei rifiuti, il trattamento delle acque, i servizi
alle imprese, i trasporti, la tutela del paesaggio,
ed hanno riconosciuto la valenza turistica del territorio.
È un caso di studio internazionale per la relazione
fra l'occupazione e gli investimenti nell'ambiente.
Legambiente assegna al comune la palma di comune più
ecologico d'Italia. Da circa mille anni esiste nella
valle una tradizione di zootecnia. All'attività
di allevamento bovino, si è aggiunta la coltura
bio, largamente sovvenzionata con fondi dell'Unione
Europea, che ha portato alla Val di Vara (e Varese
Ligure in particolare) il soprannome di Valle del
biologico.
MANIFESTAZIONI
Festa patronale della Madonna della Visitazione, la
prima domenica di luglio, a Varese Ligure.
Festa patronale del Santissimo Nome di Maria, l'8
settembre, nella frazione di Buto.
Festa patronale di san Lorenzo martire, il 10 agosto,
nella frazione di Caranza.
Festa patronale della Madonna della Guardia, il 29
agosto, nella frazione di Cassego.
Festa patronale del Santissimo Nome di Maria, la domenica
successiva al 12 settembre, nella frazione di Cavizzano.
Festa patronale di san Giovanni Battista, il 24 giugno,
nella frazione di Codivara.
Festa patronale di san Giacomo il Maggiore, il 25
luglio, nella frazione di Costola.
Festa patronale di sant'Antonio da Padova, il 13 giugno,
nella frazione di Montale.
Festa patronale di san Michele Arcangelo, il 29 settembre,
nella frazione di Porciorasco.
Festa patronale dell'Assunzione della Beata Vergine
Maria, il 15 agosto, nella frazione di Salino.
Festa di san Venanzio, il 18 maggio, nella frazione
di Salino.
Festa patronale di san Pietro Apostolo, il 29 giugno,
nella frazione di San Pietro Vara.
Festa di Nostra Signora del Carmine, la seconda domenica
di agosto, nella frazione di San Pietro Vara.
Festa della Madonna di Loreto, la seconda domenica
di settembre, nella frazione di San Pietro Vara.
Festa patronale di san Lorenzo martire, il 10 agosto,
nella frazione di Scurtabò.
Festa patronale di san Bernardo di Chiaravalle, il
20 agosto, nella frazione di Taglieto.
Festa patronale della Madonna di Caravaggio, il 26
maggio, nella frazione di Teviggio.
Festa patronale di sant'Anna, il 26 luglio, nella
frazione di Valletti.
Fiera di san Martino di Tours, l'11 novembre.
DA VEDERE
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nel capoluogo.
Edificata verso la metà del XVII secolo, conserva
al suo interno opere pittoriche e scultoree dei maestri
Luigi Sciallero, Giovanni Andrea De Ferrari, Gregorio
De Ferrari e Anton Maria Maragliano.
Chiesa dei Santi Filippo Neri e Teresa d'Avila nel
capoluogo. Coeva della parrocchiale di San Giovanni
Battista, e già chiesa del convento delle Agostiniane,
è situata nel piazzale antistante il castello
fliscano.
Oratorio dei Santi Antonio e Rocco, nel capoluogo,
situato a fianco della parrocchiale di San Giovanni
Battista. Edificato nel XVII secolo, in stile barocco,
è sede della quattrocentesca confraternita
omonima.
Oratorio di Santa Sabina nel capoluogo. Chiesa gentilizia
dei conti Chiappe dal XVII secolo, secolo dell'edificazione,
anche questo edificio è stato affrescato da
Giuseppe Galeotti. L'edificio è oggi utilizzato
come sede di attività culturali.
Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo nella frazione
di Buto.
Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire nella frazione
di Caranza.
Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo apostolo nella
frazione di Cassego.
Chiesa di San Cristoforo nella frazione di Cavizzano,
dove all'interno è custodita la tela della
Madonna col Bambino tra i Santi Cristoforo e Giacomo
del pittore Simone Barbino.
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta nella frazione
di Codivara. Rettoria dal XIV secolo e quindi incorporata
nella comunità di Comuneglia, la parrocchia
fu istituita e resa indipendente dal 24 dicembre 1903.
Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo nella frazione
di Comuneglia.
Chiesa parrocchiale di San Vincenzo martire nella
frazione di Costola.
Chiesa parrocchiale di San Martino vescovo nella frazione
di Montale. L'attuale chiesa è stata oggetto
nei secoli di vistosi interventi alla struttura che
ne hanno, in parte, mutato quelli che erano i primitivi
elementi della chiesa quattrocentesca.
Chiesa di San Michele Arcangelo nella frazione di
Porciorasco. All'interno è conservato un gruppo
ligneo, di scuola scultorea genovese del Settecento,
raffigurante una Madonna col Bambino donata alla chiesa
dalla famiglia De Paoli, originari della Corsica.
E proprio all'isola è legata la statua in quanto
sembrerebbe una riproduzione lignea della celebre
Madonna di Lavasina venerata nell'omonimo santuario
presso Brando.
Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo nella frazione
di San Pietro Vara, considerata una delle chiese più
antiche della vallata.
Oratorio di Nostra Signora della Spianata nella frazione
di San Pietro Vara dove all'interno sono ospitati
i crocifissi processionali.
Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo nella
frazione di Salino.
Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire nella frazione
di Scurtabò. Ricordata in un atto del 1387
fu consacrata da monsignor Amedeo Casabona il 15 agosto
1929. Alcuni registri canonici andarono distrutti
in un incendio compiuto nelle fasi dell'ultimo conflitto
bellico.
Chiesa parrocchiale di San Bernardo abate nella frazione
di Taglieto.
Chiesa parrocchiale di San Rocco nella frazione di
Teviggio. L'odierna parrocchiale fu costruita dopo
il XVII secolo in sostituzione della precedente chiesa,
intitolata a San Quirico, posizionata più a
valle e che andò distrutta durante un evento
alluvionale.
Chiesa di San Giovanni Nepomuceno nella località
di Trenzasca.
Chiesa parrocchiale di Sant'Anna nella frazione di
Valletti.
Castello Fieschi di Varese Ligure. Situato nella parte
settentrionale del cosiddetto "Borgo Rotondo",
fu edificato dai feudatari Fieschi in epoca medievale
per il controllo e difesa di Varese. La struttura
è costituita principalmente dalle due torri
dette "del Piccinino", edificata nel 1435,
e "di Manfredo Landi" del 1472. Di proprietà
privata è comunque concesso per manifestazioni
ed esposizioni.
Castello Fieschi sul Monte Tanano. Costruito nel XII
secolo dalla famiglia fliscana in contrapposizione
ai Pinelli, il castello fu al centro degli eventi
bellici che interessarono il territorio varesino nel
XV secolo, in particolare nell'assedio del condottiero
Niccolò Piccinino e, in seguito, nello stratagemma
di riconquista ordito da Gian Luigi Fieschi; gli eventi
attestano che fu poi lo stesso Fieschi ad ordinarne
la distruzione del maniero, nel 1492, con l'utilizzo
di alcune parti del castello per l'edificazione delle
case del Borgo Rotondo in Varese Ligure; restano visibili,
comunque, alcuni ruderi della struttura.
Nel territorio varesino rimangono ancora visibili
i resti e ruderi di antiche fortificazioni, erette
per la maggior parte dalle famiglie Fieschi e Pinelli
in epoca medievale. A Cassego sono presenti i resti
di una fortificazione detta "la Torricella"
così come a Cavizzano il castello edificato
dai Pinelli o il castello fliscano di Codivara detto
"di Novasina" o "Panizzaro".
"Borgo Rotondo" nel centro storico di Varese.
Voluto dai Fieschi per il controllo e difesa del territorio
varesino è formato dalle uguali case in pietra
disposte lungo il perimetro che, con forma ellittica,
racchiudono le due principali piazze (piazza Fieschi
e piazza Castello), dove nei sottostanti portici erano
ubicate le attività commerciali, magazzini
e laboratori. Un sistema di collegamento interno fatto
di laterali vicoli-carruggi permettono tuttora di
affacciarsi nell'unica via mediana, anticamente chiusa
da due porte e di cui solo quella a sud è ancora
visibile. Nella parte settentrionale è ubicato
il palazzo e poi castello Fieschi, già residenza
signorile dei feudatari e, con la dominazione della
repubblica genovese, sede del podestà e delle
carceri. Nella piazzetta del borgo vi si svolgeva
il mercato.
Palazzo Ferrari nel centro storico di Varese. Nella
cappella privata dell'edificio, oggi trasformato in
abitazioni private, si celebrarono le nozze tra il
marchese Domenico Pallavicini e Luigia Ferrari. A
quest'ultima è dedicata l'ode A Luigia Pallavicini
caduta da cavallo del poeta Ugo Foscolo. Nel giardino
privato del palazzo è oggi situato il locale
monumento ai Caduti.
Torre civica nel centro storico di Varese. La torre
era in origine il campanile della chiesa conventuale
di Santa Croce degli Agostiniani, edificio religioso
che subì la chiusura e la soppressione nella
dominazione napoleonica della Repubblica Ligure, nel
Primo Impero francese, tra la fine del Settecento
e l'inizio dell'Ottocento. Trasferite le opere d'arte
nella parrocchiale di San Giovanni Battista, la chiesa
fu quindi sconsacrata nel XX secolo e oggi convertita
in spazi per le attività culturali.
Ponte di Grecino o Grexino, nello storico quartiere,
è un ponte ad unica arcata realizzato nel 1515
e sovrastante il torrente Crovana.
Nel territorio comunale di Varese Ligure sono presenti
e preservati tre siti di interesse comunitario per
il loro particolare interesse naturale e geologico.
Il primo sito è collocato tra le province di
Genova e della Spezia - condiviso tra i comuni di
Borzonasca, Mezzanego, Ne e Varese Ligure - e che
comprende l'area del monte Zatta, passo del Bocco,
passo Chiapparino e il monte Bossea per una superficie
di oltre tremila ettari.
Il sito tra il rio Borsa e il fiume Vara è
invece compreso tra i comuni di Maissana e Varese
per un'area di circa 68 ettari.
Condiviso con il comune di Sesta Godano è invece
il SIC del monte Gottero e del passo del Lupo per
una superficie di 1.130 ettari.
ORIGINI
La nascita del borgo trae la sua origine dalla posizione
strategica posta all'incrocio delle strade transappenniniche
dirette verso Parma e Tortona. Le vie che partono
da Sestri Levante e Luni a Varese trovavano infatti
facile accesso alla pianura Padana, con la conseguente
creazione di un mercato di scambio. Nella zona dell'attuale
Varese doveva esistere un insediamento di epoca bizantina,
i cui resti sono stati rilevati sotto il castello.
Ad avvalorare tale ipotesi sono alcuni toponimi di
derivazione greca come il Monte dei Greci (antico
nome del Monte di Cento Croci), la località
Baselica (che potrebbe indicare una selva imperiale
o una strada) ed il quartiere di Grecino. Della presenza
longobarda e dei monaci di san Colombano di Bobbio
rimane anche traccia nella dedicazione delle chiese
di Porciorasco e Ossegna (quest'ultima compresa nel
comune di Maissana) a San Michele Arcangelo, al quale
erano dedicati anche l'ospedale e la cappella di Cento
Croci.
STORIA RECENTE
Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna,
secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814,
e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal
1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VII°
mandamento di Varese del Circondario di Chiavari della
Provincia di Genova; il mandamento, con l'istituzione
nel 1923 della Provincia della Spezia, verrà
inglobato in quest'ultima amministrazione provinciale.
Assumerà l'attuale denominazione di Varese
Ligure dal 1862. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto
parte della Comunità Montana dell'Alta Val
di Vara e con le nuove disposizioni della Legge Regionale
n° 24 del 4 luglio 2008, in vigore dal 1º
gennaio 2009, ha fatto parte della Comunità
Montana Val di Vara, quest'ultima soppressa con la
Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in
vigore dal 1º maggio 2011.