Riomaggiore è un comune
della provincia della Spezia in Liguria. Antico borgo
della Riviera di levante, costituisce la più
orientale e la più meridionale delle cosiddette
Cinque Terre. Riomaggiore, così come le altre
Cinque Terre, è stretta tra il mar Ligure e
la ripida catena montuosa che si distacca dall'Appennino
presso il monte Zatta e scende in direzione sud-est
facendo da spartiacque tra la val di Vara e la zona
costiera. Il centro storico, il cui nucleo originario
risale al XIII secolo, è situato nella valle
del torrente Rio Maggiore, l'antico Rivus Major dal
quale il borgo prende il nome. L'abitato è
composto da diversi ordini paralleli di case torri
genovesi che seguono il ripido corso del torrente.
Il nuovo quartiere della Stazione, così chiamato
in quanto sviluppatosi a partire dalla seconda metà
del XIX secolo in seguito all'arrivo della ferrovia,
è situato invece nell'adiacente valle del torrente
Rio Finale (Rufinàu), così denominato
in quanto segnava un tempo il confine tra le terre
di Riomaggiore e quelle di Manarola (Manaèa).
Le due vallate su cui si estende l'abitato sono separate
dalla ripida costa di Campiòne (Canpiòn),
sulla cui parte inferiore si erge il castello del
borgo. La valle del Rio Maggiore è sormontata
dal monte Verugola (Verügua), le cui tre cime,
raffigurate nello stemma comunale, rappresentano da
sempre il simbolo del borgo. Oltre al capoluogo, fanno
parte del comune le tre frazioni di Manarola, Volastra
e Groppo, nonché altri nuclei collinari ormai
disabitati, per un totale di 10,3 chilometri quadrati.
Il territorio fa parte del Parco nazionale delle Cinque
Terre. Confina a nord con il comune di Riccò
del Golfo di Spezia, a sud è bagnato dal mar
Ligure, ad ovest con Vernazza e ad est con La Spezia.
Dista circa 15 chilometri ad ovest della Spezia e
117 chilometri ad est di Genova. Riomaggiore, protetta
dall'appennino ligure, è al contempo bagnata
dal mar Ligure. Perciò gode di un clima particolarmente
mite. Le temperature estive non sono eccessivamente
alte e quelle invernali non sono affatto rigide. Il
comune appartiene alla zona climatica D. L'economia
riomaggiorese, una volta fondata quasi esclusivamente
sull'agricoltura ed in particolare sulla coltivazione
della vite, è basata oggi soprattutto sul turismo:
le Cinque Terre, grazie alla bellezza del paesaggio
terrazzato, accolgono infatti visitatori da tutto
il mondo. Si può dire dunque, da questo punto
di vista, che la fortuna dei riomaggioresi di oggi
è fondata sul lavoro di quelli di ieri, i quali
di generazione in generazione hanno trasformato e
reso coltivabili i ripidi versanti delle colline.
A partire dalla seconda metà del XX secolo,
si è avuto tuttavia un lento declino del paesaggio
terrazzato, dovuto al progressivo abbandono della
coltivazione della vita da parte degli abitanti, attratti
da occupazioni meno faticose e più rimunerative.
Il borgo è altresì accessibile via mare,
sia con mezzi privati, sia con la linea di traghettamento
delle Cinque Terre. Nella stagione turistica un servizio
di battelli di linea collega Riomaggiore a Monterosso
al Mare e a Porto Venere, quest'ultima a sua volta
collegata con La Spezia e Lerici.
DA VEDERE
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nella
parte alta del centro storico di Riomaggiore, del
1340.
Chiesa di Sant'Antonio nel centro storico di Riomaggiore.
Secondo la tradizione è l'edificio religioso
più antico del borgo, in quanto fu edificato
nel XIII secolo e presumibilmente assunse il ruolo
di prima parrocchiale del paese. L'affresco ritraente
il santo titolare della chiesa è databile al
XVIII secolo.
Oratorio dell'Assunta nel centro storico di Riomaggiore.
Risalente al XVI secolo e meglio conosciuto come chiesa
della Compagnia (Cunpagnia), in quanto sede della
Confraternita di Nostra Signora Assunta in Cielo.
Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano, nei pressi
del castello di Riomaggiore, del 1480.
Santuario di Nostra Signora di Montenero (Munteneigru),
situato sull'omonimo colle che domina il borgo.
Cappella di San Bernardo, situata nel piccolo e disabitato
borgo di Lemmen (Limen), uno degli antichi nuclei
collinari dai quali il paese ha avuto origine.
Chiesa di San Lorenzo nella frazione di Manarola,
del 1338.
Oratorio della Confraternita dei Disciplinanti della
Santissima Annunziata, o degli Azzurri, nella frazione
di Manarola; l'edificio è risalente al XV secolo.
Santuario di Nostra Signora della Salute nella frazione
di Volastra, del XII secolo in stile romanico.
Castello di Riomaggiore, nella parte alta del centro
storico riomaggiorese, edificato dai marchesi Turcotti
nel 1260 e portato al termine dai genovesi nel XV
e XVI secolo.
Bastione di Manarola, presso l'omonima frazione, risalente
ad un periodo anteriore al XIII secolo.
GASTRONOMIA
Essendo Riomaggiore un borgo di cultura essenzialmente
contadina e non marinara, il piatto tipico per eccellenza
non è, come ci si potrebbe aspettare, un piatto
di mare, ma di terra. Si tratta della torta di riso
salata (aa turta de risu), preparata secondo tradizione
in occasione della festa patronale di san Giovanni
Battista (San Gian).
Un altro piatto fondamentale, preparato soprattutto
d'inverno, è la minestra di campo (aa menestra
de cian), condita con olio di oliva e fatta, oltreché
con patate, con le erbe selvatiche che nascono spontaneamente
nei terrazzamenti coltivati a vigna, tra i quali scrépuu
(radicchio di campo), sexìrbua (cicerbita),
ravèste (ravastrello), gìde (bietole),
purasèu (aglio delle vigne), bavaàta
(valeriana rossa) e cudegàn.
Altri piatti tipici sono i ravioli (ravièi),
preparati in occasione delle feste ed in particolare
consumati secondo la tradizione per tre giorni di
seguito durante il carnevale, la cima alla genovese,
il pesto e la torta di farina di castagne, chiamata
patona (patùna) o castagnaccio (castagnàsu).
Tra i piatti di mare i più diffusi nella cucina
tradizionale riomaggiorese sono lo stoccafisso (stuchefisu),
le acciughe salate (anciüe) e i muscoli ripieni
(musculi cin).
MANIFESTAZIONI
Tra gli eventi più importanti organizzati a
Riomaggiore va ricordata la sagra dell'Uva, disfida
tra le varie contrade del borgo, tenuta in occasione
della vendemmia. Da parecchi anni questo evento non
viene tuttavia più organizzato: l'ultima edizione
è stata quella del 1991.
ORIGINI
L'origine del borgo di Riomaggiore, secondo un'antica
leggenda tramandata oralmente ma non convalidata da
fonti storiche, viene fatta risalire all'VIII secolo.
Si narra infatti che un gruppo di profughi greci,
per sfuggire alle persecuzioni dell'imperatore iconoclasta
Leone III di Bisanzio, dopo varie peripezie approdarono
presso la punta di Montenero e costituirono degli
insediamenti nella zona di crinale. Questi abitati,
tra i quali figuravano Cacinagora, Sericò,
Montenero, Limen e Casale, furono poi annessi alla
marca obertenga.
STORIA RECENTE
Nel 1815 verrà inglobata nel Regno di Sardegna,
come stabilito dal Congresso di Vienna del 1814 anche
per gli altri comuni della repubblica ligure, e successivamente
nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio
fu compreso nel I° mandamento di Spezia del Circondario
di Levante facente parte della Provincia di Genova
e, con l'istituzione nel 1923, della Provincia della
Spezia. Alla fine del XIX secolo, grazie alla costruzione
della linea ferroviaria Genova-La Spezia, Riomaggiore
e le Cinque Terre uscirono da uno storico isolamento,
anche se la strada carrozzabile arriverà soltanto
negli anni sessanta del secolo successivo. Dal 1973
al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità
Montana della Riviera Spezzina, soppressa con la Legge
Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 e in vigore
dal 1º gennaio 2009.