Pietra
Ligure è un comune italiano di 9.140 abitanti
della provincia di Savona in Liguria. Il comune rivierasco
si estende sulla costa per circa sei chilometri, fra
i comuni di Borgio Verezzi e Loano. Le sue coste sono
basse e sabbiose, tipiche della Riviera di Ponente.
La città è attraversata dal torrente
Maremola. Alle sue spalle si trova il Monte Carmo
di Loano (1.389 m), ultima cima notevole delle Alpi
Liguri prima della Bocchetta di Altare. Pietra Ligure
dista dal capoluogo circa 31 km. Il territorio comunale
fa parte della Comunità Montana Pollupice.
ETIMOLOGIA
Pietra Ligure deve il suo nome all'antico castello
che si erge sullo spuntone di roccia esposto a nord-est,
dominando la baia, la costa e le colline circostanti.
Castrum et Oppidum Petrae, il castello di pietra,
costruito nel VII - VIII secolo ed abitato a lungo
dai vescovi di Albenga, che nel 1100 ne fecero loro
dimora estiva.
CENTRO
STORICO
Il centro storico di Pietra Ligure, caratterizzato
dai caruggi (le strette vie tipiche dei borghi liguri)
è uno dei più tipici e architettonicamente
interessanti della Liguria. Dopo i recenti lavori
di riqualificazione è oggi quasi completamente
un'isola pedonale. Benché il tessuto commerciale
e turistico sia ben sviluppato, la parte più
antica del centro storico di Pietra Ligure (che si
sviluppa intorno all'ex chiesa parrocchiale, oggi
Auditorium) offre angoli tranquilli e suggestivi.
Gli antichi ingressi della città vecchia sono
stati recentemente restaurati e riportati al loro
aspetto originario. Il centro storico ha il suo naturale
sbocco (attraverso due archivolti) sul lungomare Giovanni
Bado, ornato da palme e giardini. Durante i mesi estivi,
il lungomare è quasi sempre affollato da turisti
e residenti, attirati dai numerosi esercizi pubblici
e dagli eventi dell'estate pietrese, tra i quali si
possono citare i fuochi artificiali del giorno dell'Assunta.
CASTELLO
L'antico nome della città era La Pietra, e
faceva riferimento all'imponente scoglio calcareo
che si trova a levante del centro storico, sopra il
quale fu costruito il castro romano. Il castello,
ingrandito nel periodo delle invasioni barbariche
e saracene (VI-IX secolo), era di proprietà
vescovile e raggiunse le sue attuali dimensioni nel
XVI secolo. Si ritiene che questo sbarramento naturale,
facilmente difendibile, costituisse un caposaldo di
confine fra i Bizantini e i Longobardi. Il castrum
bizantino fu distrutto probabilmente da Rotari, ma
nello stesso sito sorse nel XII secolo il castello
medievale, roccaforte dei Vescovi di Albenga, soggetta
allora a frequenti attacchi da parte dei Del Carretto
di Finale. A ovest del castello si sviluppò
un borgo, cinto da mura turrite, nelle quali durante
il Settecento furono aperte cinque porte. Dopo alterne
vicende, il borgo fu definitivamente ceduto dal papa
Urbano VIII a Genova, nel 1385, e acquistò
notevole importanza quale punta avanzata della Repubblica
tra il Finalese e Loano, feudo dei Doria. Il castello
rimase invece proprietà dei vescovi di Albenga,
che lo cedettero agli Arnaldo alla fine del Trecento.
Passò poi in possesso di altre famiglie patrizie
e fu ampliato nel Settecento con l'aggiunta di un'ala
verso sud-ovest. La parte medievale, alla fine degli
anni cinquanta, è stata ristrutturata e trasformata
in locale di ritrovo. La solida muratura appoggiata
direttamente sulla roccia, la posizione impervia,
i passaggi voltati e i bassi locali detti "Grimaldina",
per il fatto che vi furono imprigionati i Grimaldi
alla fine del Trecento, giustificano l'importanza
che il castello esercitò nel sistema difensivo
locale.
CHIESA
DI S. NICOLO'
La costruzione della chiesa parrocchiale venne decisa
per voto dalla Comunità in seguito al miracolo
della liberazione dalla peste operata, secondo la
leggenda da san Nicola di Bari nel 1525. Tuttavia
le discussioni sul luogo dell'edificazione si protrassero
fino alla prima metà del XVIII secolo.
Grazie all'intervento del colonnello Matteo Vinzoni
inviato dalla Repubblica di Genova, venne deciso di
costruire l'opera nell'ampio arenile fronteggiante
il borgo. Venne scelto il progetto dell'architetto
Giovanni Battista Montaldo, che disegnò la
chiesa ad unica ampia navata coperta da volta a padiglione
con 6 cappelle laterali (san Francesco d'Assisi, san
Giuseppe, Addolorata, san Isidoro, Assunta e Crocefissione)
che vennero completate da nobili famiglie pietresi
e due ampie cappelle emisferiche ai lati dell'Altare
Maggiore dedicate al Sacro Cuore di Gesù e
a Sant'Antonio abate, innalzate dalle due omonime
Compagnie. I lavori iniziarono nel 1750 e si protrassero
per 41 anni, la Chiesa benché incompiuta e
con un solo campanile venne benedetta il 25 novembre
del 1791. La lunghezza interna è di 56 metri,
la larghezza di mt. 27.50 e la navata centrale arriva
a 25 metri. Nel 1792 nella chiesa viene installato
un pregevole coro in noce scuro proveniente dall'antica
cattedrale di Marsiglia che salvato dal rogo, nel
corso degli eventi rivoluzionari e acquistato dal
comandante di un bastimento pietrese. Con la caduta
della repubblica genovese e la successiva invasione
francese i lavori vengono sospesi. Nel 1814, al termine
della dominazione napoleonica iniziano i lavori di
completamento, le prime 3 campane della fonderia Bozzoli
di Genova, la facciata, le pitture e decorazioni interne,
l'altare maggiore. Nel 1863 viene completata la facciata
ed il secondo campanile (a mare), alla sommità
del quale, 12 marinai pietresi nel 1878 isseranno
il nuovo campanone della fonderia Boero di Genova
che nel 1964 verrà trasferito nella cella superiore
del campanile a monte. La chiesa viene solennemente
consacrata l'8 luglio 1891 suo primo centenario. Dal
1986 al 1992 si procede alla realizzazione dei portali
in bronzo, dal portone centrale, alle due porte minori
della facciata, alla porta laterale opera dello scultore
Andrea Monfredini. Nel 1986 - 1987 sul campanile a
mare viene installato un carillon di 8 campane in
Sol maggiore. In occasione dei festeggiamenti per
il secondo centenario di vita nel 1992 viene elevata
alla dignità di basilica.
Santuario
Nostra Signora del Soccorso
Il Santuario Nostra Signora del Soccorso (Frati Minori
Francescani) è una delle principali chiese
di Pietra Ligure.
Nel XIV secolo nelle paludi del Maremola esisteva
una piccola cappella sui cui era dipinta a fresco
un'immagine della Vergine con il Bambino. Nel 1548
la Comunità pietrese, a seguito di visioni
e miracoli verificatisi nel luogo, decise la costruzione
di fronte alla cappella di una nuova e più
ampia chiesa. Il principe Doria chiese alla Comunità
di poter costruire nelle vicinanze un convento di
frati minori per la gestione della nuova chiesa.
Nel 1608 con mirabile operazione venne staccato dalla
Cappella il muro su cui era l'affresco trasferito
sul frontone del nuovo altare maggiore in marmo. Nel
periodo napoleonico la chiesa venne chiusa, il convento
requisito, e i frati allontanati. In seguito si costruirono
un nuovo convento sul lato a monte della chiesa. Dal
1969 la chiesa gestita dall'ordine minore francescano
è divenuta parrocchiale. Tutto il complesso
è stato restaurato e riportato al semplice
stile originario. Il campanile barocco ospita un concerto
di 7 campane in Do maggiore.
Osservatorio
di Castagnabanca
L'osservatorio spaziale, situato nella località
di Castagnabanca, è stato fondato da alcuni
astrofili (Associazione Astrofili Orione) nel 1985.
Si tratta di uno dei maggiori osservatori liguri.
Dotato di una lente molto potente, permette l'osservazione
di pianeti e comete. È situato fuori dal centro
cittadino, in modo da non essere disturbato dall'inquinamento
luminoso.
Spiagge
Pietra Ligure ha piccole aree di spiaggia libera,
alcune delle quali attrezzate con bagni pubblici,
giochi per bambini e docce. Da ricordare la "spiaggia
delle barche" dinanzi al centro storico, nel
luogo dove un tempo attraccavano i pescatori. Pietra
Ligure è stata Bandiera Blu nel 1997.
Parco
Botanico
Pietra Ligure ha un'ampia area verde alle pendici
del monte Trabocchetto (Rocca delle Fene). Il parco
è curato da giardinieri che si occupano dello
sviluppo delle tante piante di specie diverse. Sono
inoltre presenti: un tributo a San Francesco, amante
delle piante ed animali; un laghetto abitato da pesciolini
e tartarughe, attraversato da un ponte, in legno;
una zona riservata agli animali (volpe, galline, passeri
e altri volatili).
MANIFESTAZIONI
Confuoco. Si tratta di una manifestazione che risale
all'epoca della Repubblica di Genova, di cui "La
Pietra" dal 1385 entrò a far parte. Tutti
gli anni, la domenica prima di Natale si era soliti
organizzare la cerimonia del Confuoco nel corso della
quale i Consoli e la cittadinanza rendevano omaggio
al Podestà formulando gli auguri di Buon Natale,
al termine nella antica "Piazza vecchia",
oggi Piazza La Pietra, veniva allestito un grande
falò di alloro al quale veniva dato fuoco.
Se le fiamme si levavano diritte verso il cielo era
augurio di un felice anno nuovo. La cerimonia medievale,
che prevede sfilate di gruppi storici premiazione
dei cittadini benemeriti e l'accensione del falò
si svolge tuttora la domenica prima di Natale.
Infiorate per il Corpus Domini.
Camminata dei tre colli
Bim Bin Gio Co: Manifestazione per bambini con rappresentazioni
teatrali, feste e canti per i più piccoli.
Organizzata due volte all'anno, a settembre e giugno,
da 10 anni.
Triathlon Olimpico di Pietra Ligure: La sezione Triathlon
della Polisportiva Maremola si è affiliata
alla F.I.TRI. Nell'anno 2000 e dall'anno 1999 organizza
nella prima settimana di giugno il Triathlon olimpico
di Pietra Ligure, una della manifestazioni più
apprezzate del panorama nazionale. Nel 2004 una rappresentativa
della Polisportiva Maremola ha partecipato ai Campionati
Italiani Assoluti a Squadre.
"ù Sciattù da Prìa",
manifestazione nella quale tutti i negozi eseguono
offerte speciali o sconti.
Notte Dei Lumi, ogni estate vengono messi in mare
decine di migliaia di lumini accesi.
Raduno di auto e moto d'epoca, in genere avviene in
aprile, in piazza S. Nicolò.
Festa del Miracolo di san Nicola
La maggiore ricorrenza del paese, che viene festeggiata
dal 1525 anno nel quale la popolazione pietrese era
stata decimata dalla peste. Gli abitanti superstiti
chiusero le otto porte delle mura e misero le chiavi
nelle mani di una antica icona in legno che raffigurava
il san Nicola di Mira dipinta nel 1494 dal genovese
Barbagelata, quindi abbandonarono il paese rifugiandosi
in una zona a monte dell'abitato nella quale costruirono
delle baracche da cui il nome con cui è ancora
conosciuta baracchini. Giunse la mattina dell'8 luglio
ed il suono delle campane a festa, dell'antica parrocchiale
svegliò gli abitanti che stupiti di quel suono,
essendo il paese deserto tornarono ed ebbero la visione
di un vecchio ammantato in abiti pontificali sulla
torre.
Saliti nella cella campanaria ebbero modo di vedere
sulla campana maggiore l'impronta di una mano che
la tradizione vuole sia quella di San Nicolò.
La Comunità civile decise che quella data doveva
essere festeggiata sempre "sub penis magnis"
come ricorda una lapide affissa nell'antica Chiesa.
Da allora la festa è sempre stata solennizzata,
ancor oggi suonano le due antiche originali campane
del 1505, nel centro si svolge la fiera e alla sera
dopo le funzioni religiose sfila la solenne processione
nella quale, decine di Confraternite provenienti da
tutta la Liguria, accompagnano la pesante arca del
Santo (opera statuaria genovese della fine del XVII
secolo) portata a spalla, nella quale è rappresentato
il Santo circondato da angeli, con ai piedi il Podestà
"della Pietra" nell'atto di donare le chiavi
originali in ferro della città.
Sagra del Nostralino di Ranzi
Nei giorni compresi tra il 10 e il 14 agosto si tiene
ogni anno a Ranzi, splendida frazione che sovrasta
Pietra Ligure sul panoramico Colle della Madonnina,
in una conca naturale immersa nel verde e nella quiete
della campagna. Si tratta di una delle prime sagre
campestri liguri, nata nel primo dopoguerra, che tutti
gli anni richiama turisti e buongustai alla ricerca,
nel ricco menù proposto, di antichi sapori,
vini e aromi tipici dell'arte culinaria locale, in
particolare: Lumache alla Ligure, Vino Nostralino,
Pesce Spada, Grigliate di carne. Numerose manifestazioni
sportive, iniziative culturali, spettacoli ed intrattenimenti
musicali arricchiscono e rendono variegato il programma
di questa importante manifestazione che, con il passare
degli anni, è diventata un appuntamento, per
l'estate della Riviera Ligure di Ponente.
Sagra della frittella
Organizzata due volte l'anno dai frati della Chiesa
del Soccorso, si tiene nelle loro proprietà.
Le pietanze sono preparate e servite direttamente
da loro. Nella piazza antistante il campo dove vi
è la Sagra, vi sono sempre feste e canti, organizzati
dalle orchestre apposite.
Dolcissima Pietra
Una delle più importanti manifestazioni dolciarie
della Liguria, Dolcissima Pietra è un percorso
nel centro storico di Pietra Ligure. L'appuntamento
(nato nel 2005) si tiene nel mese di settembre. Durante
la manifestazione si possono degustare ed acquistare
specialità dolciarie, oltre a vini e liquori
provenienti da tutta Italia e vari paesi esteri. La
manifestazione è organizzata dal Comune di
Pietra Ligure, con il patrocinio della Provincia di
Savona e della Comunità Montana Pollupice.
Dolcissima Pietra si svolge in Piazza San Nicolò
(ex XX Settembre), in Piazza La Pietra, in Piazza
Martiri della Libertà, in Piazza Rosselli,
in Piazza Castellino e nei caruggi del centro storico.
L'ingresso è libero e gratuito. Oltre all'esposizione
dei prodotti, sono organizzate degustazioni guidate,
convegni e dimostrazioni dal vivo. È possibile
ammirare le creazioni artistiche che partecipanoalla
Gara di Arte Dolciaria, riservata ai professionisti.
La Gara è organizzata in collaborazione con
la Federazione Italiana Cuochi delegazione
di Savona e con l'Associazione Panificatori, Pasticcieri
e Affini della Provincia di Savona ed è dedicata
a pasticceri professionisti.
I Friscio da Nunsià
Tipica festa a base di frittelle che si svolge ogni
anno in Piazza dell'Annunziata, verso la metà
di agosto. Ogni anno vi sono code particolarmente
lunghe alle casse.
Sagra dello Sport
Organizzata ogni estate, attira tantissimo pubblico
per il suoi cibi di prima qualità
Sagra di Santa Caterina
Sagra organizzata dalla Confraternita di Santa Caterina,
che si svolge ogni agosto nel pieno centro cittadino,
in Piazza Rosselli.
ORIGINI
I primi insediamenti umani nella zona, risalenti al
periodo neolitico, sono attestati dai vari reperti
archeologici rinvenuti nelle caverne del monte Trabocchetto
(Rocca delle Fene). Tra i vari reperti alcuni attrezzi
per la caccia e la difesa, ma anche tracce di focolare.
Altri ritrovamenti, come una tomba a carro riportabile,
sono invece databili all'età del ferro e al
dominio imperiale romano nella zona.
CENNI
STORICI
Furono inoltre ritrovate monete antiche del I e del
II secolo, facendo supporre agli studiosi la costituzione
di un centro abitato che, dopo il passaggio della
via Aurelia verso la Costa Azzurra, acquistò
maggiore importanza economica grazie al collegamento
viario con i maggiori centri romani di Vado Ligure
e Albenga.
I Romani dovettero far fronte a una lunga resistenza
alla sottomissione da parte degli abitanti della zona
(Ingauni - Liguri), che arrivarono ad allearsi con
i Cartaginesi nel corso della seconda guerra punica.
La sottomissione all'Impero Romano fu definitiva dopo
la sconfitta cartaginese del 181 a.C., nella battaglia
combattuta presso Capo Caprazoppa, a Finale Ligure.
Durante l'era longobarda cominciò a svilupparsi
il borgo medievale, intorno al castello già
presente in epoca romana, fra la foce del torrente
Maremola e il colle del Trabocchetto. La vicinanza
del monte al mare favorì la coltivazione dei
cereali e degli ortaggi, grazie alla naturale difesa
dai venti.
Il borgo, acquistata maggior potenza economica, divenne
presto attrattiva feudale dei signori del luogo e
della chiesa, come i Marchesi del Carretto e il vescovo
di Albenga, ma solo quest'ultimo riuscì a dominare
il comune rivierasco. Il vescovo si adoperò
per la ricostruzione del castello, nel XII secolo,
e del borgo medievale, di cui restano ancora alcune
significative testimonianze. In questo periodo la
cittadina si estese verso sud-ovest, dando origine
al Borgo Nuovo.
Con atto del 17 dicembre 1385, rogato a Genova, il
papa Urbano VI cedette "La Pietra" e le
sue Ville, alla repubblica genovese in pagamento dell'aiuto
dato dalle galee della repubblica che lo avevano liberato
quando si trovava a Nocera, assediato dalle truppe
di Carlo II d'Ungheria nuovo re di Napoli (favorevole
all'antipapa Clemente VII) La Comunità pietrese
retta da un Podestà inviato dalla Repubblica
comprendeva le località di: Toirano, Boissano,
Giustenice (dal 1448), Verzi (oggi aggregata a Loano),
Ranzi (oggi aggregata al comune di Pietra), Borgio
e Verezzi.
Pietra rimase fedele a Genova in molte occasioni,
tra cui nella guerra del 1447 contro i marchesi di
Finale e in quella del 1625 contro i Savoia per il
dominio sul Marchesato di Zuccarello, cedendo i propri
uomini all'esercito della repubblica. La repubblica
genovese ricambiò spesso la fedeltà
aiutando il borgo nello sviluppo economico e difendendolo
dagli attacchi delle comunità limitrofe.
Risale al XVII secolo la nuova espansione edilizia
lungo la sponda destra del torrente Maremola, che
dà vita al nuovo quartiere denominato Ajetta
(dalla brezza che vi spira), successivamente distrutto
durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale
e ricostruito nel dopoguerra.
Sempre grazie all'aiuto economico di Genova, il porto
di Pietra si sviluppo notevolmente. Da esso partivano
infatti bastimenti per gli altri porti mediterranei,
favorendo l'industria cantieristica e portuale di
Pietra e la creazione di un nuovo quartiere lungo
la costa chiamato Marina.
Con il Regno d'Italia, nel 1861, Pietra divenne ufficialmente
Pietra Ligure in modo da distinguere il borgo marinaro
ligure dalle altre località con lo stesso toponimo.
Nell'Ottocento e nel Novecento, l'attività
portuale avviata da Genova si incrementò ancora
con la nascita dei cantieri navali (1916), tutt'oggi
presenti e attivi.