Ortonovo
è un comune della provincia della Spezia in
Liguria. La sede comunale è ubicata presso
la località di Casano. Confinante con la provincia
di Massa e Carrara, in Toscana, risulta essere il
comune ligure più orientale della regione.
Geograficamente il territorio ortonovese è
posto ai piedi delle Alpi Apuane. Il comune è
costituito, oltre il capoluogo di Ortonovo, dalle
frazioni di Annunziata, Caffaggiola, Casano, Dogana,
Isola, Luni Scavi (detta anche Luni Antica), Luni
Stazione, Luni Mare, Nicola e Serravalle e copre una
superficie di 13,8 chilometri quadrati. Confina a
nord con il comune di Fosdinovo (provincia di Massa
e Carrara), a sud con Sarzana, ad ovest con Castelnuovo
Magra e Sarzana, ad est con Carrara. Dista circa 32
chilometri ad est della Spezia e 114 chilometri ad
est di Genova. Il suo capoluogo, Ortonovo, sorge su
una delle colline che diradano verso la piana del
fiume Magra, e gran parte del territorio, disabitata
se si escludono i borghi di Ortonovo, Nicola e Annunziata,
si sviluppa nelle zone collinari. A sud-ovest del
capoluogo si trova una valle che si insinua tra le
colline, in cui si trova la località di Casano.
La sommità della collina a sud-est di questa
piccola valle ospita il borgo-frazione di Nicola,
mentre sull'altro lato si trova la zona collinare
detta Monticelli, quasi disabitata ma coltivata. Tutto
il resto del comune, in cui vive la maggior parte
della popolazione, si sviluppa nella zona pianeggiante,
che si apre a sud-ovest della valle di Casano e fa
parte della val di Magra. Il comune non ha sbocco
sul mare in quanto, a sud, insiste la località
di Marinella di Sarzana nell'omonimo comune. L'economia
ortonovese è centrata sull'artigianato, sull'agricoltura
(coltivazione di vite ed olivo), e sulla produzione
vinicola e olearia.
MANIFESTAZIONI
la "Mangialonga", passeggiata enogastronomica
nella zona archeologica di Luni e valle del torrente
Parmignola.
Festa patronale di San Guglielmo a Nicola.
Festa dell'Annunziata a Casano.
"Rogazioni ai ruderi" di Luni.
Festa della Madonna del Mirteto.
"Pedalata Ecologica", organizzata ogni fine
settembre di ogni anno dall'AIES Regione Liguria -
Comitato Locale di Ortonovo.
DA
VEDERE
Il borgo ha due accessi, costituiti da due porte,
entrambe sormontate da archi a tutto sesto. La struttura
urbana è costituita da anelli concentrici nel
quale il più esterno funziona da cinta muraria.
Nella piazza del borgo storico si trova la torre del
Guinigi, oggi campanile della chiesa di San Lorenzo,
risalente al XV secolo, quando il signore di Lucca
venne in possesso del paese. Il torrione centrale,
attualmente ancora presente, era parte di un castello
che sorgeva dove ora sorge la chiesa di San Lorenzo.
Nel medesimo centro storico si trova anche la casa
avita del poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi. Ortonovo
è inoltre conosciuta per la presenza sul suo
territorio dei resti dell'antica Luni, porto pre-romano,
poi fiorentissimo centro commerciale da cui prende
il nome il comprensorio storico della Lunigiana.
Chiesa parrocchiale di San Lorenzo nel centro storico
di Ortonovo. Risalente al XVII secolo, verrà
consacrata nel 1651.
Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata, nella
frazione dell'Annunziata. Edificata nel 1698, la struttura
è ad unica navata e consta, oltre l'altare
maggiore, di due altari laterali. Tra le opere una
Deposizione in ardesia e un Cristo deposto in gesso.
Chiesa di San Martino, nella frazione di Casano, antico
luogo di culto medievale situato nella zona del cimitero.
L'impianto, in stile romanico, secondo alcune supposizioni,
potrebbe essere identificato come la storica "chiesa
di Iliolo", quest'ultima citata in un diploma
imperiale di Ottone I del Sacro Romano Impero datato
al 963.
Chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo nella
frazione di Nicola, il cui impianto attuale risale
al rifacimento del XV secolo sui resti di una preesistente
cappella.
Santuario di Nostra Signora del Mirteto, del XVI secolo,
ubicato presso il monte Boscaccio a sud del centro
storico ortonovese.
Cattedrale di Luni. La chiesa, intitolata a Santa
Maria Assunta, sorgeva nella città romana di
Luni nei pressi del porto e dell'antico foro. Non
più esistente dal XIII secolo circa, è
stata individuata da campagne di scavo ancora in corso
come edificata su una domus romana della fine dell'epoca
repubblicana tra la fine del IV e l'inizio del V secolo,
cioè nel periodo in cui si ritiene venisse
fondata la diocesi di Luni. Citata per la prima volta
in un documento del 879 di Carlomanno (re d'Italia),
fino al XII secolo subì vari restauri e rifacimenti
prima di essere abbandonata assieme alla città,
all'inizio del Duecento.
Anfiteatro romano di Luni
Casa familiare dove visse, ad Ortonovo, il poeta Ceccardo
Roccatagliata Ceccardi.
Palazzo municipale, del XIX secolo, nella frazione
di Casano. Il progetto per lo spostamento della sede
comunale, ampiamente discusso dalla comunità
e alla fine accettato, dal borgo di Ortonovo alla
frazione di fondovalle fu presentato nel 1857; la
sede provvisoria fu ospitata nell'abitazione dell'allora
sindaco Stefano Beisso. Il terreno per la costruzione
del nuovo palazzo municipale fu acquistato per 1000
lire nella località detta "al Castagno",
proprietà della marchesa Enrichetta Picedi,
moglie del marchese Giacomo Groppallo. L'opera di
edificazione interessò l'area tra il 1877 e
il 1878, anno del trasferimento ufficiale della sede
comunale.
Torre di Guinigi. La "torre rotonda", svettante
sul borgo storico ortonovese e attigua alla chiesa
di San Lorenzo, verrà edificata nel corso del
XV secolo; nello stesso periodo il signore di Lucca
Paolo Guinigi acquisterà il territorio di Ortonovo
dalla dominante signoria viscontea. Una leggenda popolare
narra che proprio il Guinigi si recasse in cima alla
torre, assieme ai figli e alla giovane moglie Ilaria
del Carretto, per godere dell'ampio panorama. Probabilmente
la torre faceva parte di un preesistente castello
o fortilizio, luogo dove oggi trova spazio la parrocchiale
del paese e che la torre, di fatto, ne è il
campanile.
Castello di Volpiglione. Edificato tra le località
di Castelpoggio (Carrara) e Ortonovo, il fortilizio
è risalente al periodo medievale (XI-XII secolo)
e fu voluto dai signori di Boggiano. A differenza
di coevi edifici difensivi attorno al castello non
sorse un proprio borgo fortificato, e probabilmente
il sito, isolato, fu destinato prevalentemente alla
lavorazione del legname. Dell'edificio restano alcuni
ruderi del pozzo, delle fondamenta della torre e altri
accumuli.
Castello di Nicola, edificato al di fuori del centro
storico del borgo. Secondo le fonti storiche la postazione
difensiva verrà edificata in un periodo tra
il XIII secolo e il XV secolo a controllo del territorio
nicolese e della bassa val di Magra. Del castello,
e della vicina torre, rimangono visibili alcuni ruderi
e uno stemma fiorentino, quest'ultimo a ricordo della
dominazione quattrocentesca della signoria dei Medici.
MUSEI
Museo nazionale e area archeologica Luni.
Ecomuseo etnografico di Ortonovo. Il sito è
ubicato presso un ottocentesco frantoio, il "frantoio
della Colombera", a sua volta edificato su un
preesistente edificio del XVI secolo, nella frazione
di Casano. L'apertura dell'ecomuseo, dove sono esposti
e raccolti materiali e documenti sulla civiltà
contadina, è avvenuta nel 1990 dopo un accurato
restauro del manifatturiero edificio.
ORIGINI
La storia del territorio ortonovese è legata
indubbiamente alla celebre città romana di
Luni, colonia dell'Impero romano fondata nel 177 a.C.
dopo la supremazia dei Romani sui Liguri Apuani, e
importante porto-scalo commerciale sul mar Ligure.
Tuttavia, l'odierno territorio di Ortonovo, comprensivo
dei castrum di Nicola, Volpiglione e Ortonovo appunto,
sarà citato per la prima volta nel 963 come
"Iliolo" in un diploma imperiale di Ottone
I del Sacro Romano Impero.
STORIA
RECENTE
Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna,
così come stabilirà il Congresso di
Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della repubblica
ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861.
Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V°
mandamento di Sarzana del Circondario di Levante facente
parte della Provincia di Genova prima e, con l'istituzione
nel 1923, della Provincia della Spezia poi. Tra gli
eventi luttuosi legati alla Seconda guerra mondiale
è memoria il rastrellamento compiuto nel territorio
tra Castelnuovo Magra e Ortonovo dalla forze tedesche
il 29 novembre del 1944; tale avvenimento costò
la vita a diversi civili e partigiani.