 Monterosso 
                            al Mare è un comune della provincia della Spezia 
                            in Liguria. Costituisce la più occidentale 
                            delle cosiddette Cinque Terre. Monterosso è 
                            ubicato al centro di un piccolo golfo naturale, protetto 
                            da una modesta scogliera artificiale, a levante di 
                            Punta Mesco nella Riviera spezzina. A ovest del borgo 
                            originario, al di là del colle dei Cappuccini, 
                            si trova l'abitato di Fegina, naturale espansione 
                            relativamente moderna e caratterizzata da un impianto 
                            turistico-balneare rispetto al borgo antico. Fegina 
                            è raggiungibile tramite un tunnel di poche 
                            decine di metri. A Fegina è ubicata la stazione 
                            ferroviaria e si trovano le spiagge relativamente 
                            più estese, rispetto alle anguste scogliere 
                            che caratterizzano gli altri borghi delle Cinque Terre. 
                            Geograficamente Monterosso confina a nord con i comuni 
                            di Levanto e Pignone, a sud è bagnato dal mar 
                            Ligure, ad ovest con Levanto e ad est con Pignone 
                            e Vernazza. Dista circa 34 chilometri ad ovest della 
                            Spezia e 90 chilometri ad est di Genova. Il territorio 
                            comunale fa parte totalmente del Parco nazionale delle 
                            Cinque Terre ed il mare antistante alla costa rientra 
                            nell'Area marina protetta Cinque Terre. L'economia 
                            locale è principalmente basata sul turismo 
                            e sulle attività indotte. Nei caratteristici 
                            terrazzamenti viene coltivata la vite con la produzione 
                            di vini pregiati come lo sciachetrà. È 
                            presente un'attività peschereccia, legata al 
                            "passo delle acciughe" pescate con la lampara, 
                            tradizionalmente il giorno di San Pietro (29 giugno), 
                            che dà luogo ad una attività di salagione, 
                            con produzione di acciughe sotto sale di rinomata 
                            qualità, che ha ottenuto il riconoscimento 
                            di "Presidio di Slow Food". La bellezza 
                            di Monterosso è un dato oggettivo che fa di 
                            questo comune una località di grande rilievo. 
                            Tuttavia in funzione del valore di questo territorio, 
                            nascono enormi interessi economici che spesso non 
                            collimano con le esigenze di tutelare e preservare 
                            tale bellezza. Un caso particolare è il tentativo 
                            di costruzione di 30 villette nella località 
                            Meschi, denunciata da varie associazioni del territorio 
                            e seguita da alcune inchieste su alcune testate locali, 
                            in particolare la rivista Informazione Sostenibile.
Monterosso 
                            al Mare è un comune della provincia della Spezia 
                            in Liguria. Costituisce la più occidentale 
                            delle cosiddette Cinque Terre. Monterosso è 
                            ubicato al centro di un piccolo golfo naturale, protetto 
                            da una modesta scogliera artificiale, a levante di 
                            Punta Mesco nella Riviera spezzina. A ovest del borgo 
                            originario, al di là del colle dei Cappuccini, 
                            si trova l'abitato di Fegina, naturale espansione 
                            relativamente moderna e caratterizzata da un impianto 
                            turistico-balneare rispetto al borgo antico. Fegina 
                            è raggiungibile tramite un tunnel di poche 
                            decine di metri. A Fegina è ubicata la stazione 
                            ferroviaria e si trovano le spiagge relativamente 
                            più estese, rispetto alle anguste scogliere 
                            che caratterizzano gli altri borghi delle Cinque Terre. 
                            Geograficamente Monterosso confina a nord con i comuni 
                            di Levanto e Pignone, a sud è bagnato dal mar 
                            Ligure, ad ovest con Levanto e ad est con Pignone 
                            e Vernazza. Dista circa 34 chilometri ad ovest della 
                            Spezia e 90 chilometri ad est di Genova. Il territorio 
                            comunale fa parte totalmente del Parco nazionale delle 
                            Cinque Terre ed il mare antistante alla costa rientra 
                            nell'Area marina protetta Cinque Terre. L'economia 
                            locale è principalmente basata sul turismo 
                            e sulle attività indotte. Nei caratteristici 
                            terrazzamenti viene coltivata la vite con la produzione 
                            di vini pregiati come lo sciachetrà. È 
                            presente un'attività peschereccia, legata al 
                            "passo delle acciughe" pescate con la lampara, 
                            tradizionalmente il giorno di San Pietro (29 giugno), 
                            che dà luogo ad una attività di salagione, 
                            con produzione di acciughe sotto sale di rinomata 
                            qualità, che ha ottenuto il riconoscimento 
                            di "Presidio di Slow Food". La bellezza 
                            di Monterosso è un dato oggettivo che fa di 
                            questo comune una località di grande rilievo. 
                            Tuttavia in funzione del valore di questo territorio, 
                            nascono enormi interessi economici che spesso non 
                            collimano con le esigenze di tutelare e preservare 
                            tale bellezza. Un caso particolare è il tentativo 
                            di costruzione di 30 villette nella località 
                            Meschi, denunciata da varie associazioni del territorio 
                            e seguita da alcune inchieste su alcune testate locali, 
                            in particolare la rivista Informazione Sostenibile.
                          DA VEDERE
                            Chiesa di San Giovanni Battista nel centro storico 
                            di Monterosso. I lavori per la costruzione della chiesa 
                            iniziarono nel 1282 e terminarono nel 1307. La pianta 
                            dell'edificio è basilicale a tre navate che 
                            si allargano verso l'altare; la torre campanaria è 
                            costituita da una torre merlata a base quadrangolare 
                            risalente al periodo medievale. Il portale della chiesa 
                            raffigura, nella lunetta in alto, un affresco del 
                            Battesimo di Cristo; il portale lievemente strombato 
                            presenta quattro serie di colonnine in marmo.
                            Oratorio di Santa Maria di Porto Salvo nel centro 
                            storico di Monterosso. Già oratorio della Morte 
                            e Orazione, è un edificio barocco con facciata 
                            rieseguita nel 1922.
                            Oratorio di Santa Croce, nel centro storico di Monterosso, 
                            del XVI secolo.
                            Complesso conventuale dei Cappuccini e chiesa di San 
                            Francesco lungo il pendio del colle di San Cristoforo, 
                            tra i centri di Fegina e Monterosso. Il sito fu costruito 
                            tra il 1619 e il 1622. Tra le opere pittoriche vi 
                            è una tela da taluni attribuita al celebre 
                            pittore fiammingo Antoon van Dyck (Crocifissione).
                            Eremo di Sant'Antonio del Mesco lungo il sentiero 
                            boschivo per punta Mesco a 311 metri sul livello del 
                            mare. L'edificio, citato nel 1380 per la prima volta, 
                            è stato edificato tra l'XI e il XV secolo e 
                            successivamente abbandonato nel 1610.
                            Eremo di Santa Maria Maddalena, in località 
                            Maddalena, nell'immediato entroterra di Monterosso. 
                            La chiesa, di cui restano alcuni elementi architettonici, 
                            è menzionata in un documento del 1244 con la 
                            primaria intitolazione a san Lorenzo di Terricio; 
                            solo nel 1248 verrà dedicata alla Maddalena. 
                            Dell'antica struttura medievale rimangono visibili 
                            i due corpo distinti della fabbrica, probabilmente 
                            la chiesa e il monastero, e un torrione.
                            Santuario di Nostra Signora di Soviore nell'omonima 
                            località sopra Monterosso, posto alla quota 
                            di 418 metri sul livello del mare, le cui origini 
                            risalgono al periodo romanico.
                            Statua di Nettuno o del Gigante. La statua, imponente 
                            e suggestiva struttura in cemento armato, è 
                            appoggiata ad uno sperone di roccia e sovrasta l'omonima 
                            spiaggia. Realizzata nel 1910 dall'architetto Francesco 
                            Levacher e dallo scultore Arrigo Minerbi, alta 14 
                            metri e pesante 170 tonnellate, raffigura Nettuno. 
                            La statua, che adornava villa Pastine insieme ad una 
                            grande terrazza a forma di conchiglia, fu rovinata 
                            dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
                            Villa Montale, residenza in cui ha trascorso parte 
                            della vita e delle vacanze estive il Premio Nobel 
                            per la letteratura Eugenio Montale.
                            Antico castro obertengo e fortificazione genovese. 
                            La costruzione del castello è un'opera genovese 
                            di tarda realizzazione, forse realizzato sul sito 
                            dell'antico castrum edificato durante la dominazione 
                            degli Obertenghi, le cui mura del lato più 
                            lungo sono in rovina. Si notano delle aggiunte probabilmente 
                            non posteriori al XVIII secolo; la sua area è 
                            attualmente in gran parte occupata dal cimitero comunale.
                            Torre Aurora. La postazione difensiva fu edificata 
                            nel XVI secolo dalla Repubblica di Genova per contrastare 
                            le sempre più frequenti incursioni piratesche 
                            saracene. L'edificio è situato sull'estremità 
                            del promontorio del Colle di San Cristoforo e, di 
                            fatto, al centro del borgo nuovo (Fegina) e del borgo 
                            vecchio (Monterosso).
                            Punta Mesco. Il monte che chiude il golfo davanti 
                            a Monterosso, a destra guardando il mare. Immerso 
                            nel parco nazionale delle Cinque Terre, molto suggestive 
                            sono le sue scogliere. Una passeggiata di circa 1h15 
                            (verso Levanto) permette di raggiungere il cosiddetto 
                            "Semaforo": un vecchio faro segnaletico 
                            abbandonato da cui si gode una vista spettacolare 
                            a picco sul mare. A 100mt circa si possono anche visitare 
                            i ruderi dell'eremo di Sant'Antonio del Mesco.
                          MANIFESTAZIONI
                            Festa patronale di san Giovanni Battista il 24 giugno.
                          ORIGINI
                            Secondo alcune fonti storiche un primo insediamento 
                            umano - denominato Albareto - sorse nelle immediate 
                            alture dell'attuale territorio comunale di Monterosso. 
                            Il villaggio, nel quale sono state rinvenute alcune 
                            sepolture dei Liguri preromani, fu nel 643 distrutto 
                            dai Longobardi per mano del re Rotari.
                          STORIA RECENTE
                            Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della 
                            Comunità Montana della Riviera Spezzina, quest'ultima 
                            soppressa con la Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 
                            2008 e in vigore dal 1º gennaio 2009. Il 25 ottobre 
                            2011 una violenta perturbazione ha colpito il levante 
                            ligure (bassa e media val di Vara, val di Magra e 
                            Cinque Terre) e la Lunigiana (provincia di Massa e 
                            Carrara) con esondazioni, danni, vittime e dispersi 
                            in diverse località del territorio ligure e 
                            toscano. Tra i comuni più colpiti c'è 
                            anche Monterosso (già interessato nel 1966 
                            da un analogo fenomeno alluvionale) dove le precipitazioni 
                            intense hanno provocato molteplici danni alle abitazioni 
                            e alle attività commerciali del centro storico 
                            (valutati dallo stesso sindaco intorno ai 37 milioni 
                            di euro) e ai collegamenti ferroviari con le stazioni 
                            di Levanto (nord) e Vernazza (sud). Danneggiamenti 
                            sono stati registrati anche nella locale parrocchiale 
                            di San Giovanni Battista dove oltre due metri di acqua 
                            e fango hanno invaso i locali della chiesa, della 
                            sagrestia e della canonica.