Masone
Liguria

Importante centro della Valle Stura, Masone fa parte della Comunità Montana Valli Stura e Orba insieme ad altri tre comuni liguri e fa parte altre sì del Parco naturale regionale del Beigua. Masone si trova sul versante settentrionale dello spartiacque appenninico, che in questa zona passa molto vicino alla costa ligure. La frazione Cappelletta di Masone si trova quasi all'altezza del crinale divisorio, verso il Bric del Dente, oltre al quale inizia il parco vero e proprio, partendo dal Faiallo. Il centro urbano è diviso in due nuclei, quello storico - Paese vecchio - sorge sulle pendici meridionali di un modesto colle (a 432 m s.l.m.), sul quale fino alla prima metà del XVIII secolo sorgeva il castello Spinola, e che si innalza in prossimità della riva sinistra (orografica) del torrente Stura. A partire dai primi decenni del XIX secolo si è venuto a costituire un secondo nucleo urbano, ubicato nella piana alluvionale (391 m s.l.m.) sulla destra del torrente Stura, a valle della confluenza di questo con il torrente Vezzulla, l'agglomerato urbano di fondovalle è detto localmente Paese nuovo.

Origini e cenni storici
Scorcio del centro storicoGià antico borgo e centro commerciale alle spalle di Genova viene citato per la priva volta in un documento del 991 e fu sottoposto al controllo della famiglia Malaspina.
Dal 1343 divenne dominio della Repubblica di Genova, seguendone le sorti e le rispettive glorie, che destinò il feudo agli Spinola e in seguito ai Pallavicino. In epoca medievale fu costruito un castello dove trovò rifugio, nel 1547, l'ammiraglio genovese Andrea Doria, quando dovette sfuggire alla congiura di Giovanni Luigi Fieschi, della celebre famiglia originaria di Lavagna dei Fieschi. La fortezza verrà in seguito distrutta dagli Austriaci nel 1746; ne rimane uno spiazzo erboso presso Masone Vecchio. Sarà nel 1573 che il borgo, a seguito dell'arrivo del feudatario Lazzaro Grimaldi Cebà (diventato poi doge della repubblica genovese), fu dotato di nuove case nella parte meridionale del borgo storico, mentre a settentrione furono erette nuove mura difensive. Nel XVIII secolo, durante la "Guerra di successione austriaca", Masone subì l'invasione e la conseguente occupazione da parte delle truppe austro-piemontesi del marchese Botta Adorno. Cinquant'anni dopo, nel 1797, vide il passaggio degli eserciti di Napoleone Bonaparte durante la calata francese napoleonica in Liguria. Durante l'assedio di Genova da parte degli Austro-Russi, il generale francese (d'origine nizzarda) Andrea Massena volle tentare tra le altre una sortita passando per Masone, ma i suoi franco-genovesi furono bloccati nella scalata dell'Oltregiogo nei pressi dell'attuale Forte Geremia. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilirà il Congresso di Vienna del 1814 anche per gli altri comuni della Repubblica Ligure, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Nel 1890, all'epoca della guerra dei Dazi tra Francia e Italia, sotto il governo di Francesco Crispi, venne costruito il Forte Geremia, posto sull'ampia anticima orientale del monte omonimo (Bric Geremia m 819 s.l.m.) al confine con il Comune di Mele. Il forte è stato recentemente restaurato. Alla fine del XIX secolo si dovettero registrare - maggiormente per la carenza di lavoro - notevoli flussi migratori verso Genova e nell'America Latina, nonostante all'inizio dello stesso secolo la presenza di fucine da chiodi si moltiplicò sensibilmente nel territorio masonese. Poco distante da Cappelletta di Masone venne realizzato il Sacrario dei Martiri del Turchino, in onore degli italiani giustiziati dalle truppe d'occupazione nazi-fasciste nel 1943.

Architetture religiose

Oratorio della Natività di Maria SS., ex Parrocchiale di N.S. Assunta
L'edificio fu costruito tra il 1580 e il 1584 per volere del signore feudale - doge della Repubblica di Genova Lazzaro Grimaldi Cebà, riportando gravi danni strutturali durante la distruzione del castello locale. La parrocchiale fu riaperta al pubblico nel 1758 - dopo i necessari interventi di restauro - e officiata dai Carmelitani fino al 1868. Subì altri lavori nel 1907 a seguito del rifacimento della facciata. Oggi è sede dell'Arciconfraternita della Natività di Maria SS. All'interno, ad unica navata, sono presenti pregiate decorazioni in stucco risalenti alla fine del XVIII secolo. Il coro ligneo fu scolpito nello stesso secolo in puro stile barocco piemontese, mentre l'altare maggiore in marmo policromo è stato realizzato nel 1769. Nella pala sopra l'altare marmoreo è raffigurata la Natività della Vergine Maria di scuola pittorica genovese settecentesca. Nel 1975 nuovi lavori conservativi hanno permesso la riscoperta e la ristrutturazione dell'antica cripta dove venivano sepolti i monaci, gli abitanti e i forestieri fino al 1817. Vi sono conservati i grandiosi Crocifissi che vengono recati in processione dai confratelli, antichissima testimonianza di fede e tradizione presente su tutto il territorio ligure.

Chiesa di santa Maria in Vezzulla
Chiesa di Santa Maria in VezzullaNota come il Romitorio sorge su un pianoro alluvionale (411 m s.l.m.) alla destra del torrente Vezzulla e venne eretta dai monaci Benedettini intorno al XII secolo. In seguito fu officiata dai monaci Regolari di Mortara (PV) fu poi affidata alle monache Cistercensi, quindi nuovamente ai Benedettini di Sestri Ponente.
Nei secoli a seguire sarà più volte danneggiata dalle frequenti alluvioni che porteranno all'abbandono e alla parziale demolizione dell'antico edificio religioso. Successivamente alla Seconda guerra mondiale venne riedificata dalla Soprintendenza ai Monumenti della Liguria tra il 1945 e il 1950, utilizzando per la ricostruzione le originali fondamenta e absidi. Oggi l'edificio religioso, detta chiesa del romitorio, è stato adibito come sacrario dei partigiani - Sacrario dei Martiri del Turchino e della Resistenza - caduti in battaglia per la liberazione del paese.

Chiesa di Cristo Re
La nuova parrocchiale, in sostituzione della già presente dedicata a Nostra Signora Assunta, fu costruita nel 1920 su progetto dell'architetto Giuseppe Massardo. La struttura si presenta molto ampia e luminosa e al suo interno sono conservati pregiati affreschi dei pittori Carlo Morgavi e Bevilacqua.

Santuario della Madonna della Cappelletta
Chiesa dei santi Pietro e PaoloLa data della reale edificazione o i motivi che portarono a tale scelta sono ancora oggi sconosciute. Secondo una tramandata leggenda locale nei pressi dell'attuale santuario trovò scampo un certo Macciò che durante il viaggio tra Masone e Voltri fu assalito da alcuni briganti. La leggenda racconta che l'uomo riuscì a nascondersi tra i cespugli promettendo che, se si fosse salvato da ormai morte certa, avrebbe collocato sul posto un'immagine sacra.
La prima citazione ufficiale del santuario risale in un documento del 1633, ma sarà dopo la terribile pestilenza del 1656-1657 - che colpirà numerosi borghi e villaggi della Liguria - che la popolazione si riavvicinò al primitivo edificio. Secondo i racconti dell'epoca Masone fu risparmiata dai gravosi danni della peste e per celebrare tale avvenimento - ritenuto dagli abitanti miracoloso - ogni anno il 2 luglio la popolazione si reca in pellegrinaggio alla Cappelletta. Il santuario e la piccola frazione omonima (Cappelletta di Masone) distano circa 2 Km, di stretta strada comunale, dal "Paese Vecchio" e sono posti a 642 m s.l.m. su un ampio dorso collinare che digrada dal crinale principale dell'Appennino. La Cappelletta di Masone è attraversata dallo storico percorso ("Via del sale") che collegava Voltri all'Ovadese, attraverso il Colle del Giovo (676 m s.l.m), oggi più noto come "Giovo di Masone".

Vecchio Oratorio della Natività di Maria Santissima e san Carlo
L'antico oratorio, oggi sconsacrato, è inserito nel nucleo storico del borgo di Masone a breve distanza dalla porta di ingresso del Seicento. Secondo alcune fonti fu eretto nel 1665 e affidato alla locale Confraternita dei Disciplinati. Al suo interno sono presenti alcune decorazioni e stucchi risalenti all'ultimo trentennio del XVIII secolo.

Convento degli Agostiniani
Il convento fu eretto nel corso del XVII secolo adiacente l'antica parrocchiale dell'Assunta e ancora oggi conserva la sua struttura originale. In particolare sono rimaste in perfetto stato di conservazione le antiche celle dei monaci del terzo e del primo piano, con soffitto a botte e a vela. Altri ambienti originali sono i locali destinati alla panificazione, con la presenza degli antichi forni dell'epoca, e della cappella privata.

Civico Museo del Ferro "Andrea Tubino"
Situato nel centro storico del paese, adiacente l'ex oratorio della Natività di Maria e san Carlo, presenta e offre ai visitatori una pregiata raccolta di reperti archeologici ed etnografici (rinvenuti nel paese e nelle valli circostanti) oltre che ad un ampia sezione relativa agli antichi mestieri del borgo di Masone. Il museo è stato ufficialmente fondato nel 1980.

Manifestazioni
- Mostra Internazionale di fotografia da agosto a ottobre
- Mostra Canina, nel mese di luglio.
- Mostra Artigianato Masonese, nel centro storico e nel vecchio oratorio, ad agosto.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 4.080 (M 1.984, F 2.096)
Densità per Kmq: 136,8 (Censimento Istat 2001)

CAP 16010
Prefisso Telefonico 010
Codice Istat 010032
Codice Catastale F020

Denominazione Abitanti masonesi
Santo Patrono Maria SS. Assunta
Festa Patronale 15 agosto

Numero Famiglie (2001) 1.673
Numero Abitazioni (2001) 2.216

Il Comune di Masone fa parte di:
Comunità Montana Valli Stura e Orba
Parco Naturale del Beigua

Località e Frazioni di Masone
Passo del Turchino, San Pietro, Passionata, La Cappelletta

Comuni Confinanti
Bosio (AL), Campo Ligure, Genova, Mele, Tiglieto

Musei nel Comune di Masone
Museo Civico "A. Tubino"

Chiese e altri edifici religiosi masonesi
Chiesa della Natività

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