Levanto
Liguria

Levanto è un comune della provincia della Spezia in Liguria. Il paese è di antica fondazione, adagiato in una valle ricoperta da ulivi e pini ed affacciato direttamente sul mare. Le dorsali della vallata finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto. Il comune è costituito, oltre il capoluogo, dalle frazioni e località di Casella, Chiesanuova, Dosso, Fontona, Fossato, Groppo, Lavaggiorosso, Le Ghiare, Legnaro, Lerici, Lizza, Mesco, Montale, Pastine, Ridarolo, San Gottardo e Vignana per un totale di 38,1 chilometri quadrati. Confina a nord con i comuni di Framura, Carrodano e Borghetto di Vara, a sud è bagnato dal mar Ligure e Monterosso al Mare, ad ovest con Bonassola e il mar Ligure e ad est con Carrodano, Borghetto di Vara, Pignone e Monterosso al Mare. Dista circa 47 chilometri ad ovest della Spezia e 80 chilometri ad est di Genova. Parte del suo territorio rientra inoltre nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e dell'Area marina protetta Cinque Terre. Levanto è visitata ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, giunti per soggiornare nel borgo, e bagnarsi nel mare cristallino, ma anche per visitare l'attiguo Parco nazionale delle Cinque Terre che offre grandi attrattive anche per gli appassionati di trekking. Le Cinque Terre sono facilmente raggiungibili con il treno (durante il periodo estivo il servizio ferroviario è potenziato con treni-navetta), oppure con il traghetto. Quest'ultimo parte due volte al giorno, mattino e primo pomeriggio, dal pontile di fronte a Villa Agnelli. È ormai da tempo una rinomata località turistica anche se sta rischiando di perdere lo smalto di un tempo, quando personaggi come Mussolini e famiglia, erano soliti passare qui la loro villeggiatura. Di rinomata fama era anche il Casinò, struttura prospiciente il mare, meta di importanti rappresentanti della canzone italiana.

MANIFESTAZIONI
Mostra permanente della Cultura Materiale.
Festa di san Giacomo - Festa del Mare il 24 - 25 luglio. Generalmente si festeggia con una fiera e con spettacoli del Gruppo Storico Borgo e Valle di Levanto; infine alla sera, intorno alla mezzanotte, si conclude la festa con uno spettacolo pirotecnico e con il Gruppo Storico Borgo e Valle che fa una processione, ove sbandieratori, musici, dame, cavalieri e damigelle sfilano dietro la statua di san Giacomo.
Festa di Nostra Signora della Guardia il 29 agosto. Tradizionale concerto bandistico.
Sagra del Gattafin (grosso agnolotto fritto con ripieno di bietole, cipolle, uova e formaggio grana) nel mese di giugno.
"Mangialunga", Passeggiata enogastronomica (km 7 circa) tra i borghi e i sapori della valle. Fino al 2006 si teneva due volte all'anno (maggio e settembre), dal 2007 si tiene solo l'edizione di inizio estate, normalmente nel mese di maggio.
"Festival Amfitheatrof" (luglio - agosto), rassegna internazionale di musica classica.
Festa della Madonna del Soccorso, il 1-2 luglio, in località Fontona.
"Laura Film Festival", rassegna cinematografica organizzata dall'Associazione Laura Morandini nel mese di luglio.

DA VEDERE
Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo nel capoluogo. Edificata nel 1222 ed ampliata nel corso del XV secolo, è un notevole esempio di architettura gotica nel levante ligure con la caratteristica facciata a fasce alternate di marmo bianco e serpentino locale. L'interno, a cinque navate, conserva diverse opere pittoriche e scultoree tra i quali un Martirio di San Sebastiano, dipinto del XVI secolo, un crocifisso nero del XIV secolo, rinvenuto nella località di Vallesanta, e un'Adorazione dei Magi del pittore Andrea Semino.
Chiesa della Santissima Annunziata e complesso conventuale nel capoluogo. Edificata verso la metà del XV secolo dai Francescani, la chiesa conserva due importanti opere pittoriche quali Il miracolo di San Diego, attribuito con buona sicurezza a Bernardo Strozzi, e il rinascimentale San Giorgio e il drago del pavese Pier Francesco Sacchi. Nell'aula dell'ex refettorio sono altresì conservate altre opere.
Chiesa di Santa Maria della Costa o Nostra Signora Assunta della Costa nel capoluogo. Forse risalente al XIII secolo e pertanto considerato il più antico edificio di culto del borgo di Levanto, presenta un pregevole bassorilievo raffigurante San Giorgio e il drago, con impresse le armi nobiliari dei Da Passano, della bottega di Giovanni Gaggini.
Chiesa parrocchiale-santuario di Nostra Signora della Guardia nel capoluogo. Sita nella prima periferia levantese, i lavori per la costruzione dell'edificio interessarono il sito dal 1939 al 1958.
Oratorio di San Giacomo nel capoluogo. Edificato alla sinistra della chiesa della Madonna della Costa, è sede dell'antica confraternita omonima che fu costituita prima del 1409. Restaurato recentemente, nel primo decennio del Duemila, conserva opere e arredi sacri usati nelle processioni della congregazione religiosa.
Chiesa di San Rocco nel capoluogo. La chiesa è un edificio in stile barocco che fungeva da "chiesa conventuale" del vicino complesso monastico delle Clarisse, oggi sede del municipio. All'interno sono conservati dipinti, statue e crocifisso lignei processionali.
Ex complesso conventuale degli agostiniani nel capoluogo. Oggi sede di un ostello della Gioventù e di spazi espositivi culturali della comunità di Levanto, l'edificio fu un seicentesco convento edificato dagli Agostiniani.
Cappella di Nostra Signora della Mercede, ridotta allo stato di rudere, nella località di Busco. Secondo alcune fonti edificata nel XVIII secolo, la cappella è citata in alcuni documenti della comunità parrocchiale di Legnaro a partire dal 1809.
Cappella di Santa Maria Maddalena nella località di Casella.
Cappella di San Giuseppe nella località di Casella, edificata nel XVII secolo e citata dal 1671. Conserva una statua della Madonna col Bambino.
Chiesa parrocchiale di San Nicolò nella frazione di Chiesanuova. Edificata nel XIII secolo, fu rimaneggiata ed ampliata tra i secoli XIV e XVIII secolo. Di pregio un fonte battesimale del XV secolo in marmo bianco di Carrara.
Cappella di San Giovanni Evangelista nella località di Dosso, edificata nel XVII secolo. Tra gli elementi decorativi un bassorilievo su ardesia, attribuito a Pace Gaggini e raffigurante un Presepe, sito tra il portale e la lunetta.
Cappella di Sant'Anna nella località di Faraggiana. Citata dal 1651, conserva al suo interno una statua della titolare forse opera della scuola scultorea genovese del XVIII secolo. La tradizione popolare afferma che nella zona sottostante la cappella pare sorgesse il primo complesso dei Francescani che, dopo il trasferimento nel complesso dell'Annunziata, fu ceduto ad un genovese che lo trasformò in casa padronale di campagna.
Cappella di Sant'Antonio da Padova nella località di Fattore.
Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo nella frazione di Fontona. Il primo tempio religioso - oggi santuario della Madonna del Soccorso - è citato dal XII secolo; l'attuale edificio fu costruito nel corso del XVII secolo.
Santuario della Madonna del Soccorso nella frazione di Fontona. Citato dal XII secolo, l'edificio fu sottoposto ad un accurato restauro tra i secoli XVIII e XIX. Raggiungibile attraverso un sentiero boschivo, il sito si trova a circa 200 metri sul livello del mare.
Cappella di San Matteo nella località di Ghiare, edificata nel XVI secolo ma documentata a partire dal 1634. La cappella fu ingrandita nel XVII secolo.
Cappella di Sant'Anna nella frazione di Groppo, documentata dal XVII secolo.
Chiesa parrocchiale di San Sebastiano nella frazione di Lavaggiorosso.
Cappella di Sant'Antonio da Padova nella frazione di Lerici del XVIII secolo. Tra i dipinti conservati una Madonna del Carmine, un Santo con il crocifisso e una Madonna col Bambino che appare a sant'Antonio da Padova del Settecento.
Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo nella frazione di Legnaro. Citata dal 1235, subì trasformazioni successive dal XVI al XVIII secolo. Conserva una tela del Cinquecento.
Oratorio della Madonna delle Grazie nella frazione di Legnaro. Edificato nel XVI secolo e situato attiguo alla parrocchiale di San Pietro, conserva una tela del Cinquecento raffigurante la santa titolare dell'oratorio.
Chiesa di San Sebastiano nella frazione di Lavaggiorosso. Il primo impianto risalirebbe al XIII secolo o comunque al periodo medievale, anche se di tale edificio non ne rimane tracce. L'attuale parrocchiale è datata al XVII secolo.
Cappella di Santa Maria Assunta nella frazione di Lissa, esistente già dal 1584 ma molto probabilmente rivisitata nel corso del XVIII secolo. All'interno si conserva una statua della Madonna col Bambino.
Pieve parrocchiale di San Siro Vescovo nella frazione di Montale. Ricordata in documenti storici dell'XI secolo, l'attuale edificio religioso è databile a non prima del XII secolo. L'antica pieve anticamente aveva un'ampia giurisdizione sulle chiese e cappelle degli attuali territori comunali di Bonassola e Levanto.
Cappella di Santa Maria Assunta nella frazione di Pastine, già aperta al culto dal 1624 e visitata da un delegato episcopale nel 1628. Tra le opere conservate una statua dell'Assunta della scuola scultorea genovese del XVIII secolo e un dipinto Cinquecentesco raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra i santi Sebastiano, Francesco e Rocco.
Chiesa di San Giovanni Battista nella frazione di Ridarolo. La chiesa fu edificata, in tre frasi differenti, tra il XIV e il XVIII secolo. Alcuni studiosi la identificano con la medievale pieve di Ceula.
Cappella di San Bernardo nella frazione di Vignana. Citata in un atto del XIII secolo, la semplice cappella potrebbe essere stata riedificata o ampliata intorno al 1630, così come attestano una data sull'intonaco più antico e un'incisione sull'unica campana del campanile a vela.
Loggia comunale di Levanto del XIII secolo, insignita il 20 luglio 2007 dall'UNESCO del titolo di "monumento testimone di cultura e di pace". Il caratteristico edificio è stato costruito in epoca tardo-medioevale sulla sponda dell'antico porto-canale che fino alla fine del Quattrocento ha rappresentato il centro dei traffici commerciali del paese, e che successivamente è stato interrato dai materiali portati a valle dai torrenti.
Ex complesso monastico delle Clarisse, ospitante oggi sotto i suoi portici il municipio, la biblioteca civica e altri servizi per la cittadinanza.
Casa Restani, posta di fronte alla loggia comunale, antico edificio mercantile edificato tra il XIII e il XIV secolo, dove anticamente trovavano spazio i magazzini e le botteghe al piano terreno e un'abitazione al piano superiore. Parte dell'edificio è stato restaurato agli inizi del XX secolo.
Villa Agnelli. Costruita agli inizi del Novecento, si trova alla "Pietra", arroccata sulla punta più bella del paese a strapiombo sul mare, con i suoi bellissimi giardini.Il complesso comprende molteplici abitazioni,alcune riservate al personale altre agli ospiti.La tenuta racchiude in sè anche una piccola spiaggia e,quindi, uno sbocco a mare, piscine e un campo da tennis.
Porta dell'Acqua, inserita in una torretta delle medievali mura cittadine.
Porta di San Cristoforo con nove figure caricaturali risalenti agli inizi del XVI secolo.
Il castello medievale, costruito dalla Repubblica di Genova a partire dal 1265 per difendere il paese, nel luogo dove sorgeva un antico maniero dei Malaspina, è ancora perfettamente conservato. Ha forma allungata, parallela alla costa, leggermente incurvata verso nord est, ove sorge un torrione rotondo dal quale si dipartivano le mura della città.
Piazza generale Domenico Staglieno. Dedicata al generale del Genio militare durante la guerra di Crimea nel 1854 e in seguito costruttore di tutto l'amplissimo reticolo di strade che, dal passo del Bracco, si ramifica verso Bonassola, Deiva Marina e Levanto, è la grande piazza, con giardini pubblici, antistante il mare.

ORIGINI E CENNI STORICI
Già in epoca romana esisteva un piccolo borgo denominato "Ceula", situato sulle colline corrispondenti all'attuale zona di Montale, che costituiva un nodo strategico di grande importanza in virtù della sua ubicazione lungo la Via Ligurum, quest'ultima antica pista pre romana e che passava vicino alla costa. Nel 476, con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, anche il borgo romano di Ceula verrà assoggettato all'Impero bizantino e poi ai Longobardi. All'inizio del IX secolo, in contemporanea con l'epoca carolingia, il campanile della pieve di Ceula, l'odierna chiesa parrocchiale di San Siro a Montale, fungeva da torre di avvistamento e di difesa contro le incursioni dei Saraceni provenienti dal mare. Con diploma imperiale di Federico I del Sacro Romano Impero, datato al 1164, il primitivo abitato costiero di Levanto, citato per la prima volta in un documento ufficiale, è confermato quale proprietà feudale della famiglia Malaspina. A partire dal XIII secolo l'importanza dell'abitato collinare, denominato ora "Valle" e amministrato dai signori di Zolasco, iniziò a diminuire a vantaggio del nuovo insediamento di Levanto, il "Borgo", che stava ampliandosi direttamente sul mare e che ebbe inizialmente una sorta di autonomia distinta rispetto alla Valle. Il dominio sul borgo marinaro di Levanto passò successivamente ai Da Passano, vassalli dei Malaspina, che incrementarono i traffici commerciali soprattutto del sale, ricavato dalle locali saline, che dal Borgo attraverso l'omonima via veniva esportato in val di Vara e, dal nodo viario di Varese Ligure, sin all'interno della pianura padana. Furono gli stessi Da Passano ad avviare i primi contatti con Genova che si trasformarono in un vero e proprio atto di fedeltà dal 1132 e ancora nel 1229 con la totale dedizione verso la Repubblica di Genova che mantenne alla famiglia i privilegi storici e le proprietà feudali del Borgo. Nel 1247 anche i possedimenti della Valle, sempre amministrati dai signori di Zolasco, furono ceduti da quest'ultimi alla repubblica genovese. Ora riunito in un unico centro amministrato da Genova, Levanto divenne quindi un'importante scalo commerciale del levante ligure, alimentato dalle vie di comunicazione terrestri, di cui la più importante era la via Francigena, con il fiorire dei commerci dei prodotti locali quali vino e olio - prodotti principalmente nella "Valle" - e dell'apprezzato marmo rosso propriamente chiamato Rosso Levanto. Dopo il medioevo, il borgo ebbe un ulteriore e notevole sviluppo, con l'edificazione del "Borgo nuovo" o "Stagno" nella piana del torrente Ghiararo. Tale insediamento mantiene ancora oggi il suo carattere lineare con interessanti palazzi del XVI e XVIII secolo. Anche nella "Valle" fiorirono nuove ville patrizie, mentre la difesa della costa e la protezione dei prodotti esportati portarono nello stesso secolo ad una ricostruzione del locale castello. Dal 1607 fu sede dell'omonimo capitaneato che seguì le sorti e le glorie della repubblica genovese fino alla dominazione napoleonica. Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrerà dal 2 dicembre nel Dipartimento del Vara, come capoluogo, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero francese. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio di Levanto rientrerà nel I Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Mesco e dal 1803 centro principale del I Cantone di Levanto nella Giurisdizione del Golfo di Venere. Dal 13 giugno 1805 al 1814 verrà inserito nel Dipartimento degli Appennini. Nel 1815 verrà inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VI° mandamento di Levanto del Circondario di Levante facente parte della Provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della Provincia della Spezia poi. Un'ulteriore fase dello sviluppo urbano si pone tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo con l'apertura degli attuali Corso Italia e Corso Roma. A partire dal 1950 il borgo si è ulteriormente esteso raggiungendo negli anni settanta l'attuale configurazione. Intorno all'anno 2005 è iniziata una completa trasformazione del "water front" iniziando dalla zona di Vallesanta, con una passeggiata in parte a sbalzo sopra una serie di locali che dovrebbero essere adibiti a negozi a servizio dell'approdo delle barche a Vallesanta, con aiuole ben piantumate con piante della macchia mediterranea. La passeggiata porta ad una pista ciclabile corredata da marciapiedi, che seguendo il tracciato delle vecchie gallerie ferroviarie dismesse, porta in meno di mezz'ora, attraverso un itinerario ben illuminato con squarci di visione del mare, al vicino borgo di Bonassola. Il progetto del "water front" deve essere completato dalle attrezzature di un impianto di depurazione e da un proseguimento della passeggiata attrezzata sino allo stabilimento balneare del Casinò. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della Comunità Montana della Riviera Spezzina, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 e in vigore dal 1º gennaio 2009. Il 25 ottobre 2011 una violenta perturbazione ha colpito il levante ligure (bassa e media val di Vara, val di Magra e Cinque Terre) e la Lunigiana (provincia di Massa e Carrara) con esondazioni, danni, vittime e dispersi in diverse località del territorio ligure e toscano. Tra i comuni più colpiti c'è anche Levanto (già interessato nel 1981 da un analogo fenomeno alluvionale) dove le precipitazioni intense hanno provocato danni e disagi (valutati dallo stesso sindaco intorno ai 3 milioni di euro) in porzione limitata o comunque di livello minore rispetto a viciniori comuni della costa e dell'entroterra.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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