Lerici
è un comune della provincia della Spezia. Con
il capoluogo di provincia e Portovenere è uno
dei tre comuni che si affacciano sul Golfo dei Poeti.
Il comune di Lerici è situato nella Riviera
di Levante sulla sponda orientale del Golfo della
Spezia. Lerici sorge al centro di una piccola insenatura
naturale, dominata da un promontorio su cui spicca
l'imponente castello, oggi sede museale. Quasi di
fronte al borgo capoluogo, oltre la frazione Venere
Azzurra, si trova l'abitato di San Terenzo. Il comune
fa parte del Parco naturale regionale di Montemarcello
- Magra. Alla città, infine, è stata
conferita nel 2007 la Bandiera Blu per la qualità
delle spiagge. L'economia lericina si basa soprattutto
sul turismo, favorito sia dalla bellezza naturale
del territorio, sia dalla presenza di litorale balneare
accessibile a tutti, sia per la bellezza dei luoghi
di interesse. Il territorio è dotato di un
importante servizio ricettivo, costituito da numero
alberghi e da una miriade di bed and breakfast, che
garantiscono il pernottamento di molti turisti e dalla
presenza di un porticciolo turistico che garantisce
l'ormeggio di imbarcazioni da diporto. Oltre al turismo
sul territorio è sviluppata l'olivicoltura
e la viticoltura.
ETIMOLOGIA
Attestato
con il nome latino Erix (città degli Elimi).
Un'altra ipotesi accosta il nome a Ilice, dal latino
ilex (leccio).
DA
VEDERE
Castello di Lerici.
Chiesa
di San Francesco.
Chiesa di San Rocco.
Santuario Nostra Signora di Maralunga.
MUSEI
Museo Geopaleontologico del Castello di Lerici.
Il Museo nasce dalla scoperta nel territorio di Lerici
di orme di dinosauri ed altri rettili, risalenti a
circa 220 milioni di anni fa, da parte di Ilario Sirigu.
Ma al di là del fatto contingente, a Lerici
ci sono idee, materiali e soprattutto una lunga tradizione
geopaleontologica, che affonda le sue radici nel XIX
secolo quando lo scienziato spezzino Giovanni Capellini,
uno dei fondatori della geologia in Italia, proprio
nei promontori del Golfo avviava le sue ricerche.
MANIFESTAZIONI
Lerici è una delle borgate marinare che partecipano
al Palio del Golfo.
A Lerici si svolge dal 1954 il premio di poesia Lerici
PEA
A Lerici si svolge una parte del Mondomare Festival,
una rassegna di incontri che si tengono in tutta la
Liguria con personaggi illustri sul tema del mare.
LeriCinema è il contenitore di tre importanti
manifestazioni legate al cinema:
Tellaro Film Festival che si svolge la seconda settimana
di luglio
Agave di cristallo premio legato ai dialoghi dei film
Una voce poco fa Manifestazione realizzata per rendere
omaggio a personalità del cinema scomparse.
A Lerici si assegna il Lerici città di pace
e di poesia che viene attribuito a poeti che si sono
distinti con la loro opera verso la pace.
Natale
Subacqueo il 25 dicembre.
Sagra della Lumaga alla Serra di Lerici.
Festa di Sant'Erasmo.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le prime tracce di Lerici nella storia risalgono all'epoca
etrusca, quando fu con tutta probabilità insediato
il primo villaggio. Nel tempo la particolare posizione
fece di Lerici un porto naturale, prima per i Liguri,
poi per i Romani. Nel medioevo la baia servì
come approdo e scalo, prima per la famiglia degli
Obertenghi e poi per i Malaspina. Ma è con
la repubblica marinara di Genova che Lerici cominciò
ad assumere un ruolo più importante. Dopo aver
acquistato Portovenere e averne fatto una base per
controllare il golfo spezzino, Genova venne in possesso
di Lerici, negoziando con i signori di Vezzano e d'Arcola,
che erano i feudatari della località. Nel 1152,
a Portovenere, fu firmato l'atto con il quale Giulenzio,
Butafara e Girardo per Arcola e Guido, Bellengerio,
Alberto, Girardo ed Enrico per Vezzano cedevano Lerici
per 29 e 10 lire a Lucca. L'insediamento della Repubblica
di Genova in questa parte del golfo e le sue mire
espansionistiche verso est cozzarono contro la famiglia
Malaspina, poi questi furono sconfitti nel 1174 a
Monleone, e furono costretti a sottoscrivere un patto
con il quale erano obbligati, fra l'altro a lasciare
Lerici. Negli anni successivi il borgo lericino vide
accrescere la sua importanza. La sua collocazione
geografica e l'assenza di fortificazioni ne avevano
fatto un luogo deputato a trattative per porre fine
alla guerra fra Genova e Pisa. Fu proprio qui, nel
1217, che fu stipulato un trattato di pace fra di
esse. Lo scontro navale dell'Isola del Giglio, nel
1241, risoltosi con la vittoria di Pisa sulla flotta
genovese, incise sul destino di Lerici. La Repubblica
marinara toscana, infatti, occupò la baia e
l'approdo, forse senza incontrare resistenza. I pisani
tentarono di vincere il presidio di Portovenere ma
furono respinti e per questo decisero di fortificare
Lerici, iniziarono a proteggere il borgo con l'edificazione
di mura. Il possesso pisano non durò a lungo;
nel 1254 la sconfitta di Pisa ad opera dei genovesi,
impose la restituzione del castello e del porto di
Lerici. Genova mise mano al potenziamento delle difese
lericine, rafforzò il castello e dopo qualche
anno ricostruì il borgo fortificato. Agli albori
del XIV secolo il passaggio di Dante Alighieri, pur
non storicamente documentato come nel caso di Sarzana
e Castelnuovo Magra, è sostenuto da molti studiosi
in forza della potente citazione del Canto III del
Purgatorio. L'episodio della celebre memoria boccacciana
della Epistola di frate Ilaro a Uguccione della Faggiuola,
databile intorno al 1315 e relativa all'antico cenobio
benedettino della vicina Bocca di Magra, vale senz'altro
ad incrementare le probabilità della prestigiosa
frequentazione. Anche Lerici fu teatro degli scontri
che opposero nei primi decenni del '300 i Ghibellini
e i Guelfi, i quali per ben due volte distrussero
il paese, senza riuscire ad espugnare il castello.
Successivamente, alla fine del 1300 venne la denominazione
dei francesi, alla fine della quale, nel 1411, le
fortificazioni e il borgo furono venduti ai fiorentini.
L'anno successivo Genova riuscì nuovamente
ad entrare in possesso di Lerici, tenendola per quindici
anni, fino a quando non fu consegnata ad Alfonso V
d'Aragona. Gli avvenimenti della seconda metà
del '400 videro succedersi diversi domini fino al
definitivo passaggio a Genova nel 1479. Nei decenni
successivi il castello, ampliato e consolidato con
una pesante e spessa cortina esterna, per renderlo
invulnerabile alle artiglierie divenne un punto di
forza della Repubblica.