Celle
Ligure è un piccolo gioiello affacciato sul
mare, disposto in unarmoniosa insenatura della
Riviera Ligure di Ponente, caratterizzato da un clima
straordinariamente mite e da due arenili sabbiosi
su cui dolcemente degradano le colline. Labitato
di Celle è diviso in due parti: i Piani, moderni,
ricchi di alberghi ed attrezzature sportive e la zona
del centro storico, antico borgo dei pescatori, con
le piccole case colorate, allineate lungo larenile
e i caruggi, su cui si affacciano edifici di elevato
pregio. Una fiorita passeggiata di oltre un chilometro
unisce, lungo il litorale, il vecchio borgo con i
Piani. Dalla costa è possibile, in breve tempo,
addentrarsi, attraverso una fitta rete di strade e
sentieri, nelle frazioni dellentroterra per
scoprire caratteristici borghi, chiese e oratori.
[Fonte: Consorzio Promotur]. Celle Ligure è
un importante centro turistico della riviera ligure
di ponente. Non mancano le attività agricole,
nell'entroterra, e industriali. A Celle Ligure ha
sede la Olmo un'importante azienda ciclistica. Il
territorio comunale fa parte della Comunità
Montana del Giovo ed è posto a circa sette
chilometri ad est della città capoluogo. Alla
città è stata conferita nel 2007 la
Bandiera Blu per la qualità delle sue spiagge.
Il premio è stato ottenuto annualmente dal
1995.
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. I lavori
di edificazione iniziarono il 24 luglio 1629 nel luogo
stesso ove si trovava l'antica chiesa medievale. Di
quest'ultima si conservò il campanile e la
nuova chiesa venne consacrata l'8 ottobre 1645 dal
vescovo di Savona. All'interno è conservato
un polittico del pittore Perino del Vaga, discepolo
di Raffaello, dipinto nel 1535 e raffigurante San
Michele Arcangelo.
Chiesa di San Giorgio a Sanda.
Chiesa di Santa Maria della Consolazione.
Chiesa di San Lorenzo e Sant'Antonio abate in località
Ferrari.
Chiesa di San Pietro, località Brasi.
Oratorio di San Michele Arcangelo del XVI secolo.
MANIFESTAZIONI
Ospita annualmente il Meeting Arcobaleno, incontro
internazionale di atletica leggera. Ad agosto si tiene
la Mostra Internazionale di Cinema Indipendente, manifestazione
organizzata dall'Associazione Progetto Cine Indipendente.
Durante
il mese di luglio si tiene la rassegna di artigianato
Mand'ommu (Mano d'uomo), accompagnata da degustazioni
e manifestazioni collaterali. Nel mese di agosto in
località Ferrari si tiene la tradizionaleSagra
di San Lorenzo in onore ad uno dei due patroni della
frazione. Specialità tipiche sono le melanzane
ripiene e le focaccette di patate.
PERSONAGGI
FAMOSI
Papa Sisto IV, pontefice, nacque il 21 luglio 1414
Alfonso Gialdini, ingegnere ricercatore e scultore
Fabio Fazio, conduttore televisivo
ECONOMIA
L'agricoltura nell'entroterra di Celle Ligure non
ha mai potuto godere, come per altro in tutta la regione,
di grandi spazi da sfruttare. La terra coltivabile
è stata nei secoli rubata alle pendenze delle
colline col terrazzamento, ottenendo così strisce
di terra in piano più o meno larghe chiamate
in dialetto "fasce" o "rive".
Le
colture praticate sulle colline sono: l'olivo (qualità
taggiasca), le piante da frutto (albicocca, pesca,
prugna, ciliegia) la vite (il vino prodotto è
il "nostralino", bianco e rosato, proveniente
uvaggi di vitigni misti: rossese, pigato, vermentino,
barbera, grignolino ecc.)
Altri
prodotti principali provengono da colture orticole
come insalate, ortaggi vari stagionali (melanzane,
bietole, peperoni, asparagi, fave, piselli, fagioli,
cavoli vari). Tra le verdure ed erbe che rivestono
interesse e particolarità regionale ricordiamo
il basilico e la boraggine. Il basilico riveste oggi
un peso ed un interesse economico con la costruzione
di serre ed impianti per la coltivazione che copre
l'intero arco dell'anno.
Nuove
colture, grazie alla mitezza del clima, oggi in espansione,
sono il vivaismo di piante mediterranee e non, piante
da appartamento, fiori, bonsai.
Nelle
zone interne più a monte e lontano dal mare
anticamente si coltivavano castagni domestici, oggi
le colture sono perdute ed inselvatichite.
Esistevano
in passato piane costiere alluvionali (Piani di Celle,
Mezzalunga), oggi completamente inghiottite dalle
costruzioni, divise in orti delimitati da alti muri
protetti da cocci di vetro, dove veniva praticata
un'intensa attività orticola.
L'attività
orticola è comunque oggi relegata ad uso quasi
esclusivamente familiare, accanto ad ogni casa dell'entroterra
si possono trovare piante di cachi, fichi, mandorle,
nespole. Una curiosità: in località
Natta, che in dialetto significa sughero, venivano
coltivate appunto le querce da sughero. Alcuni esemplari
sono ancor oggi presenti e visibili nei pressi del
campo sportivo.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La prima citazione ufficiale di Celle Ligure è
risalente al 1014 in un documento relativo alla donazione
di terre, da parte di signori lombardi - piemontesi
e liguri, nel fondo chiamato di Cellae. In quelle
terre gli Aleramici costruirono un monastero dedicato
a San Benigno, anche se dati certi farebbero risalire
la costruzione antecedente il 1014. Studi compiuti
sul territorio cellese, rilevano una probabile fondazione
del nucleo abitativo all'interno del territorio stesso,
collegando la stessa soluzione alle città vicine
di Varazze e Albissola. Proprio con queste due cittadine
Celle condivise la sua storia medievale, fino alla
scorporazione del territorio in nuovi domini feudali.
Nel XII secolo i Marchesi di Ponzone, discendenti
di Ugo pronipote di Aleramo del Monferrato, ereditarono
il piccolo feudo di Celle dominandolo per circa due
secoli, causando talvolta contrasti e domini dei signori
di Genova e Savona. Nel
periodo dominato dalla famiglia Ponzone, parenti con
la nobile famiglia genovese i Doria, si ebbe il Trattato
di Pace tra Enrico Giacomo e Ponzio - signori di Celle
- con il comune di Savona. Il trattato stabilì
il giuramento di Celle, Varazze,
Albisola, Sassello e Ponzone al comune savonese, che
dominò con donna Ursa questi borghi. Nel XIII
secolo le terre di Celle passarono al controllo della
famiglia Malocelli insieme a Guglielmo, divenuto console
di Genova nel 1207. La
Signoria verrà donata dagli stessi Malocelli
nel 1290 al capoluogo genovese. Genova assunse pieno
controllo di Celle, ma anche delle terre vicine, nel
XIV secolo grazie alla nomina di Oberto Doria, vincitore
della Battaglia della Meloria, al quale succedettero
i suoi discendenti. Nel
1343 Simone Boccanegra consentì la formazione
di una nuova podesteria tra i comuni di Varazze, Celle
ed Albissola, con la ferrea clausola che sarà
il comune di Genova a nominare annualmente il podestà.
Nella
concessione si stabilì l'indipendenza municipale,
tramite statuti, di ogni singolo comune formante la
podestà. Le terre della podesteria causarono,
proprio a Celle, forte rivalità con il comune
di Savona che ne pretendeva la cessione. Nel
1529 la città è sconvolta dalla guerra
locale con Savona, le mura e il porto vennero distrutti
così come parte della città vecchia.
Un decreto della Repubblica di Genova, il 20 luglio
1529, decretò definitivamente i confini territoriali
di Celle, ancora oggi nella sua originalità.
Nel
XVI secolo la paura di un facile attacco barbaresco
fa sì che si procedette alla fortificazione
del borgo, supportato dall'ausilio della repubblica
genovese. Vennero erette due manieri, chiamati di
Levante e di Ponente; il primo costruito adiacente
al mare, il secondo sul colle. Nei
secoli XVII e XVIII l'economia cellese subì
un maggiore incremento, grazie al commercio dei prodotti
con la Francia, Spagna e le Americhe. L'era commerciale
però fini quasi subito, a seguito dei forti
dazi doganali imposti da Napoleone Bonaparte, gettando
in una lenta decadenza il paese.