Albenga
è un comune italiano di 24.023 abitanti della
provincia di Savona in Liguria. Albenga si trova nella
Riviera ligure di ponente nell'omonima piana, presso
la foce del fiume Centa. Il suo territorio comunale
fa parte della Comunità Montana Ingauna. Comprende
anche la riserva naturale dell'isola Gallinara o Gallinaria,
dove pare visse San Martino di Tours. Proprio a questo
santo era dedicato un monastero nell'isola che dopo
il 1064 divenne possesso dell'abbazia di Abbadia Alpina
(TO). Il clima si presenta mite lungo la linea di
costa, con inverni miti e raramente freddi ed estati
calde ma mitigate dalla brezza di mare; nella parte
più interna della piana, si fanno sentire maggiormente
le caratteristiche continentali, che creano una maggiore
escursione termica, temperature minime invernali più
rigide e massime estive più elevate.
MANIFESTAZIONI
Mercatino Biologico. Prodotti biologici ed artigianato
locale il secondo sabato del mese.
Esposizione di quadri e dipinti nel centro storico
il terzo sabato del mese.
"Torlaro in fiore". Mostra-mercato relativo
a fiori e piante il quarto sabato del mese.
Mercatino dell'Artigianato il quarto sabato del mese.
Mercatino dell'Antiquariato la terza domenica del
mese.
"Albenga in Fiore" rassegna floreale.
"C.I.P" cuochi in piazza rassegna enogastronomica.
"V.I.P" verdure in piazza rassegna gastronomica.
Festa di Santa Lucia.
Festa al Santuario di Nostra Signora di Pontelungo
il 2 luglio.
Festa della Confraternita di Nostra Signora di Misericordia
e Santissima Trinità la prima domenica di settembre.
"Sagralea" - Rassegna del Vino Pigato e
degli altri vini di qualità della Riviera Ligure
di Ponente, nelle prime settimane di settembre nella
frazione di Salea.
Sagra "du Michettin" nella località
di San Giorgio.
Sagra "Fuori le Mura"
Sagra "du Burgu", in Bastia
Sagra del Budino della Nonna, nella frazione Leca.
DA
VEDERE
La città di Albenga vanta il centro storico
più suggestivo e meglio conservato della Riviera
ligure di ponente, per gran parte ancora circondato
da mura e nel quale svettano numerose torri, palazzi
e altre pregevoli architetture di epoca medievale.
EDIFICI
RELIGIOSI
Santuario di Nostra Signora di Pontelungo. L'odierno
santuario fu eretto nel 1722 di fronte l'antico e
oggi scomparso ospizio presso l'alveo del fiume Centa
lungo la via Aurelia tra Albenga e Ceriale. L'intero
complesso è stato nel 2004 interessato da lavori
di conservazione e restauro.
Cattedrale di Albenga, dedicata a san Michele Arcangelo.
La tradizione popolare vuole che per la via che da
Albenga porta ad Alassio c'era un serpente che uccideva
chiunque passasse. La popolazione fece una processione
pregando san Michele di uccidere il serpente. Durante
la notte si vide un bagliore provenire dal cielo e
dirigersi verso un punto della strada; la popolazione
accorse in fretta trovando il serpente ucciso. Conserva
le spoglie di san Verano.
Basilica di San Vittore. Edificio paleocristiano del
IV e V secolo, sorse sul luogo di una necropoli di
epoca imperiale romana. Nell'area dei resti della
chiesa, considerata una delle più antiche della
Liguria, sono stati commissionati in epoca recente
scavi archeologici portando così alla luce
le varie fasi di edificazione ed ampliamenti dal IV
al X secolo. L'edificio è situato, assieme
all'attiguo cimitero, nei pressi del santuario di
Nostra Signora di Pontelungo.
Basilica di San Calocero. L'edificio paleocristiano,
di cui oggi rimangono alcuni resti, sorse nel IV secolo
e dal VIII secolo fu affidato alla cura religiosa
dei Benedettini della vicina isola Gallinara. Passò
quindi alle monache benedettine dal XIII secolo fino
al XVI secolo quando fu abbandonato.
Ruderi della chiesa e dell'abbazia di San Martino,
di epoca medievale, sede in terraferma dei benedettini
della Gallinara.
Battistero paleocristiano del V secolo, uno dei battisteri
meglio conservati della Liguria grazie anche al restauro
conservativo della struttura e della cupola effettuato
in occasione del Giubileo del 2000. All'interno nella
volta in una nicchia è raffigurato un mosaico
policromo.
Chiesa di Santa Maria in Fontibus. Edificata a fianco
della cattedrale la sua origine è risalente
all'alto medioevo, ma subì ampliamenti e ricostruzioni
nel XIV secolo, tra il 1612 e il 1625 e ancora nei
primi anni del XX secolo. Di particolare pregio artistico
è il trecentesco portale a strombatura con
piccole colonnine; nella lunetta è raffigurato
l'affresco della Madonna col Bambino.
Convento di San Domenico. Sito nella piazza omonima,
il complesso conventuale è stato oggi convertito
ad uso abitativo e scolastico, ma sono ancora ben
visibili i resti degli affreschi del XV secolo e i
relativi chiostri.
Chiesa e convento di San Bernardino di Siena, fondato
nel 1466 in regione Vadino.
Chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta nella
frazione di Leca d'Albenga.
Chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo il Maggiore
e Filippo nella frazione di Sàlea.
Chiesa parrocchiale di San Giorgio nella frazione
di Campochiesa.
Chiesa di Santo Stefano di Massaro nella frazione
di Bastia d'Albenga.
Chiesa parrocchiale di Santa Margherita d'Antiochia
nella frazione di Lusignano.
Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore ad Albenga.
Chiesa di San Carlo del XVII secolo e sconsacrata.
EDIFICI
STORICI
Palazzo Vecchio del Comune. Inserito assieme alla
torre comunale in un antico complesso medievale, la
struttura fu ristrutturata nel 1950 dopo la demolizione
dell'edificio della sottoprefettura che univa i tre
edifici. Il pianterreno del palazzo è databile
al XIV secolo, mentre il piano superiore subì
una ricostruzione tra il 1387 e il 1391. La facciata
presenta, verso il battistero, di una tipica merlatura
ghibellina con due grandi rampe d'accesso. Dal 1933
è allestito presso il palazzo il Civico Museo
Ingauno
Palazzo Vescovile. Sede dell'antica curia e del locale
museo di Arte sacra è una tipica costruzione
dell'XI secolo con la presenza di un portale del Duecento.
L'ala della struttura verso il battistero ha evidenziato,
grazie ad alcuni studi e restauri conservativi nel
1976, le varie fasi unificate di ristrutturazione
che effettuarono i vari vescovi della diocesi tra
il XIII e XV secolo, in particolare ad opera dei monsignori
Giovanni Battista Cicada e Luca Fieschi. La decorazione
a strisce bianche e nere con riquadro affrescato del
1463 fu voluta dal vescovo Napoleone Fieschi. L'affresco
araldico è opera del pittore Giovanni Canavesio
del 1477
Palazzo Costa Del Carretto di Balestrino. Oggi denominato
palazzo Vescovado, la sua edificazione si attuò
nel 1525 su un'area precedentemente destinata al mercato
dei calzolai, il forum callegariorum. Nell'atrio del
palazzo è conservato, tra le altre epigrafi
romane, l'epigrafe del generale Costanzo commemorante
la ricostruzione della città ingauna nel 417
e quelle di Sabina Flaminica e P. Granius Hyla del
I e II secolo. Il soffitto a cassettoni in legno è
del XVI secolo.
Palazzo Peloso Cepolla del XVI secolo. La costruzione
ruota attorno alla torre angolare del XIII secolo
e presenta una tipica facciata del XVI secolo. Nell'atrio
è conservato un affresco ritraente l'imperatore
romano Proculo dall'origine ingauna. Il piano nobile
del palazzo è caratterizzato dalla presenza
di notevoli busti marmorei romani e del Rinascimento
italiano. Qui è stato allestito il Museo navale
romano.
Palazzo Scotto Niccolari. L'edificio presenta nella
sua totale interezza una tipica dimora del XVI secolo;
l'ultimo restauro è databile al 1980
Casa torre dei Malasemenza. La torre è oggi
incorporata nell'odierno palazzo municipale e presenta
una loggia con trifore ogivali
Casa torre Lengueglia Doria con trifore in stile gotico
Torre del Municipio
Torre del Vecchio Comune, sede del Civico museo ingauno)
Torre Oddo, inserita nel sottostante collegio omonimo,
con la tipica merlatura ghibellina
Torre della Ciò o della Paciotta del XII secolo
con conci nell'alto basamento
Torre Costa. La torre presenta un basamento del XII
secolo in conci di pietra di Cisano, mentre la parte
superiore del XIV secolo in laterizio e coronata da
una tipica merlatura ghibellina.
Casa Fieschi Ricci. La struttura presenta un paramento
in pietra e monofora e bifora in stile romanico del
XII secolo; sul fianco sinistro è presente
la loggia con grandi bifore del XIV secolo e sulla
facciata un caratteristico portale di epoca rinascimentale.
L'edificio è stato restaurato nel 1936.
Casa d'Aste Basso con loggiato del XIV secolo
Casa d'Aste Rolandi Ricci del XIV secolo con torre
d'angolo del Duecento. La ristrutturazione è
risalente al 1959-1961
Loggetta "dei Quattro Canti". La loggia
fu aperta nel Medioevo, forse nel XIII secolo, per
l'allargamento della viabilità all'incrocio
delle due strade maggiori. La struttura presenta due
arcate ogivale e romanica
Porta Molino
Porta Torlaro. Nei pressi delle mura sporge un bastione
del tardo medioevo denominato "il Torracco"
Porta del Pertugio, sovrastata da una caditoia del
Cinquecento
Ospedale di Santa Maria di Misericordia. L'area dell'ex
ospedale è stata oggetto di scavi archeologici
tra il 1955 e il 1956
Pontelungo. Situato al di fuori del centro abitato
di Albenga, dell'antico ponte è stata accertata
la sua origine medievale e attribuita al XIII secolo.
Il ponte si presenta seminterrato presso l'alveo del
fiume Centa.
Interessante anche l'architettura del ponte moderno
sul fiume Centa; costruito ad arcata unica senza pilastri
nel 1994 dopo un alluvione, è uno dei pochi
ponti così costruiti in Italia
ARCHEOLOGIA
L'Anfiteatro del II - III secolo sulla collina detta
del monte.
La Necropoli e monumenti funerari, siti a breve distanza
dall'anfiteatro e vicino alla Via Julia Augusta.
Le Terme pubbliche di epoca romana. Le terme sono
state scoperte di recente a seguito di scavi, situate
nella sponda destra del fiume Centa. Nell'alveo del
fiume sono stati inoltre ritrovati basi delle pile
relative ad un antico acquedotto e degli altri monumenti
funerari.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Chiamata nell'antica lingua ligure prima Albium Ingaunum,
in seguito Albingaunum (latinizzazione del termine
originale), traducibile in Città degli Ingauni
(dalla popolazione dei Liguri che l'ebbe in origine
per capitale) è stato un centro importante
per la fondazione dell'Impero romano nella Liguria
occidentale. Fu alleata dei Cartaginesi contro Roma
durante la Seconda guerra punica (III secolo a.C.)
e divenne la base navale del fratello di Annibale
Barca, Magone. Da qui egli salpò alla volta
di Genova saccheggiandola (205 a.C.).
Conquistata
da Roma nel 181 a.C. da parte del proconsole L. Emilio
Paolo, ottenne il diritto latino nell'89 a.C., la
cittadinanza romana nel 45 a.C. e assoggettò
i territori dell'interno. Il condottiero romano Gaio
Giulio Cesare gli conferì la cittadinanza romana
e lo status municipale. Proprio nello splendore dell'impero
valorizzò e sviluppò maggiormente la
sua urbanizzazione. Il territorio comunale si ampliò
partendo dalla costa tra Sanremo e Finale Ligure,
nell'entroterra prendendo possesso dell'intera alta
valle del Tanaro.
Nel
V secolo subì l'attacco e l'invasione dei Goti
che danneggiarono vistosamente la città conquistandola.
Il 451 segnò la nascita della locale diocesi,
una delle più antiche della Liguria.
Fu
conquistata dai Longobardi e dai Rotari. Dopo il Mille
fu tra i primi liberi Comuni marinari, partecipò
alla prima Crociata e alle lotte per il predominio
nel Tirreno.
Divenne
poi libero comune, passando successivamente nel territorio
della Repubblica di Genova nel 1251 (sottoscrivendo
una onerosa convenzione dopo la morte di Federico
II del Sacro Romano Impero che la proteggeva), ne
seguì le vicende godendo ancora periodi di
grande prosperità.
Albenga
sfuggì al saccheggio dei pirati che avevano
assalito Ceriale nel XVII secolo. La leggenda dice
che i saraceni si fermarono spaventati davanti all'odierno
santuario di Nostra Signora di Pontelungo (nacque
così la festa del 2 luglio).
Nel
1288 ebbe statuti propri. Coinvolta nelle lotte tra
Guelfi e Ghibellini, fu sotto la signoria dei Del
Carretto del Marchesato di Finale, dei Visconti (1355-1379),
dei Francesi (1396-1413) e nuovamente di Genova. Fu
occupata dai Savoia nel 1625 e nel 1746; sotto Napoleone
Bonaparte fu capoluogo della giurisdizione del Centa
e capoluogo di provincia sotto il Regno di Sardegna
(1815-1861) e poi nel Regno d'Italia, fino al 1923,
quando passò alla Provincia di Savona.