Sora
è un comune di 26.000 abitanti (44.000 circa con
l'agglomerato urbano, detto Lirinia) della provincia di
Frosinone nell'alta terra di lavoro, di cui ospita alcune
sedi decentrate. Per popolazione è il quarto centro
della provincia, dopo Cassino ed Alatri, mentre il secondo
se si considera parte dell'agglomerato urbano di Lirinia,
composto da Broccostella, Castelliri, Isola del Liri e Sora.
È posta all'incrocio delle valli di Comino e di Roveto,
non lontano dai monti del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio
e Molise. Il suo territorio è per lo più pianeggiante,
ed anche se è circondata da monti, il suo clima rimane
per tutto l'anno molto mite e temperato. Sui monti che la
circondano si possono osservare oltre alla rigogliosa flora
anche la tipica fauna della zona.
È
attraversata dal verde fiume Liri ed anche se solo per un
breve tratto dal fiume Fibreno che, nei pressi dell'Abbazia
di San Domenico si ricongiunge al Liri per dare vita, nel
centro storico della limitrofa Isola del Liri, alle famose
cascate.
La
Città di Sora è facilmente raggiungibile dall'autostrada
A1 sia da nord, uscita Frosinone (in attesa che venga inaugurato
il nuovo casello autostradale, di Ferentino) che da sud,
uscita Cassino, percorrendo rispettivamente le superstrade
Sora-Frosinone-Ferentino e la Sora-Cassino, mentre se si
proviene dall'Abruzzo è raggiungibile percorrendo
l'A24 uscita Avezzano per poi immettersi sulla superstrada
Avezzano-Sora.
Importante
dorsale per le comunicazioni interregionali è la
Ferrovia Avezzano-Sora-Roccasecca; parte integrante della
storia cittadina, fu salvata negli anni '80 dalla soppressione
grazie al discreto bilancio positivo sempre registrato grazie
al pendolarismo scolastico tra Sora e i comuni limitrofi.
ORIGINI
Città fondata dai Volsci, ha subito molte occupazioni
nel corso dei secoli dai Normanni agli Angioini, sede di
una contea ed in seguito del Ducato di Sora, acquisita nel
1796 dal Regno di Napoli e annessa alla provincia di Terra
di Lavoro.
CENNI
STORICI
Sora rivestì un'importanza fondamentale nell'età
romana, per essere stata colonia di Roma fin dal 342 a.C.
e poi uno dei suoi maggiori municipi (Cicero pro Plancio).
271 Sora diventa sede di una primordiale Diocesi Vescovile.
275 Morte della martire Santa Restituta Frangipane di Roma,
torturata e decapitata presso il Fibreno, al "Carnarium".
476 regime ostrogoto di Odoacre
522 regime ostrogoto di Teia
568-84 Sora fa parte del Ducato Romano, siamo nei primordi
del governo longobardo di Longino Flavio
702 Sora capoluogo di gastaldato
787 Sora viene donata da Carlo Magno, con Capua, Arpino,
Arce, Aquino e Teano allo Stato della Chiesa.
846 I saraceni arrivano a Sora dove però sono arrestati
da un'esondazione del Fibreno: sconfitti i maomettani Sora
viene annessa ai territori longobardi.
858 il gastaldo di Sora si ribella ad Ademaro principe di
Salerno, per tornare allo Stato della Chiesa: il sovrano
longobardo chiama in suo soccorso Guido I di Spoleto, il
quale annette la città al suo ducato, mentre Aquino,
restata in territorio campano, diventa il nuovo capoluogo
del gastaldato.
870 Sora contea autonoma
1103 dopo la distruzione normanna la città diviene
demanio regio.
1208 Sora diviene contea dello Stato Pontificio sotto Riccardo
dei Conti di Segni.
1229 Sora torna al regno di Napoli dopo la distruzione di
Federico II
1230 demanio regio, ricostruzione della cattedrale in stile
gotico-cistercense.
1248 Sora diventa contea dei Cantelmi con Alvito, Popoli
e Ortona, per volere di Carlo I d'Angiò.
1355 Giovanni Tomacelli, fratello di Bonifacio IX per breve
tempo conte di Sora, investito Ladislao I di Napoli, finché
con la morte del papa, Sora tornò ai Cantelmo (1399).
1443 il conte di Sora, Nicola Cantelmo, ottenne dal re di
Napoli Alfonso I d'Aragona il titolo ducale.
Nel 1472 il papa Sisto IV Della Rovere, nell'organizzazione
temporale dello stato pontificio, rinunziò al feudo
concesso poi, insieme al nuovo titolo ducale che comprendeva
unificati i feudi di Alvito e Arce, al nipote Leonardo Della
Rovere, dal Re di Napoli Ferdinando I, di cui sposò
una figlia: Giovanna d'Aragona.
La città fu anche base logistica delle spedizioni
militari volte a riaffermare i diritti francesi sulla Campania
e sugli Abruzzi, che intraprese Giovanni della Rovere, tra
il 1494 e il 1501 (anno della sua morte). Duca di Sora e
di Arce, signore di Senigallia, nel 1495 conquista Ceprano,
Montecassino e la Terra di San Benedetto (divenuta commenda
di Giovanni de' Medici); il territorio ducale è alla
sua massima estensione.
Nel 1516 Ferdinando dAvalos fu assoldato da Carlo
V per reprimere gli ultimi residui filofrancesi nel Regno
di Napoli. Il ducato fu sottratto ai Della Rovere, e per
un breve periodo divenne possesso di Guglielmo di Croy che
insediò presso Carnello una cartiera gestita da un
artigiano di Fossombrone.
Nel 1580 papa Gregorio XIII acquistò il feudo dai
duchi di Urbino Della Rovere per donarlo al nuovo duca Giacomo
Boncompagni, suo figlio, il quale ottenne nel 1583 anche
i feudi di Aquino e di Arpino che, acquistati ai D'Avalos
di Chieti, costituirono parte integrante del nuovo ducato,
divenuto così una vera e propria signoria fino al
1796.
Il 14 luglio 1796 Ferdinando IV di Napoli dichiarava soppresso
il ducato di Sora, insieme allo Stato dei Presidi e disponeva
il compenso da versare al duca Antonio II Boncompagni. Pochi
anni più tardi, con l'avanzata delle truppe francesi
in tutta italia e la proclamazione della Repubblica partenopea
la città lirinate fu proclamata distretto (sottintendenza)
della provincia di Terra di Lavoro e fu poi centro d'azione
della resistenza anti-giacobina che faceva capo al brigante
Gaetano Mammone. Con il ritorno di Ferdinando IV nel Regno,
l'amministrazione locale era prevalentemente gestita dai
municipi (decurionato).
La mattina del 13 gennaio 1915 una forte scossa di terremoto
ondulatorio, sussultorio e vorticoso fece crollare gran
parte del centro urbano, altre abitazioni lesionò,
molte rese inabitabili, seppellendo circa quattrocento vittime.
Sora presentava un tragico spettacolo. I primi soccorsi
giunsero dalla vicina città di Atina e da Roma. I
Ministri Bertolini e Visocchi giunsero il 15, il re Vittorio
Emanuele III il 16 gennaio. Il re in quei momenti concitati
visitò tutti i feriti, rivolgendo ad ognuno una parola
di conforto.
Nel 1927 dall'unione del Circondario di Sora e del Circondario
di Frosinone, con alcuni comuni dell'ex circondario di Gaeta
nacque la provincia di Frosinone, da cui la città
da allora fece parte, con il secondo collegio elettorale
della provincia: Sora-Cassino. Il carattere bipolare della
nuova provincia venne riproposto nello stemma che, oltre
al leone araldico simbolo di Frosinone, riportava le cornucopie
della Terra di Lavoro come simbolo dell'ex circondario di
Sora.
Nel dopoguerra la città fu roccaforte di importanti
esponenti politici del Partito Repubblicano Italiano e della
Democrazia Cristiana ereditando e reintrepretando in chiave
locale le antiche rivalità esistenti nel territorio
già dall'età napoleonica e dalla soppressione
della provincia di Terra di Lavoro.
DA
VEDERE
Dal punto di vista turistico la città offre diverse
attrazioni come le belle chiese di Santo Spirito, Santa
Restituta, San Bartolomeo Apostolo, e la chiesa cattedrale
di Santa Maria Assunta, tutte situate lungo la strada principale
(Corso dei Volsci). La cattedrale di Santa Maria è
costruita sugli antichi resti italici, in parte emersi,
di un santuario dedicato a un dio eponimo della città,
Soranus, probabilmente di origine etrusca (cfr. Monte Soratte,
Soriano nel Cimino, Sorano). Di interesse storico e artistico
vanno ricordate anche la chiesa e l'abbazia di San Domenico
di Sora [6], costruita sui resti della presunta villa natale
di Cicerone, ed il castello roccaforte detto "di San
Casto" oppure più comunemente "Rocca Sorella",
più antico di Roma. Sul colle del castello si trova
la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Lungo il Corso Volsci,
si trova la chiesa di Santa Restituta che da il nome alla
antistante piazza. La città è da ricordare
anche per la parte del centro storico (Cancéglie)
sopravvissuta al terremoto e ai rifacimenti urbanistici
del fascismo in cui sopravvivono i vicoli e le antiche botteghe
dei mercanti, nonché dalla chiesa di San Silvestro
Papa recentemente ristrutturata.
Il
Museo della Media Valle del Liri è uno dei musei
civici archeologici del Lazio. Il museo fu aperto il 20
aprile 2005. E' stato istituito per raccogliere i reperti
archeologici raccolti negli scavi di Sora e di altre località
della Valle del Liri. E' suddiviso in 4 sezioni: sezione
dei culti pagani (resti di un tempio cittadino della fine
del IV secolo a.C. con suppellettili, ex voto. Sezione delle
epigrafi e delle statue (reperti risalenti I secolo a.C.,
dati sulla centuriazione e bonifica, castrametratio, ponti
e viabilità, cariche sociali, monumenti funerari
e statuaria).
Il
Castello di San Casto e Cassio
Meta nei week end di molti appassionati di tracking e walking
per la sua agevole collocazione sulla vetta piramidale naturale
del Monte S.Casto che domina la Città, il Castello
si eleva a 500 metri di altezza ed è facilmente raggiungibile
da vari percorsi che partono dal centro storico di Canceglie
quartiere antico della Città. Dellantico e
glorioso castello dei Volsci, situato tra la Marsica ed
il Lazio, il visitatore potrà riconoscere le massicce
mura perimetrali ed alcuni torrioni romani e medievali oltre
a molti ruderi accatastatesi dopo la Rivoluzione Napoletana
del 1799. Dapprima dominio volsco, poi romano, longobardo,
papale, borbonico, durante il periodo ducale (Ducato di
Sora), vide le schiere armate dei Cantelmi, dei Della Rovere
e dei Boncompagni contro i conquistatori stranieri.
Cattedrale
Nella piazza, dove nellepoca romana splendeva di gloria
il Forum Aureum, su una base di mura ciclopiche
dai massi poligonali si eleva la Cattedrale di Sora, resa
veneranda dai fastigi sacri dei Papi e dei porporati, dal
dolore dellavverso destino, dallala dei secoli
Achille Lauri. La Cattedrale, dedicara a Maria Assunta
è a tre navate, a croce latina, di stile semigotico
primitivo. Provata ma meno delle altre chiese cittadine
dal tremendo terremoto del 13 gennaio 1915, nulla poté
dinanzi allincendio che la distrusse completamente
esattamente un anno dopo, la notte tra il 12 e 13 gennaio
1916; rimasero in piedi solo le mura massicce, di pietra
squadrata.
Monastero
Al titolo di "Beata Maria Vergine", nella riconsacrazione
del 1104 da parte di papa Pasquale II, fu aggiunto quello
di San Domenico. L'abbazia ebbe un rapido sviluppo. Dopo
due secoli di vita monastica, con l'intervento di papa Onorio
III e di Federico II, nel 1222, fu unita giuridicamente
all'abbazia di Casamari, di cui resta ancora la prima figlia.
Dopo un lungo periodo di alterne fortune, nel 1833 l'abate
commendatario di Casamari, Sergio Micara, insediò
una vera comunità ristabilendo così la vita
monastica. In tutto questo susseguirsi di eventi, inalterata
è rimasta la devozione a San Domenico Abate.
ECONOMIA
Dal 22 settembre al 1 ottobre Sora ospita la famosa fiera
campionaria dei mobili e arredamento. Dal 27 aprile al 6
maggio viene allestita Sorarreda, fiera dell'arredamento,
dell'abbigliamento e dei corredi matrimoniali, durante la
quale si organizzano anche sfilate di moda e manifestazioni
promozionali dell'industria tessile locale. Mercato settimanale
del giovedì, di grande afflusso provinciale.
Mercato del mobile usato e dell'antiquariato, ogni seconda
domenica del mese in Corso Volsci, a cui aderiscono anche
la maggior parte dei rivenditori di mobili con la straordinaria
apertura domenicale.
PERSONAGGI
FAMOSI
Vittorio De Sica, nato a Sora, attore e regista di fama
internazionale.
Marco Attilio Regolo, nato a Sora, leggendario condottiero,
gloria di Sora secondo la maggior parte degli storici e
delle Enciclopedie.
MANIFESTAZIONI
Dal 2005 il 14 agosto circa 60 facchini portano in processione
"la macchina dell'Assunta" sulla quale ad un'altezza
di 16 metri è posizionata la statua di Maria Assunta,
a cui è dedicata la cattedrale. È anche da
ricordare la Processione di San Rocco (16/8) che conta migliaia
di seguaci provenienti da tutto il mondo per le festività
di ferragosto, nella quale si porta a spalla per le vie
della citttà la statua del santo con il cane. Inoltre
importantissima e molto toccante è la processione
del Venerdì Santo, quando vengono portate a spalla
la statua della Madonna Addolorata e del Cristo morto.
GASTRONOMIA
Dal punto di vista gastronomico tra i prodotti tipici ricordiamo
la ciambella sorana ("ciammella" in dialetto,
pane bollito, salato e aromatizzato all'anice), le ciambelline
al vino, la "cicerchiata" (dolce di carnevale),
la pigna (dolce di pasqua), i "ciecamarini" (dolci
di carnevale, detti anche "struffoli" o "castagnole"
in altre zone), i mostaccioli (dolce natalizio costituito
da un piccolo rombo di cioccolato ripieno di marmellata,
frutta secca, pasta per biscotti e altro secondo le ricette)
e le "nnocche" (dolce di carnevale tipico anche
di altre zone con altri nomi, ad esempio "chiacchiere"
o "frappe"). molto interessante a Sora è
la fiera che si svolge tutti gli anni per un paio di giorni,qui
si può trovare di tutto da mobilifici a bancarelle
gastronomiche.