Palestrina
è un comune di 19.484 abitanti della provincia di
Roma.
ETIMOLOGIA
Identificata come Civitas Praenestina deriva dal latino
Praeneste da praene (in antica parte) e -ste dalla radice
del verbo "stare". Quindi il sito Praeneste su
un arx, roccia.
SANTUARlO
DELLA FORTUNA PRIMIGENIA
Il santuario oracolare della Fortuna Primigenia costituisce
una grandiosa realizzazione architettonica databile verso
la fine del II secolo a.C. anche se l'origine del luogo
di culto risale ad epoca più antica. Il tempio si
articola in una serie di terrazze artificiali disposte sul
pendio roccioso. Sulla "terrazza degli emicicli",
davanti all'esedra di destra, si conserva un pozzo, identificato
con quello in cui, secondo Cicerone, il nobile prenestino
Numerio Sufficio avrebbe rinvenuto le sorti, ovvero delle
tavolette di legno da cui si traevano auspici sul futuro.
Presumibilmente gli oracoli venivano redatti all'interno
dello stesso pozzo da una figura (probabilmente femminile)che
si manteneva però nell'ombra. Per ricevere i responsi
si calava all'interno del pozzo un fanciullo che poi consegnava
le tavolette a coloro che avevano posto le domande e che
avevano fornito un degno contributo.
MUSEO
NAZIONALE ARCHEOLOGICO PRENESTINO
Per approfondire, vedi la voce Museo nazionale archeologico
prenestino. Il Museo è ospitato dal 1956 all'interno
del Palazzo Barberini, costruito sulla sommità del
santuario della Fortuna Primigenia. Ospita numerosi reperti:
cippi, busti, basi funerarie, statue e oggetti di uso quotidiano
provenienti dalle necropoli della città. Di particolare
rilevanza il grande Mosaico nilotico (circa 80 a.C., dimensioni:
5,85 x 4,31 m), proveniente da un'aula del Foro repubblicano
della città e raffigurante il paesaggio esotico del
Nilo, uno dei pochi esempi conservati di mosaico di epoca
repubblicana. Il museo ospita inoltre il gruppo scultoreo
della Triade capitolina, uno degli esemplari meglio conservati
tra quelli che raffigurano insieme Giove, Giunone e Minerva,
conservato nella quasi totale interezza.
DA
VEDERE
Cattedrale di Sant'Agapito martire,
Chiesa di Santa Rosalia,
Foro civile di Preneste: Area Sacra, Antro delle Sorti,
Erario Romano (nomi tradizionali di ambienti legati al foro
cittadino di epoca repubblicana, ritenuti in passato parte
del santuario
Porta del Sole e via del Sole.
Casa di Giovanni Pierluigi da Palestrina
Museo diocesano di arte sacra.
Valle della Cannucceta, biotipo di area protetta, sede di
sorgenti naturali incanalate tra opere romane e rinascimentali
Museo della Resistenza e degli undici martiri.
GASTRONOMIA
Gnocchetti a "coda de soreca" (tipo di pasta allungata)
Giglietto (biscotto a forma di giglio a base di farina,
zucchero e uova)
CULTURA
Festa patronale in onore di sant'Agapito (18 agosto), con
palio cittadino, durante il quale le quattro contrade che
prendono il nome dalle antiche porte cittadine si confrontano
in diverse prove; tra queste la più importante è
la "giostra della scifa", nel quale, a cavallo
si deve tentare di infilare un'asta in un piccolo anello
metallico e riprenderla al volo.
Festival musicale Nel Nome del Rock, dove il 3 luglio 1999
morì per infarto fulminante il leader dei Morphine,
Mark Sandman.
Festa del giglietto (primo fine settimana di agosto).
L'Albatros Città di Palestrina, Premio e Festival
per la letteratura di viaggio. Nato nel 1998, si svolge
nel mese di giugno (www.lupusinfabula.org)
ORIGINI
E CENNI STORICI
L'attuale Palestrina sorge sull'antica Praeneste, città
latina celebre santuario dedicato alla dea Fortuna Primigenia,
della fine del II secolo a.C. I primi reperti archeologici
consistenti che documentano l'occupazione del sito risalgono
all'inizio dell'VIII secolo a.C., in età orientalizzante,
e attestano un'attività economica fiorente. Numerose
sono le leggende che narrano la sua fondazione. Il geografo
di età imperiale Strabone annota come fondatore Telegono,
figlio di Ulisse e di Circe, oppure l'eroe eponimo Prainestos,
figlio del re Latino e nipote di Ulisse. Virgilio, invece
lega la città alla figura di Caeculus, creduto figlio
del dio Vulcano e ritrovato in fasce presso dei fuochi che
gli avrebbero occultato la vista. La città venne
conquistata da Roma con i suoi alleati della Lega Latina,
dopo aver opposto strenua resistenza durante la quale aveva
stabilito un'alleanza con i Galli in funzione antiromana.
La sua posizione strategica, dominante la Valle del Sacco,
un passaggio obbligato nei collegamenti tra il Lazio e l'Italia
meridionale, ne favorì la fioritura, attestata dalla
costruzione di un foro e dalla monumentalizzazione del santuario
oracolare dedicato alla Fortuna Primigenia, datati entrambi
alla fine del II secolo a.C. Il santuario si colloca tra
i capolavori dell'architettura romana di epoca repubblicana,
influenzato, nella scenografica disposizione a terrazze,
da realizzazioni ellenistiche, ma realizzato traendo partito
dalla tecnica costruttiva del cementizio. Nel 90 a.C. i
cittadini di Palestrina ottennero la cittadinanza romana.
Nell'82 a.C. la città parteggiò per Mario
durante la guerra civile. Lucio Cornelio Silla ne sterminò
quindi tutti i cittadini maschi, installandovi una colonia
militare. Le iscrizioni testimoniano l'avvicendamento nelle
occorrenze epigrafiche dei gentilizi prenestini. A partire
dal medioevo fu sede suburbicaria, con patrono è
sant'Agapito. Tra i suoi vescovi si contano ben cinque cardinali
in seguito divenuti papi. Possedimento dei Colonna, fu coinvolta
da questi nelle lotte contro il papato, subendo disastrose
conseguenze. Nel XVI secolo diede i natali al compositore
Giovanni Pierluigi da Palestrina. A partire dalla fine del
XIX secolo, a causa di una carestia che colpì le
popolazioni di montagna, un gruppo di agricoltori di Capranica
Prenestina si trasferì in un territorio appartenente
al comune di Palestrina, territorio che prese la denominazione
di Carchitti (attuale frazione di Palestrina), dedicandosi
alla coltivazione delle fragole. Durante il Risorgimento,
Luigi Cucelli, tenente, si distinse a Palestrina nel 1849,
accompagnando la ritirata di Garibaldi da Roma dopo la caduta
della Repubblica Romana. Il centro storico venne distrutto
dai bombardamenti nel 1944, ma proprio la distruzione delle
costruzioni che vi si erano insediate dopo l'abbandono,
permise di rimettere in luce l'antico santuario repubblicano.
Notevole fu, e resta ancora oggi, l'attività archeologica
di riscoperta.