Montopoli
di Sabina è un comune di 4.000 abitanti della provincia
di Rieti, noto anche come Il paese dei corsari. La prima
citazione del comune nelle carte dell'Abbazia di Farfa è
datata il 4 febbraio 1055.
ETIMOLOGIA
Il nome deriva dal latino Mons Opperis o Mons Opuli per
la operosità dei suoi abitanti. Quindi è un
composto di "monte" e del nome latino di persona
Todpo o Teupo oppure Teapulo. La specifica "Sabina"
fu introdotta nel 1863. La storia narra che intorno al mille
passò sotto l'Abbazia di Farfa e da quell'epoca in
poi risentì di tutti gli eventi che riguardarono
la famosa Abbazia, fu coinvolta nelle lotte fra imperatori
e papi dove gli abitanti si distinsero per il loro comportamento
da fedeli guerrieri.
DA
VEDERE
Degna di visita la Chiesa di Santa Maria degli Angeli (meglio
nota come "il Convento"), e la chiesa di Santa
Maria delle Grazie poco distante e graziosamente ristrutturata.
Nel paese la chiesa patronale di San Michele, sorta niente
meno che su un preesistente tempio pagano dedicato ad una
divinità della terra (la dea Opi) di cui se ne rinvenne
un simulacro nel 1912.
BOCCHIGNANO
Più antico ancora di Montopoli è il pittoresco
borgo di Bocchignano, adagiato su di una modesta altura
e circondato da tre cerchia di mura e da tre fossati. Il
borgo risalirebbe al X secolo.
PONTE
SFONDATO
Il comune di Montopoli di Sabina si estende anche oltre
il torrente Farfa dal 15 gennaio 1489, giorno in cui acquisì
tali terre. Nella cosiddetta terra "di Coltimoni",
oltre il Farfa per l'appunto, si trovano oggi le frazioni
di Ponte Sfondato e Ponticchio. Ponte Sfondato deve il suo
nome ad un'ammirevole opera della natura: un ponte naturale
scavato nel tufo dal torrente Farfa nel corso dei millenni.
Purtroppo tale meraviglia fu minato durante l'ultimo conflitto
ed inesorabilmente crollò in una notte del 1961 lasciando
oggi solo enormi blocchi di tufo spezzati nel greto del
torrente sottostante. La rocca tufacea che lo domina è
in realtà ciò che resta del diruto castello
di Tribuco (o Tribico) in cui nell'anno 1111 l'imperatore
tedesco Enrico V vi tenne prigioniero papa Pasquale II durante
la lotta per le investiture che caratterizzò quei
secoli. Il castello, di cui dalla statale 313 se ne può
ammirare solo qualche muro confuso col colore ocra del tufo,
nacque per difendere il guado di San Getulio: primo martire
sabino che qui ,(in fundo capreolis), nel territorio di
Ponte Sfondato fu martirizzato, sepolto e venerato nei secoli
successivi fino alla traslazione della salma nel IX secolo
per difenderla dalle incursioni saracene. La memoria liturgica
ricorre il 10 giugno.
CENNI
STORICI
Nel 1243 per ordine del Papa Gregorio IX, Montopoli fu saccheggiata
e distrutta, fu prima borgo e poi elevato a comune. Dopo
la ricostruzione cominciò il periodo della Signoria.
Montopoli passò poi agli Orsini e ai Felici. Oggi
Montopoli di Sabina è conosciuta soprattutto per
l'eccellente qualità dell'olio di oliva e per la
bontà del nettare che il suo territorio produce fin
dai tempi del concittadino Numa Pompili.