Monte
Compatri è un comune di 10.000 abitanti della
provincia di Roma, si trova sui Colli Albani, nell'area
dei "Castelli Romani". Il suo nome è
talvolta scritto anche nella forma Montecompatri.
I suoi abitanti sono chiamati Monticiani. Come quasi
tutti i paesi che si trovano all'interno del Parco
Regionale dei Castelli Romani sorge su di una collina
di origine vulcanica formata prevalentemente di tufo.
La caratteristica delle abitazioni è che hanno
sotto di esse una intricata sequenza di cantine ricavate
dagli scavi nel tufo. Nel suo territorio sorge il
bellissimo monastero di San Silvestro, situato molto
più in alto del paese stesso. Il territorio
comprende anche parte del Tuscolo. È notevole
dal punto di vista naturalistico la passeggiata lungo
i fianchi di Monte Salomone antico vulcano ormai spento,
antistante il centro abitato raggiungibile dal tuscolo
attraverso i sentieri, dalla cui cima si ammira un
grande paesaggio sui Castelli Romani e su Roma stessa,
fino al mar Tirreno. Dalla cima del monte si può
notare il cratere del vulcano laziale, dove sulla
sponda orientale è situato Montecompatri. Ormai
il vulcano è completamente estinto, ma rimane
meta di molti turisti amanti della natura geologica.
Monte Compatri è parte della Comunità
Montana XI "Castelli Romani e Prenestini".
Per Monte Compatri passa la Strada Statale 216 Maremmana
III. Anticamente il tratto della via tra Monte Compatri
e la Via Casilina era detto Via di Monte Compatri[5]
Le frazioni sono attraversate dalla Via Tuscolana
(Molara) dalla Via Casilina (Pantano Borghese e laghetto)
dalla Via Prenestina (Osa) e dalla stazione ferroviaria
al capolinea di Pantano sulla via casilina. Il territorio
è attraversato: dall'Autostrada del Sole, la
cittadina di Monte Compatri può essere raggiunta
dalle uscite di Monte Porzio Catone e San Cesareo
dalle quali dista circa quattro chilometri e dalla
linea ferroviaria Roma - Cassino (la stazione di Colle
Mattia) dista anch'essa quattro chilometri dal centro
abitato
ETIMOLOGIA
E' un composto di "Monte" e del latino computer,
-tris, ossia amico, o del cretese Kuompos, ossia "eccelso".
Quindi: Mons Confratuum - Mons Cum Patruum - Castrum
Montis Compatris - Montecompatro - Montecompatri -
quindi Monte Compatri.
MANIFESTAZIONI
La sfida del Borghi avviene ogni anno il 15 agosto
tra i cinque borghi: Borgo Ghetto, Borgo le Prata,
Borgo Missori, Borgo San Michele e Borgo Pantano tale
sfida prevede il tiro con l' arco; il giocatore del
borgo che perde cadrà in una botte piena d'
acqua.
Fiera di San Giuseppe, Fiera Regionale di Monte Compatri
del Commercio, artigianato tipico, industria, tecnologie
avanzate.
EDIFICI
RELIGIOSI E STORICI
Fontana dell' Angelo sec. XVII
Fontana del belvedere
Panorama di Roma visto dal belvedere
Parco Calahorra
Parco dedicato al gemellaggio con la città
di Calahorra in Spagna avvenuto nel 1998
Parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo; edificata
tra il 1630 ed il 1633 per volere del cardinale Scipione
Borghese, è la chiesa principale di Monte Compatri,
nonché una delle più belle dei Colli
Albani.
Convento di San Silvestro.
Santuario Maria S.S.del Castagno.
Chiesa di San Michele Arcangelo
Chiesa di San Lorenzo (nella Frazione di Laghetto)
Palazzo Borghese (sede del Municipio)
Palazzo Annibaldeschi
Palazzo Altemps
Castello della Molara
MUSEI
Pinacoteca di San Silvestro.
CENNI
STORICI
La storia viene descritta con molta precisione nel
libro di G.Ciaffei "Montecompatri profilo storico".
Il colle su cui sorge l'odierno abitato di Monte Compatri
viene identificato dal Tommassetti e altri storici
moderni con l'antica Labicum, colonia di Alba Longa.
Nel XVIII secolo lo storico Francesco Antonio Vitale
aveva invece localizzato l'antica Labicum sul Monte
Salomone, sempre nel territorio comunale di Monte
Compatri. Dopo i Conti di Tuscolo e gli Annibaldi
per circa due secoli subentrarono i Colonna, poi gli
Altemps che nel XVI secolo vendettero il feudo ai
Borghese fino al 1815. Scipione Borghese ricostruì
il Palazzo Baronale e trasformò la torre dell'antico
palazzo medievale nel campanile del Duomo dedicato
a S.Maria Assunta. La facciata è attribuita
all'arch. Carlo Rainaldi. Oggi il Palazzo Baronale
è sede del Comune.