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Marcellina
Provincia di Roma

Marcellina è un comune di abitanti della provincia di Roma. Marcellina è distante una quarantina di chilometri da Roma.

E' Medaglia di bronzo al Merito Civile con la seguente motivazione: «Sede di un distaccamento delle truppe tedesche in ritirata, durante l'ultimo conflitto mondiale subì violente rappresaglie da parte dell'esercito occupante che provocarono la morte di numerosi cittadini inermi.»

ETIMOLOGIA
Secondo alcuni deriva dal nome della "gens" romana Marcelli, possessori di terre a Marcellina nel Medioevo, ipotesi subito scartata.
L'ipotesi più accreditata è dalla famiglia feudale di Marcellina: i De Marcellinis o Marcellini.

DA VEDERE
I castra che sorsero nel tardo IX secolo e porsperarono nel susseguente secolo. Ogni castra aveva un signore ed un vice-comes [verosimilmente visconte (dato che comes in latino significa conte)] mentre il feudo era gestito da un vescovo o da un abate tramite il castellano che aveva le funzioni di delegato del prelato feudatario. Il feudo veniva chiamato castellana ed in caso di pericolo la gente si rifugiava nei castra. I villaggi adiacenti ai castra potevano essere fortificato o no a piacimento del vescovo o dell'abate o del castellano. Così nacque il castrum Marcellini nel XII secolo dal nome di Gregorio De Marcellini, l'allora possessore feudale del castrum. I ruderi di Castelluccio sono i ruderi del castrum originario.

L'abbazia di Santa Maria delle Grazie in Monte Dominici. Da essa dipendevano 13 chiese sconosciute di cui, di qualcuna, restano dei ruderi. Intorno alla chiesa originaria sorsero delle abitazioni a mo' di vicus. La chiesa originaria è del secolo IX o X con forme modeste. A sud ed ad ovest c'era un muro di cinta, entro la cui zona recintata aveva le funzioni di cimitero ed ospitalità per i questuanti. All'inizio c'era l'usanza che, chi entrava in questa chiesa, si doveva lavare le mani ed il viso in segno di purificazione. Della fontana utilizzata per lo scopo ne rimane il pozzo. Intorno alla chiesa originaria c'erano delle costruzioni atte ad ospitare i lavori dei monaci, lavori atti alla loro regola, i quali monaci alternavano la preghiera al lavoro. L'ingresso originario, ora chiuso, era nel piazzale di ponente. A sinistra c'è l'ingresso della casa parrocchiale, al campanile (a pianta quadrata) ed alla sagrestia. L'interno è ad unica navata con tetto a capriate lignee. Nel centro dell'arco di trionfo troneggia il clipeo di Cristo in mezzo a 2 angeli adoranti. Dentro ci sono degli affreschi tra cui una Madonna con adoranti (secondo alcuni gli adoranti sono i feudatari). L'altare principale è dedicato alla Madonna delle Grazie. La Tavola della Madonna delle Grazie, conservata all'interno, è in stile bizantino. La Tavola è incorniciata in una cornice dorata ed è del secolo XII. In un'urna sotto l'altare vi è un vecchio tronco tarlato, il quale secondo la leggenda, il 10 giugno del 1515 sarebbe apparsa la Madonna alla fedele Giovanna per invitare gli abitanti di Marcellina alla penitenza. In seguito, sempre secondo la leggenda, il tronco fiorì con delle ginestre. La gente di San Polo dei Cavalieri ogni 2 febbraio scende a Marcellina alla venerazione del tronco.

MANIFESTAZIONI
Sant'Antonio Abate(la domenica successiva al 17 gennaio)
La Madonna Della Ginestra e la sagra della coppietta (La 2° domenica di maggio)
Santa Maria Delle Grazie(La 2° domenica di settembre)

ORIGINI
Nella cava di Saccopastore sono stati ritrovati degli scheletri di uomo di Neanderthal. Nelle località "Le Fosse" e "Le Caprine" sono stati ritrovati scheletri di ominidi accovacciati con il teschio rivolto verso Nord appartenenti all'epoca del Neolitico. Nella Grotta Polesini, presso Ponte Lucano visse l'uomo sapiens, ominidi che vissero non solo nel luogo dove sorgerà Marcellina, ma in tutta la valle dell'Aniene, cacciando, cervi, lupi, caprioli ed ogni preda che gli potesse capitare a tiro. Nel Neolitico gli ominidi vissero una vita nomade seguendo i branchi delle prede e rifugiandosi alla meglio nelle grotte e nei monti che guardano l'Aniene.

CENNI STORICI
Dell'epoca preromana rimangono dei ruderi presso il bivio con la Via Maremmana Inferiore. La città fu costruita a gradoni con acropoli sita nella parte più elevata. Ai piedi del Monte Gennaro si trovano dei muri in opus poligonalis. Nei pressi si trovano altri 4 muraglioni posanti altrettanti terrazzamenti. Altri muraglioni ancora nei pressi fanno pensare ad una fondazione pelasgica. Queste ultime mura fanno pensare a delle difese da scorribande. In epoca tardoromana, Marcellina fu invasa dai barbari, fu così che le ville furono trasformate in fattorie ed i campi lasciati incolti che si ricoprono naturalmente di boschi. Nel 916 la cittadina confinante di Tivoli cacciò i Saraceni dalla zona, i quali facevano il bello ed il cattivo tempo nella zona. Nel 1153 il Papa Atanasio IV spedisce una bolla a Pietro Abate al Monastero di Santa Maria delle Grazie in Monte Dominicis, (l'odierna chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie). In questo documento si narra per la prima volta di un castrum Marcellini e del suo feudatario: il signore Gregorio De Marcellinis, la quale casa era vicino alla chiesa di San Saturnino di Monte Cavallo. Lo stemma (del 1472 appartenente a Giovanni Marcellini) è stato adottato dal comune di Marcellina. Dal XIV secolo i feudatari furono gli Orsini. Gli Orsini, nel 1558, vendettero il comune al cardinale Federico Cesi Aquitano. Nel 1656 Marcellina fu funestata dalla peste. Nel 1678 Marcellina fu venduta dai Cesi al Principe Giovanni Battista Borghese.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.508 (M 2.713, F 2.795)
Densità per Kmq: 360,7

CAP 00010
Prefisso Telefonico 0774
Codice Istat 058056
Codice Catastale E924

Denominazione Abitanti marcellinesi
Santo Patrono Madonna delle Grazie
Festa Patronale 15 settembre

Numero Famiglie 2.095
Numero Abitazioni 2.401

Il Comune di Marcellina fa parte di:
Comunità Montana Zona IX Monti Sabini-Tiburtini
Parco Naturale dei Monti Lucretili

Località e Frazioni di Marcellina
Scalo Ferrroviario, Campetella

Comuni Confinanti
A nord, est e ovest: San Polo dei Cavalieri; a ovest: Guidonia Montecelio; a sud: Tivoli