Isola
del Liri è una cittadina del Lazio, di 12.176 abitanti,
in provincia di Frosinone. Dal 1863 fu chiamata ufficialmente
Isola di Sora, fino al 1869 quando ottenne il nome attuale
con regio decreto n. 5162 del 21/06/1869. Il nome deriva
dal fiume Liri che l'attraversa, il quale, dividendosi in
due rami forma appunto un'isola. Il Liri, nel centro del
paese, forma la Cascata Grande, uno dei pochi salti naturali
Italiani. Ogni anno a luglio si tiene il Liri blues festival.
ETIMOLOGIA
Chiamato in passato Colle dell'Isola. Il nome si riferisce
al fatto che il luogo era circondato completamente dalle
acque del fiume.
ORIGINI
L'origine di Isola del Liri è strettamente legata
ai due municipi romani vicini di Arpinum e Sora che si spartivano
l'attuale territorio comunale della città. Le conquiste
degli antichi romani, arrivati persino nel Sannio, hanno
stabilizzato la loro presenza per tantissimo tempo nelle
terre dell'attuale Provincia di Frosinone.
CENNI
STORICI
La città nel medioevo cadde, alternativamente, sotto
il dominio bizantino e longobardo, finché divenne
parte della contea di Sora nel Principato di Capua. Il primo
nome registrato della città fu «Insula Filiorum
Petri», cioè «Isola dei figli di Pietro»,
gastaldo di Sora. In realtà già in un documento
del 1004 si registra una località nel contado sorano
denominata Colle dell'Isola. Nell'uso comune e nella cartografia
fu sempre però semplicemente Isola o Isola di Sora,
perche strettamente legata insieme a Castelliri, allora
Castelluccio, a Sora, di cui seguì le sorti fino
all'età napoleonica. Durante l'ancien régime
la città conobbe un'economia florida e un migliore
assetto urbanistico, in particolare grazie al contributo
di una famiglia originaria di Bologna, i Boncompagni (il
cui esponente più noto fu Papa Gregorio XIII, che
acquistò il Ducato di Sora), che si era stabilizzata
ad Isola per via delle dinamiche socio-politiche ed economiche
intessute dallo Stato Pontificio. Per molti anni Isola del
Liri fu sede dei duchi di Sora e il suo castello il principale
centro amministrativo del ducato. Nell'ultimo periodo del
triennio giacobino, e in particolare nel maggio 1799, ad
Isola ebbe luogo l'eccidio nella chiesa di San Lorenzo Martire:
oltre cinquecento persone che si erano riparate nel luogo
di culto furono, infatti, trucidate dall'esercito rivoluzionario.
Nel corso dell'800, e a seguito del riassetto amministrativo
realizzato nell'Italia meridionale con Murat, la città
fu annessa alle sorti politico-amministrative della provincia
Terra di Lavoro e, all'interno di essa, del Circondario
di Sora. Dal dicembre 1926, Isola del Liri entrò
nella neonata Provincia di Frosinone, istituita, come altre
nuove amministrazioni intermedie, nell'ambito della politica
ruralista avviata sotto il fascismo da Benito Mussolini.
Nel 1927 fu proposto il primo progetto di unione con i comuni
di Sora, Campoli Appennino, Broccostella, Pescosolido e
Fontechiari che però fu respinto dal commissario
incaricato di valutare la proposta. La città ha registrato
dall'istituzione della provincia di Frosinone un periodo
di relativo benessere e di crescita economica, continuata
anche a seguito della chiusura dei principali centri di
produzione industriale attorno agli anni 1990. Nel 1986
da Bruno Magliocchetti fu lanciata riproposta la fusione
con Sora, Castelliri ed Arpino in Lirinia. Nel 1990 fu avanzata
una seconda proposta dal senatore Bruno Magliocchetti, tutte
respinte dalla regione, nonostante un apposito referendum
che sancì la volontà popolare di costituire
Lirinia.[2] Nel 2008 la città è stata classificata,
unico caso nella provincia di Frosinone, come «area
di elevato benessere, istruzione superiore e sistema locale
organizzato» in una sistemazione per gruppi dei comuni
italiani effettuata dal sistema tributario nazionale.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di San Lorenzo
Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Isola del Liri,
in Viale Piscicelli
LE
CASCATE DEL LIRI
La città si sviluppa fra due bracci del fiume Liri
che proprio in prossimità del centro cittadino, all'altezza
del castello Boncompagni-Viscogliosi, formano ciascuno un
salto, la «Cascata Grande» e la «Cascata
del Valcatoio» o anticamente «del Gualcatojo».
La Cascata Grande è formata dal braccio di sinistra
del fiume, ed è alta circa 27 metri: una delle poche
cascate a trovarsi nel centro storico di una città.
La Cascata del Valcatoio, formata dal braccio di destra
del fiume, è meno spettacolare della prima anche
perché le sue acque sono irregimentate e captate
per alimentare un impianto di produzione elettrica. Il suo
salto non è perfettamente verticale, ma segue un
piano inclinato di circa 160 metri lungo un dislivello di
circa 27 metri.
LIRINIA
Lirinia è il nome con cui è conosciuta la
conurbazione sorta a partire dal dopoguerra attorno alle
città di Isola del Liri e Sora. Oltre alle due principali
città che la compongono, interessa direttamente i
comuni di Broccostella e Castelliri. Marginalmente si sviluppa
anche nei comuni di Arpino (Carnello), Campoli Appennino,
Pescosolido senza però includerene i centri urbani.
La maggiorparte dei comuni che circondano la città
di Sora per anni hanno seguito le sorti della città:
accade spesso che un centro principale attiri attorno a
se i centri minori vicini, condizionandone gli eventi politici
e le caratteristiche culturali. Nel 1167 Pescosolido e Brocco
furono assegnati al territorio della città di Sora,
a cui già apparteneva Isola. Le tracce di questi
legami storici sono sopravvisute almeno fino agli inizi
del XX secolo.
Isola
del Liri all'Unità d'Italia ancora era chiamata Isola
di Sora, così come Castelliri che era Castelluccio
di Sora.
Lo stemma del comune di Broccostella, agli inizi del XIX
secolo era una variante di quello di Sora. Anticamente infatti
consisteva in una castello con tre torri al cui centro vi
era un ovale con uno scudetto a tre fasce convesse in bianco
e nero, come lo storico stemma del comune di Sora. Attualmente
le proposte di costituzione della nuova realtà municipale
si affiancano a quelle dell'istituzione della provincia
del Lazio meridionale, dove, su esplicita richiesta dei
politici locali, le città dell'agglomerato dovranno
costituirne parte integrante come capoluogo insieme a Cassino
e Formia-Gaeta.