Fonte
Nuova è un comune di 27.000 abitanti della
provincia di Roma, costituitosi il 15 ottobre 2001
per effetto della L.R. 25/1999. L'istituzione del
comune di Fonte Nuova è avvenuta mediante distacco
della frazione di Tor Lupara di Mentana e Santa Lucia
di Mentana dal comune di Mentana e della frazione
di Tor Lupara di Guidonia Montecelio dal comune di
Guidonia Montecelio, in provincia di Roma.
DA
VEDERE
In località Quarto Conca sono state trovate
due tombe rupestri, ora in stato di abbandono e usate
come discarica abusiva. La tomba A, più antica,
è fatta risalire ad un periodo tra i cento
e i trenta anni prima della fondazione di Roma. La
tomba B, a destra della A si presume realizzata in
un periodo compreso tra trenta anni prima e qualche
mese dopo la fondazione di Roma.
In
via Tor Sant'Antonio vi è il Casale Sant'Antonio,
chiamato così perché nel Rinascimento
fu usato come monastero dai monaci appartenenti all'ordine
di Sant'Antonio.
In
via della Torre si trova la costruzione che dà
il nome alla località di Tor Lupara. Si tratta
di una torre semaforica, restaurata negli anni settanta,
detta anche Torre Tricolore per la colorazione. Di
origine medioevale, in precedenza aveva il nome di
torre di S. Stefano. Oltre che per difendere le villette
nell'interno, nel medioevo, servì anche per
difendere Mentana. Infatti, il primo nucleo di Tor
Lupara era in via della Torre appena dopo la costruzione
ed era stanziato sul piccolo rialzamento alla sinistra
della via Nomentana. Attualmente la via è una
traversa di una traversa della Nomentana (Via 1°
Maggio).
In
località Torricella, presso l'incrocio di Via
Settembrini con via Albertazzi, vi è una "torraccia"
ora utilizzata come silos ed in grave stato di abbandono.
Sempre
nei pressi di via Settembrini, più specificatamente
in via di San Biagio, in cima al Monte Gentile, vi
è la Torre di San Biagio detta la "Sedia
del Diavolo" per la forma che ha. Anch'essa è
in gravissimo stato di abbandono.
In
via Torre delle Torri vi è la Torre Tucci detta
anche Torre delle Torri. Altra torre è la Torre
San Salvatoretto, visibile dalla Via Salvatoretto.
Tutto
questo insieme di torri ed il Casale di Sant'Antonio
(quest'ultimo prima della conversione in monastero)
servivano a difendere il Castello Orsini di Mentana.
Recentemente,
presso il capolinea ATAC del 337 (Via A.Manzoni) vi
sono stati ritrovamenti di una villa romana ed in
località Salvatoretto una cisterna romana.
Fra il Monte Palombino scavi abusivi hanno portato
al ritrovamento di una tomba di donna. Il sarcofago,
grazie ad una operazione dei Carabinieri è
stato sequestrato ed è custodito nei locali
del costituendo museo di archeologia di Mentana.
Presso la zona recente di Via dei Platani e Via dei
Pini a Tor Lupara è stata riportata alla luce
una zona archeologica da ascrivere, verosimilmente,
ad una villa extraurbana di Nomentum.
Di
recente costituzione è il Museo d'arte Contemporanea
(2003) in Via Machiavelli 20, dapprima suddiviso in
due sedi: la galleria d'arte, inaugurata nel 1998
per le mostre temporanee e il museo propriamente detto
per la permanente. Dal 2006 è stato riunito
in unica sede e vi operano le associazioni del Consorzio
Cultura, un'associazione di associazioni il cui presidente
è Davide Tedeschini. Al suo interno sale per
le temporanee, permanenti, biblioteca, laboratori
d'incisione calcografica e serigrafica, sala convegni
per circa 60 posti. Il museo svolge una funzione di
comunicazione continua con i cittadini e gli organi
di stampa in virtù di una situazione di sottoproduzione
culturale, determinata dallo spostamento di grossi
patrimoni locali e da un'insufficienza di infrastrutture.
Una polemica alimentata di recente è quella
del "Lascito Zeri".
CENNI
STORICI
Sull'attuale territorio di Fonte Nuova, già
Mentana, nel 1867 si ebbero movimenti di volontari
garibaldini, truppe pontificie e francesi. Testimonianze
degli avvenimenti della campagna dell'Agro Romano
per la liberazione di Roma sono nel Museo Nazionale
di Mentanadirettore lo storico prof. Francesco Guidotti.
Alcuni garibaldini caduti negli scontri sul territorio
(all'epoca Mentana) attuale Fonte Nuova, sono nell'Ara-Ossario
Monumento Nazionale attigua al Museo. L'abitato odierno
si cominciò a sviluppare intorno agli anni
cinquanta con una rapida espansione urbanistica, dapprima
sulla Nomentana, poi con una ragnatela di diramazioni.