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Cecchina
Lazio

Cecchina è un paese di circa 12.000 abitanti diviso tra i comuni di Albano Laziale (con lo status di circoscrizione), Ariccia ed Ardea (con il semplice status di frazione), nella provincia di Roma in Lazio. Il paese, di recente sviluppo urbanistico, è incluso nell'area dei Castelli Romani: la parte più antica dell'abitato è adagiata a quota 237 m s.l.m. sul versante occidentale dell'antico cratere vulcanico prosciugato di Vallericcia, al chilometro 9 della Strada Regionale 207 Nettunense e lungo la ferrovia Roma-Velletri. Per la sua posizione collinare e la non eccessiva distanza dal mare, circa 20 km, Cecchina gode di un clima mediterraneo con estati calde e ventilate ed inverni relativamente miti. Dal punto di vista termico il territorio rientra nel dominio del clima temperato mediterraneo con inverni miti, temperature autunnali superiori a quelle primaverili, estati ventilate. Le precipitazioni si aggirano sui 900 - 1000 mm. annui, con con una diminuzione da gennaio-febbraio a luglio-agosto e un brusco aumento a settembre. I venti spirano prevalentemente da sud e da ovest, più raramente da nord e da est. La distribuzione annuale della piovosità è inferiore ai 1000 mm e in media è compresa tra i 700 e i 900 mm. Ai Colli Albani si presenta il fenomeno detto stau, che consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità maggiore si ha sulle prime alture dei Colli Albani, rivolte verso il mare, verso sud sud-ovest, e la minore verso nord. Normalmente la zona è battuta da venti di Scirocco e Libeccio, ma talvolta compare anche il Ponentino. Durante l'inverno invece si ha la presenza di Tramontana e Grecale, il primo proveniente dalla vasta pianura dell'Agro Romano.

Il territorio cecchinese è composto geologicamente da materiali delle manifestazioni eruttive finali del Vulcano Laziale, provenienti dai crateri del Lago Albano, di Vallericcia e del Laghetto di Turno a Pavona, nell'adiacente territorio di Castel Gandolfo. Questi materiali piroclastici originarono, circa 30.000 anni or sono, i peperini di Cecchina, del tipo del peperino, materiale di cui è composta prevalentemente la zona dei Castelli Romani e che nasconde il "segreto" della produzione vitivinicola della zona. Nel territorio della circoscrizione cecchinese non sono presenti alture di rilievo, poiché il terreno tende a declinare verso il mar Tirreno dalle montagne vulcaniche dei Colli Albani. L'altitudine massima si registra a quota 315 metri s.l.m. in prossimità dell'antica località denominata Prelatura Doria (odierna Perlatura), lungo la Strada Provinciale Vallericcia-Perlatura, a picco sul cratere di Vallericcia. Poco più bassi sono Ginestreto e Rufelli (290 metri s.l.m.), Poggio Ameno (anticamente denominato Colle Conicchione - 276 metri s.l.m); la stazione ferroviaria di Cecchina si attesta invece a 216 metri s.l.m., mentre l'area di Roncigliano risulta essere a 181 metri, la Cancelliera a 175 metri e Montagnano a 151 metri s.l.m. La Classificazione sismica è nella zona 2 (sismicità medio-alta), secondo la riclassificazione sismica del territorio della Regione Lazio 2003.

DA VEDERE

Chiesa Parrocchiale di San Filippo Neri
La Parrocchia di Cecchina di Albano Laziale, intitolata al Patrono San Filippo Neri, risale all'anno 1941 del secolo scorso. L’unione tra il Santo e la comunità di Cecchina si perde ad ogni modo nella storia: la Marchesa Ferrajoli, donando il terreno per la costruzione della chiesa parrocchiale, poneva la condizione che la nuova costruzione fosse dedicata alla memoria del defunto marito Filippo; così il Vescovo di Albano, il Cardinale Granito Pignatelli di Belmonte, eresse la chiesa parrocchiale del paese dedicandola a San Filippo Neri. Ancor oggi rappresenta un concreto luogo di aggregazione della comunità cecchinese, grazie alle tante iniziative pastorali ed alla presenza dell'oratorio giovanile[11].

Chiesetta di Sant'Antonio di Padova (in disuso).

Antiche ed importanti sono le tenute ed i casali ubicati nel territorio, tra cui:
Casale Milita o Casalotto: il fabbricato è il più antico dei casali di Cecchina ed è sito nel territorio di Albano Laziale. La sua ubicazione è adiacente l'emissario del lago di Nemi; già prima dell'anno 1000 venne adibito a convento di monache retto da una certa Badessa Boniza detta anche Dulchira, figlia di un certo Coriolano; successivamente divenne il convento di San Nicola, direttamente dipendente da quello romano di San Ciriaco. Una parte delle mura misura in spessore 1.80 mt. Nel 1662 venne ad essere un frantoio ad opera della famiglia dei Paluzzo. Fra i possessori del casale e della tenuta vanno citati gli Altieri; all'interno di un muro fu trovata una meravigliosa chiave ben conservata, ma il motivo della sua esistenza e della provenienza non è mai stato chiarito. Oggi il casale è adibito alla ristorazione.
Tenuta Tor Paluzzi: questa tenuta apparteneva ai monaci di San Paolo di Albano Laziale. Nel 1676 il Papa Clemente X, che era un Altieri, la cedette al nobile Paluzzo (da cui il nome) facendolo adottare dai suoi familiari, onde evitare l'estinguersi della famiglia Altieri, che non aveva eredi maschi.
Tenuta e casale Villa Franca o Pascolaro de' preti (casale Fabi) e Polignano: la tenuta di R.R. (Rubbio Romano) 61[33] adibita a vigne, apparteneva ai Savelli; in seguito passò parte al Capitolo di Albano e parte al Capitolo di Ariccia; vi è una villa a tre piani dall'architettura interessante, con scala elissoidale ed il portale in pietra di peperino tipico della zona. Vi si trova lo stemma del Papa Alessandro Farnese, Onorio III. La sua ubicazione è sia in territorio albanense sia in territorio ariccino. Quarto Polignano, tenuta confinante a Villa Franca, di R.R. 14, fu data in enfiteusi nel 1618.
Casale Angelini e tenuta Quarto Negroni: il casale sorge sull'antica proprietà del monastero di Sant'Alessio e San Bonifacio, sotto il diretto dominio del capitolo di Ariccia. Nel 1619 venne acquistato dal Monsignor Marcaurelio Moraldi da Cesena, il quale vi edificò una chiesetta ancora ben visibile e poco lontano costruì un casale con annessa torretta e con una scala a chiocciola completamente in masso di peperino tipico della zona, fatta con tale maestria da poter essere ammirata come opera d'arte. In seguito il tutto fu ceduto ai Negroni, per cui la località venne denominata Quarto Negroni. Nell'anno 1893 entrò infine in possesso dell'ingegner Angelini, la cui famiglia ne conserva tutt'ora la proprietà. Sul portale si può notare uno stemma raffigurante due gendarmi che sostengono tre lance incrociate. Oggi nel luogo sorge la grande zona industriale di Cancelliera - Quarto Negroni, appartenente ai comuni di Ariccia ed Albano Laziale.
Casale Fontana di Papa: il casale, fin da tempi remoti, era dotato di tre corpi di fabbricato: in uno risiedevano i gendarmi pontifici addetti alla scorta delle diligenze papali; nel secondo fabbricato si trovava una cappella dedicata a Sant'Antonio di Padova, mentre nel terzo era ubicata l'osteria, il locale per l'alloggio dei viandanti ed un vasto fontanile per l'abbeveraggio (da cui il nome del casale). Il ponte del casale, fatto erigere da Papa Pio IX, andò distrutto ad opera dei nazisti durante l'ultimo conflitto mondiale. Vale la pena visitarlo, per rendersi conto di persona come sia stato suggestivo e caratteristico questo luogo. Il casale è posto nel territorio di Albano Laziale, mentre l'omonima località è in quello di Ariccia.
Casale Cecchina vecchia dei Conti Gentiloni: questo casale, costruito da Monsignor Sebastiano Cecchini, venne acquistato nel 1898 ad un'asta pubblica indetta dal tribunale di Albano Laziale dal marchese Ferraioli, che già possedeva le terre vicine. Attualmente proprietaria ne è la famiglia dei conti Gentiloni, che lo hanno ereditato dalla marchesa Ferraioli. È il casale che ha originato la nascita di Cecchina, sito nel territorio di Albano Laziale.

GASTRONOMIA
Come in tutte le località dei Castelli romani, così anche in Cecchina si possono gustare i piatti tipici della cucina laziale castellana: la pasta cacio e pepe oppure con funghi porcini o prataioli; le carni locali bovine e suine con relativi insaccati (da citare il maialino arrostito e la rinomata porchetta di Ariccia); la selvaggina; i latticini e suoi derivati; i broccoli (famoso il "broccolo attufato" di Albano Laziale).

MANIFESTAZIONI
L'artigianato locale trova una delle forme di massima espressione nell'annuale allestimento del presepe natalizio, giunto oramai alla quattordicesima edizione, appuntamento che richiama molti fedeli ed appassionati da tutto il territorio dei castelli romani; anche la festa patronale, dedicata il giorno 16 di maggio al Santo patrono Filippo Neri, coinvolge tutta la popolazione in attività di preghiera e festeggiamenti. Ogni anno si svolge nel territorio albanense anche il carnevale cecchinese, con la tradizionale sfilata di carri lungo le vie del paese e l'incontro della popolazione e dei bambini in maschera nella piazza 25 aprile. Durante il periodo estivo, nei mesi di luglio e agosto, viene organizzata l'estate cecchinese, appuntamento con spettacoli di cabaret, musica dal vivo e balli presso il campo sportivo parrocchiale Paolo VI.