Castel Gandolfo
Lazio

Castel Gandolfo è una città di 8.834 abitanti, della provincia di Roma, nell'area dei Castelli Romani, in Lazio. Il centro abitato è stato eletto uno de I borghi più belli d'Italia. Il territorio del comune di Castel Gandolfo si estende in obliquo in direzione nord-nord est a cavallo tra la zona collinare dei Colli Albani e quella pianeggiante dell'Agro Romano. È incluso e tutelato dal Parco Regionale dei Castelli Romani, costituito nel 1984. Il suolo è nella schiacciante totalità composto da terreni di origine vulcaniche, con prevalenza di materiali come peperino, tufo e pozzolana.

La città è conosciuta soprattutto per la presenza della residenza estiva dei Papi, alla quale fanno corona molte altre residenze estive, ville e villini edificati a partire dal XVII secolo, che rendono Castel Gandolfo una delle località di villeggiatura più rinomate del Lazio.[senza fonte] Il suo territorio include quasi tutto l'arco costiero del Lago Albano, che ospita tra l'altro lo Stadio Olimpico di Canottaggio CONI. Vi sono inoltre vari luoghi di interesse archeologico, tra cui vanno ricordati l' Emissario del Lago Albano ed i resti della Villa di Domiziano, nonché naturalistico, dato che la zona è inclusa nel perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani. Non mancano infine punti di interesse artistico, come la Collegiata di San Tommaso da Villanova, edificata da Gian Lorenzo Bernini.

ETIMOLOGIA
Il toponimo "Castel Gandolfo" viene fatto comunemente derivare dal latino "Castrum Gandulphi", nome del castello posseduto presumibilmente in questo sito dalla famiglia dei Gandolfi, originaria probabilmente di Genova.
Un'altra ipotesi, sostenuta nei suoi Commentarii (1462) da papa Pio II, è che il toponimo dell'abitato derivi a Gandulphi Sabinorum, dal nome cioè di un certo Gandolfo Savelli. Nella Cosmografia di Paolo Meruda Castel Gandolfo è addirittura chiamato San Gandolfo.

MANIFESTAZIONI
La festa del Santo Patrono, S. Sebastiano, si celebra nel primo fine settimana di settembre, sebbene la festa di questo santo sia segnata sul calendario in data 20 gennaio. La festa si conclude con i fuochi pirotecnici sul lago.

Il borgo San Paolo festeggia Santa Maria Ausiliatrice l'ultima domenica di maggio.

Il locale mercato si svolge il venerdì mattina.

L'ultima domenica di luglio si svolge la storica "Sagra della Pesche", durante la quale vengono organizzate manifestazioni di carattere culturale, ricreativo e sportivo.

Marcia della Pace; istituita da Statuto Comunale nel mese di gennaio di ogni anno.
Premio "Città di Castel Gandolfo"; consiste in un premio a personalità, Enti o Associazioni che nel corso di ogni anno abbiano fatto derivare alla Città prestigio, lustro e migliore qualità di vita ovvero si sianio distinte in qualsivoglia branca della cultura, dello sport, dello scibile umano.
Castel Gandolfo Fotografia; concorso fotografico istituito nel 2007 dall'omonima associazione e dal Comune.

EDIFICI RELIGIOSI
Collegiata Pontificia di San Tommaso da Villanova; edificata al posto dell'antica chiesa Parrocchiale di San Nicola, venne iniziata a costruire nel 1658 per interessamento di papa Alessandro VII, su progetto dell'architetto Gian Lorenzo Bernini. I lavori terminarono nel 1661. (Vedi Collegiata Pontificia di San Tommaso da Villanova)
Chiesa della Madonna del Lago; voluta personalmente da papa Paolo VI, venne consacrata dallo stesso Papa nel 1977 sulle rive del Lago Albano. (Vedi Chiesa della Madonna del Lago)
Chiesa di Santa Maria Assunta[35]; la sua costruzione venne iniziata nel 1619 con la consacrazione della prima pietra da parte di papa Paolo V. Originariamente vi erano installati i PP. Francescani Riformati, in seguito però vi è stata una sede della Congregazione di Propaganda Fide, tragicamente bombardata dagli anglo-americani il 10 febbraio 1944.
Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice; di costruzione moderna, sorge nel popoloso quartiere di Borgo San Paolo, verso la Strada Statale 7 Via Appia. Annesso alla chiesa vi è la Sala-Teatro "Ugo Bazzi".
Chiesa di San Sebastiano; dedicata al santo patrono della città e situata sulla Strada Statale 7 Via Appia, al chilometro 23, è la chiesa adiacente al Cimitero Comunale.
Chiesa di Santa Maria della Cona.

EDIFICI STORICI
Palazzo Pontificio; edificato a partire dal 1628 su iniziativa di papa Urbano VIII e progetto di Carlo Maderno sulla pre-esistente struttura dell'antico Castrum Gandulphorum, il castello feudale che era stato dei Gandolfi e dei Savelli. L'attuale aspetto gli venne conferito nel 1660 al tempo di papa Alessandro VII. Gli ultimi lavori risalgono al 1930, dopo i Patti lateranensi. Al suo interno è notevole la Cappella Privata, che ospita un'immagine della Madonna del Santuario di Czestochowa.
Villa Pontificia; la villa, che gode dell'extra-territorialità ed è possesso dello Stato della Città del Vaticano, è composta in realtà da tre parti storicamente ben distinte:
Giardini Pontifici; costituiscono il nucleo storico originario della Villa Pontificia, poiché furono organizzati al tempo della primitiva residenza di papa Urbano VIII sul retro del Palazzo Pontificio, sul sito dell'antica villa del cardinal Visconti.
Villa Cybo; edificata dal cardinal Camillo Cybo, venne annessa al complesso delle Ville Pontificie al tempo di papa Clemente XIV che la acquistò nel 1774 dal proprietario dell'epoca, il duca di Modena, per la somma di 80.000 scudi.
Villa Barberini; costruita dal nipote di papa Urbano VIII, Maffeo Barberini, è stata inglobata nel complesso extra-territoriale delle Ville Pontificie solo nel 1929: ospita la sede castellana del Collegio di Propaganda Fide.
Palazzo Cybo; edificato plausibilmente assieme all'omonima villa dal cardinal Cybo, attualmente ne è separato dalla Strada Statale 216 Maremmana III. E' un bel palazzotto con prospetto su strada, dal notevole portale marmoreo sorretto da sei colonnine.
Villa Santa Caterina; attualmente di proprietà del Pontificio Collegio Nord-Americano, sotto le costruzioni di questa imponente villa situata in località Ercolano sono stati rinvenuti i famosi ruderi romani della villa attribuita a Publio Clodio Pulcro.
Villa Torlonia; edificata nel XVI secolo dalla famiglia romana dei Giustiniani, passò quindi in proprietà del duca di Bracciano Giuseppe Torlonia. L'attuale aspetto è dovuto ai restauri del 1829, finanziati dal duca Carlo Torlonia. La villa gode di un bellissimo panorama sull'Agro Romano.
Villa Chigi; costruita dal cardinal Flavio Chigi, nipote di papa Alessandro VII, nel cratere prosciugato del Laghetto di Turno presso Pavona, oggi è la sede di un circolo di golf.

ARCHEOLOGIA
Villa di Publio Clodio Pulcro; si tratta dei resti di una villa romana di età repubblicana situata al XIV miglio della via Appia, chilometro 23 della Strada Statale 7 Via Appia, all'interno di Villa Santa Caterina, di proprietà del Pontificio Collegio Nord-Americano. Viene indentificato, forse a torto, con la villa del tribuno Publio Clodio Pulcro, situata secondo quanto afferma Marco Tullio Cicerone nell'area dell'antica Alba Longa. In prossimità di questa sua villa Clodio venne ucciso dai sicari dell'avversario politico Tito Annio Milone, nell'agosto del 54 a.C. Della villa resta il diverticolo lastricato d'accesso, parte del portico in peperino, e tutto il corpo nord-ovest, datato al II secolo a.C. L'intera costruzione è in blocchetti di tufo a piccoli scapoli, tecnica costruttiva tipica dell'età repubblicana.
Villa di Tito Flavio Domiziano; si tratta dei resti monumentali della villa romana di età imperiale fatta edificare da Domiziano (81-96), collocati in massima parte all'interno di Villa Barberini, nell'area extra-territoriale delle Ville Pontificie. La villa consisteva in un enorme complesso che si sviluppava su tre terrazzamenti lunghi circa 500 metri ciascuno. Il quartiere residenziale, di proporzioni enormi e scarsamente conservato, si articolava attorno a tre cortili, ed era circondato da alcuni ninfei che affacciavano sul Viale dei Ninfei, da un criptoportico, da un teatro e da un circo. Il teatro, parzialmente conservato, era del diametro di 50 metri e ornato da sculture marmoree. Molte parti della villa che oggi sono visibili vennero messe in luce nel 1929 con i lavori di risistemazioni della Ville voluti da papa Pio XI a seguito dei Patti lateranensi. Presso il circo della villa si tenevano faraoniche venationes, giochi di caccia, e anche feste in onore di Demetra. Si discute se parte delle strutture della villa fosse anche il ninfeo romano oggi Santuario di Santa Maria della Rotonda nel centro di Albano Laziale. Sicuramente, l'approvvigionamento idrico del complesso era fornito da due acquedotti provenienti da Palazzolo in comune di Rocca di Papa e Malafitto in comune di Ariccia, che affluivano in tre monumentali cisterne, di cui la più grande delle dimensioni di 57.70x10.95 metri. (Vedi Villa di Domiziano a Castel Gandolfo)
Ninfeo Dorico; si conserva sulle rive del Lago Albano, e risale al I secolo a.C., tanto che non si esclude possa aver fatto parte delle strutture della Villa di Clodio. Scavato nella roccia, è un ambiente rettangolare con volta a botte e due file di nicchie su due piani: al primo piano undici, al secondo sette. Nel ninfeo giungeva l'acqua attraverso una canalizzazione scavata nella roccia soprastante.
Ninfeo del Bergantino o dei Bagni di Diana; sulle rive occidentali del Lago Albano, due chilometri dopo il ninfeo dorico, questa struttura, originariamente annessa alla Villa di Domiziano a Castel Gandolfo, si apre in una grotta circolare di 17 metri di diametro. Al centro della grotta c'è una vasca, e il pavimento era completamente rivestito a mosaici, di cui restano pochi frammenti. Sono state trovate nel ninfeo, che si proponeva come una copia della grotta-ninfeo di Tiberio a Sperlonga, varie parti di gruppi scultorei, ora conservati presso il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo.
Emissario del Lago Albano; condotto artificiale di deflusso delle acque lungo 1800 metri che si origina dalla costa occidentale del Lago Albano e sfocia poi in località Mole di Castel Gandolfo. Venne edificato secondo la tradizione nel 396 a.C. per sciogliere una profezia riguardo la conquista di Veio.


ORIGINI E STORIA
Presso il sito della moderna Castel Gandolfo sorgeva in età pre-romana la famosa Alba Longa, mitica capitale della Lega Latina, città fondata dal figlio di Enea Ascanio. Molti storici e studiosi hanno ipotizzato che il sito dell'acropoli della città fosse esattamente nel sito della moderna cittadina di Castel Gandolfo, ma a partire dal XIX secolo l'ipotesi più accreditata è che l'insediamento latino sorgesse sulla parte opposta del Lago Albano, tra la località Costa Caselle di Marino e la località Palazzolo di Rocca di Papa. Ad ogni modo, Alba Longa venne rasa al suolo dai Romani dopo una guerra nel 658 a.C.
Nel 396 a.C. i Romani scavarono l' Emissario del Lago Albano, per adempiere ad una profezia dell'oracolo di Delfi in merito alla conquista di Veio.
Tra l'età repubblicana e l'età imperiale, sopo l'apertura della via Appia, numerose furono le residenze patrizie estive che sorsero nel territorio castellano, a partire dalla Villa di Clodio, in località Ercolano, attribuita a Publio Clodio Pulcro, presso la quale lo stesso Clodio venne assassinato nel 54 a.C. La villa più grande fu la Villa di Domiziano a Castel Gandolfo, grande complesso in parte racchiuso all'interno dell'area extra-territoriale di Villa Barberini, che tuttavia abbracciava un vasto territorio che includeva anche il Lago Albano e numerose ville in luogo di proprietà demaniale.
Questa villa imperiale, caduta in disuso dopo la costruzione di Villa Adriana a Tivoli, venne poi chiamata nell'Alto Medioevo Massa Caesariana, e divenne proprietà della Santa Sede aggregata al Patrimonium Appiae.
Il territorio di Castel Gandolfo, incluso nella Massa Caesariana, divenne poi proprietà probabilmente dei Conti di Tuscolo e agli inizi dell'XI secolo risulta in parte dell'Abbazia di San Nilo di Grottaferrata, e quindi della famiglia di origine longobarda dei Gandolfi proveniente da Genova, che eressero il Castrum che porta ancora oggi il loro nome.
Nel 1221 il castello divenne possesso dei Savelli, che lo affittarono nel 1389 ai Capizzucchi. Tuttavia, nel 1436 il castello era nuovamente in pieno controllo dei Savelli, perché il cardinal Giovanni Maria Vitelleschi lo rase al suolo insieme al Borghetto di Grottaferrata, ad Albano e a Castel Savello. Nel 1482 papa Sisto IV concesse il possesso di Castel Gandolfo alla Comunità di Velletri, che era stata danneggiata dai Savelli, i quali tuttavia rientrarono quattro anni dopo in possesso del feudo.
Papa Sisto V (1585-1590) elevò Castel Gandolfo al grado di Ducato in favore di Bernardino Savelli. Ciò nonostante, a causa dell'insolvenza dei Savelli nel pagamento di ingenti debiti, la Camera Apostolica pignorò il 30 giugno 1596 il feudo alla famiglia. Papa Clemente VIII incluse poi lo stesso castello il 27 maggio 1604 nella lista dei beni della Santa Sede non alienabili, ovvero che non potevano essere ceduti. Presso il sito della moderna Castel Gandolfo sorgeva in età pre-romana la famosa Alba Longa, mitica capitale della Lega Latina, città fondata dal figlio di Enea Ascanio. Molti storici e studiosi hanno ipotizzato che il sito dell'acropoli della città fosse esattamente nel sito della moderna cittadina di Castel Gandolfo, ma a partire dal XIX secolo l'ipotesi più accreditata è che l'insediamento latino sorgesse sulla parte opposta del Lago Albano, tra la località Costa Caselle di Marino e la località Palazzolo di Rocca di Papa. Ad ogni modo, Alba Longa venne rasa al suolo dai Romani dopo una guerra nel 658 a.C.
Nel 396 a.C. i Romani scavarono l' Emissario del Lago Albano, per adempiere ad una profezia dell'oracolo di Delfi in merito alla conquista di Veio.
Tra l'età repubblicana e l'età imperiale, sopo l'apertura della via Appia, numerose furono le residenze patrizie estive che sorsero nel territorio castellano, a partire dalla Villa di Clodio, in località Ercolano, attribuita a Publio Clodio Pulcro, presso la quale lo stesso Clodio venne assassinato nel 54 a.C. La villa più grande fu la Villa di Domiziano a Castel Gandolfo, grande complesso in parte racchiuso all'interno dell'area extra-territoriale di Villa Barberini, che tuttavia abbracciava un vasto territorio che includeva anche il Lago Albano e numerose ville in luogo di proprietà demaniale.
Questa villa imperiale, caduta in disuso dopo la costruzione di Villa Adriana a Tivoli, venne poi chiamata nell'Alto Medioevo Massa Caesariana, e divenne proprietà della Santa Sede aggregata al Patrimonium Appiae.
Il territorio di Castel Gandolfo, incluso nella Massa Caesariana, divenne poi proprietà probabilmente dei Conti di Tuscolo e agli inizi dell'XI secolo risulta in parte dell'Abbazia di San Nilo di Grottaferrata, e quindi della famiglia di origine longobarda dei Gandolfi proveniente da Genova, che eressero il Castrum che porta ancora oggi il loro nome.
Nel 1221 il castello divenne possesso dei Savelli, che lo affittarono nel 1389 ai Capizzucchi. Tuttavia, nel 1436 il castello era nuovamente in pieno controllo dei Savelli, perché il cardinal Giovanni Maria Vitelleschi lo rase al suolo insieme al Borghetto di Grottaferrata, ad Albano e a Castel Savello. Nel 1482 papa Sisto IV concesse il possesso di Castel Gandolfo alla Comunità di Velletri, che era stata danneggiata dai Savelli, i quali tuttavia rientrarono quattro anni dopo in possesso del feudo.
Papa Sisto V (1585-1590) elevò Castel Gandolfo al grado di Ducato in favore di Bernardino Savelli. Ciò nonostante, a causa dell'insolvenza dei Savelli nel pagamento di ingenti debiti, la Camera Apostolica pignorò il 30 giugno 1596 il feudo alla famiglia. Papa Clemente VIII incluse poi lo stesso castello il 27 maggio 1604 nella lista dei beni della Santa Sede non alienabili, ovvero che non potevano essere ceduti.
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 7.930 (M 3.779, F 4.151)
Densità per Kmq: 539,1 (Censimento Istat 2001)

CAP 00040
Prefisso Telefonico 06
Codice Istat 058022
Codice Catastale C116

Denominazione Abitanti castellani
Santo Patrono San Sebastiano
Festa Patronale 20 gennaio

Numero Famiglie (2001) 2.839
Numero Abitazioni (2001) 3.128

Il Comune di Castel Gandolfo fa parte di:
Area Geografica: Castelli Romani
Parco Naturale dei Castelli Romani
Club I Borghi più Belli d'Italia
Associazione Italiana Città del Vulcano

Località e Frazioni di Castel Gandolfo
Pavona, Mole

Comuni Confinanti
Albano Laziale, Ariccia, Grottaferrata, Marino, Rocca di Papa, Roma

Ville e Palazzi
Palazzo dei Papi, seicentesco voluto da Urbano VIII

Chiese e altri edifici religiosi castellani
Chiesa di San Tommaso da Villanova

Il comune è gemellato con
Chateauneuf du Pape (Francia)

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ISTITUTO SAN GIOVANNI EVANGELISTA - ROMA
CASA EDITRICE BAHA'I - ARICCIA (RM)