Carpineto
Romano è un comune di 4.800 abitanti della provincia
di Roma. Nel cuore dei monti Lepini, è rimasto particolarmente
famoso per aver dato i natali a papa Leone XIII, al secolo
Gioacchino Pecci. Santo patrono è Sant'Agostino,
con la festa patronale che si celebra ogni anno il 28 agosto.
L'assetto urbanistico di Carpineto si sviluppò sul
crinale del monte La foresta in senso longitudinale ed in
prossimità delle naturali protuberanze (torre civica
e castello con palazzo Pecci) con forme a fuso: all'interno
del percorso si notano espressioni di arte medievale, rinascimentale,
barocca e moderna. Chiave di lettura ne è il portale
con piedritti e mensole sagomate a gola (sec.XIII-XIV),
archi a tutto sesto (sec.XV), con chiave di volta (sec.XVI-XVIII)
policentrico ribassato (sec.XVIII), moderno a martellatura
(sec.XIX-XX) Portali con teste umane, motivi floreali ed
epigrafi latine, italiane e dialettali concorrono alla sua
bellezza unica.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino carpinus, ossia carpine (albero delle
betulacee) con l'aggiunta del suffisso collettivo -etum
che indica abbondanza. Secondo la tradizione il nome deriva
dal suo fondatore Carpito Silvio. La specifica "Romano"
è identificativa della zona.
CHIESA
DELLA COLLEGIATA
La chiesa, nel cuore di Carpineto (in piazza Regina Margherita),
presenta una struttura massiccia ed imponente con tre portali,
in pietra calcarea, opera di scalpellini locali. Gli interni
sono a pianta centrale con pilastri sorretti da paraste
su cui poggia una cupola con tiburio. Il presbiterio è
stato recentemente arricchito da mosaici, con un Sacro Cuore
benedicente la cittadina di Carpineto: ai lati, quadri dei
due antichi titolari, Giovanni Battista e Giovanni Evangelista,
opera del Gagliardi (sec. XX). Gli altari laterali e le
due cappelle presentano quadri di fine secolo XVIII: interessante
laltare a sinistra con un quadro dellImmacolata
Concezione, s. Antonio di Padova e san Rocco, a ricordo
delle tre confraternite laiche di Santa Maria del Popolo,
le cui finanze permisero lerezione in collegiata.
Sui pennacchi della cupola sono affrescati i quattro santi
protettori di Carpineto, opera pittorica dellAdami
e del Monti. A ricordo del pontefice Leone XIII, una statua
marmorea benedicente, opera di Giuseppe Luchetti (autore
di altre identiche statue presenti a Roma, Perugia e New
York).
ALTRI
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di San Pietro Apostolo
Chiesa di Sant'Angelo
Chiesa di Santa Maria del Popolo
ORIGINI
E CENNI STORICI
Paese di chiara origine medioevale, anche se non mancano
numerosi resti di ville ascrivibili ai primi secoli dellimpero
romano, rinvenute tra valle Cisterna e valle Casale. Con
lavvento dei De Ceccano (1157) il paese subisce una
trasformazione urbanistica che lo divide in due nuclei ben
precisi e spesso in lotta tra loro per motivi padronali:
il rione Dammonte con una fortificazione in
via Castello (oggi conglobata nel Palazzo Pecci) e il rione
Dabballe con lattuale Torre civica dellorologio.
I due nuclei che conferiscono al paese un disegno urbano
ben definito sono collegati tra loro attraverso vie strette
e selciate, case povere e modeste accanto ad abitazioni
eleganti, angoli e scorci suggestivi, portali in pietra
calcarea con epigrafi in latino, in italiano, in dialetto,
che raccontano, spiegano e maledicano, portandoci indietro
nel tempo, al medioevo, al rinascimento, al barocco, fino
alletà moderna. Nel territorio montano di Carpineto,
che si estende nella parte centrale dei Lepini e verso la
palude dei papi, vi sono interessanti tracce delluomo
neolitico, e soprattutto del periodo preromano (fu terra
dei Volsci) e romano: ville rustiche, cisterne, mura di
contenimento in opera poligonale. Il borgo medievale dovette
nascere nellVIII-IX secolo, ma il primo documento,
che rivela essere dominato dai Canonici Lateranensi, è
dellanno 1077. nfatti in tale anno verrà ceduto
in affitto ai De Ceccano, domini campanini che
lo conserveranno fino allanno 1299, allorchè
i Canonici Lateranensi lo rivenderanno ai Caetani, nipoti
di papa Bonifacio VIII, con lintento di formare una
vasta contea nel Lazio meridionale. Nel 1323 Carpineto ritorna
di nuovo ai De Ceccano sempre per motivi ereditari, ma per
lo stesso motivo passerà ai Conti del ramo Segni-Valmontone,
che lo conserveranno fino alla morte del cardinal Francesco
Conti (inizio secolo XVI). Per quasi tutto il XVI secolo
il potere baronale viene gestito da un commissario, ma si
dota anche degli Statuti e Ordinanze sotto il regime
di Giovanni Carafa, duca di Paliano. Rappresentano
essi unimportante legislazione dove si fissano diritti
e doveri e si fa riferimento ad una condizione politica
più democratica attraverso la scelta di 40 consiglieri,
10 per ognuna della 4 parrocchie, che già preesistevano
fin dallepoca medievale. Alla fine del secolo XVI
Carpineto passa dalla Congregazione dei Baroni alla nobile
famiglia del cardinal Pietro Aldobrandini ed a sua sorella,
la celebre Donna Olimpia, che farà di Carpineto un
modello di bello stato con interventi risolutivi
nellurbanistica, nelleconomia agricola e pastorale,
nella sanità. Essi dettero alla cittadina il titolo
di ducato a cui negli anni unirono i feudi di
Gavignano, Gorga, Montelanico e Maenza. Importante la fondazione
del convento e chiesa francescana di san Pietro Apostolo,
dove nel secolo XVII (oltre ad opere attribuite al Caravaggio
e suoi discepoli) si sviluppò un importante centro
culturale o Studio generale e si arricchì
della presenza del più grande mistico del secolo:
san Carlo da Sezze. Gli Aldobrandini, duchi di Carpineto,
per necessità ereditaria dettata dalla mancanza di
eredi maschi, uniranno il loro nome ai Borghese - Pamphili
- Facchinetti - Doria per poi riprenderne il solo titolo
ducale nella prima metà del secolo XIX, dopo la rinuncia
ai diritti baronali avvenuti nellanno 1816. Durante
linvasione napoleonica ed anche fino allanno
1825 la comunità di Carpineto venne furiosamente
funestata dal fenomeno sociale del brigantaggio, mentre
in palazzo Pecci nasceva Gioacchino Vincenzo Pecci, che
nellanno 1878 diverrà pontefice con il nome
di Leone XIII (1810-1903). Durante il lungo pontificato
Carpineto si abbellì di splendide chiese, fontane
pubbliche, ospedali, scuole che dettero un nuovo volto alla
ridente cittadina. I musei e le opere leoniane splendono
ancor oggi di nuova vita e nuova arte.