Artena
è un comune di 13.242 abitanti della provincia di
Roma, compreso fra i Castelli Romani. Situata nell'alta
valle del fiume Sacco, alle falde dei monti Lepini, si è
sviluppata a partire dal XII secolo con il nome di Montefortino;
nel 1873 ha assunto il nome attuale, ricordo dell'antica
città dei Volsci, sulla cui area si crede fosse stata
fondata. Nel Medioevo fu soggetta al dominio di varie famiglie,
tra cui i Colonna, gli Orsini e i Borghese. Centro di villeggiatura,
conserva un palazzo Borghese del XVII secolo e la chiesa
del convento di San Francesco; nella zona conosciuta come
Piano della Civita (630 mslm) si trovano i resti delle mura
ciclopiche della città preromana. L'economia si basa
sul turismo, sull'agricoltura e sull'allevamento. Il principale
luogo d'interesse è il Palazzo Borghese (le cui forme
attuali si devono al radicale rifacimento operato, su preesistenti
strutture, nei primi decenni del XVII secolo) con il monumentale
giardino, di recente sistemato e aperto ai turisti. Ad Artena
si trovano numerose chiese: la chiesa di Santa Maria delle
Letizie, Chiesa di Santa Croce, Chiesa di Santo Stefano
Protomartire, Chiesa del Rosario, Chiesa di San Francesco.
Altro luogo di interesse turistico di Artena è il
Lago la Torre altrimenti detto di Giulianello, situato a
circa 8 km dal centro urbano, in un'enclave del territorio
ETIMOLOGIA
In passato era chiamata Montefortino dal latino Fortinum.
La denominazione odierna della città riprende il
nome di un antico insediamento etrusco derivando da Artina,
in latino Artenna.
MANIFESTAZIONI
Il principale evento è la Processione della Madonna
delle Grazie che si svolge ininterrottamente dal 1731, ogni
terzo sabato di Maggio. Altra manifestazione è il
Palio delle Contrade, istituito nel 1990 dove le varie contrade
di Artena si sfidano in una gara che coinvolge l'intera
cittadinanza e che si snoda attraverso giochi e gare basate
sulle antiche tradizioni contadine.
MUSEI
Museo Archeologico
EDIFICI
STORICI
Palazzetto del Governatore
Palazzo Borghese
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di Santa Maria
ORIGINI
E CENNI STORICI
Scavi archeologici compiuti nei pressi del paese, hanno
dimostrato l'esistenza di un centro d'origine volsca (che
la tradizione chiama appunto Artenae) di cui restano imponenti
mura ciclopiche. Altri storici però riferiscono che
nell'attuale territorio comunale sorgesse anche un altro
centro, Ecetra secondo alcuni, Fortinum per altri, da cui
sarebbe derivato "Montefortino", il nome della
città dal Medioevo fino al 1873. Nel Medioevo, Montefortino
fu un feudo dei Conti di Tuscolo, successivamente ceduti
ai Conti di Segni, che ressero il castello fino al 1475,
quando su pressione del re di Francia Carlo VIII, diventò
proprietà della famiglia Colonna. Lo spirito antipapale
di quest'ultimi, provocò ad Artena diverse distruzioni
ad opera dei Pontefici nel 1526 (Clemente VII), nel 1543
(Paolo II) e nel 1557, sotto Paolo IV che, addirittura,
giunse a radere al suolo l'abitato, e praticare l'esercizio
crudele dell'aratura e della semina del sale, da cui è
stato tratto un bel libro "Arato e seminato col sale"
(Vittorio Aimati - 2002) A causa di debiti contratti dai
Colonna, Montefortino fu venduto al Cardinale Scipione Borghese
nel 1614. Il cardinale Borghese s'impegnò fino in
fondo per riedificare il paese, messo in ginocchio dalle
continue devastazioni e dalla cattiva amministrazione dei
Colonna. Molte innovazioni sono rimaste ancora oggi: la
centrale Piazza della Vittoria, l'Arco Borghese, la Via
del Borgo, la Via Nuova, il Convento di San Francesco e
l'Asilo di San Marco. Inoltre fece edificare il Palazzo,
già iniziato dai Colonna, che porta il suo nome.
I Borghese, tra cui si ricordano Scipione Caffarelli-Borghese,
Scipione Borghese e Junio Valerio Borghese, rimasero feudatari
di Montefortino anche durante il periodo napoleonico. Nel
1849, vi si rifugiò Giuseppe Garibaldi, in fuga da
Roma e che, dopo avervi trascorso la notte, partì
per la Romagna. Negli anni recenti, il paese grazie anche
alla vicinanza con le città di Roma e Latina e la
posizione in prossimità del casello autostradale
di Valmontone ha conosciuto un certo sviluppo demografico
ed economico. Artena é anche famosa perché
fece interamente da palcoscenico ad un famoso film del 1977,
Il prefetto di ferro, ispirato a Cesare Mori. Nel cast del
film, era presente anche Claudia Cardinale, e la regia era
di Pasquale Squitieri che, durante le riprese, fu colpita
dalla città di Artena e, successivamente, vi girò
altri due films: "Il Pentito" (1985) e "Li
chiamorono...Briganti (1999).