Arce
è un comune di 5.949 abitanti della provincia di
Frosinone. Vi ha sede la Comunità Montana Valle del
Liri. Arce è un centro agricolo delle colline orientali
della media Valle del Liri. Il territorio è prevalentemente
collinare ed è attraversato dal fiume Liri. Il centro
storico è adagiato sulle pendici sud-occidentali
del monte di Rocca d'Arce. Dal secondo dopoguerra l'abitato
si è spostato verso valle; le nuove abitazioni sono
state costruite lungo la strada statale 6 Via Casilina.
ETIMOLOGIA
ED ORIGINI
Il nome di Arce deriverebbe o dalla funzione di arx, ovvero
fortezza, a cui fu adibita in varie epoche, o da Arcanum,
il monte su cui è adagiato il paese. La prima volta
che si trova il nome di Arce in un documento è nella
Cosmographia dell'Anonimo ravennate databile al VII secolo
d.C.
MANIFESTAZIONI
Venerdì Santo - Passione Vivente. Questa è
una delle manifestazioni religiose più belle del
comune laziale. La "Passione Vivente" è
una grande rappresentazione popolare che dal 1975 rievoca,
in piazza Umberto I, il dramma del Golgota. Dal 2003 la
manifestazione è biennale.
Luglio, Agosto - Arcestate (manifestazioni culturali e musicali
tra cui "In Castro Archis", ovvero la rievocazione
dell'arrivo nel 1230 di Federico II di Svevia ad Arce, e
il "Murata Street Sound");
notte della vigilia di Natale - Presepe Vivente nella chiesa
parrocchiale.
19 marzo - festeggiamenti religiosi in onore di san Giuseppe;
29 maggio - festa patronale di sant' Eleuterio (presso la
sede parrocchiale);
3 agosto - festa patronale di sant' Eleuterio (presso il
santuario);
16 agosto - festeggiamenti religiosi in onore di san Rocco;
28 agosto - festa di sant'Agostino;
ultima domenica di agosto - festa di santa Maria della Vittoria
(frazione di Isoletta) ;
15 settembre - festeggiamenti religiosi in onore della Madonna
Addolorata;
23 settembre - festeggiamenti religiosi in onore di san
Pio da Pietrelcina;
Ogni venerdì mattina si svolge il mercato settimanale
lungo il corso Umberto I;
19 marzo - fiera di san Giuseppe;
29 maggio - fiera di sant'Eleuterio;
3 agosto - fiera di sant'Eleuterio (presso il Santuario);
28 agosto - tradizionale fierozza delle cipolle novelle
di sant'Agostino;
DA
VEDERE
Chiesa
Santi Apostoli Pietro e Paolo
La chiesa parrocchiale di Arce, Arcipretale e Collegiata,
è dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo e si
erge maestosa in piazza Umberto I. Costruita tra il 1702
e il 1744, la Chiesa era originariamente dedicata solo a
san Pietro. Fu consacrata il 17 dicembre 1744 dal vescovo
diocesano S.E. Mons. Antonio Spadea e fu dedicata anche
a san Paolo. La parrocchia è una costruzione barocca,
ricca di stucchi, tra cui spiccano per grandezza La consegna
delle chiavi e Sulla via di Damasco. All'esterno presenta
un'armonica facciata fiancheggiata da due campanili, il
primo, quello con l'orologio, costruito nel 1819, il secondo,
con la meridiana, completato nel 1955. La struttura architettonica
è a croce greca, dominata da un'ampia cupola ottagonale
alta 24 metri. Nella chiesa sono conservate le reliquie
di sant'Eleuterio, le quali sono poste in un'urna sotto
l'altare omonimo.
Chiesa
di santa Maria
La chiesa di santa Maria è situata nella parte alta
del centro storico, alla fine di via Manfredi. La chiesa,
attestata già nel 1325, presenta un impianto rettangolare
diviso in due navate con copertura a capriate lignee. Al
suo interno, oltre ad un pregiato crocifisso, in una nicchia
sopra l'altare maggiore, è conservata una pregevole
statua della Madonna Addolorata. La statua è stata
incoronata con un diadema nel 1930.
Chiesa
di sant'Agostino
La chiesa medievale di sant'Antonio e sant'Agostino, situata
sul confine tra Arce e Rocca D'Arce, è stata più
volte ripresa nel corso dei secoli pur conservando il portale
del '200. Nella chiesa furono sepolti due personaggi del
XV e XVI secolo: Isidoro Vasquez, cavaliere di Alfonso I
d'Aragona e governatore di Arce, e Bartolomeo y Alarcon,
il quale aveva avuto da Carlo V d'Asburgo il governo dei
ducati di Arce e Sora. La chiesa è in stile pre-romanico
e presenta all'interno una copertura a capriate.
Chiesa
- Santuario di Sant'Eleuterio
La chiesa, esistente già nel 1564, è stata
ultimata nel 1582 ma ha preso l'aspetto attuale in seguito
ai restauri del 1921 e del 1982. Situata sulla strada Valle
del Liri, è stata costruita sul luogo di sepoltura
del Santo Patrono Eleuterio. La chiesa, a tre navate, ha
una copertura a capriate e nell'abside vi sono affreschi
databili al XV secolo.
Torre
del Pedaggio o Saracena
Situata in località sant'Eleuterio, la torre del
Pedaggio o Saracena ha costituito per secoli un presidio
militare posto a controllo del traffico sul fiume Liri.
La torre è a pianta quadrangolare e su di una sua
facciata, in una cornice rettangolare, sono scolpiti tre
stemmi sovrapposti, di cui il primo in alto è attribuibile
alla Casa dei D'Angiò, che regnò nel Regno
di Napoli dal 1266 al 1441.
Area
archeologica di Fregellae
Su un pianoro nei pressi della frazione di Isoletta nel
1978 una campagna di scavi ha riportato alla luce, dopo
studi approfonditi, le vistigia dell'antica colonia romana
di Fregellae. La città, fondata dai Romani nel 328
a.C., fu distrutta nel 125 a.C. per ordine del senato romano.
Gli scavi hanno riportato alla luce numerose domus, alcune
di queste musealizzate, e le Terme pubbliche della città
situate in un quartiere aristocratico nei pressi del Foro.
DA
VEDERE INOLTRE
i Cippi Confinari tra lo Stato Pontificio e il Regno di
Napoli;
la Fontana monumentale in piazza Umberto I;
CENNI
STORICI
Nel 702, Arce venne sottratta all'imperatore d'Oriente dal
duca longobardo di Benevento Gisulfo I, divenendo quindi
possesso del Ducato di Benevento. Nell'846 e nell'877 Arce
fu presa e saccheggiata dai Saraceni. Nel 937 venne presa
dagli Ungari. Sul finire del X secolo Arce fu donata dal
principe longobardo di Capua ai monaci cassinesi che la
tennero fino al 1058, anno in cui se ne impadronì
il normanno Riccardo, conte di Aversa. Nel 1191 Arce venne
presa da Enrico VI imperatore di Germania. Nel 1230, rientrato
dalla Terra Santa, Federico II riprese Arce. Nel 1265 Arce,
invano difesa dalle truppe di Manfredi, venne presa da Carlo
D'Angiò. Sotto gli Angiò, Arce venne concessa
in feudo prima alla famiglia dei Cantelmo, poi a quella
dei Della Rovere. La famiglia Della Rovere tenne in feudo
Arce sino al 1579, anno in cui venne acquistato da Giacomo
Boncompagni (ducato di Arce e ducato di Sora). Nel 1796
terminò il dominio dei Boncompagni ed il paese fu
aggregato al Regno di Napoli. Il confine con lo Stato Pontificio
era delimitato da 14 Cippi Confinari. Arce fu protagonista
del passaggio delle truppe francesi, che fuggivano dopo
la caduta della Repubblica Partenopea. Nel maggio 1849 il
paese fu toccato dal Risorgimento con la presenza del generale
Giuseppe Garibaldi e dei garibaldini. Il Generale pronunciò
un "Obbedisco" ad un invito di Mazzini a sospendere
le operazioni nel Regno. Un precedente per l'obbedisco del
1866 a Bezzecca. Nel 1856 fu aperta la strada Civita Farnese
che ancora oggi collega Arce con Itri. Il 4 dicembre 1884
fu inaugurata la tratta ferroviaria Roccasecca-Arce, che
successivamente fu prolungata fino ad Avezzano. Il paese
nel 1927, con lo smembramento della provincia di Caserta,
di cui faceva parte, entrò a far parte della provincia
di Frosinone. Il 29 maggio 1944 giunsero ad Arce le truppe
alleate provenienti da Cassino, le quali posero fine all'occupazione
militare tedesca.