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Affile
Lazio

Affile è un comune italiano di 1.500 abitanti della provincia di Roma, nel Lazio. Dista dal capoluogo circa 80 km. Si trova nei Monti Affilani, e il centro storico occupa una posizione sopraelevata (684 m s.l.m.), mentre le frazioni si dispongono a quote inferiori (420 m s.l.m.) sulle pendici del rilievo. Nel territorio comunale scorre il torrente Carpine ("Carpena"), che scorre sotterraneo per un tratto di circa 200 m: il percorso inizia con un imbocco semicircolare ("Pertuso") ai piedi di una collina e termina sul versante opposto con una cascata verso la valle sottostante. Il clima presenta inverni rigidi ed estati fresche e precipitazioni in autunno e inverno che raggiungono i 700-800 mm l'anno. La neve compare raramente e non dura a lungo.

ORIGINI E CENNI STORICI
Un tratto di muro in opera poligonale sembra attestare la presenza di un centro preromano, al confine tra il territorio degli Ernici e degli Equi. Nel I secolo d.C., l'oppidum Afile viene ricordato da Frontino, che cita la il territorio come diviso in centurie affidate a privati secondo la legge del 133 a.C. Il centro romano si trovava probabilmente nella zona orientale dell'attuale paese (piazza di San Sebastiano e chiesa di San Pietro), dove sono stati rinvenuti tratti di muri antichi e una cisterna (cicerara) che raccoglie le acque di una sorgente. Vi passava la via Sublacense. Nel X secolo un villaggio era sorto in corrispondenza dell'oppidum romano, dove si trovava già la chiesa di San Pietro. Vi sorsero poi anche le chiese di Sant'Angelo supra cisternam e di Santa Maria di Affile, quest'ultima parrocchia sottoposta al vescovo di Palestrina Nel territorio erano sparse numerose case coloniche. Al 1013 risale la prima menzione del castello o castrum di Affile, che nel 1084 era in possesso di Ildemondo di Affile. Nel 1109 papa Pasquale II prese il castello e lo cedette all'abate del monastero di Santa Scolastica a Subiaco. In seguito Ildemondo riottenne in feudo dall'abate Affile, a cui si aggiunse anche "Ponza" (oggi Arcinazzo Romano). Il castello ritornò in potere dell'abbazia nel 1176. e fu in seguito in possesso degli Altieri e dei Braschi.

DA VEDERE

Cisterna romana, con chiesa e monastero
La cisterna romana è costituita da un ambiente rettangolare (3 m x 17 m circa), coperto da una volta a botte, con muri di grande spessore. Tuttora è in parte interrata e riempita d'acqua e se ne conservano gli elevati dei lati meridionale e occidentale, in opera reticolata, mentre gli altri due lati erano forse tagliati nella roccia. L'acqua veniva presa da un'apertura circolare al centro della volta, in seguito tamponata. Sopra la cisterna le fonti testimoniano la fondazione nel 999, da parte di Ottone III di Sassonia di una chiesa con monastero, dedicata ai Santi Michele Arcangelo, Benedetto e Adalberto, ma più tardi nota come Sant'Angelo supra cisternam. La chiesa scomparve già nel XVI secolo; un'antica colonna romana attualmente nella cisterna vi era forse stata riutilizzata. Nei pressi della cisterna si conservano in una cantina i resti di un'altra struttura, con parte dei muri in elevato in opera mista e il pavimento in cocciopesto.

Chiesa di San Pietro
Sul colle di San Pietro sorse una chiesa dedicata al santo, già menzionata da papa Gregorio Magno nel VI secolo, come sede di una comunità monastica. Con il progressivo trasferimento dell'abitato sulla collina occidentale dell'attuale centro storico l'antica chiesa assunse sempre più un carattere extraurbano. Subì nel tempo rifacimenti e ricostruzioni, l'ultima delle quali si deve al XV secolo. Attualmente la chiesa presenta pianta rettangolare (7 m x 12) coperta da un tetto a capriate, con nicchia absidale sul fondo. Vi si trova un affresco con la "Crocifissione tra San Benedetto e un Vescovo", piuttosto rovinato. Sulla parete settentrionale, priva di finestre, sono inoltre affreschi con "Natività di Gesù", "Deposizione dalla Croce", "Madonna con Bambino e angeli" e "Primo miracolo di san Benedetto ad Affile" (datati da un'iscrizione dipinta al 1473. Di interesse, nel dipinto che raffigura il miracolo benedettino, la raffigurazione del paese di Affile in quell'epoca. Agli inizi del XIX secolo nell'area venne creato il cimitero cittadino e la chiesa assunse funzioni cimiteriali, fino allo spostamento del cimitero nella nuova area di "La Cona".

Chiesa di Santa Maria
La chiesa viene citata a partire dal 1005 ma la forma attuale si deve ad una ricostruzione nel XIII secolo, di cui restano quattro arcate in pietra sorreggenti un tetto ligneo, e ad un prolungamento di due campate nel XVI secolo. La chiesa fu parrocchia dipendente dal vescovo di Palestrina e tale rimase anche dopo lo spostamento del paese sul colle occidentale, che la lasciò al di fuori delle mura cittadine. La chiesa conserva affreschi del XVI e XVII secolo e tracce di affreschi (raffiguranti due santi) del XIII secolo.

Chiesa di Santa Felicita
La chiesa di Santa Felicita, menzionata la prima volta nel 1341, ma venne probabilmente costruita alla fine del secolo precedente, epoca alla quale risale anche il suo campanile. Si trova nel centro dell'abitato medioevale e fu sede delle riunioni della universitas (municipalità) di Affile. Divenne parrocchia al posto della chiesa di Santa Maria nel 1673. Nel 1827-29 la chiesa venne restaurata e ingrandita, con l'aggiunta della navata destra e di una cappella dedicata alla santa martire dove si conservano le sue reliquie.

Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco
La chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco venne menzionata la prima volta nel 1584. A navata unica, coperta da volta a botte, che maschera una più antica volta a crociera. Sul fondo un affresco cinquecentesco con "Madonna tra i santi Sebastiano e Rocco"

Cappella della Madonna del Giglio
La piccola struttura sorse nel 1762 a protezione di una immagine sacra della "Madonna con Bambino", che secondo la tradizione avrebbe fatto improvvisamente cessare il terremoto del 1759.

Il castrum
Un impianto fortificato, sorto sulla collina occidentale e indipendente dall'allora abitato della attuale collina di San Pietro, è menzionato a partire dal 1013. Alla fine del secolo ne fu conteso il possesso tra Ildemondo di Affile e l'abbazia, che riprese il controllo del castrum solo nel 1176. Il castrum venne raffigurato con due torri, in un affresco del XIII secolo nel chiostro del monastero di Santa Scolastica in Subiaco. In una seconda raffigurazione quattrocentesca nella chiesa di San Pietro il castrum mostra un maggior numero di torri e mura possenti che circondano un nucleo abitato interno. Delle mura restano oggi poche tracce ("porta della Valle" del XIV secolo, con bastione avanzato semicircolare; avancorpo presso il campanile di Santa Felicita del XVII secolo). Le fonti menzionano inoltre una "porta Vipera".

ECONOMIA
Cesanese di Affile DOC
È la patria del vitigno autoctono Cesanese di Affile, varietà pregiata del Cesanese, uva tipica laziale a bacca rossa. Il territorio del Comune di Affile costituisce, inoltre, la quasi totalità della zona di produzione del vino DOC Cesanese di Affile.

Costruttori di organi
Tra il XVII e il XIX secolo le famiglie dei Catarinozzi e degli Spadari ebbero una certa notorietà come costruttori di organi: tra le loro opere furono gli organi dell'abbazia di Montecassino, di Sant'Anna dei Lombardi a Napoli, della Cattedrale di Anagni e della chiesa di Santa Maria in via Lata a Roma.

DATI RIEPILOGATIVI

IN AGGIORNAMENTO