Villa Vicentina
 



 



 


Villa Vicentina è un comune di 1.340 abitanti della provincia di Udine. Villa Vicentina ha diversi borghi, distanti fra di loro qualche chilometro e i cui nomi alludono alla posizione da essi occupata, rispetto alla parte centrale del paese come: Borgo Pacco, Borgo Dodone, Borgo Sandrigo, Capo di Sopra e Borgo Candelettis.

Nel comune si conservano edifici interessanti, tra i quali la chiesa parrocchiale di Santa Maria, edificata tra il 1660 e il 1680 in un'area in cui sorgeva già un'altra struttura precedente; la facciata a capanna presenta un sontuoso portale barocco, opera del goriziano Giovanni Pacassi, con sette statue, di cui cinque situate nelle nicchie della facciata e due poste sul tetto; all'interno possiamo vedere opere di epoche diverse: notevole l'ex tabernacolo, in parte databile attorno al XIII secolo, proveniente dalla chiesa medievale di Cammarcio (che era anche l'antico nome del paese); oltre a ciò sono interessanti gli altari laterali, risalenti sempre al Settecento, e gli affreschi ottocenteschi.

A breve distanza dal centro di Villa Vicentina troviamo la splendida Villa Ciardi, già residenza estiva di Marianna Bonaparte Baciocchi (detta Elisa); in questa villa fra gli altri fu ospite tra il 25 novembre e il 6 luglio 1870 il grande scienziato francese Pasteur, che cercava un rimedio per combattere il calcino del baco da seta, un problema che affliggeva sia il Friuli che molte altre parti d'Europa. A circa 300 metri dalla villa è visibile la piccola cappella, commissionata dalla figlia della principessa Baiocchi, la contessa Elisa Baiocchi Camerata, nipote di Napoleone Bonaparte, per la sepoltura dell'unico figlio, Benedetto Napoleone, morto misteriosamente; la struttura è neogotica, sebbene all'interno convivano anche elementi neoclassici.

Villa Vicentina è gemellata con la cittadina bretone di Colpo.

DA VEDERE

La Chiesa parrocchiale di S. Maria, eretta tra il 1660 e il 1680 sull'area di un precedente edificio, presentanella facciata a capanna un sontuoso portale barocco, opera di Giovanni Pacassi goriziano, e sette statue: cinque, collocate entro altrettante nicchie, raffigurano S. Rocco, S. Antonio abate, la Beata Vergine del Rosario, S. Matteo e S. Giovanni Battista, e sono state attribuite a Pietro Baratta (1659-1729) o alla sua bottega (ma una pubblicazione locale le dice di G. Caratti) per la bontà dell'esecuzione e la nobiltà del modellato; due statue barocche poste sul tetto rappresentano S. Caterina da Siena e S. Domenico: per esse è stato fatto il nome di Leonardo Giuliani. L'interno della chiesa offre la possibilità di avvicinare opere di epoche diverse: dall'antica, medioevale Chiesa di Camarcio (il primo nome di Villa Vicentina) proviene il bellissimo ex tabernacolo (visibile a fianco dell'altare del Sacro Cuore di Gesù) composto da due pezzi. Il primo comprende la cassetta di legno con la cornice scolpita in rilievo (foglie ornamentali, simboli degli Evangelisti) ed è databile al XIII secolo; il secondo, a forma di arco moresco (XIV-XV secolo) contiene la figura in bassorilievo di un angelo con le ali spiegate. L'altare maggiore e quelli laterali affidano il loro movimento alla presenza di marmi bianchi e neri. Il primo altare laterale di destra (1691), attributo al gradiscano Paolino Zuliani, ha al centro il Crocifisso, scolpito in pietra gentile su sfondo di marmo nero, e due statue di S. Michele e S. Gabriele (scultore Pietro Baratta), il primo a sinistra, attributo anch'esso alla mano maestra di Pietro Baratta, è quello della Madonna del Rosario (1687): ha le statue dei Ss. Domenico, Antonio e Giovanni Battista oltre a quella della Madonna del Rosario ed è incorniciato dai tondi con i Misteri del Rosario dipinti. Prima dell'abside sorgono gli altari scolpiti dal gradiscano Pasquale Lazzarini (1667-1731), con pale dipinte da Giacomo Rizzi di Farra (l'una con i Ss. Antonio e Andrea, l'altra con i Ss. Rocco, Sebastiano, Pietro e Apollonia). L'abside, con un bei altare maggiore ricco ed esuberante (statue laterali di S. Matteo e S. Giovanni, 1736), è la parte più elegante della chiesa, con un coro ligneo del Seicento e due elaborati portali di marmo (di Leonardo Pacassi quello in "cornu epistulae"; di Giovanni Pacassi quello in "cornu evangelii"). Sopra l'altar maggiore, l'antica statua della Madonna del Rosario. Da guardare anche gli affreschi ottocenteschi degli udinesi Domenico Paghini (nella nicchia del Battistero) e Lorenzo Bianchini (1885) nel soffitto del coro e della navata. A fianco della chiesa si può ammirare il bel Monumento dedicato ai caduti in guerra, costruito intorno al 1917 dal genio militare della seconda zona, III Armata, su progetto del cap. Cucchetti (direttore dei lavori il col. Jervolino).

RIEPILOGO DATI

Popolazione Residente : 1.342 (M 676, F 666)
Densità per Kmq: 247,1 : (dati Istat 2001)
Numero Famiglie : 504
Numero Abitazioni : 560
Denominazione Abitanti : vicentinesi
Santo Patrono Santissimo : Nome di Maria
Festa Patronale : 12 settembre

CAP 33059
Prefisso Telefonico 0431
Codice Istat 030134
Codice Catastale M034

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