Sacile
Friuli - Venezia Giulia

Sacile è un comune di 20.000 abitanti della provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia. Sacile è la seconda città della provincia e la sesta della regione per numero di abitanti. Il caratteristico centro storico sorge su due isole sul fiume Livenza lungo le cui sponde si affacciano numerosi palazzi nobiliari del periodo veneziano; è soprannominata anche Giardino della Serenissima e Porta del Friuli. Nello scacchiere geopolitico del Friuli, Sacile è stata considerata dalla Forze armate italiane una località strategica dal punto di vista militare, dotata di una autonoma stazione sulla importante linea ferroviaria Venezia-Udine. Il distretto militare di Sacile fu istituito nel 1907 ed ebbe importanza durante la prima guerra mondiale (esiste una cartolina con le "nuove caserme" spedita nel 1916) e fino agli anni 1960. Una prima caserma fu eretta sui resti di un antico convento acquistato dal Comune e ospitò un reparto di bersaglieri e un distaccamento del terzo cavalleggieri "Savoia". Dopo il primo conflitto la caserma fu intitolata allo scrittore triestino e volontario irredentista Scipio Slataper. Da allora la caserma ha ospitato sempre importanti reparti militari di fanteria. Dal 1949 al 1976 è stata sede del 182º Reggimento Fanteria Corazzata Garibaldi. Attualmente ospita il "7º Reggimento Trasmissioni". A causa dell'importanza logistica di Sacile fu ripetutamente bombardata sia durante la prima che nella seconda guerra mondiale. Sacile è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Oltre alla lingua italiana, nel territorio di Sacile non sono riconosciute altre lingue ufficiali. Sacile infatti, non rientra fra i comuni in cui vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana", con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia stabilì le denominazioni ufficiali in friulano standard e in friulano locale dei comuni in cui effettivamente si parla il friulano. A Sacile, così come in altri comuni friulani non friulanofoni dell'area sud-occidentale della Provincia di Pordenone, non si parla il friulano, ma il liventino, veneto molto simile al dialetto trevigiano.

ETIMOLOGIA
Deriva dal latino saccus, sacco, con il significato di insenatura.

DA VEDERE
Duomo di San Nicolò, costruito da Beltrame e Vittorino da Como tra il 1474 e il 1496 in stile rinascimentale, anche se si possono notare delle reminiscenze dell'arte gotica, come ad esempio negli archi; è stato restaurato nelle forme originarie dopo il terremoto del 1976.
Chiesa della Madonna della Pietà, (XVII secolo) questa piccola chiesa a pianta esagonale si affaccia sul Livenza, al suo interno si trova una statua appunto raffigurante la Pietà in arenaria.
Chiesa di San Gregorio (XVI secolo), ora sconsacrata ed adibita a mostre e concerti, era la chiesa del vecchio ospedale di origine medievale
Palazzo Ragazzoni-Flangini-Biglia (XV secolo) fu abitato e ampliato dalla famiglia veneziana Ragazzoni, signori del feudo di S.Odorico. Al suo interno si trova un ciclo di affreschi di Francesco Montemezzano raffiguranti la storia della famiglia.
Piazza del Popolo, di forma irregolare con palazzi porticati in stile veneto.
Torrioni di Prà Castelvecchio e largo Salvadorini, resti delle fortificazioni trecentesche.

MANIFESTAZIONI
Dal 1274, ogni prima domenica dopo Ferragosto a Sacile si tiene la Sagra dei Osei, fiera-mercato di uccelli e animali da cortile. Particolare è la gara di chioccolo in cui i concorrenti imitano il canto degli uccelli. La manifestazione si svolge anche in forma ridotta a primavera.
Una manifestazione che ha avuto origine negli anni novanta è la mostra-scambio di materiale, libri e accessori di fotografia - Fotomercato sacilese], che si tiene la terza domenica di aprile e la terza di settembre; dal 2006 si è aggiunto un terzo appuntamento alla terza domenica di dicembre, nato dallo spostamento della manifestazione "Fotofiera" che si svolgeva a San Giovanni di Casarsa.
Da alcuni anni sono state trasferite a Sacile, a causa della ricostruzione del teatro in cui erano ospitate a Pordenone, le Giornate del Cinema Muto: attualmente esse si tengono in entrambe le città.
Nel mese di dicembre, in tutto il centro storico, viene allestito un mercatino con delle casette di legno, ornate da luci e addobbi natalizi.

ORIGINI E CENNI STORICI
La presenza di alcuni insediamenti romani in zona sembra confermata da rinvenimenti di monete di età imperiale nelle vicinanze della città. La città si sviluppò attorno al VII secolo su due isole sul fiume Livenza come presidio fortificato lungo la strada che portava in Friuli. Non è ben chiaro se le due isole siano naturali o opera dell'uomo: sulla maggiore vennero costruiti il Duomo e un castello, mentre sull'altra si tenevano i commerci e vi si trovava un porto fluviale.
Nel 1077 venne istituito lo stato patriarcale di Aquileia comprendente anche Sacile, che nel 1190 acquisirà dal Patriarca i diritti civici, dotandosi del primo statuto comunale della Patria del Friuli; in questo periodo Sacile venne assediata dai trevigiani e dai veneziani. Nel 1420 Sacile, come il resto del Friuli, viene annessa dalla Repubblica di Venezia; durante il periodo veneziano ci fu un grande sviluppo grazie ai commerci, soprattutto fluviali e molte famiglie nobili eressero i loro palazzi lungo il fiume e i suoi canali. Nel 1797, alla caduta della Repubblica Veneziana, Sacile perse il potere sui territori dei paesi vicini ed entrò in una crisi economica.
Il 3 aprile 1809, a Camolli nei pressi di Sacile ci fu una battaglia tra le truppe austriache e quelle francesi ed italiane che furono sconfitte e furono costrette a ritirarsi.
Nel 1816 con la Restaurazione Sacile entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto; nel 1855 arrivò la ferrovia che contribuì a rilanciare l' economia. Con l' annessione al Regno d'Italia nel 1866 sorsero anche le prime attività industriali. Il terremoto del 18 ottobre 1936 provocò gravi danni agli edifici, danneggiando anche l'antica cinta muraria.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 20.227 (M 9.915, F 10.312)
Densità per Kmq: 620,1
Superficie: 32,62 Kmq

CAP 33077
Prefisso Telefonico 0434
Codice Istat 093037
Codice Catastale H657

Denominazione Abitanti sacilesi
Santo Patrono San Nicolò
Festa Patronale 6 dicembre

Il Comune di Sacile fa parte di:
Area Geografica: Bacino Idrografico del Fiume Livenza

Località e Frazioni di Sacile
Cavolano, Cornadella, Ronche, San Giovanni del Tempio, San Giovanni di Livenza, San Michele, Sant'Odorico, Schiavoi, Topaligo, Villorba, Vistorta

Comuni Confinanti
Brugnera, Caneva, Cordignano (TV), Fontanafredda, Gaiarine (TV), Orsago (TV).

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ISTITUTI DON BOSCO PORDENONE (PN)
Dante Istituti Paritari - Vittorio Veneto (TV)